carlos tavares john elkann stellantis

STELLANTIS TRANSALPINA – LA FUSIONE CON PSA HA DISSOLTO QUEL POCO CHE RIMANEVA DELL’ITALIANITÀ DI FIAT CHRYSLER. TAVARES HA MESSO NEL MIRINO GLI STABILIMENTI NEL NOSTRO PAESE, IN PARTICOLARE MIRAFIORI. MA QUALCOSA SI STA MUOVENDO DALLE PARTI DEL GOVERNO. GIORGETTI, DOPO AVER CHIUSO IL DOSSIER VACCINI, SI DEDICHERÀ ANIMA E CORPO AL FASCICOLO…

1 - DAGONEWS

CARLOS TAVARES JOHN ELKANN - STELLANTIS

La fusione con Psa ha praticamente dissolto Fca: l'Italia ora è un Paese gregario e Stellantis pende verso Parigi, nel silenzio assordante di governo e sindacati. Per Carlos Tavares, preoccupato dal tutelare i livelli di occupazione in Francia, lo stabilimento di Mirafiori è marginale: potrebbe diventare un centro di produzione di batterie.

GIANCARLO GIORGETTI

 

Tradotto: serviranno meno operai e più automazione. Ma qualcosa si muove, dalle parti del governo. La notizia è che il ministro dello Sviluppo economico, Giancarlo Giorgetti, dopo aver chiuso il dossier sulla creazione di una filiera produttiva italiana dei vaccini (che purtroppo serviranno anche negli anni a venire), si dedicherà anima e corpo al fascicolo Stellantis…

lo stabilimento fca di mirafiori riapre dopo il lockdown 3

 

2 - NELLA BEATIFICAZIONE NESSUNA DOMANDA SUI MILIARDI DI STATO

Carlo Cambi per “La Verità”

 

Da qualche giorno La Repubblica diretta da Maurizio Molinari che, per dirla con uno spot antico della sambuca, è convinto di essere senza pari, ci offre la canonizzazione di Gianni Agnelli in vista del centenario della nascita del fu «padrone» della Fiat che cade il 12 marzo. I quotidiani della Gedi per l'occasione non vengono stampati con l'inchiostro, ma con ettolitri di saliva per ricordare la rivelazione al mondo dell'Avvocato.

quotazione stellantis

 

Ha cominciato Massimo Giannini con un'intervista a John Elkann su La Stampa, ha proseguito Ezio Mauro con dei videoclip dedicati a sua maestà Gianni primo, ma il colmo lo ha toccato proprio Molinari, direttore senza pari, affidando a Diego Longhin l'ingrato compito di beatificare Gianni Agnelli nelle parole del nipote che ha traghettato la Fiat verso la fusione nell'iperuranio di Stellantis.

 

STELLANTIS - PSA FCA

La Repubblica poteva farci sapere che il signore che stava parlando era il «padrone del giornale» e dunque degli stipendi dei giornalisti di Repubblica. Invece John Elkann viene così presentato: «Presidente di Exor, Stellantis, Ferrari e Gedi, designato da Gianni Agnelli a raccoglierne l'eredità industriale, prova a immaginare che cosa avrebbe fatto l'Avvocato per combattere la pandemia e dare un suo contributo».

 

Ma ciò detto sapete cosa avrebbe fatto l'Avvocato? Si sarebbe vaccinato! Magari il nipotino avrebbe potuto spiegarci che per combattere la pandemia poteva evitare di esporre il governo italiano per 6,3 miliardi di euro di garanzie prestate a Fca che si era già industriata a portare le sedi legali prima a Londra poi in Olanda.

 

carlos tavares – quotazione stellantis

Ma il nipotino disse a Giuseppe Conte, felice di ascoltarlo, che i miliardi servivano per mantenere l'occupazione in Italia. Per sostenere quelle fabbriche ora in mano ai francesi da cui non si sa quali modelli usciranno, con le produzioni che vengono decise dai parigini e il giovane Elkann che si bea di una presidenza senza incombenza nell'attesa di cospicui dividendi. Nessuno del governo bis-Conte che s' è svenato per Fiat Chrysler ha chiesto al momento della fusione di Fca con Psa un piano industriale per sapere che cosa ne sarà del fu polo automobilistico italiano.

giancarlo giorgetti mario draghi stefano patuanelli luciana lamorgese roberto garofoli marta cartabia

 

Intanto i contoterzisti e i fabbricanti di componentistica ormai non guardano più a Torino, ma alle case tedesche e giapponesi. All'erede industriale una domandina su questo potevano fargliela quelli di Repubblica, invece no. Del resto, se non ci ha pensato il governo che s' è fatto subalterno perché dovrebbero pensarci i dipendenti? La fusione con Psa dissolve ciò che restava della Fiat e fa diventare l'Italia un paese gregario: comandano la famiglia Peugeot e il governo di Parigi.

quotazione stellantis 2

 

Ma John Elkann il posto ce l'ha assicurato: è il presidente di Stellantis e anche la famiglia il suo pacchetto di azioni lo ha messo al sicuro e a reddito. Perfino Romano Prodi ha trovato modo di dire: «Sono preoccupato perché l'amministratore delegato, la maggioranza del consiglio di amministrazione, la presenza del governo francese fanno sì che il potere decisionale sia tutto sbilanciato verso la Francia».

giancarlo giorgetti

 

Cosa significa? Che se c'è da tutelare l'occupazione sarà tutelata quella francese. E qualche segnale si è già visto. Dall'agosto scorso Fca ha interrotto le forniture per le city car dalle ditte italiane. Ma Giuseppe Conte la garanzia per 6,3 miliardi l'ha data di fatto prosciugando le capacità di Sace mentre mezza industria italiana sta morendo causa Covid e la famosa potenza di fuoco annunciata per sostenere le imprese italiane si è risolta in un petardo, anche po' fioco. Un altro pericoloso bolscevico come Carlo Calenda affermò: «Ovviamente la sede legale e fiscale tornano a Torino, altrimenti siamo al surreale».

 

La sede di Fca è rimasta dov' era e prima che la garanzia scada (è buona fino al 2024) s' è fatto il matrimonio con Peugeot e Fiat-Chrysler è rimasta solo per la storia. Stefano Fassinia (Leu), che allora faceva parte della maggioranza di governo, fu ancora più esplicito: «Condizioniamo l'aiuto dello Stato alla residenza giuridica e fiscale in Italia, a cancellare i dividendi non per un anno, ma fino a quando le garanzie dello Stato per essi immobilizzate non vengono liberate».

il cda di stellantis

 

È finita che Fca non esiste più, che Stellantis sta in Francia, l'Italia di fatto nell'indifferenza di tutti - sindacati compresi - non ha più una sua industria automobilistica, ma prima della dissoluzione Fiat Chrysler ha distribuito un dividendo straordinario pari a 2,9 miliardi e gli Agnelli, tramite la finanziaria Exor, ovviamente di diritto olandese (hai visto mai si dovessero pagare le tasse in Italia) si sono messi in tasca 843 milioni.

 

STELLANTIS TAVARES

Ebbene, di questa singolare coincidenza nelle pensose pagine di La Repubblica non c'è una riga. Anzi nella laudatio del foglio di Maurizio Molinari si apprende che: «Di fronte alla pandemia, al lockdown, alla crisi mondiale, Gianni Agnelli avrebbe cercato di sostenere la ricerca e le menti più geniali per trovare il modo per combattere il virus. Fca, nel 2020, ha messo a disposizione manodopera e spazi per la produzione delle mascherine». Per quelle mascherine Fiat Chrysler ha contato su una benevolenza del governo pari a 6,3 miliardi di euro? Pare brutto chiederlo a John Elkann. Almeno a Repubblica. Che però una cosa l'ha azzeccata; del nipotino si potrebbe dire: tutto suo nonno! Ha imparato fin da piccolo a socializzare le perdite a privatizzare i profitti.

stellantisjohn elkann exor

Ultimi Dagoreport

gaza giorgia meloni donald trumpm benjamin netanyahu

QUANTO A LUNGO PUÒ ANDARE AVANTI IL TRASFORMISMO CHIAGNE E FOTTI DI GIORGIA MELONI DECLINATO IN SALSA ISRAELO-PALESTINESE? - L’ITALIA HA DATO IL SUO VOTO FAVOREVOLE AL RICONOSCIMENTO DI "DUE POPOLI, DUE STATI" ALL'ASSEMBLEA DELL'ONU DEL 22 SETTEMBRE - MA, FRA UNA SETTIMANA, SU INIZIATIVA DI FRANCIA E ARABIA SAUDITA, IL CONSIGLIO DELL'ONU E' CHIAMATO A VOTARE IL RICONOSCIMENTO DELLO STATO PALESTINESE: CHE FARA' LA "GIORGIA DEI DUE MONDI"? - FRANCIA, AUSTRALIA, BELGIO, CANADA, FINLANDIA, MALTA, PORTOGALLO E REGNO UNITO ENTRERANNO A FAR PARTE DEI 147 STATI DEI 193 MEMBRI DELL’ONU CHE RICONOSCONO LA PALESTINA - DIMENTICANDO PER UN MOMENTO LE STRAGI DI GAZA, LA PREMIER VOTERA' CONTRO O SI ASTERRA' PER COMPIACERE TRUMP E L’AMICO NETANYAHU? TROVERA' IL CORAGGIO DI UNIRSI AL RESTO DEL MONDO, VATICANO COMPRESO? AH, SAPERLO...

giorgia meloni vox ursula von der leyen santiago abascal

DAGOREPORT - SE I MEDIA DI CASA NOSTRA, DEL VIDEO-MESSAGGIO DI GIORGIA MELONI ALL'EVENTO MADRILENO DI VOX, HANNO RIPRESO SOLO LA PARTE DEL DISCORSO RIGUARDANTE L’ASSASSINIO DI CHARLIE KIRK, SFACCIATAMENTE STRUMENTALIZZATO COME MARTIRE DELL’ODIO E DELLA VIOLENZA DELLA SINISTRA, I CAPOCCIONI DI BRUXELLES HANNO SBARRATO GLI OCCHI PER UN ALTRO MOTIVO - CHE CI FACEVA LA MELONI, EX PRESIDENTE DEL GRUPPO DEI CONSERVATORI EUROPEI ALL’EVENTO “EUROPA VIVA 2025” DI VOX, IL PARTITO DI ESTREMA DESTRA SPAGNOLO CHE DAL 2023 È STATO ARRUOLATO DA “PATRIOTI PER L’EUROPA”, L’EUROGRUPPO ANTI-UE CREATO DAL DUCETTO UNGHERESE E FILO-PUTINIANO, VIKTOR ORBAN, DI CUI FA PARTE ANCHE LA LEGA DI SALVINI? - ALLA FACCIA DEL CAMALEONTISMO DELLA “GIORGIA DEI DUE MONDI”, BASCULANTE TRA UN VIAGGETTO E UN ABBRACCIO CON I DEMOCRISTIANI TEDESCHI URSULA VON DER LEYEN E FEDRICH MERZ, A CATALIZZARE L’IRRITAZIONE DEI VERTICI DELL’UNIONE È STATO IL TEMA DELL'EVENTO DI VOX CHE, TRA DIBATTITI SU IMMIGRAZIONE ILLEGALE, LAVORO, CASA E SICUREZZA, SPUTAVA IN FACCIA AI POTERI FORTI DI BRUXELLES - LA MANIFESTAZIONE DI VOX HA DIMOSTRATO, PER L’ENNESIMA VOLTA, L’ISTRIONICA PERSONALITÀ DI COMUNICATRICE DELLA PREMIER ALLA FIAMMA. TALENTO LATITANTE TRA I NUMEROSI GALLI DEL  CENTROSINISTRA... - VIDEO

FLASH! – MENTRE SVANISCE LA MILANO DEI ‘’POTERI FORTI’’ E DEI “SALOTTI BUONI”, FINITI SOTTO IL TALLONE DEI “BARBARI ROMANI”, SI ALZA LA VOCE DEL 92ENNE GIOVANNI BAZOLI - IL GRANDE VECCHIO, CHE INSIEME A GUZZETTI HA RIDISEGNATO IL SISTEMA BANCARIO, HA CONSEGNATO ALLA FELTRINELLI LA SUA AUTOBIOGRAFIA (LA FIGLIA CHIARA, NONCHÉ COMPAGNA DEL SINDACO DI MILANO BEPPE SALA, LAVORA ALLA FONDAZIONE FELTRINELLI) – IL LIBRO PARTE DALLA GUERRA AI NAZIFASCISMO E LA PASSIONE PER ALESSANDRO MANZONI, CONTINUA CON LA CELEBRAZIONE DI NINO ANDREATTA, LE VICENDE DEL BANCO AMBROSIANO, FINO ALLA CREAZIONE DI INTESA SANPAOLO…

giorgia meloni kirk renzi salvini tajani

DAGOREPORT - LA STRATEGIA DELLA DISTRAZIONE DI GIORGIA MELONI: PER LA DESTRA DE’ NOANTRI, IL DELITTO KIRK NON È UNA STORIA AMERICANA DEFLAGRATA ALL’INTERNO DEL MONDO DEI “MAGA” TRUMPIANI. NO, È ROBA DA BRIGATE ROSSE IN VIAGGIO PREMIO NEGLI USA - ECCO: IL CADAVERE DI UN ATTIVISTA DI UN PAESE DOVE LE ARMI LE COMPRI DAL TABACCAIO È GIUNTO AL MOMENTO GIUSTO PER ESSERE SFACCIATAMENTE STRUMENTALIZZATO AD ARTE DALLA PROPAGANDA DI PALAZZO CHIGI, COPRENDO CON DICHIARAZIONI FUORI DI SENNO LE PROPRIE DIFFICOLTÀ - CHE LA DESTRA DI GOVERNO SIA IN PIENA CAMPAGNA ELETTORALE, INQUIETA (EUFEMISMO) PER L’ESITO DELLE REGIONALI D’AUTUNNO, IL CUI VOTO SARÀ DIRIMENTE IN VISTA DELLE POLITICHE 2027, ALLE PRESE CON UN PAESE CHE SENZA LA FORTUNA DEI 200 MILIARDI DEL PNRR SAREBBE IN RECESSIONE COME LA FRANCIA E LA GERMANIA, NE È CONSAPEVOLE LO STESSO ESECUTIVO, IN PIENO AFFANNO PER TROVARE LE RISORSE NECESSARIE ALLA FINANZIARIA DI FINE D’ANNO - RENZI: “LA PREMIER SEMINA ZIZZANIA E CREA TENSIONE PER EVITARE DI PARLARE DI STIPENDI E SICUREZZA. MA SOPRATTUTTO PER EVITARE CHE NASCA UN VERO MOVIMENTO A DESTRA. OCCHIO: SE VANNACCI FA COME FARAGE, LA MELONI VA A CASA. LA POLITICA È PIÙ SEMPLICE DI QUELLO CHE SI CREDA. GIORGIA MELONI ALIMENTA LA PAURA PERCHÉ LEI HA PAURA…” - VIDEO

emanuele orsini romana liuzzo luiss sede

FLASH! – IL PRESIDENTE DI CONFINDUSTRIA, EMANUELE ORSINI, HA COMINCIATO IL "RISANAMENTO" DELL’UNIVERSITÀ "LUISS GUIDO CARLI" ALLONTANANDO DALLA SEDE DELL’ATENEO ROMANO LO SPAZIO OCCUPATO DALLA "FONDAZIONE GUIDO CARLI" GUIDATA DALL’INTRAPRENDENTE ROMANA LIUZZO, A CUI VENIVA VERSATO ANCHE UN CONTRIBUTO DI 350 MILA EURO PER UN EVENTO ALL’ANNO (DAL 2017 AL 2024) - ORA, LE RESTA SOLO UNA STANZETTA NELLA SEDE LUISS DI VIALE ROMANIA CHE SCADRÀ A FINE ANNO – PRIMA DELLA LUISS, LA FONDAZIONE DELLA LIUZZO FU "SFRATTATA" DA UN PALAZZO DELLA BANCA D’ITALA NEL CENTRO DI ROMA...