banca popolare di sondrio carlo cimbri ignazio visco

SONDRIO DI UNA NOTTE DI MEZZA ESTATE - IL CONSIGLIO DI STATO RIMUOVE L’ULTIMO OSTACOLO AL RISIKO BANCARIO E IMPONE ALLA POPOLARE DI SONDRIO DI DIVENTARE UNA SPA. COSÌ L’ISTITUTO DIVENTA PREDA DEL MERCATO, CON UNIPOL CHE CI HA GIÀ MESSO UN’IPOTECA: CIMBRI VUOLE AGGREGARLA A BPER E COSTITUIRE IL “TERZO POLO BANCARIO”, MAGARI COINVOLGENDO ANCHE CARIGE – IL MONITO DI VISCO: IL MODELLO DELLA PICCOLA BANCA NON REGGE PIÙ, “È URGENTE” RIVEDERLO E SERVONO AGGREGAZIONI “PER SOSTENERE LA REDDITIVITÀ”

1 - IL CONSIGLIO DI STATO ACCELERA IL RISIKO IMPONENDO LA SPA ALLA POP SONDRIO

Rosario Dimito per "il Messaggero"

 

BANCA POPOLARE SONDRIO

Ci ha pensato il Consiglio di Stato a rimuovere l' ultimo ostacolo al consolidamento bancario, aprendo la strada alla scalata della Popolare di Sondrio, ultimo dei grandi istituti cooperativi governato dal voto capitario, da parte del gruppo Unipol che proprio ieri è salito dal 6,9 al 9,01% del capitale.

 

carlo cimbri

Operazione quasi contemporanea con la decisione della sesta sezione del massimo organo di giustizia amministrativa, che con la sentenza n. 4169, ha respinto i motivi di ricorso diretti a contestare la legittimità della riforma delle popolari - attraverso la trasformazione in società per azioni - introdotta dal governo Renzi a gennaio 2015 e dalle disposizioni attuative approvate dalla Banca d' Italia.

 

Si tratta dell' ultimo step di un percorso accidentato sul quale si sono espressi due volte la Consulta e una volta la Corte di giustizia Ue. In particolare, i giudici amministrativi di ultima istanza hanno confermato la «legittimità delle disposizioni con cui è stato prescritto un limite di attivo di 8 miliardi», oltre il quale precludere lo status di popolare e «consentire lo svolgimento dell' attività bancaria con la forma della spa».

ignazio visco

 

Questa forma giuridica viene ritenuta «maggiormente coerente al modello di business degli operatori di maggiori dimensioni e funzionale ad assicurare la realizzazione degli obiettivi di rafforzamento patrimoniale degli istituti di credito».

 

La riforma Renzi riguardò le prime 10 grandi popolari italiane: Banco Popolare, Ubi Banca, Bper, Bpm, Popolare di Vicenza, Veneto Banca, Popolare di Sondrio, Creval, Popolare dell' Etruria, Popolare di Bari: cinque si sono trasformate in spa volontariamente, delle altre cinque, quattro hanno avuto vicissitudini (Bari è diventata spa con il salvataggio di Mcc), solo Sondrio era rimasta coop.

banca popolare di sondrio

 

I giudici amministrativi precisano che il modello organizzativo della spa è «idoneo e necessario per assicurare il celere reperimento di capitale sul mercato, anche al fine di prevenire crisi bancarie che, in ragione delle interconnessioni tra gli istituti di credito, specie di grandi dimensioni, operanti in ambito non solo locale, potrebbero produrre un effetto di contagio all' intero sistema, con riflessi anche in altri settori economici».

carlo cimbri

 

IL TERZO POLO

La riforma del 2015 ha inoltre posto limiti al rimborso delle azioni in caso di recesso del socio. Tra le misure che hanno avuto il placet del Consiglio di Stato ci sono anche le modifiche alle maggioranze per assumere le delibere assembleari aventi ad oggetto anche le trasformazioni di banche popolari in società per azioni.

 

Ora a Sondrio il destino è segnato anche se la strada verso la nuova forma giuridica non è immediata. La banca è assistita dallo studio Portale Purpura e la proposta di modifica dello statuto andrà sottoposta alla Bce, che impiega fino a 90 giorni per esprimersi: spesso questi processi danno luogo a contraddittori fra le parti che possono allungare i tempi a fine anno.

 

BANCA POPOLARE SONDRIO 2

In ogni caso, di sicuro ora Sondrio, non più tutelata dallo scudo del voto capitario, diventa preda del mercato, dove comunque Unipol ha già messo un' ipoteca con l' obiettivo molto probabile di aggregarla a Bper, dove ha il 18% allo scopo finale di costituire la base del terzo polo bancario coinvolgendo magari Carige.

 

Ieri la Borsa ha incoraggiato la decisione dei giudici e il titolo della Popolare di Sondrio è salito dello 0,7% a 4,06 euro.

 

2 - VIA ALLE FUSIONI TRA PICCOLE BANCHE IL MODELLO TRADIZIONALE NON REGGE

Rosario Dimito per "il Messaggero"

ignazio visco fabio panetta

 

Non c' era il grande risiko bancario tanto atteso dal mercato, nelle Considerazioni Finali di Ignazio Visco di ieri, davanti a una platea ridotta per le misure di contenimento anti-Covid.

 

Unicredit-Mps, una triangolazione con Banco Bpm con possibili spezzatini, terzo polo bancario che sta a cuore a Giuseppe Castagna (Banco Bpm-Bper), affondo di Unipol a favore di Bper-Sondrio, rilanciato dalla sentenza del Consiglio di Stato sempre ieri, nuovo proprietario di Carige: non c' è traccia nelle esortazioni del governatore che, proprio per evitare assembramenti, ha parlato davanti a una quarantina di invitati, tra i quali Fabio Panetta (ex dg di via Nazionale ora membro dell' esecutivo della Bce) e i presidenti delle prime quattro grandi banche italiane: Gian Maria Gros-Pietro (Intesa Sanpaolo), Piercarlo Padoan (Unicredit), Massimo Tononi (Banco Bpm), Patrizia Grieco (Mps). Non poteva del resto essere altrimenti anche se molti osservatori attenti hanno avvertito l' assenza di qualunque riferimento che invece altre volte ha portato Visco ad essere più esplicito.

ignazio visco mario draghi

 

LE SOLUZIONI

Il modello della piccola banca tradizionale non regge più ed «è urgente» che venga rivisto anche con aggregazioni da fare «subito per sostenere la redditività», ha detto il governatore di Bankitalia all' interno delle 41 pagine della relazione, molto più corposa delle Considerazioni e degli interventi degli ultimi anni.

carlo cimbri

 

Visco lancia un alert ai «diversi intermediari per la maggior parte di piccole dimensioni e con un' operatività tradizionale», in quanto «presentano debolezze strutturali; in taluni casi esse sono dovute a un governo societario non adeguato e alla debolezza dei controlli interni, in altri alla ridotta capacità di accedere ai mercati dei capitali, di innovare e di sfruttare economie di scala e di diversificazione».

BANCA POPOLARE DI SONDRIO

 

Le soluzioni suggerite da Visco sono la stipula di accordi commerciali con altri operatori, la creazione di consorzi e, non ultime, operazioni di aggregazione. Il messaggio è stato chiaro e anche se non ha fatto nomi, il governatore potrebbe aver fatto riferimento a istituti come Banca Profilo dove il suo azionista di maggioranza - il fondo Sator - ritiene conclusa la sua missione e sta cercando un nuovo partner.

 

BANCA POPOLARE SONDRIO

Un' altra piccola banca invece, Consulia di Milano, pur essendo ben gestita e in salute, ha voluto anticipare i tempi, allacciando un negoziato in esclusiva con Finint che si conclude il 9 giugno, salvo eventuali proroghe.

 

E poi c' è chi ritiene che anche Bim possa dover trovare una fase nuova di rilancio. Inoltre sono tante le popolari di piccole dimensioni, seppure non coinvolte nel diktat di ieri del Consiglio di stato a trasformarsi in spa, ma che necessiterebbero di acquisire dimensioni maggiori ai fini del risparmio dei costi e della crescita dei volumi.

ubi intesa

Più serena la situazione per le grandi banche italiane vigilate direttamente dalla Bce (con l' eccezione di Mps che ieri ha precisato, su invito Consob, di non avere operazioni straordinarie pronte). Il governatore ha sottolineato che «la distanza dalla media degli altri paesi per patrimonializzazione e qualità dei prestiti si è sostanzialmente annullata».

 

I NUOVI COMPETITOR

Le banche, ha sottolineato Visco, hanno accumulato patrimonio grazie anche al blocco dei dividendi e a un minore flusso di crediti deteriorati e ora possono «usare il patrimonio in eccesso» per «sostenere imprese in difficoltà ma con concrete possibilità di tornare a onorare regolarmente i propri debiti», oltre che «per adeguare classificazioni e rettifiche» che fatalmente arriveranno al termine della moratoria.

banca popolare di sondrio 2

 

Secondo Visco «l' identificazione» di aziende ancora in grado di ripartire «è compito non semplice, ma fondamentale in questa fase congiunturale. La quota dei finanziamenti oggetto di ristrutturazione, pari al 3% a fine 2020, è destinata ad aumentare».

 

Infine la sfida dell' innovazione tecnologica mette le banche nelle condizioni di dover fare investimenti perchè si sta allargando la platea dei clienti e degli erogatori di servizi. Si pensi a EnelX entrata nel superbonus per l' edilizia, le Coop e Conad che emettono carte di credito offrendo conti ai clienti, oppure Tim che permette di rateizzare, tramite il Santander l' acquisto degli Ipad.

Ultimi Dagoreport

elly schlein pina picierno stefano bonaccini giorgio gori lorenzo guerini giuseppe conte pd

NAZARENO, ABBIAMO (PIU’ DI) UN PROBLEMA - L’ASSEMBLEA PD DI DOMANI RISCHIA DI TRASFORMARSI IN UN BOOMERANG PER SCHLEIN: I DELEGATI DISERTANO, A RIDOSSO DI NATALE, NESSUNO SPENDE SOLDI E TEMPO PER VENIRE NELLA CAPITALE AD ASCOLTARE UNA RELAZIONE SENZA DIBATTITO – LA MOSSA DEI PRETORIANI DI ELLY PER SCONGIURARE LA SALA VUOTA ED EVITARE IL CONFRONTO IMPIETOSO CON MELONI CHE CONTEMPORANEAMENTE FARA’ IL PIENO A ATREJU – SORGI: “BONACCINI ENTRERA’ IN MAGGIORANZA MA SE I RIFORMISTI NON DOVESSERO RICEVERE RASSICURAZIONI SULLE LISTE ELETTORALI, IL RISCHIO DI UNA EVENTUALE SCISSIONE, SI FAREBBE PIÙ CONCRETO…”

ignazio la russa theodore kyriakou pier silvio berlusconi giorgia meloni matteo salvini

DAGOREPORT - LA TRATTATIVA DI ELKANN PER LA VENDITA DEL GRUPPO GEDI AL GRECO THEO KYRIAKOU STA SCOMBUSSOLANDO IL GOVERNO MELONI E DINTORNI - SE LA “GIORGIA DEI DUE MONDI” VEDE DI BUON OCCHIO LA TRANSIZIONE ELLENICA E SALVINI HA BEN GRADITO LA PROSPETTIVA CHE IL GRECO ANTENNATO SISTEMI PER LE FESTE I “COMUNISTI” DI ‘REPUBBLICA’ E ‘STAMPA’, PER FORZA ITALIA C’È STATO IL VEEMENTE INTERVENTO DEL ‘’PRESIDENTE IN PECTORE’’ DEL PARTITO, PIER SILVIO BERLUSCONI, CHE VEDE IN KYRIAKOU UN COMPETITOR PERICOLOSISSIMO, ALFIERE DI QUEL CAPITALISMO DI STAMPO LIBERISTA, PER NULLA “LIBERAL”, CHE PREDICA IL PRIMATO DELL’ECONOMIA SULLA POLITICA - COSI', DIMENTICANDO IL SUO ATTIVISMO IN GERMANIA PER CREARE UN GIGANTE EUROPEO DELLA TV COMMERCIALE, L’EREDE DEL BISCIONE NON HA TROVATO DI MEGLIO CHE RISPOLVERARE LA BANDIERINA DELL’ITALIANITÀ (“CHE UN PEZZO DI STORIA DELL'INFORMAZIONE DEL NOSTRO PAESE VADA IN MANI STRANIERE UN PO' DISPIACE’’) - MA IL COLPO DI SCENA ARRIVA DAL CO-FONDATORE DI FRATELLI D’ITALIA E SECONDA CARICA DELLO STATO, IGNAZIO LA RUSSA, QUANDO SI È DICHIARATO DISPOSTO A FARE DA INTERMEDIARIO TRA I GIORNALISTI “COMUNISTI” DI GEDI E IL GRECO USURPATORE (ULTIMA USCITA DELLA GUERRIGLIA DI ‘GNAZIO IN MODALITÀ ''LA RISSA'' CONTRO LA DITTATURA DELLE SORELLE MELONI...)

2025agnoletti

CAFONAL ''AGNOLETTI & TORTELLONI'' – AL CIRCOLO CANOTTIERI ANIENE, PER IL PARTY DI “JUMP COMUNICAZIONE” DI MARCO AGNOLETTI, EX PORTAVOCE DI RENZI, E "SOCIAL COM" DI LUCA FERLAINO, UNA MARIA ELENA BOSCHI IN MODALITA' PIN-UP SI PRESENTA CON LA SUA NUOVA FIAMMA, L'AVVOCATO ROBERTO VACCARELLA, CHE QUI È DI CASA (SUA SORELLA ELENA È LA COMPAGNA DI MALAGÒ, GRAN VISIR DEL CIRCOLO DELLA “ROMA BENISSIMO”) – UN GRAN MISCHIONE ALLA ROMANA DI DESTRA E SINISTRA E TIPINI INTERMEDI HA BRINDATO AL NATALE, STARRING: LUCIO PRESTA, PEPPE PROVENZANO, ANTONELLA GIULI, FITTIPALDI, ALESSIA MORANI, FAUSTO BRIZZI, PAOLO CORSINI, NELLO MUSUMECI, SIMONA SALA, ALBERTO MATANO, SALVO SOTTILE, MYRTA MERLINO E MARCO TARDELLI, MICHELA DI BIASE, ITALO BOCCHINO, LAURA TECCE CON VESTITUCCIO SBRILLUCCICANTE CHE NON AVREBBE SFIGURATO AL MOULIN ROUGE, GIORGIA CARDINALETTI IN LOVE... 

alfredo mantovano papa leone xiv italia agenti servizi segreti

OGGI ALLE 11 ALFREDO MANTOVANO E I VERTICI DELL’INTELLIGENCE ITALIANA SONO STATI RICEVUTI IN UDIENZA DA PAPA LEONE XIV, A CITTÀ DEL VATICANO – SARANNO PRESENTI I COMPONENTI COPASIR, IL DIRETTORE GENERALE DEL DIPARTIMENTO DELLE INFORMAZIONI PER LA SICUREZZA (DIS), VITTORIO RIZZI, I DIRETTORI DELLE AGENZIE INFORMAZIONI E SICUREZZA ESTERNA (AISE), GIOVANNI CARAVELLI, E INTERNA (AISI), BRUNO VALENSISE. È LA PRIMA VOLTA DI UN PAPA TRA GLI SPIONI (DI CERTO NON E' LA PRIMA VOLTA DI SPIE INTORNO A UN PAPA...) - PREVOST: "MAI USARE INFORMAZIONI PER RICATTARE" (SI VEDE CHE L'INTELLIGENCE NON È IL SUO FORTE)

brunello cucinelli giorgia meloni mario draghi massimiliano di lorenzo giuseppe tornatore nicola piovani

DAGOREPORT - L’AUTO-SANTIFICAZIONE DI BRUNELLO CUCINELLI È COSTATA CARA, NON SOLO AL “SARTO CESAREO” DEL CACHEMIRE, MA ANCHE ALLE CASSE DELLO STATO - IL CICLOPICO DOCU-FILM “IL VISIONARIO GARBATO”, DIRETTO DAL PREMIO OSCAR GIUSEPPE TORNATORE E BATTEZZATO CON TANTO DI PARTY ULTRACAFONAL IN UNO STUDIO DI CINECITTÀ ALLA PRESENZA DI GIORGIA MELONI E MARIO DRAGHI, È COSTATO LA SOMMETTA DI 9.987.725 MILIONI DI EURO. DI QUESTI, I CONTRIBUTI RICEVUTI DAL MINISTERO DELLA CULTURA CON IL MECCANISMO DEL TAX CREDIT RAGGIUNGONO LA CIFRA DI 3.955.090 MILIONI - DA PARTE SUA, PEPPUCCIO TORNATORE AVREBBE INTASCATO 2 MILIONI PER LA REGIA E 500 MILA PER SOGGETTO E SCENEGGIATURA – A PRODURLO, OLTRE A BRUNELLO STESSO, LA MASI FILM DI MASSIMILIANO DI LUDOVICO, CHE IN PASSATO HA LAVORATO SPESSO CON IL PRODUTTORE MARCO PEROTTI, COINVOLTO NEL CASO KAUFMANN (FU LUI A INOLTRARE LA DOMANDA DI TAX CREDIT PER IL FILM “STELLE DELLA NOTTE” DEL FINTO REGISTA-KILLER) - IL MONUMENTO A SE STESSO GIUNGE AL MOMENTO GIUSTO: DUE MESI FA, UN REPORT DI ''MORPHEUS RESEARCH'' ACCUSO' L'AZIENDA DI CUCINELLI DI VIOLARE LE SANZIONI UE ALLA RUSSIA…