evasione evasori fiscali fisco tasse

NELLA TRATTATIVA CON GLI EVASORI LO STATO PERDE SEMPRE  – I LAVORATORI AUTONOMI HANNO TEMPO FINO A OTTOBRE PER ADERIRE AL CONCORDATO PREVENTIVO PREVISTO DAL GOVERNO – I DATI DICONO CHE IL 55% DI LORO DICHIARA AL FISCO MENO DEL DOVUTO. TINTORIE, RISTORANTI, AUTONOLEGGI, PELLICCIAI, PESCATORI SONO I PIÙ “INFEDELI” – I PIÙ AFFIDABILI? I DENTISTI, PERCHÉ I PAZIENTI CHIEDONO LA FATTURA PER LE DETRAZIONI. SEGUONO MEDICI, ATTORI E NOTAI…

Estratto dell’articolo di Mario Sensini per ww.corriere.it

 

FISCO - CONCORDATO PREVENTIVO

Medici e laboratori di analisi cliniche, attori, registi e ballerini, notai e fisioterapisti. Per buona parte di loro l’accordo sulle tasse da pagare che il governo gli ha offerto per quest’anno e il prossimo sarà quasi una passeggiata. In queste categorie, come tra i produttori di carta, commercialisti, informatici, geologi, veterinari e dentisti, la fedeltà al fisco è nella media abbastanza elevata, ed i maggiori redditi che lo Stato gli chiederà di dichiarare con il concordato biennale saranno modesti.

 

dichiarazione dei redditi incongrue - corriere

Tutt’altro per tintorie, ristoranti, autonoleggi, pellicciai, pescatori: qui oltre il 70% delle dichiarazioni dei redditi sono ritenute «incongrue», e in molti casi aderendo al concordato si rischia una batosta. È vero che il governo ha reso molto più abbordabile il nuovo meccanismo, prevedendo una tassa piatta tra i 10 e il 15% sui maggiori redditi dichiarati ma il «riallineamento» verso la congruità del concordato, cui è possibile aderire entro fine ottobre, sarà comunque doloroso per la maggior parte dei contribuenti.

 

Sui 2 milioni 732 soggetti cui si applicano gli ISA, gli indici di affidabilità fiscale che hanno sostituito gli studi di settore, e ai quali si offre il concordato biennale, 1 milione 526 hanno un indice Isa inferiore a 8 su 10. Il 55,9% di loro per il fisco è dunque poco o molto inaffidabile, e nel giro di due anni dovranno adeguarsi. L’alternativa è scegliere di finire nelle liste selettive di chi rifiuterà il patto, su cui si concentreranno gli accertamenti.

 

tasse - dichiarazione dei redditi

Il concordato è anche una sfida per lo Stato: sul suo gettito si conta per finanziare la conferma degli sgravi contributivi, e anche i nuovi sgravi Irpef. L’esito non è scontato. In alcuni casi, secondo un’analisi del «Sole 24 Ore» di giugno, i maggiori redditi che il fisco proporrà di denunciare possono superare di 8 volte quello della dichiarazione 2022.

 

[...] Considerando solo chi dichiara più di 30 mila euro, in media, i contribuenti con un voto superiore a 8 dichiarano redditi più di 3 volte più alti rispetto a chi ha un voto Isa inferiore a 8. Quelli affidabili dichiarano in media 84 mila euro, quelli non congrui 24 mila. Tra le categorie di soggetti ISA più affidabili troviamo medici, laboratori di analisi cliniche, fiosioterapisti e dentisti (anche perché i contribuenti hanno le detrazioni e pretendono fatture), poi notai, commercialisti e ragionieri. In media il 40% di loro presenta dichiarazioni fiscali attendibili.

 

concordato preventivo vignetta by rolli il giornalone la stampa

Anche se ci sono grandi differenze dentro le stesse categorie. I notai, ad esempio: nella media dichiarano un reddito di 335 mila euro su ricavi per 708 mila euro. C’è però chi si ferma a 253 mila euro e chi arriva a 406 mila di dichiarato. Ma ce ne sono 142, di notai, che dichiarano un fatturato di meno di 30 mila euro, 121 dei quali dichiarano in media 7.600 euro di ricavi e una perdita di 2.300 euro.

 

Dall’altra parte della classifica ci sono tintorie, autonoleggi, ristoranti, pelliccerie, panettieri, pescatori, dove oltre 7 contribuenti su 10 dichiarano meno del dovuto. Molto meno. Prendiamo i 97 mila ristoranti soggetti agli Isa. Quasi tutti, 95 mila, hanno ricavi superiori a 30 mila euro. Ben 68.671 di questi, il 72,2% per il fisco dichiarano troppo poco: appena 8.600 euro nel 2022. Gli altri, quelli affidabili dichiarano un reddito di 53.400 euro, sei volte maggiore. [...]

concordato preventivo - dataroom concordato preventivo - dataroom

 

Ultimi Dagoreport

nando pagnoncelli elly schlein giorgia meloni

DAGOREPORT - SE GIORGIA MELONI  HA UN GRADIMENTO COSÌ STABILE, DOPO TRE ANNI DI GOVERNO, NONOSTANTE L'INFLAZIONE E LE MOLTE PROMESSE NON MANTENUTE, È TUTTO MERITO DELLO SCARSISSIMO APPEAL DI ELLY SCHLEIN - IL SONDAGGIONE DI PAGNONCELLI CERTIFICA: MENTRE FRATELLI D'ITALIA TIENE, IL PD, PRINCIPALE PARTITO DI OPPOSIZIONE, CALA AL 21,3% - CON I SUOI BALLI SUL CARRO DEL GAYPRIDE E GLI SCIOPERI A TRAINO DELLA CGIL PER LA PALESTINA, LA MIRACOLATA CON TRE PASSAPORTI E UNA FIDANZATA FA SCAPPARE L'ELETTORATO MODERATO (IL 28,4% DI ITALIANI CHE VOTA FRATELLI D'ITALIA NON È FATTO SOLO DI NOSTALGICI DELLA FIAMMA COME LA RUSSA) - IN UN MONDO DOMINATO DALLA COMUNICAZIONE, "IO SO' GIORGIA", CHE CITA IL MERCANTE IN FIERA E INDOSSA MAGLIONI SIMPATICI PER NATALE, SEMBRA UNA "DER POPOLO", MENTRE ELLY RISULTA INDIGESTA COME UNA PEPERONATA - A PROPOSITO DI POPOLO: IL 41,8% DI CITTADINI CHE NON VA A VOTARE, COME SI COMPORTEREBBE CON UN LEADER DIVERSO ALL'OPPOSIZIONE?

giorgia meloni ignazio la russa

DAGOREPORT - LA RISSA CONTINUA DI LA RUSSA - L’ORGOGLIOSA  CELEBRAZIONE DELL’ANNIVERSARIO DELLA FONDAZIONE DEL MOVIMENTO SOCIALE, NUME TUTELARE DEI DELLE RADICI POST-FASCISTE DEI FRATELLINI D'ITALIA, DI SICURO NON AVRÀ FATTO UN GRANCHÉ PIACERE A SUA ALTEZZA, LA REGINA GIORGIA, CHE SI SBATTE COME UN MOULINEX IN EUROPA PER ENTRARE UN SANTO GIORNO NELLE GRAZIE DEMOCRISTIANE DI MERZ E URSULA VON DER LEYEN - DA MESI 'GNAZIO INTIGNA A FAR DISPETTI ALLE SORELLE MELONI CHE NON VOGLIONO METTERSI IN TESTA CHE A MILANO NON COMANDANO I FRATELLI D'ITALIA BENSI' I FRATELLI ROMANO E IGNAZIO LA RUSSA – DALLA SCALATA A MEDIOBANCA ALLA RIFORMA DELLA GIUSTIZIA, DAL CASO GAROFANI-QUIRINALE ALLO SVUOTA-CARCERI NATALIZIO, FINO A PROPORSI COME INTERMEDIARIO TRA I GIORNALISTI DI ‘’REPUBBLICA’’ E ‘’STAMPA’’ E IL MAGNATE GRECO IN NOME DELLA LIBERTÀ D’INFORMAZIONE – L’ULTIMO DISPETTUCCIO DI ‘GNAZIO-STRAZIO ALLA LADY MACBETH DEL COLLE OPPIO… - VIDEO

brunello cucinelli giorgia meloni giuseppe tornatore

A PROPOSITO DI…. TORNATORE – CRISI DEL CINEMA? MA QUALE CRISI! E DA REGISTA TAUMATURGO, NOBILITATO DA UN PREMIO OSCAR, CIAK!, È PASSATO A PETTINARE IL CASHMERE DELLE PECORE DEL SARTO-CESAREO CUCINELLI - MICA UN CAROSELLO DA QUATTRO SOLDI IL SUO “BRUNELLO IL VISIONARIO GARBATO”. NO, MEGA PRODUZIONE CON UN BUDGET DI 10 MILIONI, DISTRIBUITO NELLE SALE DA RAI CINEMA, ALLIETATO DAL MINISTERO DELLA CULTURA CON TAX CREDIT DI 4 MILIONCINI (ALLA FINE PAGA SEMPRE PURE PANTALONE) E DA UN PARTY A CINECITTA' BENEDETTO DALLA PRESENZA DI GIORGIA MELONI E MARIO DRAGHI - ET VOILÀ, ECCO A VOI SUI GRANDI SCHERMI IL “QUO VADIS” DELLA PUBBLICITÀ (OCCULTA) SPACCIATO PER FILM D’AUTORE - DAL CINEPANETTONE AL CINESPOTTONE, NASCE UN NUOVO GENERE, E LA CRISI DELLA SETTIMA ARTE NON C’È PIÙ. PER PEPPUCCIO TORNATORE, VECCHIO O NUOVO, È SEMPRE CINEMA PARADISO…

theodore kyriakou la repubblica mario orfeo gedi

FLASH! – PROCEDE A PASSO SPEDITO L’OPERA DEI DUE EMISSARI DEL GRUPPO ANTENNA SPEDITI IN ITALIA A SPULCIARE I BILANCI DEI GIORNALI E RADIO DEL GRUPPO GEDI (IL CLOSING È PREVISTO PER FINE GENNAIO 2026) - INTANTO, CON UN PO’ DI RITARDO, IL MAGNATE GRECO KYRIAKOU HA COMMISSIONATO A UN ISTITUTO DEMOSCOPICO DI CONDURRE UN’INDAGINE SUL BUSINESS DELLA PUBBLICITÀ TRICOLORE E SULLO SPAZIO POLITICO LASCIATO ANCORA PRIVO DI COPERTURA DAI MEDIA ITALIANI – SONO ALTE LE PREVISIONI CHE DANNO, COME SEGNO DI CONTINUITÀ EDITORIALE, MARIO ORFEO SALDO SUL POSTO DI COMANDO DI ‘’REPUBBLICA’’. DEL RESTO, ALTRA VIA NON C’È PER CONTENERE IL MONTANTE ‘’NERVOSISMO’’ DEI GIORNALISTI…

john elkann lingotto fiat juventus gianni agnelli

A PROPOSITO DI… YAKI – CHI OGGI ACCUSA JOHN ELKANN DI ALTO TRADIMENTO NEL METTERE ALL’ASTA GLI ULTIMI TESORI DI FAMIGLIA (“LA STAMPA” E LA JUVENTUS), SONO GLI STESSI STRUZZI CHE, CON LA TESTA SOTTO LA SABBIA, IGNORARONO CHE NEL FEBBRAIO DEL 2019, SETTE MESI DOPO LA SCOMPARSA DI MARCHIONNE, IL NUMERO UNO DI EXOR E STELLANTIS ABBANDONÒ LA STORICA E SIMBOLICA “PALAZZINA FIAT”, LE CUI MURA RACCONTANO LA STORIA DEL GRUPPO AUTOMOBILISTICO. E SOTTO SILENZIO (O QUASI) L’ANNO DOPO C’ERA STATO LO SVUOTAMENTO DEL LINGOTTO, EX FABBRICA EMBLEMA DELLA FIAT – LA PRECISAZIONE: FONTI VICINE ALLA SOCIETÀ BIANCONERA SMENTISCONO QUALSIVOGLIA TRATTATIVA CON SAUDITI...