joe biden

STATI FALLITI D'AMERICA – IL 1° GIUGNO GLI USA RAGGIUNGERANNO IL TETTO DEL DEBITO, OVVERO IL LIMITE MASSIMO DI DENARO CHE IL GOVERNO PUÒ PRENDERE A PRESTITO PER FINANZIARE I SUOI OBBLIGHI. SI RISCHIA UN DEFAULT DI STATO, SENZA LA POSSIBILITÀ DI PAGARE STIPENDI, OBBLIGAZIONI IN SCADENZA E SPESE MILITARI – IL CONGRESSO HA 20 GIORNI PER TROVARE UN COMPROMESSO E ALZARE IL TETTO, MA IL BRACCIO DI FERRO TRA REPUBBLICANI E DEMOCRATICI SUI TEMI FISCALI COMPLICA TERRIBILMENTE LA SITUAZIONE…

Estratto dell'articolo di Alberto Simoni per www.lastampa.it

 

tetto al debito degli stati uniti - debt ceiling

La polarizzazione della società e della politica americana è stata raramente così evidente come nel braccio di ferro che repubblicani e Casa Bianca stanno ingaggiando sulle questioni fiscali. Oggi il presidente Biden attende i leader di Senato e Camera (McCarthy e McConnell per i repubblicani, Schumer e Jeffries, democratici) nello Studio Ovale per discutere (la parola negoziato è bandita, lo vedremo) di questioni fiscali, tasse e budget.

 

janet yellen

Il convitato di pietra è il debt ceiling, il tetto del debito, ovvero il limite massimo di denaro che il governo federale può prendere a prestito per finanziare i suoi obblighi. Il 1° giugno, secondo le simulazioni del Tesoro, gli Usa avranno raggiunto la soglia e nemmeno gli artifici contabili attuati da gennaio saranno sufficienti. Fra 20 giorni circa, il governo Usa non sarà in grado di pagare poste, programmi sociali, gli stipendi dei militari e le obbligazioni in scadenza […]

 

Il debt ceiling è fissato dal Congresso con il Second Liberty Bond Act del 1917, alzarlo non significa comunque autorizzare nuove spese, ma semplicemente continuare a pagare quelle in essere e i cosiddetti bill, le bollette, gli obblighi. Generalmente l’innalzamento del tetto del debito è un’operazione indolore. Solo in due occasioni – nel 2011 e nel 2013 con Obama presidente e i repubblicani in controllo della Camera – è diventato terreno di scontro politico e di negoziati.

 

tetto al debito degli stati uniti - debt ceiling

Quest’anno i repubblicani guidati dallo Speaker californiano Kevin McCarthy vogliono vincolare l’innalzamento del tetto alla riduzione del debito federale eliminando alcuni programmi. Come i fondi per l’istruzione (alcuni vorrebbero la cancellazione stessa del Dipartimento dell’Educazione), le spese discrezionali (categoria che include fra l’altro i parchi nazionali) e cancellare i crediti fiscali per chi investe in fonti energetiche a basse emissioni, un punto chiave della politica climatica di Biden.

 

La Casa Bianca invece – non contraria alla riduzione del debito – vorrebbe raggiungere l’obiettivo aumentando le tasse sui grandi capitali e sui più ricchi. I repubblicani al contrario vorrebbero confermare la riforma fiscale del 2017 di Trump che ha ridotto le tasse alle fasce più abbienti.

 

[…]

 

YELLEN BIDEN 3

Biden da parte sua ha sempre detto che non intende negoziare poiché i repubblicani hanno una sorta di dovere costituzionale di agire. Venerdì ai membri del suo Gabinetto il presidente ha detto: “Stanno (i repubblicani, n.d.r.) tentando di tenere il debito ostaggio per farci accettare misure di tagli draconiane e dannose”.

 

Il segretario al Tesoro Janet Yellen ieri ha rincarato la dose, ribadendo le distanze fra “la nostra proposta e quella dei repubblicani”, definendo nuovamente “draconiani” i loro tagli e avvertendo dei rischi per il dollaro in caso di default.

 

L’incontro di stamane non contiene fra i temi in agenda i termini debt ceiling. La Casa Bianca non vuole dare l’idea di discutere (negoziare) su una questione tabù. Ovviamente quello sarà il convitato di pietra poiché le parti discuteranno di politiche fiscali e di budget. E un modo di avvicinarsi al tabù lo troveranno.

 

[…]

 

joe biden mangia pizza

Il tempo però corre e il rischio per i mercati globali è elevato. Le turbolenze di queste ultime settimane a Wall Street hanno sì una genesi nella fragilità del sistema bancario regionale, ma scontano anche le incertezze su i “non-negoziati” fra repubblicani e Casa Bianca sul debito. Yellen ha ribadito che non si negozia con “una pistola puntata alla tempia” e la portavoce della Casa Bianca, Karine Jean-Pierre, nel corso del quotidiano briefing con i reporter, ha ribadito la totale contrarietà di Biden a negoziare sul tema. Se il tetto non sarà elevato, Washington rischia quello che in termine tecnico è chiamato default del debito.

 

[…]

 

Malgrado la intransigenza di Biden, fra i rumors che circolano a Washington e che la stessa Casa Bianca non ha negato la scorsa settimana (senza tuttavia avallare l’ipotesi), c’è anche quello di accettare alcuni tagli suggeriti dai repubblicani per il budget federale che dovrà essere votato in autunno. Nel frattempo, la destra potrebbe dare il suo via libera a un innalzamento del tetto temporaneo, fino a settembre, e così andare poi a trattare i due temi (budget e debt ceiling) in modo formalmente distinto ma consequenziale dopo l’estate.

joe biden

 

Consentirebbe a Biden di dire: “Non ho ceduto ai repubblicani”. E al Gop di vedere i tagli delle spese su alcuni dei capitoli che ritiene più sensibili. Ma anche per questo accordo serve fare presto. Il default del debito del primo giugno incombe.

joe biden discorso sullo stato dell unione joe biden discorso sullo stato dell unione 2

Ultimi Dagoreport

emmanuel macron giorgia meloni volodymyr zelensky vladimir putin

DAGOREPORT – MACRON E MELONI QUESTA VOLTA SONO ALLEATI: ENTRAMBI SI OPPONGONO ALL’USO DEGLI ASSET RUSSI CONGELATI IN EUROPA, MA PER RAGIONI DIVERSE. SE IL TOYBOY DELL’ELISEO NE FA UNA QUESTIONE DI DIRITTO (TEME LE RIPERCUSSIONI PER LE AZIENDE FRANCESI, IL CROLLO DELLA CREDIBILITÀ DEGLI INVESTIMENTI UE E IL RISCHIO DI SEQUESTRI FUTURI DI CAPITALI EUROPEI), PER LA DUCETTA È UNA QUESTIONE SOLO POLITICA. LA SORA GIORGIA NON VUOLE SCOPRIRSI A DESTRA, LASCIANDO CAMPO A SALVINI – CON LE REGIONALI TRA CINQUE GIORNI, IL TEMA UCRAINA NON DEVE DIVENTARE PRIORITARIO IN CAMPAGNA ELETTORALE: LA QUESTIONE ARMI VA RIMANDATA (PER QUESTO ZELENSKY NON VISITA ROMA, E CROSETTO NON È ANDATO A WASHINGTON)

giorgia meloni matteo salvini elly schlein luca zaia

DAGOREPORT - C’È UN ENORME NON DETTO INTORNO ALLE REGIONALI IN VENETO E CAMPANIA, E RIGUARDA LE AMBIZIONI DI ZAIA E DE LUCA DI...RIPRENDERSI LA GUIDA DELLE RISPETTIVE REGIONI! - NULLA VIETA AL “DOGE” E ALLO SCERIFFO DI SALERNO DI RICANDIDARSI, DOPO AVER “SALTATO” UN GIRO (GLI ERA VIETATO IL TERZO MANDATO CONSECUTIVO) – IN CAMPANIA PER DE LUCA SAREBBE UN GIOCO DA RAGAZZI: GLI BASTEREBBERO 5-6 CONSIGLIERI FEDELISSIMI PER TENERE PER LE PALLE FICO E POI FARLO CADERE PER RICANDIDARSI. IDEM PER IL "DOGE", CHE PERO' NON AVRA' DALLA SUA UNA LISTA DI "SUOI" CANDIDATI - A CONTARE SARANNO I VOTI RACCOLTI DAI SINGOLI PARTITI NECESSARI A "PESARSI" IN VISTA DELLE POLITICHE 2027: SE FRATELLI D’ITALIA SUPERASSE LA LEGA IN VENETO, CHE FINE FAREBBE SALVINI? E SE IN CAMPANIA, FORZA ITALIA OTTENESSE UN RISULTATO MIGLIORE DI QUELLO DI LEGA E FRATELLI D'ITALIA, COME CAMBIEREBBERO GLI EQUILIBRI ALL'INTERNO DELLA COALIZIONE DI MAGGIORANZA?

edmondo cirielli giovambattista fazzolari giorgia meloni

DAGOREPORT - C’È UN MISTERO NEL GOVERNO ITALIANO: CHE “FAZZO” FA FAZZOLARI? – IL SOTTOSEGRETARIO ALL’ATTUAZIONE DEL PROGRAMMA FA IL TUTTOLOGO, TRANNE OCCUPARSI DELL’UNICA COSA CHE GLI COMPETE, CIOE' L’ATTUAZIONE DEL PROGRAMMA - SI INDUSTRIA CON LE NOMINE, SI OCCUPA DI QUERELE TEMERARIE AI GIORNALISTI (NEL SENSO CHE LE FA), METTE IL NASO SULLE VICENDE RAI, MA NON FA NIENTE PER PLACARE GLI SCAZZI NEL CENTRODESTRA, DOVE SI LITIGA SU TUTTO, DALL'UCRAINA ALLA POLITICA ECONOMICA FINO ALLE REGIONALI – LO SHOW TRASH IN CAMPANIA E EDMONDO CIRIELLI IN VERSIONE ACHILLE LAURO: L’ULTIMA PROPOSTA? IL CONDONO…

trump epstein

DAGOREPORT - CHE FINE HANNO FATTO LE DUE FOTOGRAFIE DI TRUMP CON IN BRACCIO RAGAZZE GIOVANISSIME A SENO NUDO? A WASHINGTON, FONTI BEN INFORMATE ASSICURANO CHE LE DUE FOTO HOT SIANO TRA LE MIGLIAIA DI FILE DI JEFFREY EPSTEIN, ANCORA DA PUBBLICARE - NEI PROSSIMI GIORNI, GRAZIE AL PASSAGGIO DI UNA PETIZIONE PARLAMENTARE FIRMATA DA 218 DEPUTATI DEMOCRATICI, MA AI QUALI SI SONO AGGIUNTI QUATTRO REPUBBLICANI, LA DIFFUSIONE COMPLETA DEI FILE DEL FINANZIERE PORCELLONE, VERRÀ SOTTOPOSTA AL VOTO DELLA CAMERA. E I VOTI REP POSSONO ESSERE DETERMINANTI PER IL SUCCESSO DELL’INIZIATIVA PARLAMENTARE DEM - SE DA UN LATO L’EVENTUALE DIVULGAZIONE DELLE DUE CALIENTI FOTOGRAFIE NON AGGIUNGEREBBE NIENTE DI NUOVO ALLA SUA FAMA DI PUTTANIERE, CHE SI VANTAVA DI POTER “PRENDERE LE DONNE PER LA FIGA” GRAZIE AL SUO STATUS DI CELEBRITÀ, DALL’ALTRO UN “PUSSY-GATE” DETERMINEREBBE UNO DURO SCOSSONE A CIÒ CHE RESTA DELLA SUA CREDIBILITÀ, IN VISTA ANCHE DEL DECISIVO VOTO DI METÀ MANDATO IN AGENDA IL PROSSIMO ANNO...