È STATA DURA, MA IL MONTE DEI PASCHI CE L’HA (QUASI) FATTA – L’AUMENTO DI CAPITALE È COPERTO AL 93% E IL TITOLO VOLA IN BORSA. OGGI E DOMANI SARANNO MESSO ALL’ASTA I DIRITTI INOPTATI, CHE ORMAI VALGONO 0 (ANZI, 0,0050 EURO) – DECISIVO L’INTERVENTO DELLE FONDAZIONI BANCARIE, CHE IERI HANNO OSPITATO GIORGETTI PER LA GIORNATA DEL RISPARMIO. ORA L’AD DI MPS, LOVAGLIO, DOVRÀ PROCEDERE SPEDITO CON IL PIANO INDUSTRIALE…

-

Condividi questo articolo


LUIGI LOVAGLIO MONTE DEI PASCHI DI SIENA LUIGI LOVAGLIO MONTE DEI PASCHI DI SIENA

MPS: IN BORSA SFIORA +6% CON AUMENTO COPERTO AL 93%

(ANSA) - Slancio di Mps in Borsa con l'aumento di capitale coperto al 93%. Il titolo sfiora un +6% e ritorna ai 2 euro a cui sono state offerte le nuove azioni mentre oggi e domani sono messi all'asta i diritti inoptati (fermi a 0,0050 euro).

 

MPS: STOP IN BORSA CON TITOLO CHE CORRE A +6,4%

(ANSA) - Mps corre fino al +6,4% e viene fermato per eccesso di rialzo. Il titolo al primo giorno di asta dei diritti inoptati, recupera anche i 2 euro dopo che l'aumento di capitale da 2,5 miliardi è coperto al 93%.

 

giancarlo giorgetti francesco profumo giancarlo giorgetti francesco profumo

MPS: RIENTRA A SCAMBI IN BORSA E SALE DI OLTRE IL 7%

(ANSA) - Stop breve in Borsa per Mps bloccata per eccesso di rialzo. Il titolo rientra e sale di oltre 7% a 2,04 euro. (ANSA).

 

MPS, L'AUMENTO CHIUDE AL 93% ASTA PER GLI ULTIMI 177 MILIONI

Gerardo Graziola per “il Sole 24 Ore”

 

L'aumento di Mps è arrivato in porto. Alla vigilia dell'asta dei diritti inoptati infatti la banca ha annunciato, a conclusione del periodo di offerta in opzione, di poter contare su circa il 93% dell'aumento, ossia oltre 2,3 miliardi, con un inoptato che al massimo sarà di 177 milioni.

 

monte dei paschi di siena monte dei paschi di siena

In molti possono ora tirare un sospiro di sollievo per un aumento eseguito nonostante le condizioni avverse presenti sul mercato. A iniziare dal nuovo ministro dell'Economia, Giancarlo Giorgetti, che nel suo primo intervento pubblico, alla Giornata Mondiale del Risparmio, ha preferito guardare avanti, a quando via XX settembre si libererà dell'ingombrante partecipazione nella banca.

 

Il Governo «lavorerà per gestire, in maniera ordinata, la dismissione della quota nel rispetto degli impegni con la Commissione europea, lasciando al mercato un soggetto bancario forte e capace di operare in un'economia diversificata e articolata anche geograficamente come quella italiana», ha detto davanti alla platea delle Fondazioni associate in Acri, chiamate dal Tesoro, ancora una volta, a partecipare a un'operazione 'di sistema' dopo quella nel fondo Atlante.

 

HORROR STORY MPS HORROR STORY MPS

I numeri quindi: ieri al termine del periodo di offerta in opzione sono stati esercitati 7.409.022 diritti per la sottoscrizione di 923.658.076 nuove azioni, pari al 74% del totale offerto, per un controvalore complessivo di 1.847.316.152 euro. I diritti non esercitati consentono di sottoscrivere azioni per un controvalore di circa 652 milioni ma a fronte di questo ammontare, ricorda la banca guidata da Luigi Lovaglio che dovrà ora far camminare a passo rapido il piano industriale, ci sono impegni di investitori privati per 475 milioni (l'ultimo da 20 milioni è arrivato proprio ieri).

 

ignazio visco giancarlo giorgetti ignazio visco giancarlo giorgetti

L'inoptato sarà quindi al massimo di 177 milioni e rappresenta quindi il fardello massimo che dovranno sopportare le otto banche del consorzio (Bofa, Citigroup, Credit Suisse, Mediobanca, Santander, Barclays, SocGen e Stifel Europe) a fronte delle commissioni per 125 milioni ottenute dalla banca di Rocca Salimbeni.

 

Il presidente dell'Acri Francesco Profumo ha ribadito che le Fondazioni hanno deciso l'investimento «in modo convinto partendo da un progetto di banca». Profumo guida la Compagnia di Sanpaolo che ha investito 10 milioni così come la Fondazione Cariplo. Tra le grandi partecipano anche le Fondazioni Crt e Cuneo e Cariparo (con 5 milioni) oltre a un drappello di Fondazioni toscane, non ultima la Fondazione Monte dei Paschi, che presumibilmente interverrà nell'asta dell'inoptato per sottoscrivere azioni per 10 milioni, un investimento anticipato, in modo inusuale, da uno degli stakeholder dell'ente di palazzo Sansedoni, il sindaco di Siena De Mossi.

 

davide serra all'evento di matteo renzi al teatro strehler di milano davide serra all'evento di matteo renzi al teatro strehler di milano

All'appello finale del Tesoro hanno risposto anche Empam e Inarcassa ma non altre Casse privatizzate. Sospiro di sollievo per il buon esito dell'aumento anche da parte delle banche concorrenti di Mps: un fallimento della ricapitalizzazione avrebbe comportato rischi per tutti.

 

«L'aumento di Mps è un passaggio molto importante per la definitiva stabilizzazione delle condizioni del sistema bancario italiano», ha commentato Carlo Messina, unico ceo di una big presente, oltre al presidente dell'Abi Antonio Patuelli, al tradizionale evento che celebra il risparmio. Messina ha sottolineato anche «l'ottimo lavoro su questa partita» fatto dal Mef e dal direttore generale, Alessandro Rivera.

 

MONTE DEI PASCHI DI SIENA MONTE DEI PASCHI DI SIENA

La banca, nella nota sull'andamento delle sottoscrizioni ha ricordato il ruolo di Algebris, che fa capo al finanziere Davide Serra, che sottoscriverà l'aumento per 20 milioni oltre ad essere garante, pari passu con le banche del consorzio per altri 30 milioni. Il prossimo 4 novembre si avranno i risultati definitivi e si vedranno quali saranno stati gli impegni effettivi di Axa, che ha preannunciato fino a un massimo di 200 milioni, Anima e degli altri investitori privati. La banca avrà quindi le risorse per definire nelle prossime settimane l'esodo degli oltre 4mila dipendenti che ne hanno fatto richiesta e che usciranno dal perimetro della banca dal prossimo 30 novembre. Il fondo esuberi, con permanenza fino a sette anni, avrà un costo una tantum per Siena di oltre 900 milioni ma i risparmi annui sul costo del personale sono stimati in oltre 300 milioni.

ignazio visco giancarlo giorgetti francesco profumo antonio patuelli ignazio visco giancarlo giorgetti francesco profumo antonio patuelli ignazio visco giancarlo giorgetti ignazio visco giancarlo giorgetti

 

Condividi questo articolo

ultimi Dagoreport

MADONNA? EVITA-LA! – QUELLA VOLTA CHE MADONNA VENNE A ROMA PER LA PRIMA DI “EVITA’’ E SI INCAZZÒ FACENDO ASPETTARE IL PUBBLICO PER UN’ORA E MEZZO - IL PATTO ERA CHE SUA FIGLIA, LOURDES, VENISSE BATTEZZATA NEGLI STESSI GIORNI DAL PAPA ALLA PRESENZA DEL PADRE, CHE SI CHIAMAVA JESUS - IL PRODUTTORE VITTORIO CECCHI GORI CONOSCEVA UN CARDINALE: “PRONTO, AVREI MADONNA, L’ATTRICE, CHE VORREBBE BATTEZZARE LA FIGLIA, LOURDES, COL PADRE, JESUS… E SE FOSSE DISPONIBILE IL PAPA…” – VIDEO

DAGOREPORT - CON AMADEUS, DISCOVERY RISCHIA: NON È UN PERSONAGGIO-FORMAT ALLA STREGUA DI CROZZA E FAZIO. È SOLO UN BRAVISSIMO CONDUTTORE MA SENZA UN FORMAT FORTE CHE L’ACCOMPAGNI, SARÀ DURISSIMA FAR DIGITARE IL TASTO 9. NELLA TV DI OGGI I PRODUTTORI DI CONTENUTI VENDONO CHIAVI IN MANO IL PACCHETTO FORMAT+CONDUTTORE ALLE EMITTENTI - ALLA CRESCITA DI DISCOVERY ITALIA, NEL 2025 SEGUIRA' ''MAX'', LA PIATTAFORMA STREAMING DI WARNER BROS-HBO CHE PORTERÀ A UNA RIVOLUZIONE DEL MERCATO, A PARTIRE DALLA TORTA PUBBLICITARIA. E LE RIPERCUSSIONI RIMBALZERANNO SUI DIVIDENDI DI MEDIASET E LA7 - A DIFFERENZA DI RAI E IN PARTE DI MEDIASET, DISCOVERY HA UNA STRUTTURA SNELLA, SENZA STUDI DI REGISTRAZIONE, SENZA OBBLIGHI DI ASSUNZIONI CLIENTELARI NÉ DI FAR TALK POLITICI - LIBERI DI FARE UN CANALE5 PIÙ GIOVANE E UN’ITALIA1 PIÙ MODERNA, IL PROSSIMO 9 GIUGNO DOVRANNO DECIDERE SE FARE O MENO UNO SPAZIO INFORMATIVO. NEL CASO IN CUI PREVARRA' IL SÌ, SARÀ UN TG MOLTO LEGGERO, UNA SORTA DI ANSA ILLUSTRATA (E QUI RICICCIA L'OPZIONE ENRICO MENTANA)    

DAGOREPORT – L’INTELLIGENCE DI USA E IRAN HANNO UN PROBLEMA: NETANYAHU - L'OPERAZIONE “TERRORISTICA” CON CUI IL MOSSAD HA ELIMINATO IL GENERALE DELLE GUARDIE RIVOLUZIONARIE IRANIANE NELL'AMBASCIATA IRANIANA A DAMASCO E LA SUCCESSIVA TENSIONE CON TEHERAN NON È SPUNTATA PER CASO: È SERVITA AL PREMIER ISRAELIANO A "OSCURARE" TEMPORANEAMENTE LA MATTANZA NELLA STRISCIA DI GAZA, CHE TANTO HA DANNEGGIATO L'IMMAGINE DI ISRAELE IN MEZZO MONDO - NETANYAHU HA UN FUTURO POLITICO (ED EVITA LA GALERA) SOLO FINCHÉ LA GUERRA E LO STATO D'ALLARME PROSEGUONO...

DAGOREPORT – BIDEN HA DATO ORDINE ALL'INTELLIGENCE DELLA CIA CHE LA GUERRA IN UCRAINA DEVE FINIRE ENTRO AGOSTO, DI SICURO PRIMA DEL 5 NOVEMBRE, DATA DEL VOTO PRESIDENZIALE AMERICANO - LO SCENARIO E' QUESTO: L’ARMATA RUSSA AVANZERÀ ULTERIORMENTE IN TERRITORIO UCRAINO, IL CONGRESSO USA APPROVERÀ GLI AIUTI MILITARI A KIEV, QUINDI PUTIN IMPORRÀ DI FARE UN PASSO INDIETRO. APPARECCHIATA LA TREGUA, FUORI ZELENSKY CON NUOVE ELEZIONI (PUTIN NON LO VUOLE AL TAVOLO DELLA PACE), RESTERA' DA SCIOGLIERE IL NODO DELL'UCRAINA NELLA NATO, INACCETTABILE PER MOSCA – NON SOLO 55 MILA MORTI E CRISI ECONOMICA: PUTIN VUOLE CHIUDERE PRESTO IL CONFLITTO, PER NON DIVENTARE UN VASSALLO DI XI JINPING...