VOLANO LETTERE DI LICENZIAMENTO? - I COMMISSARI LIQUIDATORI DI AIR ITALY HANNO ANNUNCIATO IL LICENZIAMENTO COLLETTIVO PER TUTTI I 1450 DIPENDENTI DELLA, COSA CHE È PERMESSA DALLA NORMATIVA SULLA LIQUIDAZIONE IN BONIS (CIOÈ RIPAGANDO I CREDITORI). MA LA DE MICHELIS FERMA I COMMISSARI: CAMBIATE PROCEDURA - ECCO COSA FARE SE AVETE ACQUISTATO BIGLIETTI CON LA COMPAGNIA

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COSA SUCCEDE A CHI HA COMPRATO I BIGLIETTI

Leonard Berberi per www.corriere.it

 

Cosa succede: voli garantiti fino al 25 febbraio

Da martedì 11 febbraio e fino al 25 febbraio 2020 i voli Air Italy saranno operati da altri vettori «agli orari e nei giorni previsti». Chi ha un biglietto entro tale data potrà volare regolarmente. Tutti quelli che hanno prenotato voli in partenza o in arrivo in date successive al 25 febbraio «saranno riprotetti o rimborsati integralmente». La garanzia vale anche per le prime partenze del mattino del 26 febbraio con destinazione Malpensa

 

Chi si sposta prima e dopo l’ultima data operativa

Chi volerà a cavallo del 25 febbraio? Il viaggio di andata sarà operato, mentre per quello di rientro dopo il 25 febbraio potrà volare su un altro vettore riprotetto da Air Italy (dettagli ai numeri 892928 dall’Italia, +39078952682 dall’estero, +1 866 3876359 dagli Usa, +1 800 7461888 dal Canada o rivolgendosi all’agenzia di viaggi). In alternativa potrà chiedere il rimborso, scrivendo all’indirizzo email refunds@airitaly.com

 

al baker air italy al baker air italy

Rimborso o riprotezione dopo la «fascia di garanzia»

Se acquistati direttamente via web o contact center Air Italy i biglietti saranno rimborsati secondo modalità che saranno fornite via email o scrivendo a refunds@airitaly.com. Se acquistati tramite biglietteria Air Italy i ticket saranno integralmente rimborsati presentandosi ad una qualsiasi biglietteria del vettore e se acquistati tramite agenzia di viaggi sarà necessario per il rimborso o per soluzioni alternative di viaggio, rivolgersi all’agenzia stessa.

 

 

  1. AIR ITALY:IN ARRIVO LICENZIAMENTO PER 1.450 DIPENDENTI

 (ANSA) - Licenziamento collettivo per tutti i 1.450 dipendenti Air Italy: lo hanno annunciato questa mattina i commissari liquidatori della compagnia ai dirigenti riuniti in conference call a Olbia e Malpensa. Nelle prossime settimane si liquida tutto e già dai prossimi giorni partiranno le lettere di licenziamento.

 

"Ancora non è arrivata alcuna lettera di licenziamento. Ma arriverà non appena i liquidatori definiranno il percorso con i dirigenti aziendali. Non c'è alcuna intenzione della proprietà di fare alcunché: occorre evitare che partano le prime lettere", dice all'ANSA il segretario della Filt Cgil regionale Arnaldo Boeddu, "Stiamo lavorando con il ministero dei Trasporti e dello Sviluppo economico per provare a cambiare la procedura ed evitare la liquidazione. Aspettiamo la convocazione dei due ministeri con cui andremo a parlare. Nel frattempo - incalza Boeddu - non bisogna arrendersi e fermarsi: vanno continuati presidi e assemblee, fino a quando non avremo risposte in questo senso".

aeroporto costa smeralda aeroporto costa smeralda

 

 Il leader della Filt ribadisce che "l'intera categoria e la stessa confederazione a tutti i livelli stanno chiedendo il blocco della procedura di liquidazione in bonis e la contestuale operatività della compagnia. Gli aerei e il personale di Air Italy, tutti devono tornare a poter svolgere il proprio lavoro e lasciare il tempo necessario alle parti in causa, dal governo nazionale alle istituzioni regionali alle organizzazioni sindacali, di evitare un vero e proprio dramma sotto l'aspetto occupazionale, sociale ed economico per tutto il Paese".

 

  1. AIR ITALY, AL MOMENTO NESSUNA LETTERA DI LICENZIAMENTO

 (ANSA) - Al momento non è partita alcuna lettera di licenziamento per i 1.450 lavoratori di Air Italy. Nella nota ufficiale della società si parla della conferma della procedura di liquidazione in bonis, un iter che secondo il codice civile prevede 75 giorni di tempo, quindi entro maggio, per dare corso al licenziamento collettivo. Nel frattempo, spiega la stessa nota, la società si è impegnata ad esplorare la strada della cessione del ramo d'azienda per cercare di salvaguardare il più possibile i lavoratori.

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  1. AIR ITALY:DE MICHELI AI LIQUIDATORI,CAMBIARE PROCEDURA

 (ANSA) - La ministra delle infrastrutture e trasporti Paola De Micheli, nella giornata di oggi, ha scritto ai liquidatori per "formalizzare l'urgente richiesta di cambio della procedura, dal momento che la liquidazione danneggia pesantemente i lavoratori e la possibilità di garantire il trasporto aereo sulla Sardegna". Lo si legge in una nota del Ministero.

 

  1. TRASPORTO AEREO: SINDACATI, SCIOPERO 24 ORE IL 25/2

 (ANSA) - I sindacati hanno proclamato uno sciopero nazionale di 24 ore di tutto il personale delle società e compagnie del trasporto aereo per martedì 25 febbraio. Alla base della protesta, la "grave crisi che imperversa nel settore - si legge nella proclamazione - e il proliferare di situazioni di pesante crisi industriale" come Air Italy e Alitalia. A questo si aggiunge il nodo dell'annullamento del finanziamento del Fondo di solidarietà del trasporto aereo che contribuisce ad integrare i redditi dei lavoratori posti in ammortizzatore sociale.

 

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  1. AIR ITALY: IPOTESI SALVATAGGIO REGIONE SARDA, È GIÀ SCONTRO

 (ANSA) - L'eventuale ingresso della Regione Sardegna nella compagine societaria di Air Italy irrompe nel dibattito politico. E' solo un'ipotesi ma dai contorni sempre più concreti, viste le ultime dichiarazioni del governatore Christian Solinas che presto incontrerà Akbar Al Baker, Ceo di Qatar Airwais, la compagnia che detiene il 49% della società appena messa in liquidazione. Il presidente della Giunta ha chiarito che l'unica via d'uscita è assicurare alla Sardegna una compagnia aerea. Il salvataggio passerebbe per la Sfirs, la società per azioni intermediario finanziario della Regione.

 

Nelle fila dell'opposizione, se il Partito democratico si è già espresso a favore di una soluzione del genere, magari sul modello della Corsica, i Progressisti non ne vogliono sapere. "Sono fermamente contrario a ogni forma di ingresso della Regione Sardegna nel pacchetto azionario di compagnie aeree - spiega il capogruppo Francesco Agus in un post su Facebook. Come sono contrario all'idea che possano essere investiti denari pubblici per la creazione di nuovi vettori incapaci di stare su un mercato altamente competitivo come è quello del trasporto di persone".

 

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Il consigliere precisa di non essere pregiudizialmente contrario alla partecipazione pubblica nel settore economico. Ma "in alcuni settori - chiarisce Agus - non esiste alcuna possibilità per società a partecipazione pubblica di reggere un mercato globale, competere con i privati, fare utili e non perdite constanti da ripagare ogni anno sottraendo denaro pubblico allo sviluppo". Quindi, propone, "si faccia il possibile per difendere i diritti dei lavoratori: la partita, nelle mani dei ministeri competenti, Sviluppo economico, Infrastrutture e trasporti, Lavoro e Politiche sociali, deve vedere anche il coinvolgimento della Regione, Giunta e Consiglio insieme". Tuttavia, ribadisce Agus, "vista l'emergenza, evitiamo ogni avventurismo: sarebbe una follia pensare di risolvere il problema pregiudicando le risorse pubbliche di oggi e sopratutto quelle di domani".

 

  1. TRASPORTO AEREO: SINDACATI, NON C'È PIÙ TEMPO,SI ATTIVI CONTE

 (ANSA) - "Lo stop delle attività di Air Italy e di Ernest Airlines sono inaccettabili e sono purtroppo solo l'inizio del tracollo. Nonostante la situazione gravissima, ancora non ci è giunta una convocazione urgente dai Ministri De Micheli, Patuanelli e Catalfo!". Lo dichiarano unitariamente Filt Cgil, Uiltrasporti, Ugl TA, che proseguono:

 

"Sono mesi che inascoltati stiamo lanciando l'allarme sullo stato di abbandono in cui riversa il trasporto aereo, giunto ormai a un livello di emergenza tale da essere sull'orlo della incontrollabilità. Il trasporto aero è strategico per la mobilità e il turismo in arrivo, rappresenta una percentuale importante di Pil e dà occupazione a decine di migliaia di lavoratori in tutta Italia, ma Governo e Ministri non sembrano dare la dovuta rilevanza politica a tutto questo. È urgentissima una convocazione interministeriale ai massimi livelli - proseguono - e chiediamo che anche il Presidente del Consiglio Conte si attivi, visto il silenzio dei suoi ministri". "Non c'è più tempo - concludono -. La politica svolga il proprio ruolo".

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"Occorre affrontare subito l'emergenza del settore, dotarlo dei necessari ammortizzatori sociali, trovare soluzioni alle crisi aziendali a partire da Air Italy, Ernest Airlines e Alitalia, regolare il mercato e fare sistema per salvare questa parte rilevante dell'economia italiana", sottolineano i sindacati, evidenziando che "non c'è più tempo: già dalle prossime settimane molti lavoratori verranno licenziati".

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