xi jinping

LA SVOLTA DI XI JINPING: ORA CHE HA OTTENUTO IL POTERE ASSOLUTO, HA DECISO CHE LA “SICUREZZA” CONTA PIÙ DELL’ECONOMIA – I DATI SUL PIL SONO BEN AL DI SOTTO DELLE ASPETTATIVE (+3,9 CONTRO  L’OBIETTIVO DEL 5,5) E LA BORSA DI HONG KONG SPROFONDA – I MERCATI SONO TERRORIZZATI DAL “NUOVO” CORSO DEL DITTATORE, CHE HA MESSO COME NUMERO DUE DEL POLITBURO L’ARTEFICE DELLA STRATEGIA ZERO COVID DI SHANGHAI, E USA TONI SEMPRE PIÙ MINACCIOSI CON TAIWAN…

XI JINPING DING XUEXIANG

CAMBI: YUAN A MINIMI 15 ANNI SUL DOLLARO, A 7,3076

(ANSA) - Lo yuan scende ai minimi degli ultimi 15 anni sul dollaro, indebolendosi fino a 7,3076 nelle contrattazioni mattutine, dopo che la Banca centrale cinese (Pboc) ha fissato la parità bilaterale sul biglietto verde a 7,1668, ai minimi dal 15 febbraio 2008, all'indomani della massiccia vendita di asset cinesi da parte degli investitori globali spaventati dai segnali del crescente potere del presidente Xi Jinping e della scarsa attenzione all'economia a favore della sicurezza.

rivolta operai quanta a shanghai per il lockdown 1

 

La Pboc, inoltre, ha modificato le regole per consentire alle società di prendere in prestito di più dall'estero,consentendo maggiori afflussi di capitali esteri.

 

Va peggio lo yuan nelle quotazioni offshore, indebolendosi a 7,3650 per dollaro, su nuovi minimi. I titoli delle società cinesi quotate negli Stati Uniti sono crollate ieri, oltre che soprattutto a Hong Kong, dopo che il nuovo gruppo del Comitato permanente del Politburo, organo di vertice del Pcc guidato da Xi, ha suscitato timori negli investitori sul fatto che le politiche guidate dall'ideologia avrebbero avuto la priorità a scapito della crescita del settore privato.

 

li qiang 1

Intanto, a sorpresa, la Banca centrale cinese ha alzato il cosiddetto 'parametro macroprudenziale' per il finanziamento transfrontaliero di aziende e banche a 1,25 da 1, al fine di aumentare la loro fonte di finanziamento, in base a quanto spiegato in una nota. Una mossa che, in concomitanza con lo yuan ai minimi degli ultimi 15 anni, consente alle aziende di prendere in prestito di più dai mercati esteri in una fase di fuga di capitali dalla Cina a causa delle incertezze sulle prospettive del Paese.

 

IL NUOVO POLITBURO SPAVENTA LA BORSA, HONG KONG SPROFONDA

Guido Santevecchi per il “Corriere della Sera”

 

xi jiping xx congresso partito 3

La Cina di Xi Jinping ha un sistema di potere che più stabile non si può (nel bene e nel male). E in qualsiasi Paese del mondo il Pil che segna +3,9% sarebbe una buona notizia, in questi tempi di guerra e strascichi post pandemia. Ma sul dato del terzo trimestre comunicato da Pechino la Borsa è sprofondata a Hong Kong, trascinata dai titoli dei giganti tech Alibaba e Tencent che hanno perso l'11%.

 

La corsa a liberarsi dalle azioni ha trascinato Hong Kong al -6,4%, la situazione peggiore dai tempi della grande crisi finanziaria del 2009; Shanghai e Shenzhen sono scese del 2% (le autorità locali hanno strumenti per puntellare gli indici). Gli investitori cinesi sono nel panico, temono le prossime mosse di Xi e del suo nuovo Politburo.

luci spente a shanghai2

 

Per due motivi principali: 1) Al Congresso, Xi ha fatto chiaramente capire che la sicurezza (anzitutto del Partito-Stato) ora viene prima dell'economia. Il +3,9% del Pil rivela anche che è irraggiungibile l'obiettivo di crescita annua fissato dal governo al 5,5% per il 2022. I primi tre trimestri sono stati tutti sotto la previsione di Pechino, scendendo allo 0,4% tra aprile e giugno.

xi jinping con li qiang e gli altri membri del politburo

 

La disoccupazione giovanile resta alta, oltre il 18%. Il settore immobiliare è sempre impantanato nella crisi del debito e decine di migliaia di cinesi fanno lo sciopero del mutuo rifiutandosi di pagare le rate per case che non sono state finite. Le vendite di immobili, valutate per metri quadrati, sono crollate del 22%., i nuovi cantieri del 38%. 2) Non si vede una via d'uscita dalla politica sanitaria Zero Covid che frena i consumi interni e fa soffrire il settore dei servizi.

 

xi jiping xx congresso partito 2

Xi Jinping ha nominato numero 2 del suo nuovo Politburo il compagno Li Qiang, responsabile della gestione disastrosa della Tolleranza Zero a Shanghai la scorsa primavera: due mesi di lockdown per oltre venti milioni di persone, disorganizzazione e proteste rabbiose e inconsuete per la Cina. A marzo, il fidato esecutore Li Qiang dovrebbe assumere la carica di primo ministro e occuparsi del dossier economico.

 

Di fronte al rallentamento, Xi si rifugia nella formula «crescita di qualità». Ma intanto promette di mettere fine «all'espansione disordinata» del capitalismo» e continua a stringere il controllo statale di stampo marxista leninista sulle industrie tecnologiche più innovative: ecco perché gli investitori fuggono da Alibaba e Tencent. Il dato del Pil era atteso martedì scorso, ma il Bureau statistico lo aveva rinviato senza spiegazioni.

xi jinping

 

Poi, è stata suggerita una scusa assurda: gli alti funzionari che avrebbero dovuto comunicare i risultati erano impegnati nel Congresso del Partito e dovevano evitare rischi di incontrare il coronavirus. Se fosse vero, dimostrerebbe una volta di più che l'ossessione di Xi e compagni per lo Zero Covid irraggiungibile non tiene conto dell'economia.

xi jinping li qiang

Ultimi Dagoreport

giorgia meloni regionali de luca zaia salvini conte stefani decaro fico

DAGOREPORT: COME SI CAMBIA IN 5 ANNI - PER CAPIRE COME SIA ANDATA DAVVERO, OCCORRE ANALIZZARE I VOTI ASSOLUTI RIMEDIATI DAI PRINCIPALI PARTITI, RISPETTO ALLE REGIONALI DEL 2022 - LA LEGA HA BRUCIATO IL 52% DEI VOTI IN VENETO. NEL 2020 LISTA ZAIA E CARROCCIO AVEVANO OTTENUTO 1,2 MILIONI DI PREFERENZE, QUESTA VOLTA SOLO 607MILA. CONSIDERANDO LE TRE LE REGIONI AL VOTO, SALVINI HA PERSO 732MILA VOTI, IL 47% - TONFO ANCHE PER I 5STELLE: NEL TOTALE DELLE TRE REGIONI HANNO VISTO SFUMARE IL 34% DELLE PREFERENZE OTTENUTE 5 ANNI FA – IL PD TIENE (+8%), FORZA ITALIA IN FORTE CRESCITA (+28,3%), FDI FA BOOM (MA LA TENDENZA IN ASCESA SI È STOPPATA) – I DATI PUBBLICATI DA LUIGI MARATTIN....

luca zaia matteo salvini alberto stefani

DAGOREPORT – DOPO LA VITTORIA DEL CENTRODESTRA IN VENETO, SALVINI NON CITA QUASI MAI LUCA ZAIA NEL SUO DISCORSO - IL “DOGE” SFERZA VANNACCI (“IL GENERALE? IO HO FATTO L'OBIETTORE DI COSCIENZA”) E PROMETTE VENDETTA: “DA OGGI SONO RICANDIDABILE” – I RAS LEGHISTI IN LOMBARDIA S’AGITANO PER L’ACCORDO CON FRATELLI D’ITALIA PER CANDIDARE UN MELONIANO AL PIRELLONE NEL 2028 - RICICCIA CON PREPOTENZA LA “SCISSIONE” SUL MODELLO TEDESCO CDU-CSU: UN PARTITO “DEL TERRITORIO”, PRAGMATICO E MODERATO, E UNO NAZIONALE, ESTREMISTA E VANNACCIZZATO…

luca zaia roberto vannacci matteo salvini

NON HA VINTO SALVINI, HA STRAVINTO ZAIA – IL 36,38% DELLA LEGA IN VENETO È STATO TRAINATO DA OLTRE 200 MILA PREFERENZE PER IL “DOGE”. MA IL CARROCCIO DA SOLO NON AVREBBE COMUNQUE VINTO, COME INVECE CINQUE ANNI FA: ALLE PRECEDENTI REGIONALI LA LISTA ZAIA PRESE DA SOLA IL 44,57% E IL CARROCCIO IL 16,9% - SE SALVINI PIANGE, MELONI NON RIDE: NON È RIUSCITA A PRENDERE PIÙ VOTI DELLA LEGA IN VENETO E IN CAMPANIA È TALLONATA DA FORZA ITALIA (11,93-10,72%). PER SALVINI E TAJANI SARÀ DIFFICILE CONTRASTARE LA RIFORMA ELETTORALE - PER I RIFORMISTI DEL PD SARÀ DURA DARE UN CALCIO A ELLY SCHLEIN, AZZERATE LE AMBIZIONI DI GIUSEPPE CONTE COME CANDIDATO PREMIER - "LA STAMPA": "IL VOTO È LA RIVINCITA DELLA ‘LEGA NORD’ SU QUELLA SOVRANISTA E VANNACCIANA: LA SFIDA IDEOLOGICA DA DESTRA A MELONI NON FUNZIONA. IL PARTITO DEL NORD COSTRINGERÀ SALVINI AD ESSERE MENO ARRENDEVOLE SUI TAVOLI DELLE CANDIDATURE. SUL RESTO È LECITO AVERE DUBBI…”

xi jinping vladimir putin donald trump

DAGOREPORT – L'INSOSTENIBILE PIANO DI PACE DI TRUMP, CHE EQUIVALE A UNA UMILIANTE RESA DELL'UCRAINA, HA L'OBIETTIVO DI  STRAPPARE LA RUSSIA DALL’ABBRACCIO ALLA CINA, NEMICO NUMERO UNO DEGLI USA - CIÒ CHE IL TYCOON NON RIESCE A CAPIRE È CHE PUTIN LO STA PRENDENDO PER IL CULO: "MAD VLAD" NON PUÒ NÉ VUOLE SFANCULARE XI JINPING - L’ALLEANZA MOSCA-PECHINO, INSIEME AI PAESI DEL BRICS E ALL'IRAN, È ANCHE “IDEOLOGICA”: COSTRUIRE UN NUOVO ORDINE MONDIALE ANTI-OCCIDENTE – IL CAMALEONTISMO MELONI SI INCRINA OGNI GIORNO DI PIÙ: MENTRE IL VICE-PREMIER SALVINI ACCUSA GLI UCRAINI DI ANDARE “A MIGNOTTE” COI NOSTRI SOLDI, LA MELONI, DAL PIENO SOSTEGNO A KIEV, ORA NEGA CHE IL PIANO DI TRUMP ACCOLGA PRATICAMENTE SOLO LE RICHIESTE RUSSE ("IL TEMA NON È LAVORARE SULLA CONTROPROPOSTA EUROPEA, HA SENSO LAVORARE SU QUELLA AMERICANA: CI SONO MOLTI PUNTI CHE RITENGO CONDIVISIBILI...")

donald trump volodymyr zelensky vladimir putin servizi segreti gru fsb cia

DAGOREPORT - L’OSCENO PIANO DI PACE SCODELLATO DA TRUMP, CHE EQUIVALE A UNA CAPITOLAZIONE DELL’UCRAINA, ANDAVA CUCINATO BENE PER FARLO INGOIARE A ZELENSKY - E, GUARDA LA COINCIDENZA!, ALLA VIGILIA DELL’ANNUNCIO DEL PIANO TRUMPIANO SONO ESPLOSI GLI SCANDALI DI CORRUZIONE A KIEV, CHE VEDONO SEDUTO SU UN CESSO D’ORO TIMUR MINDICH, L’EX SOCIO DI ZELENSKY CHE LO LANCIÒ COME COMICO - PER OTTENERE ZELENSKY DIMEZZATO BASTAVA POCO: È STATO SUFFICIENTE APRIRE UN CASSETTO E DARE ALLA STAMPA IL GRAN LAVORIO DEI SERVIZI SEGRETI CHE “ATTENZIONANO” LE TRANSIZIONI DI DENARO CHE DA USA E EUROPA VENGONO DEPOSITATI AL GOVERNO DI KIEV PER FRONTEGGIARE LA GUERRA IN CORSO…