cavi sottomarini cavo sottomarino xi jinping

UE, SPERIAMO CHE ME LA CAVO – LA NUOVA GUERRA FREDDA SI COMBATTE NEI FONDALI OCEANICI, MA L’EUROPA È AL PALO E NON HA UNA STRATEGIA. NELLA PARTITA DEI CAVI SOTTOMARINI DOMINANO GLI STATI UNITI E LA CINA, CON PECHINO CHE HA MESSO NEL MIRINO LE INFRASTRUTTURE DIGITALI NEL MEDITERRANEO - IL REPORT DELLO "EUROPEAN COUNCIL ON FOREIGN RELATIONS": “SE L’UE NON PROIETTA IL PROPRIO RUOLO NELLA REGIONE, ALTRI ATTORI GLOBALI RIEMPIRANNO QUESTO SPAZIO..."

Gabriele Carrer per www.formiche.net

 

cavi sottomarini mediterraneo

Quanto sono importanti i cavi Internet sottomarini? Come i gasdotti e gli oleodotti. Basti pensare il 97% del traffico internet e 10 miliardi di dollari di transazioni finanziarie giornaliere passano attraverso cavi sottomarini, per un totale di 1,2 milioni di chilometri di lunghezza – più di tre volte la distanza dalla terra alla luna.

 

joe biden xi jinping

Di questa particolare infrastrutture su queste pagine ci siamo occupati in diverse occasioni. Per esempio raccontando della decisione di Facebook di fermare la realizzazione di un cavo sottomarino tra Stati Uniti e Cina, il terzo caso in sei mesi che dimostra che ormai Washington non considera più Hong Kong un porto affidabile.

 

CAVI SOTTOMARINI1

O del cavo Blue Raman di Google, che collegherà l’India all’Italia passando per Israele ed evitando l’Egitto e confermando così la nuova centralità del Mar Rosso. Un collegamento, sottolineavamo nei giorni scorsi, che fotografa efficacemente il bivio dinnanzi al quale si trova l’Italia, unico Paese del Gruppo dei Sette ad aver siglato un memorandum d’intesa con Pechino sulla Via della Seta (era il marzo 2019, che oggi però potrebbe essere assai interessata al progetto di infrastrutture e investimenti che Unione europea e India stanno per annunciare per far fronte alla Via della Seta cinese.

 

i cavi sottomarini in fibra ottica

Quale migliore occasione per domandarsi dove si colloca l’Unione europea. A questo interrogativo prova a rispondere un nuovo report dello European Council on Foreign Relations, “Network effects: Europe’s digital sovereignty in the Mediterranean”, firmato da Arturo Varvelli, direttore dell’ufficio di Roma e Senior Policy Fellow dell’Ecfr, Matteo Colombo, Visiting Fellow dell’Ecfr e Associate Research Fellow presso l’Ispi, e Federico Solfrini, dottorando in relazioni internazionali presso l’Università di St Andrews ed ex Research Associate dell’Ecfr.

usa vs cina

 

Gli Stati Uniti e la Cina hanno approcci diversi tra loro, si legge: Washington lavora a livello globale per creare le migliori condizioni affinché le aziende americane (come Google e Facebook) possano operare nel settore; Pechino si impegna attivamente con le proprie aziende (come il produttore di cavi in fibra ottica Hengtong Group) per promuovere i propri interessi.

 

arturo varvelli

Ma entrambi sono più avanti dell’Unione europea in termini di influenza sulle infrastrutture digitali e sugli Stati che ne dipendono, scrivono gli esperti. I 27 hanno l’ambizione e il potenziale per raggiungere la sovranità digitale ma mancano di una strategia globale per il settore, dove i singoli governi sono ancora gli attori chiave.

 

In particolare, l’attività delle infrastrutture digitali nel Mediterraneo della Cina (su cui pesa l’accusa europea di dumping) dovrebbe rappresentare una fonte di forte preoccupazione per l’Europa, sia dal punto di vista politico che geopolitico. “L’Europa ha la capacità di rafforzare la propria connettività nel Vicinato europeo e di esercitare il proprio ruolo di attore strategico sovrano in un settore di crescente importanza internazionale”, ha sottolineato Varvelli. “In particolare, il potenziale dell’Unione europea come attore normativo è significativo, ma attualmente tristemente sottosviluppato. Se l’Unione europea non riesce a proiettare il proprio ruolo nella regione, altri attori globali riempiranno questo spazio. Lo faranno creando dipendenze tecnologiche, come gli standard stabiliti dalla Cina, che potrebbero rivelarsi dannose per gli interessi dell’Unione europea”.

huawei africa

 

Ecco perché, spiegano gli esperti, l’Unione europea dovrebbe fissare standard industriali, sostenere le attività all’estero delle società europee di telecomunicazione e proteggere le infrastrutture Internet da poteri ostili.

 

Il tutto in cinque mosse: elaborare nuovi obiettivi e orientamenti in materia di consorzi, licenze e nuove infrastrutture digitali; sostenere i consorzi paneuropei nei progetti guidati dall’Unione europea; incoraggiare una risoluzione diplomatica delle controversie sulla Zona economica esclusiva nel Mediterraneo orientale per diversificare le rotte sottomarine via cavo; migliorare le infrastrutture Internet in Africa (in particolare Medio Oriente, Nord Africa e Sahel); proteggere la sicurezza delle infrastrutture Internet e dei dati degli utenti.

CAVI SOTTOMARINI

 

 

Un segnale in questa direzione è arrivato nelle scorse settimane. Filipe Batista, digital attaché della rappresentanza permanente presso l’Unione europea del Portogallo (Stato membro quest’anno presidente di turno del Consiglio dell’Unione europea), ha recentemente confermato che nell’aggiornamento della direttiva europea Nis ci sarà spazio anche per la difesa dei cavi sottomarini, come riportato da Formiche.net. “L’idea è di designare i cavi sottomarini come una parte fondamentale dell’infrastruttura critica dell’Unione europea”, ha spiegato Batista intervenendo a un dibattito del German Marshall Fund sulla Via della Seta digitale e i rischi per l’Unione europea.

la cablatura dell'africa da parte di huaweicavi sottomarini in fibra ottica

 

Ultimi Dagoreport

emmanuel macron giorgia meloni volodymyr zelensky vladimir putin

DAGOREPORT – MACRON E MELONI QUESTA VOLTA SONO ALLEATI: ENTRAMBI SI OPPONGONO ALL’USO DEGLI ASSET RUSSI CONGELATI IN EUROPA, MA PER RAGIONI DIVERSE. SE IL TOYBOY DELL’ELISEO NE FA UNA QUESTIONE DI DIRITTO (TEME LE RIPERCUSSIONI PER LE AZIENDE FRANCESI, IL CROLLO DELLA CREDIBILITÀ DEGLI INVESTIMENTI UE E IL RISCHIO DI SEQUESTRI FUTURI DI CAPITALI EUROPEI), PER LA DUCETTA È UNA QUESTIONE SOLO POLITICA. LA SORA GIORGIA NON VUOLE SCOPRIRSI A DESTRA, LASCIANDO CAMPO A SALVINI – CON LE REGIONALI TRA CINQUE GIORNI, IL TEMA UCRAINA NON DEVE DIVENTARE PRIORITARIO IN CAMPAGNA ELETTORALE: LA QUESTIONE ARMI VA RIMANDATA (PER QUESTO ZELENSKY NON VISITA ROMA, E CROSETTO NON È ANDATO A WASHINGTON)

giorgia meloni matteo salvini elly schlein luca zaia

DAGOREPORT - C’È UN ENORME NON DETTO INTORNO ALLE REGIONALI IN VENETO E CAMPANIA, E RIGUARDA LE AMBIZIONI DI ZAIA E DE LUCA DI...RIPRENDERSI LA GUIDA DELLE RISPETTIVE REGIONI! - NULLA VIETA AL “DOGE” E ALLO SCERIFFO DI SALERNO DI RICANDIDARSI, DOPO AVER “SALTATO” UN GIRO (GLI ERA VIETATO IL TERZO MANDATO CONSECUTIVO) – IN CAMPANIA PER DE LUCA SAREBBE UN GIOCO DA RAGAZZI: GLI BASTEREBBERO 5-6 CONSIGLIERI FEDELISSIMI PER TENERE PER LE PALLE FICO E POI FARLO CADERE PER RICANDIDARSI. IDEM PER IL "DOGE", CHE PERO' NON AVRA' DALLA SUA UNA LISTA DI "SUOI" CANDIDATI - A CONTARE SARANNO I VOTI RACCOLTI DAI SINGOLI PARTITI NECESSARI A "PESARSI" IN VISTA DELLE POLITICHE 2027: SE FRATELLI D’ITALIA SUPERASSE LA LEGA IN VENETO, CHE FINE FAREBBE SALVINI? E SE IN CAMPANIA, FORZA ITALIA OTTENESSE UN RISULTATO MIGLIORE DI QUELLO DI LEGA E FRATELLI D'ITALIA, COME CAMBIEREBBERO GLI EQUILIBRI ALL'INTERNO DELLA COALIZIONE DI MAGGIORANZA?

edmondo cirielli giovambattista fazzolari giorgia meloni

DAGOREPORT - C’È UN MISTERO NEL GOVERNO ITALIANO: CHE “FAZZO” FA FAZZOLARI? – IL SOTTOSEGRETARIO ALL’ATTUAZIONE DEL PROGRAMMA FA IL TUTTOLOGO, TRANNE OCCUPARSI DELL’UNICA COSA CHE GLI COMPETE, CIOE' L’ATTUAZIONE DEL PROGRAMMA - SI INDUSTRIA CON LE NOMINE, SI OCCUPA DI QUERELE TEMERARIE AI GIORNALISTI (NEL SENSO CHE LE FA), METTE IL NASO SULLE VICENDE RAI, MA NON FA NIENTE PER PLACARE GLI SCAZZI NEL CENTRODESTRA, DOVE SI LITIGA SU TUTTO, DALL'UCRAINA ALLA POLITICA ECONOMICA FINO ALLE REGIONALI – LO SHOW TRASH IN CAMPANIA E EDMONDO CIRIELLI IN VERSIONE ACHILLE LAURO: L’ULTIMA PROPOSTA? IL CONDONO…

trump epstein

DAGOREPORT - CHE FINE HANNO FATTO LE DUE FOTOGRAFIE DI TRUMP CON IN BRACCIO RAGAZZE GIOVANISSIME A SENO NUDO? A WASHINGTON, FONTI BEN INFORMATE ASSICURANO CHE LE DUE FOTO HOT SIANO TRA LE MIGLIAIA DI FILE DI JEFFREY EPSTEIN, ANCORA DA PUBBLICARE - NEI PROSSIMI GIORNI, GRAZIE AL PASSAGGIO DI UNA PETIZIONE PARLAMENTARE FIRMATA DA 218 DEPUTATI DEMOCRATICI, MA AI QUALI SI SONO AGGIUNTI QUATTRO REPUBBLICANI, LA DIFFUSIONE COMPLETA DEI FILE DEL FINANZIERE PORCELLONE, VERRÀ SOTTOPOSTA AL VOTO DELLA CAMERA. E I VOTI REP POSSONO ESSERE DETERMINANTI PER IL SUCCESSO DELL’INIZIATIVA PARLAMENTARE DEM - SE DA UN LATO L’EVENTUALE DIVULGAZIONE DELLE DUE CALIENTI FOTOGRAFIE NON AGGIUNGEREBBE NIENTE DI NUOVO ALLA SUA FAMA DI PUTTANIERE, CHE SI VANTAVA DI POTER “PRENDERE LE DONNE PER LA FIGA” GRAZIE AL SUO STATUS DI CELEBRITÀ, DALL’ALTRO UN “PUSSY-GATE” DETERMINEREBBE UNO DURO SCOSSONE A CIÒ CHE RESTA DELLA SUA CREDIBILITÀ, IN VISTA ANCHE DEL DECISIVO VOTO DI METÀ MANDATO IN AGENDA IL PROSSIMO ANNO...