alcol denaturato

È SPARITO L’ALCOL – TRA I BENI DIVENTATI RARI E PREZIOSI C’È ANCHE L’ALCOL DENATURATO, CHE SERVE A DISINFETTARE CON EFFICACIA MA CHE È IMPROVVISAMENTE INTROVABILE – IL MOTIVO? LA PRODUZIONE È AL LIMITE E CI SONO DIFFICOLTÀ A REPERIRE MATERIE PRIME E AGENTI DENATURANTI. E SU QUELLO ALIMENTARI C’È ANCHE IL PROBLEMA ACCISE...

Chiara Merico per “la Verità”

 

alcol denaturato

Tra i beni diventati rari e preziosi con l' avvento della pandemia di coronavirus, oltre alle mascherine, ci sono i gel disinfettanti per mani a base alcolica e lo stesso alcol denaturato, uno dei prodotti ritenuti più efficaci per la pulizia di oggetti e superfici. Un articolo diventato praticamente introvabile anche perché la capacità produttiva è al limite, come spiega a La Verità Antonio Emaldi, presidente di Assodistil, Associazione nazionale distillatori di alcoli e acquaviti. «L' alcol è reso disponibile sulla base di una produzione standard, che è quella possibile sulla base della capacità industriale installata. La capacità è sufficiente in condizioni normali, mentre oggi la domanda è di gran lunga superiore».

antonio emaldi assodistil

 

Gli impianti lavorano a pieno ritmo per produrre l' alcol, che viene destinato all' industria alimentare oppure, dopo un opportuno processo di trasformazione, ad altri usi.

si potrebbe usare il vino«L' alcol denaturato è alcol etilico addizionato di componenti che lo rendono inidoneo al consumo umano. In questo momento la maggior parte della produzione è destinata a uso farmaceutico e alla produzione di gel disinfettanti», osserva Emaldi, secondo cui «distillerie ferme in Italia non ce ne sono. Per fare l' alcol», prosegue, «occorrono materie prime di origine agricola, come patate, frutta, vino: e in questo momento abbiamo bisogno di materie prime. Proprio per questo stavamo valutando, assieme al presidente dell' alleanza delle cooperative del settore vitivinicolo, la possibilità di destinare alla produzione di alcol una parte delle scorte di vino invendute, a causa del calo della domanda per la chiusura di locali e ristoranti».

agenzia delle dogane

 

Mancano le materie prime, ma un altro problema riguarda gli agenti denaturanti. «Si tratta dei componenti chimici che servono appunto a rendere l' alcol inadatto al consumo umano, e sono in massima parte oggetto di importazione. Il prodotto più usato è un altro alcol di origine sintetica, l' alcol isopropilico, che però in questo momento è difficile da reperire: abbiamo quindi fatto richiesta all' Agenzia delle dogane di poter utilizzare altri componenti, come l' acetato di etile, in quanto alternative chimiche disponibili a prezzi che non vadano a ledere il consumatore», fa sapere Emaldi. C' è poi un aspetto burocratico: «L' alcol etilico è assoggettato a un' accisa, e conseguentemente è oggetto di controllo da parte dell' Agenzia delle dogane. Ma in questo periodo vengono concesse ampie deroghe alle linee guida, come per gli agenti denaturanti, per evitare che ci siano limitazioni all' operatività».

accise alcol 1

 

LA TASSA DA ELIMINARE

Come nel caso dei disinfettanti prodotti dalle farmacie nei propri laboratori galenici: i farmacisti hanno chiesto di poter utilizzare alcol a uso alimentare per la realizzazione dei gel per le mani, a causa della scarsità della risorsa presso i canali di approvvigionamento consueti.

 

alcool alimentare

L' alcol a uso alimentare ha però un costo di circa 15 euro al litro, di cui circa 10 euro sono di tassa sulle accise: per questo motivo le farmacie comunali Cispel Toscana hanno chiesto per prime di poter eliminare temporaneamente le accise per poter produrre disinfettanti a costi ragionevoli, richiesta che l' Agenzia delle dogane ha accolto.

Il tutto con l' obiettivo di evitare fenomeni speculativi: come aveva denunciato Federconsumatori, una confezione da un litro di alcol denaturato è arrivata nei giorni scorsi a costare 4-5 euro, il doppio del prezzo normale, con punte di 47 euro su alcuni portali di ecommerce.

accise alcol

 

Un chiaro esempio di speculazione, per il quale l' associazione dei consumatori ha sollecitato interventi urgenti da parte delle autorità, chiedendo in particolare al ministero della Sanità di verificare la possibilità di contingentare questi prodotti e metterli a disposizione dei cittadini.

alcol denaturatoalcol denaturato 3bevande alcolichealcool etilicoALCOL ETILICO

Ultimi Dagoreport

giorgia meloni ignazio la russa matteo salvini antonio tajani

DAGOREPORT – LE REGIONALI SONO ANDATE A FINIRE COME NON VOLEVA, SALTELLANDO FUNICULÌ-FUNICULÀ, GIORGIA MELONI: LA "STATISTA DELLA SGARBATELLA", CHE RISCHIA DI NON TORNARE A PALAZZO CHIGI TRA DUE ANNI, ACCELERA SULLA DOPPIETTA PREMIERATO-LEGGE ELETTORALE, MA NON TUTTO FILA LISCIO A PALAZZO CHIGI: SALVINI E TAJANI SPUTERANNO SANGUE PUR DI OPPORSI ALL’INDICAZIONE DEL NOME DEL PREMIER SULLA SCHEDA ELETTORALE, CHE FINIREBBE PER CANNIBALIZZARLI - LA LEGA È CONTRARISSIMA ANCHE AL PREMIO DI MAGGIORANZA ALLA COALIZIONE (CON LA SOGLIA AL 40%, LA LEGA DIVENTEREBBE SACRIFICABILE) – ALTRA ROGNA: IGNAZIO LA RUSSA SCENDE IN CAMPO IN MODALITÀ SCASSA-MELONI: HA RINFOCOLATO LA POLEMICA SU GAROFANI E SE NE FOTTE DEI DIKTAT DELLA DUCETTA (FIDANZA SINDACO DI MILANO? NO, MEJO LUPI; PRANDINI GOVERNATORE DELLA LOMBARDIA? NO, QUELLA È ROBA MIA)

francesco de tommasi marcello viola daniela santanche ignazio leonardo apache la russa davide lacerenza pazzali

DAGOREPORT - CHE FINE HANNO FATTO LE INCHIESTE MILANESI SULLA SANTANCHE', SUL VISPO FIGLIO DI LA RUSSA, SUL BORDELLO DELLA "GINTONERIA" AFFOLLATA DI POLITICI, IMPRENDITORI E MAGISTRATI, OPPURE SULL'OSCURA VENDITA DELLA QUOTA DI MPS DA PARTE DEL GOVERNO A CALTAGIRONE E COMPAGNI? - A TALI ESPLOSIVE INDAGINI, LE CUI SENTENZE DI CONDANNA AVREBBERO AVUTO UN IMMEDIATO E DEVASTANTE RIMBALZO NEI PALAZZI DEL POTERE ROMANO, ORA SI AGGIUNGE IL CASO DEL PM FRANCESCO DE TOMMASI, BOCCIATO DAL CONSIGLIO GIUDIZIARIO MILANESE PER “DIFETTO DEL PREREQUISITO DELL’EQUILIBRIO” NELL’INDAGINE SUL CASO DI ALESSIA PIFFERI – MA GUARDA IL CASO! DE TOMMASI È IL PM DELL’INCHIESTA SUI DOSSIERAGGI DELL’AGENZIA EQUALIZE DI ENRICO PAZZALI, DELICATISSIMA ANCHE PER I RAPPORTI DI PAZZALI CON VERTICI GDF, DIRIGENTI DEL PALAZZO DI GIUSTIZIA MILANESE E 007 DI ROMA - SE IL CSM SPOSASSE IL PARERE NEGATIVO DEL CONSIGLIO GIUDIZIARIO, LA CARRIERA DEL PM SAREBBE FINITA E LE SUE INDAGINI SUGLI SPIONI FINIREBBERO NEL CESTINO - LA PROCURA DI MILANO RETTA DA MARCELLO VIOLA, CON L'ARRIVO DELL'ARMATA BRANCA-MELONI, E' DIVENTATA IL NUOVO ''PORTO DELLE NEBBIE''?

giorgia meloni regionali de luca zaia salvini conte stefani decaro fico

DAGOREPORT: COME SI CAMBIA IN 5 ANNI - PER CAPIRE COME SIA ANDATA DAVVERO, OCCORRE ANALIZZARE I VOTI ASSOLUTI RIMEDIATI DAI PRINCIPALI PARTITI, RISPETTO ALLE REGIONALI DEL 2022 - LA LEGA HA BRUCIATO IL 52% DEI VOTI IN VENETO. NEL 2020 LISTA ZAIA E CARROCCIO AVEVANO OTTENUTO 1,2 MILIONI DI PREFERENZE, QUESTA VOLTA SOLO 607MILA. CONSIDERANDO LE TRE LE REGIONI AL VOTO, SALVINI HA PERSO 732MILA VOTI, IL 47% - TONFO ANCHE PER I 5STELLE: NEL TOTALE DELLE TRE REGIONI HANNO VISTO SFUMARE IL 34% DELLE PREFERENZE OTTENUTE 5 ANNI FA – IL PD TIENE (+8%), FORZA ITALIA IN FORTE CRESCITA (+28,3%), FDI FA BOOM (MA LA TENDENZA IN ASCESA SI È STOPPATA) – I DATI PUBBLICATI DA LUIGI MARATTIN....

luca zaia matteo salvini alberto stefani

DAGOREPORT – DOPO LA VITTORIA DEL CENTRODESTRA IN VENETO, SALVINI NON CITA QUASI MAI LUCA ZAIA NEL SUO DISCORSO - IL “DOGE” SFERZA VANNACCI (“IL GENERALE? IO HO FATTO L'OBIETTORE DI COSCIENZA”) E PROMETTE VENDETTA: “DA OGGI SONO RICANDIDABILE” – I RAS LEGHISTI IN LOMBARDIA S’AGITANO PER L’ACCORDO CON FRATELLI D’ITALIA PER CANDIDARE UN MELONIANO AL PIRELLONE NEL 2028 - RICICCIA CON PREPOTENZA LA “SCISSIONE” SUL MODELLO TEDESCO CDU-CSU: UN PARTITO “DEL TERRITORIO”, PRAGMATICO E MODERATO, E UNO NAZIONALE, ESTREMISTA E VANNACCIZZATO…

luca zaia roberto vannacci matteo salvini

NON HA VINTO SALVINI, HA STRAVINTO ZAIA – IL 36,38% DELLA LEGA IN VENETO È STATO TRAINATO DA OLTRE 200 MILA PREFERENZE PER IL “DOGE”. MA IL CARROCCIO DA SOLO NON AVREBBE COMUNQUE VINTO, COME INVECE CINQUE ANNI FA: ALLE PRECEDENTI REGIONALI LA LISTA ZAIA PRESE DA SOLA IL 44,57% E IL CARROCCIO IL 16,9% - SE SALVINI PIANGE, MELONI NON RIDE: NON È RIUSCITA A PRENDERE PIÙ VOTI DELLA LEGA IN VENETO E IN CAMPANIA È TALLONATA DA FORZA ITALIA (11,93-10,72%). PER SALVINI E TAJANI SARÀ DIFFICILE CONTRASTARE LA RIFORMA ELETTORALE - PER I RIFORMISTI DEL PD SARÀ DURA DARE UN CALCIO A ELLY SCHLEIN, AZZERATE LE AMBIZIONI DI GIUSEPPE CONTE COME CANDIDATO PREMIER - "LA STAMPA": "IL VOTO È LA RIVINCITA DELLA ‘LEGA NORD’ SU QUELLA SOVRANISTA E VANNACCIANA: LA SFIDA IDEOLOGICA DA DESTRA A MELONI NON FUNZIONA. IL PARTITO DEL NORD COSTRINGERÀ SALVINI AD ESSERE MENO ARRENDEVOLE SUI TAVOLI DELLE CANDIDATURE. SUL RESTO È LECITO AVERE DUBBI…”