nouriel roubini

TOCCATE FERRO, È TORNATA LA “CASSANDRA” – TANTO PER CAMBIARE, QUEL GUFO DI NOURIEL ROUBINI LA VEDE NERA, ANZI, NERISSIMA: “LA RECESSIONE POTREBBE DURARE ANNI. LE FAMIGLIE FARANNO FATICA, LE IMPRESE AVRANNO PROBLEMI DI ZOMBIFICAZIONE. IL TUTTO MENTRE I GOVERNI NON POTRANNO AGIRE CON LA LEVA FISCALE COME DOVREBBERO FARE, PERCHÉ I MARGINI PER FARLO SONO BASSI” – “L’ITALIA HA UN RISCHIO ELEVATO DI TENSIONI SOCIALI. NON DICO CHE ACCADRÀ, MA DEVE..."

Fabrizio Goria per “La Stampa”

 

nouriel roubini

«Sta arrivando una recessione che potrebbe durare anni». Nouriel Roubini, economista della New York University che ha previsto la crisi subprime, ha pochi dubbi su cosa attende l'economia globale. Parlando dal forum The European House-Ambrosetti di Cernobbio, Roubini punta il dito sull'inazione di banche centrali e governi. E mette in guardia le cancellerie, Italia compresa.

 

Professore, quanto è pericolosa la situazione di oggi, tra fiammate dei prezzi e crescita in declino, rispetto alla crisi finanziaria globale?

«Assolutamente molto più alto. Il problema della stagflazione, o peggio della recessione, è concreto. Sarà un periodo lungo, brutto, brutale, non sarà breve e superficiale, sarà associato a difficoltà finanziarie.

 

MEME SUL CARO ENERGIA

Le famiglie faranno fatica, le imprese avranno problemi di zombificazione. Il tutto mentre i governi non potranno agire con la leva fiscale come dovrebbero fare, perché i margini per farlo sono bassi. La mia sensazione è che ci sarà una brutta recessione».

 

Le banche centrali hanno perso tempo nel frenare le pressioni dei prezzi?

roubini donne

«Il dibattito sul fatto se l'inflazione fosse temporanea o più persistente è stato l'ultimo serio. Penso che la questione fosse già risolta nel dicembre dello scorso anno, quando l'aumento dell'inflazione sia negli Stati Uniti, in Europa, nell'area euro, nel Regno Unito e nella maggior parte dei Paesi avanzati, ad eccezione del Giappone, ha mostrato un aumento dell'inflazione molto, molto acuto e persistente. Quindi penso che sia fuori discussione. Anche le banche centrali erano convinte che fosse transitoria, e sbagliavano».

 

Solo questo?

PREZZI DELL'ENERGIA PER PAESE

«No, poi c'è stato un dibattito sull'assunzione che l'inflazione sia stata causata dalla sfortuna o dalle cattive politiche economiche, fiscali e monetarie. Proprio mentre si verificavano choc negativi sul lato dell'offerta. Il Covid, lo stop delle filiere produttive, i colli di bottiglia nelle catene di approvvigionamento globali, la riduzione dell'offerta di manodopera negli Usa. E poi la guerra in Ucraina, l'impatto delle fiammate dei prezzi dell'energia, delle commodity agricole, dei fertilizzanti, e infine la politica "Zero Covid" della Cina. Tutti fattori negativi, che hanno fatto pressione sui prezzi».

 

Federal Reserve e Bce come possono agire?

roubini vasca abusiva

«Devono stringere i cordoni della borsa, anche se poi c'è il rischio di indurre una recessione. Tanto nel Regno Unito quanto nell'eurozona, e forse anche negli Stati Uniti, anche se le probabilità sono leggermente inferiori.

 

Siamo decisamente nel campo di un hard landing (atterraggio duro, ndr). E l'Europa è più soggetta a shock negativi dell'offerta, come sappiamo. L'esposizione alla Russia, persino esposizione alla Cina, così come il rallentamento dell'economia globale e i problemi politici in Europa ovviamente aumentano il rischio di frammentazione».

 

MEME SUI PREZZI DEL GAS

Quindi?

«Quindi penso che le cose stiano diventando via via più difficili. Mi aspetto che quello statunitense sia un atterraggio duro. Idem per l'Eurozona. Stesso dicasi per il Regno Unito. Ma mi attendo un dibattito scarno e superficiale su ciò che sta succedendo».

 

In che senso?

«Ora sempre più persone, persino le banche centrali, dicono che forse il nostro approdo sarà la recessione. Certo, cercheremo di evitarlo, ma sarà il nostro approdo. Lo possiamo chiamare metafore ed eufemismi, ma ci sarà per forza un po' di sofferenza, tensioni sociali, crisi insomma. Ci saranno trimestri negativi.

 

E, attenzione: se hai sei mesi di recessione, questi "esperti" credono che l'inflazione cadrà come un sasso, per poi tornare al 2% e ritracciare gli squilibri finanziari. Non mi piace quella storia».

 

Come mai?

LA CASA DI NOURIEL ROUBINI A NEW YORK

«Primo, perché abbiamo affrontato una crisi finanziaria, quella del 2008, che ha visto esplodere il debito, pubblico e privato, portandolo oltre il 200% del Pil.

 

Secondo, dopo altri due shock negativi, fra cui quello del Covid, stiamo utilizzando la politica monetaria in modo aggressivo nonostante l'elevato debito perché la domanda è stata scossa e c'è stata una deflazione, e quindi in buona fede abbiamo voluto tassi zero, tassi negativi, allentamento quantitativo, allentamento del credito.

 

Questa volta, invece, dobbiamo aumentare i tassi perché l'inflazione è al di sopra dell'obiettivo. Questa è un'enorme differenza».

roubini jacuzzi

 

Siamo peggio rispetto agli Anni Settanta?

«Oggi abbiamo il peggio degli anni '70 perché abbiamo un numero elevato di shock negativi dell'offerta e il peggio del mondo post crisi finanziaria globale perché abbiamo troppo debito, troppi squilibri».

 

L'Italia va al voto in un contesto poco favorevole.

«Sì, perché dipenderà da chi sarà al potere e quale sarà la politica economica, monetaria, fiscale. Le debolezze dell'Italia sono conosciute da tempo. Ed è una delle ragioni per cui gli spread si stanno allargando. È un circolo vizioso a cui si aggiunge la recessione. Senza dimenticare le tensioni sociali. E questo ritengo sia un rischio elevato. Non dico che accadrà, ma l'Italia deve stare attenta. Sta giocando con il fuoco».

ROUBINI ROUBINI ROUBINI

Ultimi Dagoreport

ignazio la russa matteo salvini giorgia meloni maurizio lupi

DAGOREPORT: HOMO HOMINI “LUPI” - DIVENTATO UN BRAVO SOLDATINO DELLA FIAMMA, PER LA SERIE "IN POLITICA NON SI SA MAI...", IL MODERATISSIMO CIELLINO MAURIZIO LUPI SI BARCAMENA TRA I FRATELLI LA RUSSA E I FRATELLI D'ITALIA - ALLE LUSINGHE DI CANDIDARLO NEL 2027 A SINDACO DI MILANO DI 'GNAZIO, ORA AGGIUNGONO LE COCCOLE DELLA DUCETTA CHE SI E' SCAPICOLLATA ALL’ASSEMBLEA DEL NANO-PARTITO FONDATO DAL SOSIA DELLA FIGLIA DI FANTOZZI - ESSI': SE PASSA LA NUOVA LEGGE ELETTORALE, CON SOGLIA DEL 40%, ANCHE L’1% DI “NOI MODERATI” POTREBBE SERVIRE ALLA MELONA PER DE-SALVINIZZARE LA MAGGIORANZA... - VIDEO

antonio tajani pier silvio berlusconi marina roberto occhiuto deborah bergamini pietro labriola alessandro cattaneo

DAGOREPORT – QUALCOSA DI GROSSO SI STA MUOVENDO IN FORZA ITALIA: STUFA DI ESSERE PRESA PER I FONDELLI DAL PARACULISMO POLITICO DI TAJANI E DEI SUOI COMPARI SETTANTENNI GASPARRI E BARELLI, MARINA BERLUSCONI DA' IL VIA LIBERA AL CAMBIO DI LEADERSHIP IN FORZA ITALIA: IL PRESCELTO E' ROBERTO OCCHIUTO, REDUCE DA UNA TRIONFALE RICONFERMA ALLA PRESIDENZA DELLA REGIONE CALABRIA - IL PROSSIMO 17 DICEMBRE IL 56ENNE GOVERNATORE LANCERÀ LA SUA CORRENTONA NAZIONALE IN UN LUOGO SIMBOLO DEL BERLUSCONISMO, PALAZZO GRAZIOLI, CONTORNATO DAI FEDELISSIMI DELLA CAVALIERA DI ARCORE, i "NORDISTI" DEBORAH BERGAMINI E ALESSANDRO CATTANEO - CHE C'AZZECCA ALL'EVENTO DI OCCHIUTO, LA PRESENZA DELL'AD DI TIM, PIETRO LABRIOLA? C'ENTRA LO SMANTELLAMENTO DEL SERVIZIO CLIENTI "TELECONTACT" DI TIM...

antonio angelucci tommaso cerno alessandro sallusti

FLASH – UCCI UCCI, QUANTI SCAZZI NEL “GIORNALE” DEGLI ANGELUCCI! NON SI PLACA L’IRA DELLA REDAZIONE CONTRO L’EDITORE E I POCHI COLLEGHI CHE VENERDÌ SI SONO ZERBINATI ALL'AZIENDA, LAVORANDO NONOSTANTE LO SCIOPERO CONTRO IL MANCATO RINNOVO DEL CONTRATTO NAZIONALE E PER CHIEDERE ADEGUAMENTI DEGLI STIPENDI (ANCHE I LORO). DOPO LO SCAMBIO DI MAIL INFUOCATE TRA CDR E PROPRIETÀ, C’È UN CLIMA DA GUERRA CIVILE. L’ULTIMO CADEAU DI ALESSANDRO SALLUSTI, IN USCITA COATTA (OGGI È IL SUO ULTIMO GIORNO A CAPO DEL QUOTIDIANO). AL NUOVO DIRETTORE, TOMMASO CERNO, CONVIENE PRESENTARSI CON L'ELMETTO DOMANI MATTINA...

elly schlein giuseppe conte giorgia meloni rocco casalino

DAGOREPORT - QUESTA VOLTA, ROCCO CASALINO HA RAGIONE: ELLY SCHLEIN SULLA QUESTIONE ATREJU “HA SBAGLIATO TUTTO” - LA GRUPPETTARA DEL NAZARENO, CHIEDENDO UN FACCIA A FACCIA CON GIORGIA MELONI, HA DIMOSTRATO DI ESSERE ANCORA UNA VOLTA UN’ABUSIVA DELLA POLITICA. HA SERVITO SUL PIATTO D’ARGENTO ALLA DUCETTA L’OCCASIONE DI FREGARLA, INVITANDO ANCHE GIUSEPPE CONTE PER UN “THREESOME” IN CUI LA PREMIER AVREBBE SPADRONEGGIATO – IN UN CONFRONTO A TRE, CON ELLY E PEPPINIELLO CHE SI SFANCULANO SULLA POLITICA INTERNAZIONALE, DAL RIARMO ALL’UCRAINA, E FANNO A GARA A CHI SPARA LA “PUTINATA” O LA “GAZATA” PIÙ GROSSA, LA DUCETTA AVREBBE VINTO A MANI BASSE – QUEL FURBACCHIONE DI CONTE NON SI TIRA INDIETRO: NONOSTANTE LA DEM SI SIA SFILATA, LUI CONFERMA LA SUA PRESENZA AL DIBATTITO: "MI DISPIACE DEL FORFAIT DI ELLY, PER ME È IMPORTANTE CHE CI SIA UN CONFRONTO E POTEVAMO FARLO ANCHE INSIEME. POTEVAMO INCALZARE LA PREMIER..."

alessandro giuli beatrice venezi gianmarco mazzi

DAGOREPORT - A CHE PUNTO SIAMO CON IL CASO VENEZI? IL GOVERNO, CIOÈ IL SOTTOSEGRETARIO ALLA CULTURA GIANMARCO MAZZI, HA SCELTO LA STRATEGIA DEL LOGORAMENTO: NESSUN PASSO INDIETRO, “BEATROCE” IN ARRIVO ALLA FENICE DI VENEZIA NEI TEMPI PREVISTI, MENTRE I LAVORATORI VENGONO MASSACRATI CON DISPETTI E TAGLI ALLO STIPENDIO. MA IL FRONTE DEI RESISTENTI DISPONE DI UN’ARMA MOLTO FORTE: IL CONCERTO DI CAPODANNO, CHE SENZA L’ORCHESTRA DELLA FENICE NON SI PUÒ FARE. E QUI STA IL PUNTO. PERCHÉ IL PROBLEMA NON È SOLO CHE VENEZI ARRIVI SUL PODIO DELLA FENICE SENZA AVERE UN CURRICULUM ADEGUATO, MA COSA SUCCEDERÀ SE E QUANDO CI SALIRÀ, NELL’OTTOBRE 2026 - CI SONO DUE VARIABILI: UNA È ALESSANDRO GIULI, CHE POTREBBE RICORDARSI DI ESSERE IL MINISTRO DELLA CULTURA. L’ALTRA È LA LEGA. ZAIA SI È SEMPRE DISINTERESSATO DELLA FENICE, MA ADESSO TUTTO È CAMBIATO E IL NUOVO GOVERNATORE, ALBERTO STEFANI, SEMBRA PIÙ ATTENTO ALLA CULTURA. IL PROSSIMO ANNO, INOLTRE, SI VOTA IN LAGUNA E IL COMUNE È CONTENDIBILISSIMO (LÌ LO SFIDANTE DI SINISTRA GIOVANNI MANILDO HA PRESO UNO 0,46% PIÙ DI STEFANI)

emmanuel macron friedrich merz giorgia meloni donald trump volodymyr zelensky vladimir putin

DAGOREPORT – ET VOILA', ANCHE SULLA SCENA INTERNAZIONALE, IL GRANDE BLUFF DI GIORGIA MELONI È STATO SCOPERTO: IL SUO CAMALEONTISMO NON RIESCE PIÙ A BARCAMENARSI TRA IL TRUMPISMO E IL RUOLO DI PREMIER EUROPEO. E L'ASSE STARMER-MACRON-MERZ L'HA TAGLIATA FUORI – IL DOPPIO GIOCO DELLA "GIORGIA DEI DUE MONDI" HA SUPERATO IL PUNTO DI NON RITORNO CON LE SUE DICHIARAZIONI A MARGINE DEL G20 IN SUDAFRICA, AUTO-RELEGANDOSI COSÌ AL RUOLO DI “ORBAN IN GONNELLA”,  CAVALLO DI TROIA DEL DISGREGATORE TRUMP IN EUROPA - DITE ALLA MELONA CHE NON È STATO SAGGIO INVIARE A GINEVRA IL SUO CONSIGLIERE DIPLOMATICO, FABRIZIO SAGGIO… - VIDEO