playstation 5

DAGOGAMES BY FEDERICO ERCOLE - IL 19 NOVEMBRE ARRIVA PLAYSTATION 5 ED ECCO IN ANTEPRIMA LA RECENSIONE - LA QUALITÀ LUDICA DEL RIVOLUZIONARIO CONTROLLER DUAL-SENSE, LA GRATIFICANTE ASSENZA DI TEMPI DI CARICAMENTO, LO SPLENDORE VISIVO E SONORO - L’ESPERIENZA DI VOLTEGGIARE TRA I NEVOSI CIELI DI UNA NEW YORK NATALIZIA NEI PANNI DI ARACNIDE DI SPIDER-MAN…

Federico Ercole per Dagospia

 

PLAYSTATION 5

La accendi, questa grossa console dal disegno bizzarro, persino sfrontato e tutt’altro che minimale così,  quando vaghe luci blu scuro animano la quasi vitrea superficie nera contenuta dalle alte ali bianche, si realizza la sua vera grazia celata in maniera parziale quando la nuova macchina da gioco è inerte.  Playstation 5 è un oggetto che vuole farsi notare dentro casa, una presenza che si afferma con la sua dimensione e con il suo disegno cyber-cavalleresco, -che ha invece qualcosa delle architetture romane di Renzo Piano quando posta in orizzontale- in modo che lo sguardo sia inevitabilmente attratto dalla sua forma e la identifichi come spazio di gioco.

 

 

Tuttavia quando la console si avvia l’occhio abbandona le superfici bianco-nere e si fissa sullo schermo dove si verifica un’esplosione gentile  in altissima definizione di colori e suoni. Ecco quindi rivelarsi il menù, minimale ed efficace nel restituire l’idea della possibilità di gioco immediato. Ci vuole pochissimo infatti per cominciare a giocare, dentro la Playstation 5 è già contenuto un delizioso platform in 3D intitolato Astro’s Playroom, così lo si seleziona e in un battito di ciglia siamo dentro al videogame.

 

il media remote control di playstation 5

Ecco quindi la prima occasione di stupore suscitata da Playstation 5, quel sentore immediato di “nuova generazione” del videogioco che questa comunica al di là del fulgore visivo del 4k e di tutte le specifiche tecniche: una velocità di caricamento dati tale che questo viene pressoché annullato. Dimenticatevi quindi delle attese dopo il Game Over, della linea del “loading” che segmenta l’esperienza di gioco. Grazie alla SSD (solid state drive, unità di memoria allo stato solido) di Playstation 5 si verifica questo miracolo, trasformando in maniera radicale l’esperienza oltre che essere un’unità utile a incrementare ogni prestazione della console.

 

E’ durante l’esperienza di gioco con Astro’s Playroom che si attua il secondo motivo di meraviglia; questo platform che è un canto d’amore per la storia di Playstation dalle origini a oggi è pensato per farci familiarizzare con il nuovo, rivoluzionario controller chiamato Dual-Sense, un oggetto solido ed elegante, molto comodo da impugnare e con una batteria interna (finalmente) alquanto duratura, considerate le sue prestazioni.

 

 Il Dual-Sense alimenta tramite le sue sinfoniche e variabili vibrazioni una dialettica tattile continua ma senza che lo proviate risulta complesso comunicare la sua differenza con qualsiasi altro sistema simile del passato. Attraverso le mani si apre un nuovo panorama che si unisce a quelli visivi e sonori; con una serie varissima di sfumature ci illudiamo di “sentire” gli oggetti e le superfici su cui trascorre il robottino Astro, siano esse liquide, metalliche, rocciose e vegetali.

 

ricarica dualsense

Inoltre sul Dual-Sense c’è un microfono che produce suoni che si fondono con le vibrazioni e con quelli provenienti dall’impianto audio collegato allo schermo in un contrappunto sorprendente, nuovo. Chissà se tutti i videogiochi, soprattutto quelli degli studi non interni a Sony, sfrutteranno a dovere le potenzialità di questo eccezionale Dual Sense, compresa la promettente adattabilità dei grilletti dorsali, la cui pressione può essere dosata dalle dita con estrema precisione. Il Dual-Sense promette numerose possibilità per inventare strabilianti e nuove dinamiche ludiche, agli sviluppatori l’onere di sfruttarle a dovere.

 

L’ALTRO UOMO-RAGNO

Playstation 5 esce al lancio con alcune preziose esclusive, possiamo già oggi scrivere di una di queste, ovvero Marvel’s Spider-man Miles Morales  di Insomniac Games, il seguito del già ottimo videogioco sull’uomo aracnide del 2018. Tramite quest’opera possiamo constatare subito la potenza ludica e grafica della nuova console, calandoci in una New York natalizia di rara bellezza metropolitana, talvolta ramata da rosseggianti tramonti che si eternano e altre resa algida e misteriosa da fitte nevicate.

playstation 5

 

Miles Morales, giovane allievo afro-americano di Peter Parker, dai poteri elettrizzanti e di invisibilità, è il protagonista di un’avventura forse concisa (dipende da come la si gioca e si affrontano le affascinanti missioni secondarie) ma densa di emozioni e visioni, talvolta persino socialmente impegnate, considerate le sue implicazioni politiche che indagano sul bioritmo urbano di Harlem (Black Lives Matter, leggiamo su un grande murales), su spietate e interessate riqualificazioni urbane e sullo sfruttamento della popolazione più debole e meno tutelata.

 

Anche questa avventura rivela quanto sia utile, ai fini del coinvolgimento e del divertimento, l’assenza dei tempi di caricamento mentre sfrecciamo appesi alle nostre ragnatele producendo spettacolari e ipercinetiche acrobazie, ci specchiamo sui vetri dei grattacieli insieme a stormi di piccioni spaventati, combattiamo coreografiche battaglie contro gruppi di perniciosi nemici. Possiamo scegliere nel menù di gioco se privilegiare la risoluzione o il “frame-rate”, cosa che rende l’esperienza di personalizzabile ed estremamente godibile anche da chi non ha un super-televisore 4K, perché anche su Full-Hd con l’HDR attivato e la frequenza dei dei fotogrammi attorno ai 60 fps, la Playstation 5 dimostra il suo scarto tecnologico dalla scorsa generazione Sony.

 

Marvel’s Spiderman ribadisce il valore delle funzioni del controller Dual Sense, facendoci percepire al tocco le ragnatele lanciate da Miles, la loro resistenza e tensione.

Super-eroica esclusiva, così bella da giocare e vedere che sembra impossibile sia stata sviluppata anche per Playstation 4, l’avventura di Miles Morales non dimostra solo la qualità di Playstation 5 ma come per validità e varietà di titoli esclusivi (aspettiamo ancora il remake del capolavoro Demon’s Souls e il probabilmente divertente Sack Boy Big Adventure) questo è uno dei migliori lanci, forse il migliore, di una console Sony. 

le cuffie di playstation 5

 

OUVERTURE IN DO MAGGIORE

Insomma l’alba di Playstation 5 è da subito rosea e limpida, malgrado le ombre nere del periodo oscuro e malato durante la quale sorge. Una luminosa ouverture in Do Maggiore (malgrado la grandiosa e terrificante oscurità di Demon’s Souls!) che ci fa sperare almeno nel futuro del videogioco inteso come opera, grande o piccola che sia, e non solo come servizio da consumare e dimenticare. I videogiochi hanno una storia, Playstation e i suoi studi hanno fatto parte di questa storia, e Sony sembra esserne consapevole, proiettandosi nel futuro con la coscienza del suo straordinario passato. Non è che l’inizio di una nuova avventura tuttavia, il valore definitivo e storico di questa console si rivelerà nei prossimi mesi, anzi, anni.

Ultimi Dagoreport

andrea orcel unicredit giorgiia meloni giovanbattista fazzolari giancarlo giorgetti francesco gaetano caltagirone lovaglio milleri

DAGOREPORT - SUL RISIKO BANCARIO, DI RIFFA O DI RAFFA, L’ARMATA BRANCA-MELONI HA FATTO L’ENNESIMA FIGURA DI MERDA - DI SICURO, NON POTRÀ PIÙ FAR RIDERE I POLLI BLATERANDO CHE UNICREDIT È UNA BANCA STRANIERA, QUINDI L’OPA SU BANCO BPM VA STOPPATA PERCHÉ È UNA MINACCIA PER LA ‘’SICUREZZA NAZIONALE’’ - PROSSIMAMENTE IL CEO DI UNICREDIT, ANDREA ORCEL, AVRÀ MANI LIBERE PER SCEGLIERE QUALE BANCA PAPPARSI, MENTRE NEI PROSSIMI DUE MESI I GENI DI ‘’PA-FAZZO” CHIGI AVRANNO I NEURONI MOLTO IMPEGNATI PER RISPONDERE CON UNA MODIFICA DELLA LEGGE (CHISSÀ SE AVRÀ EFFETTO RETROATTIVO) ALLA PROCEDURA D'INFRAZIONE DI BRUXELLES - SE POI ORCEL SARÀ COSTRETTO DAL GOVERNO DI BERLINO A VENDERE LA SUA PARTECIPAZIONE IN COMMERZBANK, UNA VOLTA INTASCATO IL RICCO BOTTINO, LE OPZIONI SULLA SUA SCRIVANIA PER EVENTUALI ACQUISIZIONI SAREBBERO SENZA FRONTIERE. E NULLA VIETEREBBE A UNICREDIT DI LANCIARE UNA RICCA OPA SU MPS DI LOVAGLIO-CALTAGIRONE-MEF, OBIETTIVO GENERALI: SAREBBE LA MASSIMA RIVINCITA DI ORCEL SUL GOVERNO SMANDRAPPATO DEL GOLDEN POWER…

beatrice venezi secolo d italia libero verita italo bochino fenice venezia

DAGOREPORT - DI PIÙ STUPEFACENTE DELLA DESTRA CI SONO SOLO I SUOI GIORNALI MALDESTRI. SULLA VICENDA VENEZI A VENEZIA, PRODUCONO PIÙ BUFALE CHE NELL’INTERA CAMPANIA - SI SORRIDE SULLA RINASCITA DEL TEATRO LA FENICE CON “LIBERO” E “LA VERITÀ” MA LA RISATA (PIU’ PERNACCHIO) ARRIVA COL “SECOLO D’ITALIA”: “BUONA LA PRIMA: 7 MINUTI DI APPLAUSI PER VENEZI”. PECCATO CHE NON DIRIGESSE AFFATTO LEI, LA “BACCHETTA NERA”, MA IVOR BOLTON, COME C’È SCRITTO PERFINO NEL PEZZO. INCREDIBILE MA VERO. PERÒ LÌ SOTTO C’È LA GERENZA DEL GIORNALE, DOVE SI SCOPRE CHE NE È DIRETTORE EDITORIALE TALE BOCCHINO ITALO. E ALLORA TUTTO SI SPIEGA

giuseppe conte rocco casalino marco travaglio roberto fic o todde paola taverna elly schlein

DAGOREPORT - DOVE STA ANDANDO A PARARE QUELL’AZZECCAGARBUGLI DI GIUSEPPE CONTE? ALL’INTERNO DEL M5S SI CONTRAPPONGONO DUE POSIZIONI: LA LINEA MOVIMENTISTA ED EUROSCETTICA SQUADERNATA DAGLI EDITORIALI DI MARCO TRAVAGLIO, CONVINTO COM'È CHE IL "CAMPOLARGO" SIA UNA DISGRAZIA PEGGIORE DELL'ARMATA BRANCA-MELONI; CHE HA UNA CERTA PRESA SULLA BASE DEGLI ELETTORI EX GRILLINI - DALL’ALTRA, LA LINEA DI TAVERNA, FICO, PATUANELLI E TODDE, IN SINTONIA CON LA BASE PARLAMENTARE DEI CINQUE STELLE, FAVOREVOLE A UN ACCORDO PROGRAMMATICO DI GOVERNO CON IL PD, ANCHE AL DI LÀ DEL FATTO CHE CONTE SIA, VIA PRIMARIE, IL CANDIDATO PREMIER DELLA COALIZIONE DI CENTROSINISTRA (GOVERNARE SIGNIFICA CONQUISTARE POTERE, POSTI E PREBENDE) – PERCHÉ CONTE ZIGZAGHEGGIA BARCAMENANDOSI CON SUPERCAZZOLE PRIMA DI STRINGERE UN APERTO ACCORDO PROGRAMMATICO COL PD? - COME MAI TA-ROCCO CASALINO, L’APPRENDISTA STREGONE RASPUTINIANO CHE HA CONFEZIONATO PER ANNI LE MASCHERE DEL CAMALEONTISMO DI “CONTE PREMIER”, HA MOLLATO ''LA POCHETTE DAL VOLTO UMANO'' PER FONDARE UN GIORNALE ONLINE?

giorgia meloni maurizio belpietro francesco saverio garofani sergio mattarella

DAGOREPORT - IL “PIANO DEL QUIRINALE PER FERMARE MELONI” NON ESISTE: LO “SCOOP” DELLA “VERITÀ” È STATO CONFEZIONATO CON L’OBIETTIVO DI PRENDERE DI MIRA SERGIO MATTARELLA, COME MASSIMA RAPPRESENTANZA DI QUEL "DEEP STATE" CHE I CAMERATI DI PALAZZO CHIGI HANNO SUL GOZZO – LA STATISTA DELLA SGARBATELLA SOGNA L’EGEMONIA ISTITUZIONALE: BOCCIATO IL PREMIERATO, VUOLE CAMBIARE CON LA FORZA IL SISTEMA MODIFICANDO LA LEGGE ELETTORALE E INSERENDO IL NOME DEL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO SULLA SCHEDA (COSI' DA BYPASSARE DI FATTO I POTERI DI NOMINA DEL PREMIER CHE SPETTANO AL COLLE) - MA NON TUTTO FILA LISCIO: LEGA E FORZA ITALIA SI OPPONGONO PERCHE' NON VOGLIONO ESSERE CANNIBALIZZATI DA FDI E IN CAMPANIA E PUGLIA SI PROSPETTA UNA BATOSTA PER IL CENTRODESTA - DA QUESTO DERIVA QUEL NERVOSISMO, CON VITTIMISMO PARACULO ANNESSO, CHE HA SPINTO GIORGIA MELONI A CAVALCARE IL “COMPLOTTO DEL COLLE” – E SE FDI, PER BOCCA DI BIGNAMI E MALAN, NON AVESSE RINCULATO, DAL QUIRINALE SAREBBE PARTITO UN SILURO A TESTATA MULTIPLA...