messina massiah

IL VIRUS NON FERMA INTESA – GLI AZIONISTI HANNO DATO IL VIA LIBERA ALL’OFFERTA PUBBLICA DI ACQUISTO SU UBI. SI ANDRÀ AVANTI ANCHE CON L’ADESIONE DEL 50% PIÙ UN’AZIONE DEL CAPITALE E NON CON I DUE TERZI PREVISTI INIZIALMENTE. MA LA MAGGIORANZA DI BLOCCO DELL'ISTITUTO BRESCIAN-BERGAMASCO POTREBBE NON ESSERE COSÌ SCONTATA – DISTRIBUZIONE DEI DIVIDENDI SOSPESA PER VIRUS, MA CI SONO 19 MILIARDI DI ECCEDENZA DI CAPITALE

 

 

L’ASSEMBLEA DEI SOCI DI INTESA SANPAOLO HA APPROVATO IL BILANCIO E DATO IL VIA LIBERA ALL’AUMENTO DI CAPITALE DA 2,6 MILIARDI PER L’OFFERTA PUBBLICA DI SCAMBIO SU UBI

https://www.dagospia.com/rubrica-4/business/ubi-maior-intesa-non-cessat-ndash-rsquo-assemblea-soci-intesa-234740.htm

 

 

Carlo Messina

«OPERAZIONE UBI PIÙ VALIDA CHE MAI» LA RICAPITALIZZAZIONE APPROVATA È DI 2,6 MILIARDI AI PREZZI ATTUALI DI BORSA

Da “il Giornale”

 

Gli azionisti di Intesa Sanpaolo danno il via libera in assemblea all' offerta pubblica di acquisto (Ops) su Ubi e si attrezzano a confrontarsi con la resistenza dei soci di riferimento dell' istituto bergamasco. L' Ops, secondo quanto annunciato ieri dall' ad della Ca' de Sass Carlo Messina sarà valida anche solo con l' adesione del 50% più un' azione del capitale di Ubi e non, come inizialmente previsto, con l' adesione dei due terzi del capitale del gruppo guidato da Victor Massiah.

intesa sanpaoo

 

Il raggiungimento della maggioranza di blocco di Ubi potrebbe essere un orizzonte non così scontato da raggiungere per l' istituto milanese considerando l' opposizione dei pattisti del gruppo bergamasco (e in particolare del Car al 18,76% e del Patto dei Mille all' 1,6%), complessivamente vicini al 30% del capitale. In Piazza Affari Intesa Sanpaolo ha chiuso la seduta in rialzo del 3,8% a 1,4 euro.

VICTOR MASSIAH

 

«Grazie al sostegno dei nostri azionisti proseguiamo con maggiore convinzione nell' Ops promossa nei confronti di Ubi» ha commentato Messina che si propone di creare «un campione italiano leader a livello continentale, in grado di generare ulteriori benefici per tutti gli stakeholder e per i territori di elezione di Ubi». A votare a favore dell' operazione è stato il 51,22% del capitale, ovvero il 98,04% del capitale presente in assemblea avvenuta, come ormai da prassi in tempi di coronavirus, a porte chiuse e chiamata a deliberare anche il bilancio 2019.

 

Carlo Messina

Gli azionisti hanno quindi delegato il cda a deliberare, entro il fine anno, un aumento di capitale fino a 1,945 miliardi di azioni ordinarie della Ca' de Sass a servizio dell' Ops, pari ai prezzi attuali a un aumento di capitale di 2,6 miliardi. L' offerta (1,7 azioni Intesa di nuova emissione per ogni titolo Ubi), al lancio dell' operazione a metà febbraio valutava il gruppo bergamasco 4,9 miliardi (0,6 volte il patrimonio netto), oggi dopo lo tsunami che ha attraversato i mercati, poco più della metà.

Gian Maria Gros-Pietro, presidente di Intesa Sanpaolo, Carlo Messina, ad, e Giovanni Bazoli, presidente onorario

 

Ad oggi, con i numeri noti, il goodwill negativo (costi di avviamento) per la Ca' de Sass sarebbe di 4 miliardi rispetto ai 2,2 preventivati sui valori di mercato di metà febbraio.

VICTOR MASSIAH CARLO MESSINA

Messina è poi voluto tornare a ribadire come per Ubi l' Ops, nel contesto generato dall' epidemia, rappresenti «una prospettiva ancor più rilevante» grazie alla «elevata patrimonializzazione, robusta copertura dei crediti deteriorati, dimensione, diversificazione e capacità di investimento assumono ora ulteriore valore».

UBI BANCA

 

Al di là dei termini economici dell' offerta, il manager ha sottolineato di aver previsto per il territorio di Ubi «dieci miliardi di credito aggiuntivi, senza alcuna revoca dei fidi concessi», ha promesso «la valorizzazione del personale di Ubi che manterrà piena autonomia nell' erogazione del credito a livello locale» e infine ha garantito «il rafforzamento di queste aree grazie all' assunzione di 2500 giovani».

 

Bazoli e Victor Massiah

Oltre ad allettare il personale, Messina ha sottolineato la volontà «di portare la nostra capacità di remunerare gli azionisti in maniera significativa e sostenibile con dividendi distribuiti pari a 13,5 miliardi in cinque anni senza considerare i 3,4 miliardi di dividendi a valere sull' utile 2019 la cui distribuzione è stata sospesa fino a ottobre» in seguito alle indicazioni della Bce.

 

UBI BANCA BRESCIA

Grazie ai 19 miliardi di eccedenza di capitale, Intesa Sanpaolo sarà tra le banche, nei prossimi mesi, potranno tornare a staccare la cedola che rappresenta un sostegno per gli azionisti privati e «un cruciale supporto per le 26 fondazioni azioniste» ancor di più nell' attuale scenario di mercato.

 

Carlo Messina

E proprio per l' emergenza Covid19, la banca ha messo a disposizione 50 miliardi di nuovo credito. Nei primi tre mesi del 2020, come affermato da Messina «le erogazioni a medio lungo termine, a sostengo degli investimenti, di famiglie e imprese in Italia nei primi tre mesi dell' anno, sono state pari a 14 miliardi di euro».

Ultimi Dagoreport

giorgia meloni maurizio belpietro francesco saverio garofani sergio mattarella

DAGOREPORT - IL “PIANO DEL QUIRINALE PER FERMARE MELONI” NON ESISTE: LO “SCOOP” DELLA “VERITÀ” È STATO CONFEZIONATO CON L’OBIETTIVO DI PRENDERE DI MIRA SERGIO MATTARELLA, COME MASSIMA RAPPRESENTANZA DI QUEL "DEEP STATE" CHE I CAMERATI DI PALAZZO CHIGI HANNO SUL GOZZO – LA STATISTA DELLA SGARBATELLA SOGNA L’EGEMONIA ISTITUZIONALE: BOCCIATO IL PREMIERATO, VUOLE CAMBIARE CON LA FORZA IL SISTEMA MODIFICANDO LA LEGGE ELETTORALE E INSERENDO IL NOME DEL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO SULLA SCHEDA (COSI' DA BYPASSARE DI FATTO I POTERI DI NOMINA DEL PREMIER CHE SPETTANO AL COLLE) - MA NON TUTTO FILA LISCIO: LEGA E FORZA ITALIA SI OPPONGONO PERCHE' NON VOGLIONO ESSERE CANNIBALIZZATI DA FDI E IN CAMPANIA E PUGLIA SI PROSPETTA UNA BATOSTA PER IL CENTRODESTA - DA QUESTO DERIVA QUEL NERVOSISMO, CON VITTIMISMO PARACULO ANNESSO, CHE HA SPINTO GIORGIA MELONI A CAVALCARE IL “COMPLOTTO DEL COLLE” – E SE FDI, PER BOCCA DI BIGNAMI E MALAN, NON AVESSE RINCULATO, DAL QUIRINALE SAREBBE PARTITO UN SILURO A TESTATA MULTIPLA...

francesco saverio garofani sergio mattarella giorgia meloni maurizio belpietro

DAGOREPORT - MA QUALE “COMPLOTTO DEL QUIRINALE CONTRO GIORGIA MELONI”! DIETRO ALLA DIFFUSIONE DELLE PAROLE DI FRANCESCO SAVERIO GAROFANI ALLA “VERITÀ” DI BELPIETRO C'E' UNA “GOLA PROFONDA” UN PO’ PASTICCIONA, CHE SI E' FATTA SGAMARE IN MEZZA GIORNATA - DAGOSPIA È IN GRADO DI AGGIUNGERE ALCUNI DETTAGLI SULLA CENA DI GIOVEDÌ 13 NOVEMBRE ALLA TERRAZZA BORROMINI. A TAVOLA C’ERANO SEDICI PERSONE: OLTRE ALL’ORGANIZZATORE, LUCA DI BARTOLOMEI E A FRANCESCO GAROFANI, C’ERANO MANAGER, CONSULENTI, UN AD DI UNA BANCA, DUE CRONISTI SPORTIVI E…UN GIORNALISTA CHE IN PASSATO HA LAVORATO IN UN QUOTIDIANO DI DESTRA, GIA' DIRETTO DA BELPIETRO. SARÀ UN CASO CHE LA MAIL A FIRMA “MARIO ROSSI”, DA CUI È NATO LO “SCANDALO”, SIA STATA INVIATA ANCHE AL MELONIANO "IL GIORNALE" (CHE PERO' L'HA IGNORATA)? - IL CONTESTO ERA CONVIVIALE, SI PARLAVA DI CALCIO E DEL PD, MA GAROFANI NON HA MAI PRONUNCIATO LA PAROLA “SCOSSONE”, CHE INFATTI NELLA MAIL ORIGINALE NON C’È - L’AUDIO? ANCHE SE CI FOSSE, BELPIETRO NON POTREBBE PUBBLICARLO PERCHÉ SAREBBE STATO CARPITO ILLEGALMENTE...

maurizio belpietro giorgia meloni la verita

DAGOREPORT - IL GIOCO DI PRESTIGIO DI MAURIZIO BELPIETRO: LO "SCOOP" SUL PRESUNTO “PIANO DEL QUIRINALE PER FERMARE LA MELONI” È BASATO SULLE PAROLE “PROVVIDENZIALE SCOSSONE”, CHE IL CONSIGLIERE DEL COLLE, FRANCESCO SAVERIO GAROFANI, AVREBBE PRONUNCIATO ALLA CENA DOPO L’EVENTO IN RICORDO DI AGOSTINO DI BARTOLOMEI. MA NELLA MAIL ANONIMA CHE SEGNALA LA VICENDA A "LA VERITA'" QUELLE DUE PAROLE NON SONO VIRGOLETTATE: SEMBRANO ESSERE UN RAGIONAMENTO DELL’AUTORE, IL MISTERIOSO "MARIO ROSSI" – “LINKIESTA”: “PER CAPIRE COSA PENSI MELONI BISOGNA LEGGERE ‘LA VERITÀ’, ESATTAMENTE COME PER CAPIRE COSA PENSI GIUSEPPE CONTE BISOGNA LEGGERE ‘IL FATTO’. QUANTI SI BEVONO OGGI LA FAVOLA DELLA SVOLTA ATLANTISTA ED EUROPEISTA DI MELONI, FAREBBERO BENE A LEGGERE ‘LA VERITÀ’, SMACCATAMENTE FILO-PUTINIANO, NO VAX E NO EURO. LA VERITÀ DEL GOVERNO MELONI STA LÌ”

tommaso cerno antonio giampaolo angelucci alessandro sallusti il giornale

FLASH! – COME PREVISTO, ANTONIO E GIAMPAOLO ANGELUCCI HANNO DECISO CHE, A PARTIRE DAL PRIMO DICEMBRE, AVVERRÀ IL CAMBIO DI DIREZIONE DE “IL GIORNALE” CON L’ARRIVO DI TOMMASO CERNO CHE, A SUA VOLTA, VERRÀ RIMPIAZZATO A “IL TEMPO” DA DANIELE CAPEZZONE – MALGRADO LA PROPOSTA DI ANDARE ALLA DIREZIONE EDITORIALE DE “IL GIORNALE”, AL POSTO DI VITTORIO FELTRI, CHE PASSEREBBE A QUELLA DI “LIBERO”, ALESSANDRO SALLUSTI NON L’HA PRESA BENE: IL BIOGRAFO DI GIORGIA MELONI LO CONSIDERA UNA DIMINUTIO PER IL SUO PRESTIGIO E MIREREBBE A DARE VITA A UN PROGETTO MEDIATICO CON NICOLA PORRO…