vladimir putin petrolio greggio barile barili

SIAMO ALLE SOLITE: I TEDESCHI BLOCCANO L’INTESA SUI DAZI AL PETROLIO RUSSO! - IL GOVERNO DI BERLINO È SCETTICO (EUFEMISMO) RISPETTO ALLA PROPOSTA AMERICANA, PORTATA DAL SEGRETARIO AL TESORO USA, JANET YELLEN, AL G7 DEI MINISTRI DELLE FINENZE - È STATA LA STESSA YELLEN AD AMMETTERE: “NON È EMERSA UNA STRATEGIA CHIARA SUI DAZI” - LO STALLO CONTINUA ANCHE IN EUROPA, CON L’UNGHERIA CHE SI OPPONE AL SESTO ROUND DI SANZIONI CHE COLPIREBBERO IL GREGGIO (E SCHOLZ NON È COSÌ DISPIACIUTO)

Marco Bresolin per “La Stampa”

 

JANET YELLEN

Non decolla in Europa la proposta americana di introdurre dazi sul petrolio russo. Almeno non nell'immediato. Janet Yellen, segretario al Tesoro Usa, è arrivata nel Vecchio Continente per rilanciare l'idea già discussa un mese fa al G7 dei ministri delle Finanze a Washington: stabilire un meccanismo per controllare il costo del greggio di Mosca - attraverso l'introduzione di dazi o la fissazione di un prezzo - in modo da ridurre i guadagni del Cremlino.

 

Ma al G7 in Germania l'idea si è scontrata con i dubbi dei padroni di casa e così l'iniziativa è stata per il momento accantonata. «Dalle discussioni non è emersa una strategia chiara sui dazi al petrolio» ha ammesso a fine giornata Yellen.

 

embargo petrolio russo

Il problema è che sulla questione i governi europei non sono tutti sulla stessa linea: accanto allo scetticismo tedesco c'è infatti l'interesse italiano. Del resto era stato proprio il premier Mario Draghi a ventilare l'ipotesi di fare cartello con gli altri acquirenti di petrolio russo con questa finalità, visto che il sistema può funzionare solo se applicato da un numero significativo di "clienti".

 

vladimir putin

Anche la Francia non ha espresso riserve, ma a Parigi è in corso il cambio di governo e il ministro Bruno Le Maire non era presente alla riunione del G7. In questa situazione, per la Commissione europea non è certo facile prendere una posizione.

 

«C'è un interesse degli Usa sull'idea di un tetto al pezzo del petrolio russo - si è limitato a dire il commissario Paolo Gentiloni a margine del vertice con i ministri - e c'è una proposta sull'embargo al petrolio russo».

 

janet yellen

Fonti americane hanno fatto trapelare al New York Times la possibilità di adottare questo meccanismo come sanzione secondaria: in pratica verrebbero sanzionati i Paesi che accettano di pagare il petrolio russo al di sopra di una determinata soglia.

 

Ma è chiaro che una tale misura funzionerebbe soltanto in caso di un accordo con l'Europa, diversamente si creerebbe uno scontro sull'asse transatlantico che al momento si vuole evitare

 

Ursula von der Leyen, però, per ora preferisce concentrarsi sul sesto pacchetto di sanzioni Ue. A nulla sono valsi gli appelli di Yellen, che aveva parlato di soluzioni «complementari» e durante l'incontro a Bruxelles le aveva suggerito di introdurre i dazi sin da subito, in attesa dell'entrata in vigore dell'embargo.

vladimir putin e la cravatta di marinella 6

 

Il punto è che su questo fronte continua lo stallo. Con l'Ungheria si discute di un contributo di 770 milioni di euro: 550 per riconvertire le raffinerie e 220 per la realizzazione dell'oleodotto verso la Croazia. Intanto però alcuni partner europei iniziano a spazientirsi: è il caso della Polonia, che ha sollevato obiezioni sulle deroghe concesse ai suoi (ex?) alleati di Visegrad (Ungheria, Slovacchia e Repubblica Ceca), i quali avranno più tempo per azzerare gli acquisti di petrolio russo. Varsavia ha chiesto un meccanismo per vietare la vendita verso gli altri Paesi dei prodotti realizzati con il greggio acquistato in deroga alle sanzioni e ha sostenuto l'idea di introdurre dei dazi.

 

petrolio

Ma l'energia si conferma il vero tallone d'Achille dei Paesi Ue, che restano divisi anche sul sistema del pagamento in rubli. Polonia e Bulgaria si sono rifiutate di adeguarsi alle richieste del Cremlino e sono rimaste senza gas. La società finlandese Gasum ha deciso di fare lo stesso e infatti le forniture verranno interrotte.

 

vladimir putin

Ma le altre vanno nella direzione opposta. Anche la tedesca Uniper dovrebbe seguire l'italiana Eni, nonostante la Commissione europea continui a «sconsigliare» l'apertura del secondo conto in rubli presso Gazprombank perché così «c'è il rischio di violare le sanzioni». La Commissione ha inoltre ricordato che spetta ai singoli Paesi «attuare le sanzioni e vigilare sulla loro applicazione».

 

Ma è proprio il concetto di «rischio» che secondo i governi non offre sufficienti garanzie giuridiche per imporre alle società lo stop degli acquisti. Secondo il Cremlino, a oggi «circa la metà dei 54 clienti di Gazprom ha aperto i conti correnti presso Gazprombank», in linea con il decreto.

 

janet yellen

IlParlamento europeo ha invece chiesto di includere nella lista delle sanzioni anche l'ex cancelliere tedesco Gerhard Schroeder per i suoi incarichi all'interno di Rosneft e NordStream, società russe attive nel settore dell'energia. Intanto il Bundestag ha deciso di togliergli l'uso del suo ufficio, ma l'ex leader socialdemocratico continuerà a percepire la pensione e ad avere una guardia del corpo pagata dai contribuenti tedeschi. -

vladimir putinvladimir putin janet yellen

Ultimi Dagoreport

elly schlein dario franceschini roberto speranza onorato renzi orlando

DAGOREPORT - ELLY SARÀ ANCHE LA "SEGRETARIA DI TUTTI", COME HA DETTO A MONTEPULCIANO, MA NON INTENDE ASCOLTARE NESSUNO - IL "CORRENTONE" DI FRANCESCHINI-SPERANZA-ORLANDO SI E' ROTTO IL CAZZO DEL "QUI, COMANDO IO!" DELLA DUCETTA DEL NAZARENO: CARA SCHLEIN, HAI UN MESE DI TEMPO PER CAMBIARE MUSICA, CONDIVIDENDO CON NOI LA LINEA DEL PARTITO, O ANDIAMO ALLA GUERRA - IN BALLO C'È SOPRATTUTTO LA COMPOSIZIONE DELLE LISTE ELETTORALI 2027, CHE LA SIGNORINA CON TRE PASSAPORTI E UNA FIDANZATA VUOLE RIEMPIRE DI CANDIDATI A SUA IMMAGINE E SOMIGLIANZA, LASCIANDO A TERRA DINOSAURI E CACICCHI D'ANTAN - ANCHE L'ALTRA FRONDA, QUELLA DEI RIFORMISTI GUIDATI DA GUERINI, GORI, SENSI ECC., E' SUL PIEDE DI GUERRA - MENTRE IL NASCENTE PARTITO DI CENTRO, FORMATO DAI CIVICI DI ONORATO-BETTINI E DAI CATTOLICI DI RUFFINI-PRODI, TEME L'ABILITA' MANOVRIERA DI RENZI – LA PROTERVIA DI ELLY, CON L'ASSEMBLEA DEL 14 DICEMBRE PER OTTENERE I "PIENI POTERI", RISCHIA DI FAR SALTARE IN ARIA UN CENTROSINISTRA UNITARIO... 

federica mogherini stefano sannino putin travaglio belpietro

DAGOREPORT – POSSIBILE CHE FEDERICA MOGHERINI E STEFANO SANNINO, SPECCHIATI ESPONENTI ITALIANI A BRUXELLES, SIANO DIVENTATI DI COLPO DUE MASCALZONI DA ARRESTARE PER "FRODE IN APPALTI PUBBLICI"? - VALE LA PENA SOTTOLINEARE LE PAROLE DELL'EURODEPUTATO DEL PD, DARIO NARDELLA: “NON VORREI CHE SI TRASFORMASSE IN UN FUOCO DI PAGLIA CON L'UNICO EFFETTO DI DANNEGGIARE ANCORA UNA VOLTA L'IMMAGINE DELL'ITALIA” - DEL RESTO, A CHI GIOVA SPUTTANARE L'EUROPA, IN UN MOMENTO IN CUI SI ERGE COME UNICO ARGINE ALLA RESA DELL’UCRAINA CHE STANNO APPARECCHIANDO TRUMP & PUTIN? - A GODERE SONO INFATTI "MAD VLAD" E I SUOI TROMBETTIERI, CHE HANNO ASSOCIATO LO “SCANDALO DI BRUXELLES'' AI CESSI D’ORO DI KIEV DELL'AMICO DI ZELENSKY - BASTA GUARDARE COSA SCRIVONO OGGI BELPIETRO SU "LA VERITA'" (''UE CORROTTA COME L'UCRAINA. FERMATA LA BIONDINA DEL PD") E TRAVAGLIO SU "IL FATTO QUOTIDIANO" ("BASSI RAPPRESENTATI... CI FACCIAMO SEMPRE RICONOSCERE")...

procuratore milano viola procura milano luigi lovaglio - francesco gaetano caltagirone - giancarlo giorgetti - milleri - alberto nagel - philippe donnet mediobanca mps giorgia meloni

FLASH! – MA GUARDA UN PO’... “EMERGE CHE IN AMBIENTI GIUDIZIARI SI È VALUTATO DI ESEGUIRE LE PERQUISIZIONI SOLO LA SCORSA SETTIMANA E NON A SETTEMBRE PER NON CONDIZIONARE L'ESITO DELL'OPS SU MEDIOBANCA ANCHE PERCHÉ LE INDAGINI NON SONO CHIUSE. ABBASTANZA PER IPOTIZZARE CHE IL RUOLO DELLA PROCURA POSSA DIVENTARE CRUCIALE NELLA FORMAZIONE DELLE LISTE PER IL RINNOVO DEI PROSSIMI CDA. IN PRIMAVERA TOCCHERÀ AI VERTICI DI BPM E DI MPS…” (BALESTRERI E SIRAVO PER “LA STAMPA”)

ignazio la russa matteo salvini giorgia meloni maurizio lupi

DAGOREPORT: HOMO HOMINI “LUPI” - DIVENTATO UN BRAVO SOLDATINO DELLA FIAMMA, PER LA SERIE "IN POLITICA NON SI SA MAI...", IL MODERATISSIMO CIELLINO MAURIZIO LUPI SI BARCAMENA TRA I FRATELLI LA RUSSA E I FRATELLI D'ITALIA - ALLE LUSINGHE DI CANDIDARLO NEL 2027 A SINDACO DI MILANO DI 'GNAZIO, ORA AGGIUNGONO LE COCCOLE DELLA DUCETTA CHE SI E' SCAPICOLLATA ALL’ASSEMBLEA DEL NANO-PARTITO FONDATO DAL SOSIA DELLA FIGLIA DI FANTOZZI - ESSI': SE PASSA LA NUOVA LEGGE ELETTORALE, CON SOGLIA DEL 40%, ANCHE L’1% DI “NOI MODERATI” POTREBBE SERVIRE ALLA MELONA PER DE-SALVINIZZARE LA MAGGIORANZA... - VIDEO

antonio tajani pier silvio berlusconi marina roberto occhiuto deborah bergamini pietro labriola alessandro cattaneo

DAGOREPORT – QUALCOSA DI GROSSO SI STA MUOVENDO IN FORZA ITALIA: STUFA DI ESSERE PRESA PER I FONDELLI DAL PARACULISMO POLITICO DI TAJANI E DEI SUOI COMPARI SETTANTENNI GASPARRI E BARELLI, MARINA BERLUSCONI DA' IL VIA LIBERA AL CAMBIO DI LEADERSHIP IN FORZA ITALIA: IL PRESCELTO E' ROBERTO OCCHIUTO, REDUCE DA UNA TRIONFALE RICONFERMA ALLA PRESIDENZA DELLA REGIONE CALABRIA - IL PROSSIMO 17 DICEMBRE IL 56ENNE GOVERNATORE LANCERÀ LA SUA CORRENTONA NAZIONALE IN UN LUOGO SIMBOLO DEL BERLUSCONISMO, PALAZZO GRAZIOLI, CONTORNATO DAI FEDELISSIMI DELLA CAVALIERA DI ARCORE, i "NORDISTI" DEBORAH BERGAMINI E ALESSANDRO CATTANEO - CHE C'AZZECCA ALL'EVENTO DI OCCHIUTO, LA PRESENZA DELL'AD DI TIM, PIETRO LABRIOLA? C'ENTRA LO SMANTELLAMENTO DEL SERVIZIO CLIENTI "TELECONTACT" DI TIM...