IL VIRUS DEL LAVORO – LA CASSA INTEGRAZIONE PRIMA O POI FINIRÀ. E COSA FARANNO LE IMPRESE DI FRONTE ALL’IMPOSSIBILITÀ DI LICENZIARE? SEMPLICEMENTE LASCERANNO I LAVORATORI A CASA SENZA STIPENDIO – IL 15 AGOSTO SCADE IL BLOCCO DEI LICENZIAMENTI, MA C’È UN DISALLINEAMENTO DI TEMPI CON L’EROGAZIONE DEGLI AMMORTIZZATORI SOCIALI, CHE…

-

Condividi questo articolo


 

 

Paolo Baroni per “la Stampa”

 

recessione coronavirus recessione coronavirus

«A Landini e a Bononi vorrei dire che siamo tutti nello stesso mare, e quindi o si rema tutti assieme per uscire dalla crisi o altrimenti la barca affonda con tutti dentro» sostiene il sottosegretario al Lavoro Francesca Puglisi. Quanto alle richieste avanzate ieri dal segretario della Cgil nell' intervista al nostro giornale, l' esponente Pd apre sulla possibilità di prorogare il blocco dei licenziamenti («è un problema serio, ne ho discusso in questi giorni anche col mio gruppo parlamentare»), mentre si mostra cauta sulla possibilità di mettere subito altri soldi sugli ammortizzatori sociali.

FRANCESCA PUGLISI FRANCESCA PUGLISI

 

Guerra: monitorare la cassa

«Col decreto Rilancio abbiamo aggiunto 5 settimane per tutti, più altre 4 da settembre - spiega a la Stampa - e adesso dobbiamo innanzitutto vedere come va il tiraggio delle richieste. E poi, magari in sede di conversione in legge dovremo decidere cosa fare.

 

fabbrica coronavirus 3 fabbrica coronavirus 3

Ben sapendo che occorrerà attraversare anche tutto il 2021 che per settori come l' auto o il comparto fiere congressi sarà un anno ancora veramente complicato».

 

fabbrica coronavirus 2 fabbrica coronavirus 2

«Gli ammortizzatori sociali, dopo che è stato fatto tantissimo estendendo la cig anche alle imprese con un solo dipendente ed al terzo settore, aver previsto un contributo per tutti i lavoratori indipendenti e tutte le forme precarie, dagli stagionali ai lavoratori intermittenti, per il governo restano - spiega a sua volta Cecilia Guerra, sottosegretario all' Economia in quota Mdp - Perché oltre a sostenere il reddito dei lavoratori consentono alle imprese di mantenere il loro livello di attività, che è altrettanto importante». Allungare la copertura della cig come chiede Landini? «Il nostro impegno - risponde Guerra - è quello di monitorare in corso d' opera come va la cassa integrazione e provvedere alle ulteriori necessità».

maria cecilia guerra. maria cecilia guerra.

 

Altra questione delicata, lo stop ai licenziamenti. Secondo Puglisi si dovrà certamente porre rimedio al disallineamento dei tempi tra la misura del blocco che scade il 15 agosto e l' erogazione degli ammortizzatori concessi per far fronte alla Covid che dopo le prime 14 settimane potrà essere riattiva per altre 4 settimane solo dal primo settembre.

 

fabbrica coronavirus fabbrica coronavirus

Questo è un problema che ho segnalato dal primo giorno - spiega - ed a cui occorre porre rimedio adesso con un emendamento al dl Rilancio, perché il rischio vero è che una volta finita la cig di fronte all' impossibilità di licenziare le imprese decidano di sospendere i lavoratori, lasciandoli semplicemente a casa senza stipendio. E questo lo dobbiamo ovviamente evitare».

GIUSEPPE CONTE E IL BONUS MONOPATTINO GIUSEPPE CONTE E IL BONUS MONOPATTINO

 

Guardano più avanti secondo Puglisi l' obiettivo deve essere quello di far ripartire tutti i settori, ma soprattutto «occorrerà sostenere l' occupabilità delle persone sia con la prossima legge di Bilancio sia , se arriveranno, utilizzando le risorse del Recovery fund. Occorre aiutare le imprese ad attraversare questa crisi e per farlo dovremo certamente riformare gli ammortizzatori sociali e prevedere politiche attive ben più robuste di quelle attuali, perché pensare di tenere a lungo le persone fuori dal mercato del lavoro sarebbe sbagliato». Quanto ai fondi, conclude Puglisi, «bisogna cercare di acchiappare quante più risorse possibili, usare il programma Sure per rifinanziare gli ammortizzatori, il Recovery fund e anche il Mes, senza farsi problemi perché questo non è più il tempo delle ideologie».

fabbriche tessili fabbriche tessili fabbrica coronavirus 4 fabbrica coronavirus 4 giuseppe conte meme 2 giuseppe conte meme 2 giuseppe conte meme 1 giuseppe conte meme 1 fabbrica coronavirus 1 fabbrica coronavirus 1

 

Condividi questo articolo

ultimi Dagoreport

DAGOREPORT - CON AMADEUS, DISCOVERY RISCHIA: NON È UN PERSONAGGIO-FORMAT ALLA STREGUA DI CROZZA E FAZIO. È SOLO UN BRAVISSIMO CONDUTTORE MA SENZA UN FORMAT FORTE CHE L’ACCOMPAGNI, SARÀ DURISSIMA FAR DIGITARE IL TASTO 9. NELLA TV DI OGGI I PRODUTTORI DI CONTENUTI VENDONO CHIAVI IN MANO IL PACCHETTO FORMAT+CONDUTTORE ALLE EMITTENTI - ALLA CRESCITA DI DISCOVERY ITALIA, NEL 2025 SEGUIRA' ''MAX'', LA PIATTAFORMA STREAMING DI WARNER BROS-HBO CHE PORTERÀ A UNA RIVOLUZIONE DEL MERCATO, A PARTIRE DALLA TORTA PUBBLICITARIA. E LE RIPERCUSSIONI RIMBALZERANNO SUI DIVIDENDI DI MEDIASET E LA7 - A DIFFERENZA DI RAI E IN PARTE DI MEDIASET, DISCOVERY HA UNA STRUTTURA SNELLA, SENZA STUDI DI REGISTRAZIONE, SENZA OBBLIGHI DI ASSUNZIONI CLIENTELARI NÉ DI FAR TALK POLITICI - LIBERI DI FARE UN CANALE5 PIÙ GIOVANE E UN’ITALIA1 PIÙ MODERNA, IL PROSSIMO 9 GIUGNO DOVRANNO DECIDERE SE FARE O MENO UNO SPAZIO INFORMATIVO. NEL CASO IN CUI PRELEVERÀ IL SÌ, SARÀ UN TG MOLTO LEGGERO, UNA SORTA DI ANSA ILLUSTRATA (E QUI RICICCIA L'OPZIONE ENRICO MENTANA)    

DAGOREPORT L’INTELLIGENCE DI USA E IRAN HANNO UN PROBLEMA: NETANYAHU - L'OPERAZIONE “TERRORISTICA” CON CUI IL MOSSAD HA ELIMINATO IL GENERALE DELLE GUARDIE RIVOLUZIONARIE IRANIANE NELL'AMBASCIATA IRANIANA A DAMASCO E LA SUCCESSIVA TENSIONE CON TEHERAN NON È SPUNTATA PER CASO: È SERVITA AL PREMIER ISRAELIANO A "OSCURARE" TEMPORANEAMENTE LA MATTANZA NELLA STRISCIA DI GAZA, CHE TANTO HA DANNEGGIATO L'IMMAGINE DI ISRAELE IN MEZZO MONDO - NETANYAHU HA UN FUTURO POLITICO (ED EVITA LA GALERA) SOLO FINCHÉ LA GUERRA E LO STATO D'ALLARME PROSEGUONO...

DAGOREPORT – BIDEN HA DATO ORDINE ALL'INTELLIGENCE DELLA CIA CHE LA GUERRA IN UCRAINA DEVE FINIRE ENTRO AGOSTO, DI SICURO PRIMA DEL 5 NOVEMBRE, DATA DEL VOTO PRESIDENZIALE AMERICANO - LO SCENARIO E' QUESTO: L’ARMATA RUSSA AVANZERÀ ULTERIORMENTE IN TERRITORIO UCRAINO, IL CONGRESSO USA APPROVERÀ GLI AIUTI MILITARI A KIEV, QUINDI PUTIN IMPORRÀ DI FARE UN PASSO INDIETRO. APPARECCHIATA LA TREGUA, FUORI ZELENSKY CON NUOVE ELEZIONI (PUTIN NON LO VUOLE AL TAVOLO DELLA PACE), RESTERA' DA SCIOGLIERE IL NODO DELL'UCRAINA NELLA NATO, INACCETTABILE PER MOSCA – NON SOLO 55 MILA MORTI E CRISI ECONOMICA: PUTIN VUOLE CHIUDERE PRESTO IL CONFLITTO, PER NON DIVENTARE UN VASSALLO DI XI JINPING... 

FLASH! - FACILE FARE I PATRIOTI CON LE CHIAPPE ALTRUI – INDOVINATE CHE AUTO GUIDA ADOLFO URSO, IL MINISTRO CHE PER DIFENDERE L'ITALIANITÀ HA “COSTRETTO” ALFA ROMEO A CAMBIARE NOME DA “MILANO” A “JUNIOR”? UN PRODOTTO DELL’INDUSTRIA MADE IN ITALY? MACCHÉ: NELLA SUA DICHIARAZIONE PATRIMONIALE, SPUNTANO UNA VOLKSWAGEN T-CROSS E UNA MENO RECENTE (MA SOSTENIBILE) TOYOTA DI INIZIO MILLENNIO. VEDIAMO IL LATO POSITIVO: ALMENO NON SONO DEL MARCHIO CINESE DONFGENG, A CUI VUOLE SPALANCARE LE PORTE...