sportello bancario

SAPETE PERCHÉ LE BANCHE STENTANO A EROGARE I FINANZIAMENTI? PERCHÉ I BANCARI RISCHIANO L'ACCUSA DI BANCAROTTA! - SENZA UNO SCUDO PENALE, CHE L'ABI HA CHIESTO ESPRESSAMENTE, QUEI POCHI FUNZIONARI DI BANCA SOPRAVVISSUTI ALLE MIGLIAIA DI ESUBERI DI QUESTI ULTIMI ANNI, DOVREBBERO AUTORIZZARE PRESTITI A IMPRENDITORI GIÀ IN DIFFICOLTÀ. E IN CASO DI FALLIMENTO, ESSERE CHIAMATI IN GIUDIZIO PERCHÉ HANNO DANNEGGIATO I CREDITORI PREESISTENTI

 

 

Oltre al carico, c'è il problema del merito creditizio per imprenditori non "in bonis". Senza manleva per i deliberanti (per importi "medi" sono organi monocratici) c'è il rischio di commettere esercizio abusivo del credito e concorso in bancarotta fraudolenta.

 

Le banche diffondono, ovviamente, visto che non sono enti di beneficenza, istruzioni che non consentono deroghe alle attuali normative e misure del merito creditizio. Chi deve firmare non considera solo la garanzia che, se è vero che attenua l'assorbimento di Patrimonio ed il rischio di credito, costituirebbe una chiara aggravante (penale) nel caso di successivo default del finanziato già "classificato" che finisse in default.

 

sportello bancario 1

Considerato che molte delibere dovrebbero prevedere il consolidamento di debiti "a revoca" preesistenti per essere plausibilmente sostenibili finanziariamente, il sospetto di acquisizione dolosa di garanzia a danno dei creditori chirografari preesistenti è fondato. Se non si risolve questo aspetto, come chiesto da Sabati i in Commissione Banche, non si sblocca proprio nulla. n/n

 

 

 

COVID-19, ECCO COME IN AMERICA LO STATO AIUTA A FONDO PERDUTO LE IMPRESE

Manola Piras per www.startmag.it

 

Gli Stati Uniti pompano denaro nelle casse delle imprese provate dalla pandemia per il Covid-19 e lo fanno velocemente mentre in Italia, nonostante due decreti di cui uno ad hoc come il dl Liquidità, i soldi arrivano con lentezza grazie alle solite lungaggini burocratiche. Soprattutto, differenza non da poco, i finanziamenti decisi dal Tesoro americano con il Cares Act per buona parte sono a fondo perduto. E anche la tempestività degli aiuti non è proprio un elemento secondario per la competitività – soprattutto delle pmi – in un contesto economico mondiale fortemente critico.

 

sportello bancario

All’interno del Cares Act, provvedimento da 2.200 di dollari varato il 27 marzo scorso e che fornisce 349 miliardi di dollari alle imprese, c’è il pacchetto di sostegno a famiglie e lavoratori con l’assegno medio fino a 1.200 dollari ad adulto e a 500 dollari per minori fino a 17 anni di età o fino a 3.400 dollari totali per famiglia.

 

COME FUNZIONA IL CARES ACT PER LE IMPRESE E COS’E’ L’ENHANCEMENT ACT

Firmato il 24 aprile scorso dal presidente Usa Donald Trump, il Paycheck Protection Program and Health Care Enhancement Act (detto Enhancement Act) è un nuovo pacchetto federale di aiuti da 484 miliardi di dollari destinato a sostenere le piccole imprese e gli ospedali. L’Enhancement Act rifinanzia il cosiddetto “Paycheck Protection Program” (PPP), piano di sostegno alle pmi gestito dalla Small Business Administration e introdotto dal Cares Act, che ha messo in campo 349 miliardi di dollari per prestiti bancari con garanzia pubblica da concedere a condizioni agevolate alle imprese con meno di 500 dipendenti. Ma vediamo come funzionano il PPP e l’Enhancement Act.

 

I finanziamenti – con importo massimo per impresa pari a 10 milioni di dollari – sono garantiti integralmente dall’agenzia governativa e devono coprire costi come il pagamento di stipendi, interessi di mutui accesi in precedenza, canoni di affitto o locazione e utenze, fa notare un’analisi della rivista specializzata Diritto bancario: ai prestiti, che hanno durata biennale, viene applicato un tasso di interesse dell’1% ma, se nelle otto settimane successive all’erogazione sono impiegati almeno al 75% per sostenere costi del personale, possono essere convertiti in sussidi a fondo perduto nei limiti a patto che si mantengano occupazione e livelli salariali o si riassumano rapidamente i dipendenti licenziati.

antonio patuelli 16

 

 

 

I 349 miliardi di dollari sono stati esauriti in meno di due settimane a causa del gran numero di domande (1,7 milioni) ma anche alla partecipazione al programma di molte grandi imprese. Come fa notare Anna Toniolo dell’Università di Trento “è emersa una tendenza dei grandi istituti di credito americani a privilegiare le richieste per importi più ingenti, di modo da aumentare il valore delle loro commissioni, che vanno dall’1% al 5% dell’importo erogato”.

 

IL CASO DELL’ITALIANA UMBRAGROUP

A beneficiare degli aiuti disposti dall’amministrazione Trump anche l’italiana UmbraGroup, multinazionale con sede principale a Foligno, in provincia di Perugia, leader nella fornitura di viti a ricircolo di sfere e di soluzioni ad elevata tecnologia destinate al settore aerospaziale, industriale ed energetico. Umbragroup ha circa 1.300 dipendenti e – oltre alla capogruppo italiana – possiede altre sei società di cui due negli Stati Uniti, entrambe controllate al 100% da UmbraGroup: Umbra Cuscinetti Inc e Linear Motion LLC. La prima ha sede ad Everett, nello stato di Washington, conta circa 120 dipendenti e un fatturato nel 2019 pari a 35,6 milioni di dollari; la seconda con sede a Saginaw, nel Michigan, conta circa 160 dipendenti e un fatturato di circa 41,5 milioni di dollari nel 2019.

 

Da notare la velocità con cui le due società americane hanno ricevuto gli aiuti: Umbra Cuscinetti Inc. ha presentato la domanda tramite Bank of America il 22 aprile e Linear Motion LLC, sempre tramite Bank of America, il 24 aprile, per un importo pari a 2.397.018 di dollari. Il 1 maggio a Linear MotionLLC è stata comunicato l’esito positivo della domanda e ha ricevuto la somma richiesta.

 

COSA STA SUCCEDENDO IN ITALIA

conte gualtieri

Nel nostro Paese invece la situazione è ben diversa: i finanziamenti con garanzia Sace previsti grazie al decreto Liquidità stentano a decollare e le imprese che si rivolgono alle banche trovano parecchie difficoltà nell’avvio della procedura e devono fare i conti con istruttorie lunghe. Per ridurle, ha affermato il direttore generale dell’Abi, Giovanni Sabatini, durante l’audizione in Parlamento, un po’ mettendo le mani avanti, “occorre tutelare sotto il profilo penale l’attività di erogazione di credito durante la crisi. Occorre, in altri termini, evitare che sulle banche e sugli esponenti siano trasferiti rischi che non possono in alcun caso essere riconosciuti come loro propri laddove le misure di sostegno offerte alle imprese in attuazione dei provvedimenti normativi non sortissero gli sperati effetti e le imprese cadessero in stato di insolvenza con possibili conseguenze rispetto alle procedure fallimentari”.

 

LANDO SILEONI

Non è un caso che il segretario generale della Fabi, Lando Maria Sileoni, lo ha esplicitato: “Qualche banca ha rallentato perché sta pretendendo dal governo uno scudo penale su argomenti specifici – ha detto il leader sindacale – perché corrono il rischio di essere accusati di reati, in concorso, come la bancarotta preferenziale o la bancarotta semplice delle imprese a cui concedono i prestiti garantiti dallo Stato: l’aiuto a imprese di cui già si conosce la difficoltà economica può essere interpretato come il tentativo di posticipare il dissesto e poi il fallimento”.

 

Ultimi Dagoreport

troisi papa leone carocci monda

CIAK! LA MESSA È FINITA: ANDATE IN PACE AL CINEMA "TROISI", COSÌ FATE FELICI IL SUO DOMINUS VALERIO CAROCCI E QUEL DISOCCUPATO A CACCIA DELLA BIENNALE VENEZIANA, ANTONIO MONDA - MENTRE LA SETTIMA ARTE IN ITALIA, SOTTO IL DOMINIO DELL’ARMATA BRANCA-MELONI, STA VIVENDO UNA DELLE SUE FASI PIÙ COMATOSE, TRA SALE VUOTE E “SINISTRI” TAGLI AL TAX-CREDIT DEL MINISTRO GIULI-VO, PAPA LEONE XIV RUGGISCE IN FAVORE DELLE SALE CINEMATOGRAFICHE (MA DA QUANDO IN QUA IL PONTEFICE SI OCCUPA DI RIEMPIRE LE SALE, ANZICHÉ PREOCCUPARSI DI RIEMPIRE LE CHIESE?) - L'UNICO CINEMA CHE BENEFICIA DELLA GLORIA DI PREVOST È IL "TROISI", GESTITO DA CAROCCI CHE, IN DUPLEX CON ANTONIO MONDA, HA CONVINTO IL CARDINALE JOSE' TOLENTINO DE MENDOZA NELLA DIVINA MISSIONE DI ORGANIZZARE AL CINEMA "TROISI" NOVE INCONTRI CON REGISTI E ATTORI INTERNAZIONALI, SOTTO IL PATROCINIO DEL SANTA SEDE - GRATIS? MANCO PER NIENTE. PER ACCEDERE ALLA SALA BISOGNERÀ SBORSARE 8 EURO. E COSÌ SIA - CAROCCI E LA NOTA STAMPA DEL "PICCOLO AMERICA" CHE RILANCIA LE PAROLE DEL PAPA...

pier silvio marina berlusconi marta fascina arcore

FLASH! - COL PRETESTO DI DARE UNA RIVERNICIATINA A VILLA SAN MARTINO (CHE HA SPESE DI MANUTENZIONE E SERVITU’ DI 220 MILA EURO ALL’ANNO), MARINA & PIER SILVIO SONO FINALMENTE RIUSCITI A FAR SLOGGIARE MARTA FASCINA E IL SUO PAPA’ ORAZIO, CHE NON L’ABBANDONA MAI, DALLA REGGIA DI ARCORE - ORA LA VEDOVA MORGANATICA E’ CONFINATA IN UNA DÉPENDANCE DEL VILLONE DI 130 METRI QUADRATI, DOVE PROBABILMENTE ALLA FINE RESTERÀ IMPEGNATISSIMA A CONTARE I 100 MILIONI DI EREDITA’ OTTENUTI DALLA BUONANIMA DI PAPI SILVIO…

ignazio la russa sergio mattarella

FLASH! – PER SOSTENERE I FRATELLINI D’ITALIA CIRIELLI E SANGIULIANO ALLE REGIONALI CAMPANE, SI È SCOMODATO PERSINO IL PRESIDENTE DEL SENATO, IGNAZIO LA RUSSA – CHE LA SECONDA CARICA DELLO STATO FACCIA CAMPAGNA ELETTORALE, FOTTENDOSENE DEL SUO RUOLO ISTITUZIONALE,  NON AVRÀ FATTO PIACERE PER NULLA A SERGIO MATTARELLA – D’ALTRONDE, IL PRESIDENTE LEGHISTA DELLA CAMERA DEI DEPUTATI, LORENZO FONTANA, NON CI PENSA ASSOLUTAMENTE DI SCAPICOLLARSI IN VENETO A SUPPORTO DEL CANDIDATO DEL CARROCCIO, ALBERTO STEFANI…

emanuele filberto di savoia - consulta dei senatori del regno

MONARCHIA UNICA VIA! – SABATO PROSSIMO A PALAZZO BORGHESE DI FIRENZE SI RIUNISCE QUEL CHE RESTA DEI MONARCHICI DE’ NOANTRI, PER LA SERATA DI GALA DELL’ORGANIZZAZIONE “CONSULTA DEI SENATORI DEL REGNO”. OSPITE D’ONORE “SUA ALTEZZA REALE” EMANUELE FILIBERTO DI SAVOIA – NELL’INVITO SONO BEN EVIDENZIALE LE “NOTE DI ETICHETTA”: “È CONSUETUDINE FARE L'INCHINO (C.D. CURTSY) AD UN'ALTEZZA REALE, DINANZI ALLA SUA PERSONA”, “NON È CONSUETUDINE (POICHÉ NON ELEGANTE) UTILIZZARE COSTANTEMENTE I TELEFONI CELLULARI” – AGLI UOMINI È “RICHIESTO IL COSIDDETTO ‘WHITE TIE-CRAVATTA BIANCA’ VALE A DIRE IL ‘FRAC’”. E PER LE DONNE? "È D’UOPO L’ABITO LUNGO. NON SONO AMMESSI..."

camille cheneaux mieli mario draghi

FLASH! - DALLO SPORT ALLA POLITICA, IL PASSO È BREVE. DOPO L’EX LANCIATRICE DI MARTELLO SILVIA SALIS, UN’ALTRA EX ATLETA SALE ALLA RIBALTA, L’ITALO-SVIZZERA CAMILLE CHENAUX - DOTATA DI UN DOTTORATO DI RICERCA IN RELAZIONI INTERNAZIONALI, LA NEO-POLITOLOGA HA STREGATO PAOLINO MIELI CHE A OTTOBRE HA PRESENTATO A ROMA IL SUO LIBRO: "CRISI DELLO STATO-NAZIONE E POPULISMI EUROPEI" - IERI È STATA LA VOLTA DI MARIOPIO DRAGHI, PREMIATO ALLA FONDAZIONE PRIMOLI, DI CONOSCERE LA FATALE CAMILLE… - VIDEO

2025croserossa croce rossa

CAFONALISSIMO DELLE “CROCEROSSINE” – CHIAMATE LA CROCE VERDE: AL “CHARITY GALA DINNER” CONTRO LA VIOLENZA DI GENERE (QUALE?), ORGANIZZATO DALLA CROCE ROSSA, SFILA LA "VIA TRUCIS" DI ROMA GODONA: LA FATALE MARIA ELENA BOSCHI CON ROSSETTO-SANGUE, IN COMPAGNIA DI UN UOMO MISTERIOSO (“È SOLO UN AMICO”), LAURA RAVETTO SMALTATA COME UNA VASCA DA BAGNO, CLAUDIA GERINI IN VERSIONE PIERROT (TRUCCO PALLIDO E OCCHIO SPERDUTO), SIMONA BRANCHETTI IRRICONOSCIBILE. E POI OVVIAMENTE LA PREZZEMOLONA DELLE FESTE ROMANE, CIOCIARE E ISTITUZIONALI: CLAUDIA CONTE, CON SCOLLO PERICOLOSO, CHE SI LANCIA SUL MINISTRO NORDIO PER L’IMMANCABILE SELFIE DA AGGIUNGERE ALLA SUA COLLEZIONE - IL ''SUB-DANDY'' MOLLICONE, LA SEMPRE BOMBASTICA-MILF ELEONORA DANIELE, NICOLETTA ROMANOFF, "E-VIRA" CARBONE, MONICA SETTA, BALZARETTI-ABBAGNATO, I DUE JIMMY (GHIONE E CANGIANO)...