sergio ermotti

UBS RICHIAMA SERGIO ERMOTTI – IL MANAGER TORNA ALLA GUIDA DEL COLOSSO SVIZZERO, CHE HA APPENA ACQUISITO CREDIT SUISSE: ERMOTTI, NATO NEL 1960 A LUGANO, ERA STATO AMMINISTRATORE DELEGATO DELLA BANCA GIÀ DAL SETTEMBRE 2011 ALL’OTTOBRE 2020 – IL PROFILO: A 15 ANNI LASCIA LA SCUOLA PER FARE IL CALCIATORE, POI A 18 INIZIA A LAVORARE IN BANCA. LA LUNGA ESPERIENZA A MERRILL LYNCH E QUELLA AL FIANCO DI PROFUMO A UNICREDIT

sergio ermotti

Estratto dell’articolo di Fausta Chiesa per www.corriere.it

 

Cambio al vertice di Ubs, il colosso svizzero che ha appena acquisito Crédit Suisse dopo il crollo. Il Consiglio di amministrazione ha nominato Sergio Ermotti Chief Executive Officer e presidente del Group Executive Board, con effetto dal 5 aprile 2023. Ermotti, che era già stato a capo di Ubs, si è dimesso dalla presidenza di Swiss Re.

 

Succederà a Ralph Hamers, che ha accettato di dimettersi — si legge un comunicato — «per servire gli interessi della nuova combinazione, del settore finanziario svizzero e del Paese». 

 

UBS CREDIT SUISSE

[…] Per Ermotti si tratta di un ritorno: era già stata ceo di Ubs negli anni difficili seguenti alla crisi finanziaria scoppiata alla fine del 2008, prendendo le redini della banca come amministratore delegato dal settembre 2011 all’ottobre 2020. Alla guida di Ubs, ha denunciato lo scandalo dei trader disonesti del 2011, implementando rigorose politiche aziendali che disciplinano gli standard comunitari e ha avviato un’importante ristrutturazione della banca attorno al private banking e limitato le sue operazioni di vendita.

 

ralph hamers ceo ubs

«Sono molto onorato di gestire questa transizione in un momento così importante sia per gli azionisti che per la comunità finanziaria», ha dichiarato Ermotti nel corso della conferenza stampa per la sua nomina alla guida di Ubs.

 

«Sono stati anni sfidanti e abbiamo un compito urgente, che possiamo affrontare grazie al lavoro fatto in Ubs negli ultimi due anni, sotto la guida di Ralph (Hamers, ndr). [...] Vi do la mia parola e il mio impegno e del mio team, faremo di tutto affinché questa transazione sia un successo. Cercheremo un equilibrio per tutte le parti in causa coinvolte, dai dipendenti agli azionisti ai clienti».

 

Le sue sfide immediate includono una ristrutturazione della nuova entità finanziaria, compresa la riduzione del personale e quella della banca d’investimento del Credit Suisse , ma soprattutto riportare la fiducia nelle banche svizzere e i Paperon de’ Paperoni del fatto che Ubs resta il posto migliore dove tenere al sicuro i loro soldi.

ALEX WEBER SERGIO ERMOTTI

 

Nato nel 1960 a Lugano, in Svizzera, Ermotti a 15 anni lascia la scuola perché vuol fare il calciatore decidendo in seguito, a 18 anni, di fare l’apprendista (per «mettersi al passo con la contabilità, la finanza e così via») presso la Cornèr Banca di Lugano, filiale nella quale lavorava il padre. Al termine dell’apprendistato […], viene promosso mandatario commerciale all’interno della stessa banca, consegue l’Attestato federale di esperto bancario (Swiss Certified Banking Expert) e segue un corso di formazione di tre settimane (Advanced Management Programme) all’Università di Oxford.

 

sergio ermotti 4

Nel 1985 torna in Svizzera, stabilendosi a Zurigo dove lavora per un biennio presso la filiale Citigroup, […] ricoprendo il ruolo di Resident Vice President. […] Ermotti si trasferisce nel 1987 a Merrill Lynch, prima presso la sede di Zurigo, […] e dal 1993 a Londra in qualità di responsabile del Dipartimento europeo di derivati azionari. Dal 1994 al 1999 è responsabile per i prodotti equity linked di Merrill Lynch e nel 1999 guida il Dipartimento mercati azionari per l’Emea. Nel 2001 diventa direttore esecutivo dei mercati azionari globali ed entra a far parte dell’Executive Management Committee for Global Markets and Investment.

 

UBS CREDIT SUISSE

Nel 2005 Ermotti lascia dopo 16 anni Merrill Lynch per Unicredit, a Milano, ricoprendo la carica di dirigente dei mercati azionari e degli investimenti. Due anni dopo è nominato vice amministratore delegato del gruppo, […] carica che ricoprirà fino al 2010.

 

Nell’aprile del 2011 è nominato presidente e amministratore delegato di Ubs per l’Emea e membro del comitato direttivo del gruppo. Il 24 settembre 2011, dopo le dimissioni di Oswald Grübel legate a uno scandalo, Ermotti è nominato amministratore delegato ad interim di Ubs, carica confermata dal consiglio di amministrazione il 15 novembre 2011 e riconfermata nel 2014 dalla società capogruppo Ubs Group. […] Nell’aprile 2021 è nominato presidente del gruppo assicurativo Swiss Re.

CREDIT SUISSE UBS

sergio ermotti 1sergio ermottisergio ermotti 2

Ultimi Dagoreport

steve witkoff marco rubio sergei lavrov

RUBIO, IL TAJANI STARS AND STRIPES – IL SEGRETARIO DI STATO AMERICANO NON TOCCA PALLA E SOFFRE IL POTERE DI STEVE WITKOFF, INVIATO DI TRUMP IN MEDIO ORIENTE CHE SE LA COMANDA ANCHE IN UCRAINA. IL MINISTRO DEGLI ESTERI USA PROVA A USCIRE DALL’ANGOLO PARLANDO DI “NUOVA IDEA” DELLA RUSSIA SUI NEGOZIATI IN UCRAINA. MA IL MINISTRO DEGLI ESTERI DI PUTIN, LAVROV, SUBITO VEDE IL BLUFF: “CONFERMIAMO LA NOSTRA POSIZIONE” – TRUMP AVEVA OFFERTO DI TUTTO A WITKOFF, MA L’IMMOBILIARISTA NON HA VOLUTO RUOLI UFFICIALI NELL’AMMINISTRAZIONE. E TE CREDO: HA UN CONFLITTO DI INTERESSE GRANDE QUANTO UN GRATTACIELO...

diletta leotta ilary blasi stefano sala pier silvio berlusconi

FLASH – IL BRUTALE AFFONDO DI PIER SILVIO BERLUSCONI SU ILARY BLASI E DILETTA LEOTTA (“I LORO REALITY TRA I PIÙ BRUTTI MAI VISTI”), COSÌ COME IL SILURAMENTO DI MYRTA MERLINO, NASCE DAI DATI HORROR SULLA PUBBLICITÀ MOSTRATI A “PIER DUDI” DA STEFANO SALA, AD DI PUBLITALIA (LA CONCESSIONARIA DI MEDIASET): UNA DISAMINA SPIETATA CHE HA PORTATO ALLA “DISBOSCATA” DI TRASMISSIONI DEBOLI. UN METODO DA TAGLIATORE DI TESTE BEN DIVERSO DA QUELLO DI BABBO SILVIO, PIÙ INDULGENTE VERSO I SUOI DIPENDENTI – A DARE UNA MANO A MEDIASET NON È LA SCURE DI BERLUSCONI JR, MA LA RAI: NON SI ERA MAI VISTA UNA CONTROPROGRAMMAZIONE PIÙ SCARSA DI QUELLA CHE VIALE MAZZINI, IN VERSIONE TELE-MELONI, HA OFFERTO IN QUESTI TRE ANNI…

giorgia meloni elly schlein luca zaia vincenzo de luca eugenio giani elly schlein elezioni regionali

PER UNA VOLTA, VA ASCOLTATA GIORGIA MELONI, CHE DA MESI RIPETE AI SUOI: LE REGIONALI NON VANNO PRESE SOTTOGAMBA PERCHÉ SARANNO UN TEST STRADECISIVO PER LA MAGGIORANZA – UNA SPIA CHE IL VENTO NON SPIRI A FAVORE DELLE MAGNIFICHE SORTI DELL’ARMATA BRANCA-MELONI È IL TENTATIVO DI ANTICIPARE AL 20 SETTEMBRE IL VOTO NELLE MARCHE, DOVE IL DESTRORSO ACQUAROLI RISCHIA DI TORNARE A PASCOLARE (IL PIDDINO MATTEO RICCI È IN LEGGERO VANTAGGIO) – IL FANTASMA DI LUCA ZAIA IN VENETO E LE ROGNE DI ELLY SCHLEIN: JE RODE AMMETTERE CHE I CANDIDATI DEL PD VINCENTI SIANO TUTTI DOTATI DI UN SANO PEDIGREE RIFORMISTA E CATTO-DEM. E IN CAMPANIA RISCHIA LO SCHIAFFONE: SI È IMPUNTATA SU ROBERTO FICO, IMPIPANDOSENE DI VINCENZO DE LUCA, E SOLO UNA CHIAMATA DEL SAGGIO GAETANO MANFREDI LE HA FATTO CAPIRE CHE SENZA LO “SCERIFFO” DI SALERNO NON SI VINCE…

marina pier silvio berlusconi giorgia meloni

NULLA SARÀ COME PRIMA: PIER SILVIO BERLUSCONI, VESTITO DI NUOVO, CASSA IL SUO PASSATO DI RAMPOLLO BALBETTANTE E LANCIA IL SUO PREDELLINO – IN UN COLPO SOLO, CON IL COMIZIO DURANTE LA PRESENTAZIONE DEI PALINSESTI, HA DEMOLITO LA TIMIDA SORELLA MARINA, E MANDATO IN TILT GLI OTOLITI DI GIORGIA MELONI, MINACCIANDO LA DISCESA IN CAMPO. SE SCENDE IN CAMPO LUI, ALTRO CHE 8%: FORZA ITALIA POTREBBE RISALIRE (E MOLTO) NEI SONDAGGI (IL BRAND BERLUSCONI TIRA SEMPRE) – NELLA MILANO CHE CONTA IN MOLTI ORA SCOMMETTONO SUL PASSO INDIETRO DI MARINA DALLA GESTIONE “IN REMOTO” DI FORZA ITALIA: D'ALTRONDE, LA PRIMOGENITA SI È MOSTRATA SEMPRE PIÙ SPESSO INDECISA SULLE DECISIONI DA PRENDERE: DA QUANTO TEMPO STA COGITANDO SUL NOME DI UN SOSTITUTO DI TAJANI?

matteo piantedosi khalifa haftar giovanni caravelli

FOLLOW THE MONEY! - DIETRO AL RESPINGIMENTO DI PIANTEDOSI IN LIBIA, PROBABILMENTE, CI SAREBBE IL VIL DENARO! SADDAM HAFTAR, FIGLIO DEL GENERALISSIMO KHALIFA E GOVERNANTE DI FATTO DELLA CIRENAICA, AVREBBE CHIESTO ALL'ITALIA UN SOSTEGNO ECONOMICO PER "GESTIRE" I MIGRANTI (TENERLI IN GABBIA SENZA FARLI PARTIRE), COME QUELLO CHE ROMA CONCEDE AL GOVERNO DI TRIPOLI - L'AISE DI CARAVELLI, CHE HA OTTIMI RAPPORTI CON HAFTAR JR, TANTO DA AVERLO PORTATO IN ITALIA PER UN TOUR DEI MINISTERI (UN MESE FA HA INCONTRATO PIANTEDOSI, CROSETTO E TAJANI), HA CONTATTATO GLI 007 DI GRECIA E MALTA, PER CHIEDERE DI CONDIVIDERE L'ESBORSO. QUELLI HANNO RISPOSTO "NO, GRAZIE" - E COSÌ, È PARTITA LA "RITORSIONE" DEGLI HAFTAR, CHE HANNO ORGANIZZATO LA TRAPPOLA PER LA DELEGAZIONE EUROPEA (COMPOSTA OLTRE A PIANTEDOSI DAI MINISTRI DI GRECIA E MALTA)