UNA TELENOVELA CHE VALE 3 MILIARDI DI EURO – LA DISPUTA SULL’EREDITÀ DELL’AVVOCATO GIANNI AGNELLI, PROMOSSA DA MARGHERITA, È INCENTRATA SULL’ATTO CON CUI MARELLA CARACCIOLO COMPRÒ LA QUOTA DELLA FIGLIA NELLA HOLDING "DICEMBRE", PER POI PASSARLA AI TRE NIPOTI JOHN, LAPO E GINEVRA ELKANN - L’USCITA DI SCENA DI MARGHERITA AVVENNE IL 5 APRILE DEL 2004, CON UN ASSEGNO DA 105 MILIONI DI EURO PER RILEVARE IL 37,5%. TUTTA LA “DICEMBRE”, DUNQUE, VALEVA 280 MILIONI DI EURO. OGGI, VALE 2,9 MILIARDI. POI UNO SI CHIEDE PERCHÉ SI È INCAZZATA...

-

Condividi questo articolo


gianni agnelli lapo e john elkann gianni agnelli lapo e john elkann

Estratto dell’articolo di Marigia Mangano per “il Sole 24 Ore”

 

Il 24 gennaio del 2003, il giorno della scomparsa di Giovanni Agnelli, Fiat group valeva in Borsa 3,3 miliardi di euro. Oggi, 20 anni dopo quell’evento che ha segnato il passaggio di consegne dall’Avvocato al nipote Yaki, i pezzi più pregiati di quel grande contenitore che era il Lingotto valgono tutti insieme più di 100 miliardi. In questo numero si sintetizza la storia più recente della vecchia Fiat, quella orfana di Giovanni Agnelli.

 

margherita agnelli margherita agnelli

Una crescita di valore senza precedenti, possibile grazie a capolavori finanziari come lo spin off di Ferrari realizzati nell’era di Sergio Marchionne, ma anche grazie a scelte industriali forti, che portano la firma di John Elkann, come il matrimonio di Fca con Psa che ha dato vita al quarto gruppo mondiale del settore auto, Stellantis.

 

[…] Questa scala di valori e questa distanza tra ieri e oggi, si replica anche guardando alla ricchezza della famiglia e degli eredi dell’Avvocato. Qui entra in gioco il valore riconosciuto alla Dicembre di Gianni Agnelli e a quella di John Elkann.

 

LE DISPOSIZIONI SULLE CASE DI GIANNI AGNELLI LE DISPOSIZIONI SULLE CASE DI GIANNI AGNELLI

La Dicembre è la società che fa capo al ramo di Gianni Agnelli e dei suoi eredi. Oggi è controllata da John Elkann al 60%, mentre il restante 40% è di proprietà dei fratelli Lapo e Ginevra Elkann. Questa società è l’azionista più forte con una quota del 38% della Giovanni Agnelli Bv, a cui fa capo il controllo di Exor e del relativo impero fatto di Stellantis, Ferrari, Cnh, Iveco, Gedi, la Juventus e altre partecipazioni nel lusso.

 

Nella storia della Dicembre ci sono state due compravendite che aiutano a ricostruire l’evoluzione del valore di quello che, per definizione, rappresenta il tesoro degli eredi di Gianni Agnelli. Si tratta dell’atto con cui Marella Caracciolo, moglie di Gianni Agnelli, comprò la quota della figlia Margherita, un passaggio oggi al centro di una disputa famigliare che coinvolge l’intera eredità, e la successiva cessione da parte della nonna della nuda proprietà della sua quota ai tre nipoti John, Lapo e Ginevra.

 

ginevra john lapo elkann ginevra john lapo elkann

Il 5 aprile del 2004 davanti al notaio Ettore Morone si perfezionava l’uscita di scena di Margherita Agnelli dal libro soci della Dicembre. In quel momento l’assetto proprietario vedeva Marella al 3,7%, Margherita al 37,5% e John Elkann al 58,7%. Marella rilevò la quota della figlia pagando un assegno di 105 milioni di euro. Dunque la Dicembre, nel 2004, valeva 280 milioni di euro.

 

A maggio del 2004 ha fatto seguito poi una nuova compravendita. La stessa Marella cedeva ai suoi nipoti la nuda proprietà dell’intera sua quota del 41,2%. A Lapo e Ginevra fu ceduto il 20% ciascuno, a John il restante 1,2%. In questa occasione il passaggio valorizzava la nuda proprietà del 20% della Dicembre 39,2 milioni.

MARGHERITA AGNELLI E MARELLA CARACCIOLO MARGHERITA AGNELLI E MARELLA CARACCIOLO

 

L’intera società, dunque, al netto dei diritti di voto, era stimata in 196 milioni, un valore in linea con la compravendita avvenuta un anno prima tra madre e figlia che comprendeva la piena proprietà del pacchetto azionario. A distanza di 20 anni da quel riassetto che ha consegnato il controllo dell’impero Agnelli a John Elkann, la Dicembre vale 2,9 miliardi di euro. Un dato che si ricava tenendo conto che la valutazione interna della Giovanni Agnelli Bv alla data di novembre 2022, secondo quanto emerge da documenti interni della società olandese, è pari a 7,8 miliardi.

MARGHERITA AGNELLI E JOHN ELKANN MARGHERITA AGNELLI E JOHN ELKANN gianni e marella agnelli gianni e marella agnelli gianni agnelli e edoardo agnelli gianni agnelli e edoardo agnelli michele e andrea galasso i legali di margherita agnelli michele e andrea galasso i legali di margherita agnelli MARGHERITA AGNELLI MARGHERITA AGNELLI MARGHERITA AGNELLI MARGHERITA AGNELLI MARGHERITA AGNELLI MARGHERITA AGNELLI MARELLA CARACCIOLO - EGON FURSTENBERG - GIANNI AGNELLI - MARIA SOLE AGNELLI - SUSANNA AGNELLI - EDOARDO AGNELLI - GIOVANNI NUVOLETTI MARELLA CARACCIOLO - EGON FURSTENBERG - GIANNI AGNELLI - MARIA SOLE AGNELLI - SUSANNA AGNELLI - EDOARDO AGNELLI - GIOVANNI NUVOLETTI IL TESTAMENTO DI MARELLA CARACCIOLO CON LE INTEGRAZIONI E LE FIRME IL TESTAMENTO DI MARELLA CARACCIOLO CON LE INTEGRAZIONI E LE FIRME gianni agnelli con la moglie marella e i figli edoardo e margherita gianni agnelli con la moglie marella e i figli edoardo e margherita MARELLA GIANNI AGNELLI MARELLA GIANNI AGNELLI Gianni Agnelli con Marella Gianni Agnelli con Marella Edoardo, Marella e Gianni Agnelli Edoardo, Marella e Gianni Agnelli MARELLA CARACCIOLO IN AEREO CON MARGHERITA, EDOARDO E DI SPALLE GIANNI AGNELLI MARELLA CARACCIOLO IN AEREO CON MARGHERITA, EDOARDO E DI SPALLE GIANNI AGNELLI bettino craxi e gianni agnelli cesare romiti bettino craxi e gianni agnelli cesare romiti gianni agnelli ph giuseppe pino gianni agnelli ph giuseppe pino luca cordero di monzemolo gianni agnelli 1 luca cordero di monzemolo gianni agnelli 1 SABINA CIUFFINI IN COMPAGNIA DI GIANNI AGNELLI SABINA CIUFFINI IN COMPAGNIA DI GIANNI AGNELLI luca cordero di monzemolo gianni agnelli 3 luca cordero di monzemolo gianni agnelli 3 gianni agnelli e edoardo agnelli gianni agnelli e edoardo agnelli Holer Togni GIANNI AGNELLI Holer Togni GIANNI AGNELLI luca cordero di monzemolo gianni agnelli 4 luca cordero di monzemolo gianni agnelli 4 LE DISPOSIZIONI SULLE CASE DI GIANNI AGNELLI LE DISPOSIZIONI SULLE CASE DI GIANNI AGNELLI gianni agnelli lapo elkann gianni agnelli lapo elkann

 

Condividi questo articolo

ultimi Dagoreport

25 ANNI FA SPUNTÒ A ROMA UN CLUB IN MODALITÀ DARK-ROOM: AL "DEGRADO" SI FACEVA SESSO SENZA REMORE, IN MEZZO A TUTTI. UNO ‘’SBORRIFICIO” CHE NON HA AVUTO EGUALI E CHE DEMOLÌ I MURI DIVISORI TRA I GENERI SESSUALI: ETERO-BI-GAY-LESBO-TRANS-VATTELAPESCA - PER 9 ANNI, “CARNE ALLEGRA” PER TUTTI. OGNUNO VENIVA E SI FACEVA I CAZZI SUOI, E QUELLI DEGLI ALTRI. IL "DEGRADO'' POTEVA ESSERE RIASSUNTO IN UNA DOMANDA: CHI È NORMALE? - DAGO-INTERVISTA ALL’ARTEFICE DEL BORDELLO: “SCORTATA DA MATTEO GARRONE, UNA NOTTE È APPARSA PINA BAUSCH IMPEGNATA IN UNO SPETTACOLO AL TEATRO ARGENTINA. SI ACCENDONO LE LUCI E UNA TRAVESTITA URLA: “AO' SPEGNETELE!”. E IO: “MA SEI MATTO, C'È PINA BAUSCH...”. E LEI: “MA IO STAVO A FA’ UN BOCCHINO. NUN ME NE FREGA ‘N CAZZO DE 'STA PINA!”

DAGOFILOSOFIA: ‘’IL PENSIERO DEBOLE” SPIEGATO AL POPOLO - ADDIO SCUDO CROCIATO, IN SOFFITTA FALCE E MARTELLO, BENVENUTI NEGLI ANNI OTTANTA. SI È CHIUSO IL CICLO DELLA POLITICIZZAZIONE. A CHE SERVE, ARMATI DI SACRA IDEOLOGIA, SCAVARE ALLA RICERCA DELLA “VERITÀ” QUANDO POI, UNA VOLTA RISALITI IN SUPERFICIE, QUELLA “VERITÀ” NON CI SERVE A UN CAZZO, VISTO LA VELOCITÀ DEI CAMBIAMENTI NELLA SOCIETÀ? LA REALTÀ VA FRONTEGGIATA CON “DEBOLEZZA”, A MO’ DI UN SURFISTA CHE SA BENE CHE AFFRONTANDO L’ONDA FINIRÀ A GAMBE ALL’ARIA, MEGLIO CAVALCARLA E ARRIVARE ALLA RIVA…

DAGOREPORT! GIORGIA IN AMBASCE: E ADESSO, CHE SI FA CON LA PITONESSA? SCARTATO IL RIMPASTO DI GOVERNO, CON SALVINI E TAJANI CHE NON VEDONO L’ORA DI REGOLARE I CONTI, PER LA DUCETTA LA VIA PIÙ SEMPLICE È SOSTITUIRE L’ESUBERANTE MINISTRA. SE NON RASSEGNA LE DIMISSIONI, GIÀ È PRONTA UNA MOZIONE PARLAMENTARE DI SFIDUCIA DA PARTE DI PD E M5S - CONVINCERE LA “CRUDELIA DE MONA” A FARSI DA PARTE NON SARÀ UN’IMPRESA SEMPLICE: GODE DELLA PROTETTIVA AMICIZIA DELLA SECONDA CARICA DELLO STATO, IGNAZIO LA RUSSA E LEI SA BENISSIMO CHE, IN CASO DI DIMISSIONI, LA SUA VITA POLITICA VERRÀ INGHIOTTITA IN UN CONO D’OMBRA PER SCOMPARIRE TRA GLI OMBRELLONI-CHIC DEL TWIGA A FARE LA BAGNINA - L’IRA DELLA DANIELONA CI STA TUTTA. MA NON È IL CASO DI BUTTARLA SUL COMPLOTTISMO: IN POLITICA L’ARROGANZA NON PAGA MAI, PRIMA O POI LA RUOTA GIRA E QUEL FASCICOLO CHE STAVA ABBANDONATO IN UN CASSETTO DELLA PROCURA, MAGARI PERCHÉ NON SI TROVAVA MAI IL TEMPO DI SEGUIRLO, DI COLPO RICOMPARE BELLO E SPOLVERATO SULLA SCRIVANIA DEI PM…