leonardo del vecchio nagel

DEL VECCHIO E DEGLI UTILI - NAGEL RISPONDE AL BOSS DI LUXOTTICA CON UN +10% SUI PROFITTI TRIMESTRALI DI MEDIOBANCA, E PRIMA PORGE UN RAMOSCELLO: ''DISCUTEREMO DELLE PROPOSTE DI DELFIN, NON È ESCLUSA L'IPOTESI DI FUSIONI E ACQUISIZIONI'', E POI PERÒ RICORDA CHE ''IL CAMBIO STATUTO È DI COMPETENZA DEI SOCI''. CIOÈ SE L'ARZILLO VECCHIETTO NON TROVA CHI LO SOSTIENE E SUPERA IL ''PATTO LIGHT'' DEL 20%, LA GOVERNANCE NON SI TOCCA…

 

  1. MEDIOBANCA: UTILE TRIMESTRE A 271 MILIONI (+10%)

 (ANSA) - Nel primo trimestre Mediobanca ha registrato un utile netto salito del 10% a 271 milioni, ai massimi livelli degli ultimi tre anni, e ricavi cresciuti del 7% a 684 milioni. Nel trimestre chiuso a fine settembre tutte le attività crescono: i total financial asset, ossia le masse complessive del Wealth Management, salgono del 5% a 68,4 milioni miliardi, gli impieghi del 6% a 45 miliardi e spingono al la redditività sopra la media del settore. Il ritorno sul capitale tangibile (Rote) si attesta al 10% pur in presenza di un'elevata dotazione di capitale (CET1 al 14,2%).

 

LEONARDO DEL VECCHIO NAGEL

Ai ricavi contribuisce l'apporto della partecipata Generali, che sale a 135,5 milioni (98 milioni un anno fa) e riflette il risultato della compagnia al 30 giugno scorso che include utili non ricorrenti dalla cessione di Generali Leben. Il margine di interesse aumenta del 4,4% a 359,1 milioni per il contributo del Consumer (+5,2%) e del Wealth Management (+7,3%) a fronte di un Corporate investment banking stabile. Le commissioni nette restano stabili a 154,9 milioni: l'ingresso di Messier Maris (10,4 milioni) compensa il rallentamento di Capital Market e Specialty Finance mente le fees del Wealth Management (invariate a 69,5 milioni) riflettono il contributo dei segmenti Affluent e Private.

 

Infine i proventi di tesoreria diminuiscono da 40,8 a 34,7 milioni: il maggior contributo di Capital Market Solution (27 milioni contro 17 milioni) è più che assorbito dall'andamento del portafoglio proprietario (banking e trading book) il cui apporto netto flette da 18,6 a 2,5 milioni; il saldo della riserva OCI aumenta da 36,3 a 69,8 milioni, di cui 36,5 milioni su titoli di Stato italiani. I costi di struttura aumentano del 4,1% a 282,5 milioni, con un indice costi/ricavi al 41,3%; l'incremento delle spese del personale (+4,8%) deriva principalmente dal consolidamento di Messier Maris (6,1 milioni) e al rafforzamento delle strutture commerciali Private, Affluent e Consumer mentre le spese amministrative salgono del 3,4%.

 

NAGEL GALATERI

L'indice costi/ricavi si mantiene su livelli contenuti (52%) anche escludendo il contributo di Generali. Guardando ai risultati delle singole divisioni, in particolare nel credito al consumo Compass si conferma motore di crescita per il margine di interesse di gruppo, mantenendo livelli di attività e redditività elevati pur in uno scenario di tassi di mercato in forte contrazione. I ricavi nel trimestre aumentano del 3,9% a 267,3 milioni) per la crescita degli impieghi netti (+7%) che consentono un ulteriore progresso del margine di interesse (+5,2%).

 

 

  1. MEDIOBANCA: NAGEL, DISCUTEREMO SUGGERIMENTI DELFIN

CALTAGIRONE NAGEL GALATERI

 (ANSA) - "Noi dobbiamo rimanere concentrati su quello che facciamo. Ma è nostra consuetudine confrontarci con gli azionisti e le faremo con Delfin. Ci interfacceremo con Delfin per discutere di eventuali loro proposte e suggerimenti". Così l'ad di Mediobanca Alberto Nagel risponde sulle idee già espresse da Del Vecchio sull'attività futura dell'istituto.

 

"Questo è l'unico commento che faccio" ha premesso Nagel rispondendo a una domanda in conference call sulle idee di Leonardo Del Vecchio su Mediobanca, dove è entrato nell'azionariato con un blitz. "Come sapete siamo un'attività vigilata. Questo meccanismo fa sì che l'organo cui spetta la definizione delle strategie è il Cda", ha sottolineato. "Dobbiamo rimanere concentrati sulle consegne del nostro piano, anche perché siamo in situazione di mercato che nei prossimi anni vedrà un contesto di tassi negativi", ha concluso.

 

  1. MEDIOBANCA: NAGEL, CAMBIO STATUTO È DI COMPETENZA DEI SOCI

alberto nagel bollore

 (ANSA) - Un eventuale cambio dello statuto "è di competenza degli azionisti". E' la risposta diplomatica dell'amministratore delegato di Mediobanca, Alberto Nagel, a una domanda sulle ipotesi che il socio Leonardo Del Vecchio valuti di modificare lo statuto nei punti che impongono che l'ad sia scelto all'interno dell'istituto. "Siamo tesi a migliorare la nostra governance, che può sempre essere migliorata", ha aggiunto nella call coi giornalisti. Nella presentazione poi della trimestrale agli analisti, interpellato di nuovo sull'arrivo in forze di Delfin nel capitale, ha sottolineato che "siamo aperti a ogni suggerimento utile e nell'interesse della banca ogni proposta sarà considerata a valutata nel board".

 

  1. MEDIOBANCA: NAGEL, CRESCITA ORGANICA MA RESTA OPZIONE M&A

 (ANSA) - "La nostra politica è di crescita organica ma anche di M&A. Abbiamo guardato e utilizzato con interesse il M&A e abbiamo fatto 4 o 5 operazione negli ultimi anni. Il M&A continua essere un'opzione del progetto attuale ma possiamo consegnare risultati interessanti anche senza l'obbligo di farlo". Con queste parole l'amministratore delegato di Mediobanca indica in una conference call con i giornalisti l'atteggiamento dell'istituto riguardo a opportunità di acquisizioni o fusioni.

 

LEONARDO DEL VECCHIO

"La diversificazione è parte di questo modello che abbiamo costruito in questi anni - ha osservato riguardo allo sviluppo impresso dalla banca al credito al consumo e alla gestione del risparmio a fronte dei suggerimenti di Del Vecchio di puntare di più sull'investment banking -. Se ci sono tendenze di mercato che non favoriscono un'attività come è avvenuto nell'investment banking è importante affiancare a un'attività volatile una più stabile. E si può ovviare grazie al fatto che si sono sviluppati altri business che fanno continuare la crescita".

Ultimi Dagoreport

marina pier silvio berlusconi giorgia meloni antonio tajani quirinale alfredo mantovano

DAGOREPORT - NON CI SARÀ ALCUNA ROTTURA TRA MARINA E PIER SILVIO: NONOSTANTE LA NETTA CONTRARIETÀ ALLA DISCESA IN POLITICA DEL FRATELLINO, SE DECIDESSE, UN GIORNO, DI PRENDERE LE REDINI DI FORZA ITALIA, LEI LO SOSTERRÀ. E L’INCONTRO CON LA CAVALIERA, SOLLECITATO DA UN ANTONIO TAJANI IN STATO DI CHOC PER LE LEGNATE RICEVUTE DA UN PIER SILVIO CARICATO A PALLETTONI, È SALTATO – LA MOLLA CHE FA VENIRE VOGLIA DI EMULARE LE GESTA DI PAPI E DI ‘’LICENZIARE’’ IL VERTICE DI FORZA ITALIA È SALTATA QUANDO IL PRINCIPE DEL BISCIONE HA SCOPERTO IL SEGRETO DI PULCINELLA: TAJANI SOGNA DI DIVENTARE PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA NEL 2029, INTORTATO DA GIORGIA MELONI CHE HA PROMESSO I VOTI DI FRATELLI D’ITALIA. UN SOGNO DESTINATO A SVANIRE QUANDO L’EX MONARCHICO SI RITROVERÀ COME CANDIDATO AL QUIRINALE UN ALTRO NOME CHE CIRCOLA NEI PALAZZI DEL POTERE ROMANO, QUELLO DI ALFREDO MANTOVANO…

giorgia meloni alfredo mantovano francesco lollobrigida carlo nordio andrea giambruno

DAGOREPORT - NON SI PUO' DAVVERO MAI STARE TRANQUILLI: MANTOVANO, IL SAVONAROLA DI PALAZZO CHIGI – D'ACCORDO CON GIORGIA MELONI, PRESA LA BACCHETTA DEL FUSTIGATORE DI OGNI FONTE DI ''DISSOLUTEZZA'' E DI ''DEPRAVAZIONE'' SI È MESSO IN TESTA DI DETTARE L’ORTODOSSIA MORALE  NON SOLO NEL PARTITO E NEL GOVERNO, MA ANCHE SCONFINANDO NEL ''DEEP STATE''. E CHI SGARRA, FINISCE INCENERITO SUL "ROGO DELLE VANITÀ" - UN CODICE ETICO CHE NON POTEVA NON SCONTRARSI CON LA VIVACITÀ CAZZONA DI ALCUNI MELONIANI DI COMPLEMENTO: CI SAREBBE LO SGUARDO MORALIZZATORE DI MANTOVANO A FAR PRECIPITARE NEL CONO D’OMBRA PRIMA ANDREA GIAMBRUNO E POI FRANCESCO LOLLOBRIGIDA – IL PIO SOTTOSEGRETARIO PERÒ NON DORME SONNI TRANQUILLI: A TURBARLI, IL CASO ALMASRI E IL TURBOLENTO RAPPORTO CON I MAGISTRATI, MARTELLATI A TUTTA CALLARA DA RIFORME E PROCURE ALLA FIAMMA...

pier silvio berlusconi silvia toffanin

L’IMPRESA PIÙ ARDUA DI PIER SILVIO BERLUSCONI: TRASFORMARE SILVIA TOFFANIN IN UNA STAR DA PRIMA SERATA - ARCHIVIATA LA FAVOLETTA DELLA COMPAGNA RESTIA ALLE GRANDI OCCASIONI, PIER DUDI HA AFFIDATO ALL'EX LETTERINA DELLE SUCCULENTI PRIME SERATE: OLTRE A “THIS IS ME”, CON FASCINO E MARIA DE FILIPPI A MUOVERE I FILI E SALVARE LA BARACCA, C'E' “VERISSIMO” CHE OCCUPERÀ TRE/QUATTRO PRIME SERATE NELLA PRIMAVERA 2026. IL PROGRAMMA SARÀ PRODOTTO DA RTI E VIDEONEWS CON L’OK DELLA FASCINO A USARE LO “STUDIO-SCATOLA" UTILIZZATA DA MAURIZIO COSTANZO NEL FORMAT “L’INTERVISTA” - COSA C'E' DIETRO ALLE MANOVRE DI PIER SILVIO: E' LA TOFFANIN A COLTIVARE L'AMBIZIONE DI DIVENTARE LA NUOVA DIVA DI CANALE 5 (CON I CONSIGLI DELLA REGINA DE FILIPPI) O È LA VOLONTÀ DEL COMPAGNO DI INCORONARLA A TUTTI I COSTI, COME UN MIX DI LILLI GRUBER E MARA VENIER? 

wang

DAGOREPORT - CICLONE WANG SUL FESTIVAL DI RAVELLO! - PERCHÉ NEGARLO? E' COME VEDERE GIORGIA MELONI COL FAZZOLETTO ROSSO AL COLLO E ISCRITTA ALL’ASSOCIAZIONE DEI PARTIGIANI - YUJA WANG, LA STELLA PIU' LUMINOSA DEL PIANISMO CLASSICO, ENTRA IN SCENA STRIZZATA IN UN VESTITINO DI PAILLETTES CHE SCOPRE LE COSCE FINO ALL'INGUINE, TACCHI “ASSASSINI” E LA SCHIENA NUDA FINO ALL’OSSO SACRO. MA NON STIAMO ASSISTENDO ALLE SCIOCCHEZZE DA DISCOTECA DI CERTE “ZOCCOLETTE” DEL POP IN PREDA A SFOGHI DI TETTE, SCARICHI DI SEDERONI, SCONCEZZE DA VESPASIANO; NO, SIAMO NEL MONDO AUSTERO E SEVERO DEI CONCERTI DI “CLASSICA”: RACHMANINOFF, PROKOFIEV, MOZART, CHOPIN, CAJKOVSKIJ. MA ALLA WANG BASTA UN MINUTO PER FAR “SUONARE” LE COSCE DESNUDE METTENDOLE AL SERVIZIO DELLE EMOZIONI E DELL’INTERPRETAZIONE MUSICALE, CONFERMANDO IN PIENO LE PAROLE DI LUDWIG VON BEETHOVEN: “LA MUSICA È LA MEDIATRICE TRA LA VITA SPIRITUALE E LA VITA SENSUALE” - VIDEO