massiah moratti

UBI DELLE MERAVIGLIE – MANCAVA SOLO UN DOPPIO ESPOSTO ALLA CONSOB E ALLA BCE PER I CONFLITTI D'INTERESSE DI ALCUNI CONSIGLIERI – NON BASTA: ALCUNI AMMINISTRATORI POTREBBERO NON ESSERE IN POSSESSO DEI REQUISITI DI ONORABILITÀ E PROFESSIONALITÀ. E QUI SI FA IL NOME DELLA PRESIDENTE LETIZIA MORATTI, CONDANNATA DALLA CORTE DEI CONTI PER UNA VICENDA (DANNO ERARIALE) RISALENTE AL 2006. A FARLE COMPAGNIA L'AD VICTOR MASSIAH IN QUALITÀ DI IMPUTATO NEL PROCEDIMENTO PENDENTE PRESSO IL TRIBUNALE DI BERGAMO CHE INDAGA SULLA LEGITTIMITÀ DEI CDA CHE NEGLI ANNI SI SONO SUCCEDUTI ALLA GUIDA DELL'ISTITUTO BRESCIANO

Pulitanò Zanchetti

Rosario Dimito per “il Messaggero”

 

Nella combattuta battaglia dell'Ops di Intesa Sp su Ubi Banca irrompe un altro elemento tra quelli che potrebbero imprimere la svolta verso la conclusione dell'operazione. Pochi giorni fa lo studio legale Pulitanò Zanchetti - uno dei più qualificati a livello nazionale - ha inviato un doppio esposto alla Consob e alla Bce che, qualora fosse accolto, determinerebbe all'istante l'esito dell'Offerta.

ubi - Victor Massiah, Letizia Moratti e Andrea Moltrasio

 

In breve, secondo l'avvocato Mario Zanchetti, che rappresenta l'Associazione azionisti Ubi Banca, il cda di Ubi non sarebbe validamente costituito perché il numero dei consiglieri indipendenti è inferiore a quello previsto dallo statuto. Si tratterebbe di un fatto rilevante, sebbene non nuovo, se la tesi venisse accolto.

 

La vicenda acquista rilievo di attualità se si considera che nelle prossime ore - probabilmente venerdì 3 - il consiglio della banca, secondo le norme del Tuf, è chiamato a valutare la convenienza dell'Ops.

Massiah e Bazoli

 

Ebbene, ove le anomalie fossero accertate, la Consob dovrà intervenire con rapidità facendo decadere i consiglieri privi dei requisiti di indipendenza, minando in tal modo il valore del loro giudizio sull'Offerta in quanto espresso in conflitto d'interesse. Se poi emergesse che fin dall'origine il cda era privo dei requisiti costitutivi, ciò porterebbe quasi certamente al suo immediato decadimento.

 

IL PROCEDIMENTO PENALE

victor massiah

Ma come nasce l'esposto? Le situazioni cui si riferisce Zanchetti emergono in parte da un procedimento penale pendente presso il Tribunale di Bergamo. Più in particolare, dopo aver ripercorso le vicende che hanno condotto alla nomina degli attuali componenti del cda dell'istituto, l'esposto affronta la posizione dei consiglieri Letizia Cavalletti Bellini, Alessandro Masetti Zannini (presidente del Comitato per il controllo sulla gestione), Simona Pezzolo De Rossi (componente del Comitato per il controllo sulla gestione) e Paolo Bordogna.

 

Pulitanò Zanchetti

Di ciascuno di essi, Zanchetti elenca le posizioni societarie che evidenziano potenziali conflitti di interesse anche in virtù delle attività esercitate da parenti stretti, come nel caso della consigliera Cavalletti Bellini la cui attività di influenza sulla gestione dell'istituto è attualmente al vaglio del tribunale. O come nel caso di Masetti Zannini, membro del cda di alcune società e fondazioni «beneficiarie di finanziamenti da parte di Ubi».

 

E via così elencando. L'esposto però si occupa anche di altro. Pone in evidenza come, «diversamente da quanto dichiarato all'atto di accettazione della nomina, taluni amministratori di Ubi potrebbero non essere in possesso dei requisiti di onorabilità e professionalità fissati dallo statuto della banca».

 

Bazoli e Victor Massiah

Nell'atto vengono citati i nomi di alcuni consiglieri che sono stati sanzionati dalle autorità di vigilanza o comunque sono sottoposti a procedimento giudiziari. E qui si fa il nome della presidente Letizia Moratti, condannata dalla Corte dei Conti per una vicenda (danno erariale) risalente al 2006, oggettivamente di portata minore ma che comunque, secondo le valutazioni di Zanchetti, mette in dubbio la solidità dei requisiti richiesti.

 

LE TRE SANZIONI

victor massiah letizia moratti

Anche l'amministratore delegato Victor Massiah viene citato, nel suo caso in qualità di imputato nel procedimento pendente presso il Tribunale di Bergamo che indaga sulla legittimità dei cda che negli anni si sono succeduti alla guida dell'istituto. Ed ecco gli altri consiglieri nel mirino: Alberto Carrara, sanzionato dalla Banca d'Italia nel 2012; Osvaldo Ranica, anch' esso sanzionato dalla Banca d'Italia, l'anno successivo; identico il caso di Pezzolo De Rossi, sanzionata nel 2014.

 

Si segnala infine il caso particolare di Carrara, che tra i suoi 24 diversi incarichi svolgerebbe il ruolo di curatore fallimentare in numerose società che, si presume, potrebbero anche risultare debitrici di Ubi.

 

MASSIAH LETIZIA MORATTI

Di qui la richiesta alla Consob da parte dello Studio Pulitanò Zanchetti di esperire le opportune indagini per «l'acquisizione di eventuali ulteriori elementi fattuali», oltre ad «accertare l'insussistenza in capo ai suddetti amministratori di Ubi dei requisiti di indipendenza, di onorabilità e professionalità fissati dallo Statuto della Banca, con conseguente decadenza dei medesimi amministratori».

 

Il tutto finalizzato a far sì che la Consob dichiari la decadenza dell'intero cda. Intanto oggi è in programma il sindacato dei soci bresciani (8,7%) che, per effetto del divieto di assembramenti, essendo 38 soggetti, finora non si era potuto riunire sull'Offerta. 

 

Ultimi Dagoreport

FLASH! – MENTRE SVANISCE LA MILANO DEI ‘’POTERI FORTI’’ E DEI “SALOTTI BUONI”, FINITI SOTTO IL TALLONE DEI “BARBARI ROMANI”, SI ALZA LA VOCE DEL 92ENNE GIOVANNI BAZOLI - IL GRANDE VECCHIO, CHE INSIEME A GUZZETTI HA RIDISEGNATO IL SISTEMA BANCARIO, HA CONSEGNATO ALLA FELTRINELLI LA SUA AUTOBIOGRAFIA (LA FIGLIA CHIARA, NONCHÉ COMPAGNA DEL SINDACO DI MILANO BEPPE SALA, LAVORA ALLA FONDAZIONE FELTRINELLI) – IL LIBRO PARTE DALLA GUERRA AI NAZIFASCISMO E LA PASSIONE PER ALESSANDRO MANZONI, CONTINUA CON LA CELEBRAZIONE DI NINO ANDREATTA, LE VICENDE DEL BANCO AMBROSIANO, FINO ALLA CREAZIONE DI INTESA SANPAOLO…

giorgia meloni kirk renzi salvini tajani

DAGOREPORT - LA STRATEGIA DELLA DISTRAZIONE DI GIORGIA MELONI: PER LA DESTRA DE’ NOANTRI, IL DELITTO KIRK NON È UNA STORIA AMERICANA DEFLAGRATA ALL’INTERNO DEL MONDO DEI “MAGA” TRUMPIANI. NO, È ROBA DA BRIGATE ROSSE IN VIAGGIO PREMIO NEGLI USA - ECCO: IL CADAVERE DI UN ATTIVISTA DI UN PAESE DOVE LE ARMI LE COMPRI DAL TABACCAIO È GIUNTO AL MOMENTO GIUSTO PER ESSERE SFACCIATAMENTE STRUMENTALIZZATO AD ARTE DALLA PROPAGANDA DI PALAZZO CHIGI, COPRENDO CON DICHIARAZIONI FUORI DI SENNO LE PROPRIE DIFFICOLTÀ - CHE LA DESTRA DI GOVERNO SIA IN PIENA CAMPAGNA ELETTORALE, INQUIETA (EUFEMISMO) PER L’ESITO DELLE REGIONALI D’AUTUNNO, IL CUI VOTO SARÀ DIRIMENTE IN VISTA DELLE POLITICHE 2027, ALLE PRESE CON UN PAESE CHE SENZA LA FORTUNA DEI 200 MILIARDI DEL PNRR SAREBBE IN RECESSIONE COME LA FRANCIA E LA GERMANIA, NE È CONSAPEVOLE LO STESSO ESECUTIVO, IN PIENO AFFANNO PER TROVARE LE RISORSE NECESSARIE ALLA FINANZIARIA DI FINE D’ANNO - RENZI: “LA PREMIER SEMINA ZIZZANIA E CREA TENSIONE PER EVITARE DI PARLARE DI STIPENDI E SICUREZZA. MA SOPRATTUTTO PER EVITARE CHE NASCA UN VERO MOVIMENTO A DESTRA. OCCHIO: SE VANNACCI FA COME FARAGE, LA MELONI VA A CASA. LA POLITICA È PIÙ SEMPLICE DI QUELLO CHE SI CREDA. GIORGIA MELONI ALIMENTA LA PAURA PERCHÉ LEI HA PAURA…” - VIDEO

emanuele orsini romana liuzzo luiss sede

FLASH! – IL PRESIDENTE DI CONFINDUSTRIA, EMANUELE ORSINI, HA COMINCIATO IL "RISANAMENTO" DELL’UNIVERSITÀ "LUISS GUIDO CARLI" ALLONTANANDO DALLA SEDE DELL’ATENEO ROMANO LO SPAZIO OCCUPATO DALLA "FONDAZIONE GUIDO CARLI" GUIDATA DALL’INTRAPRENDENTE ROMANA LIUZZO, A CUI VENIVA VERSATO ANCHE UN CONTRIBUTO DI 350 MILA EURO PER UN EVENTO ALL’ANNO (DAL 2017 AL 2024) - ORA, LE RESTA SOLO UNA STANZETTA NELLA SEDE LUISS DI VIALE ROMANIA CHE SCADRÀ A FINE ANNO – PRIMA DELLA LUISS, LA FONDAZIONE DELLA LIUZZO FU "SFRATTATA" DA UN PALAZZO DELLA BANCA D’ITALA NEL CENTRO DI ROMA...

rai giampaolo rossi gianmarco chiocci giorgia meloni bruno vespa scurti fazzolari

DAGOREPORT - RIUSCIRÀ GIAMPAOLO ROSSI A DIVENTARE IL CENTRO DI GRAVITÀ DELL’INDOMABILE BARACCONE RAI? - IL “FILOSOFO” DEL MELONISMO HA TENUTO DURO PER NON ESSERE FATTO FUORI DAL FUOCO AMICO DEL DUPLEX SERGIO-CHIOCCI. A “SALVARE” IL MITE ROSSI ARRIVÒ IL PRONTO SOCCORSO Di BRUNO VESPA, CON IL SUO CARICO DI MEZZO SECOLO DI VITA VISSUTA NEL FAR WEST DI MAMMA RAI - A RAFFORZARE LA SUA LEADERSHIP, INDEBOLENDO QUELLA DI CHIOCCI, È INTERVENUTA POI LA FIAMMA MAGICA DI PALAZZO CHIGI, “BRUCIANDO” IN PIAZZA IL DESIDERIO DI GIORGIA DI ARRUOLARLO COME PORTAVOCE - L’OPERAZIONE DI ROSSI DI ESSERE IL BARICENTRO IDEOLOGO E PUNTO DI RIFERIMENTO DI TELE-MELONI, SI STA SPOSTANDO SUI TALK-SHOW E L’INTRATTENIMENTO, A PARTIRE DALLA PROBABILE USCITA DI PAOLO DEL BROCCO, DA UNA DOZZINA DI ANNI ALLA GUIDA “AUTONOMA” DELLA CONSOCIATA RAI CINEMA, IN SCADENZA AD APRILE 2026 - IL NOME CHE SCALPITA PER ANDARLO A SOSTITUIRE, È UN AMICO FIDATO DI ROSSI, L’ATTUALE DIRETTORE DEL DAY-TIME, LO SCRITTORE-POETA-CANTANTE-SHOWMAN ANGELO MELLONE - MENTRE A RAI FICTION...

roberto vannacci matteo salvini giorgia meloni

DAGOREPORT - UNO SPETTRO SI AGGIRA MINACCIOSO PER L'ARMATA BRANCA-MELONI: ROBERTINO VANNACCI - L’EX GENERALE DELLA FOLGORE STA TERREMOTANDO NON SOLO LA LEGA (SE LA VANNACCIZZAZIONE CONTINUA, ZAIA ESCE DAL PARTITO) MA STA PREOCCUPANDO ANCHE FRATELLI D’ITALIA - IL RICHIAMO DEL GENERALISSIMO ALLA DECIMA MAS E ALLA PACCOTTIGLIA DEL VENTENNIO MUSSOLINIANO (“IO FASCISTA? NON MI OFFENDO”)  ABBAGLIA LO “ZOCCOLO FASCIO” DELLA FIAMMA, INGANNATO DA TRE ANNI DI POTERE MELONIANO IN CUI LE RADICI POST-MISSINE SONO STATE VIA VIA DEMOCRISTIANAMENTE “PETTINATE”, SE NON DEL TUTTO SOTTERRATE - IL PROGETTO CHE FRULLA NELLA MENTE DI VANNACCI HA COME TRAGUARDO LE POLITICHE DEL 2027, QUANDO IMPORRÀ A SALVINI I SUOI UOMINI IN TUTTE LE CIRCOSCRIZIONI. ALTRIMENTI, CARO MATTEO, SCENDO DAL CARROCCIO E DO VITA AL MIO PARTITO - INTANTO, SI È GIÀ APERTO UN ALTRO FRONTE DEL DUELLO TRA LEGA E FRATELLI D’ITALIA: LA PRESIDENZA DEL PIRELLONE…