star wars jedi survivor

DAGOGAMES BY FEDERICO ERCOLE - ARRIVANO LE NUOVE AVVENTURE DEL JEDI SOPRAVVISSUTO CAL KESTIS: "STAR WARS JEDI SURVIVOR" PER CONSOLE E PC È UN’OPERA CHE SUGGESTIONA CON IL DISEGNO ARTICOLATO E LA BELLEZZA PANORAMICA DEI SUOI MONDI. LA FORZA VI SCORRE CON PIÙ POTENZA CHE IN TANTA TELEVISIONE DELLE GUERRE STELLARI E USARE LA SPADA LASER CONTRO I BIECHI AGENTI DELL’IMPERO È QUANTO MAI GRATIFICANTE... - VIDEO

star wars jedi survivor. 15

Federico Ercole per Dagospia

 

Privata ormai da anni della sua rarefatta “sacralità” cinematografica, venduta dal suo demiurgo George Lucas che il cinema lo sapeva pensare, fare e assemblare, dissipata da una nuova trilogia rivelatasi nel suo insieme a tratti deludente, troppo espansa attraverso lo schermo delle televisioni con opere talvolta discutibili come il noioso Obi-Wan Kenobi, la saga di Star Wars è oggi elemento ricorrente di una diffusa quotidianità della visione, una costante del palinsesto e della narrazione favolosa.

star wars jedi survivor. 14

 

Ci sono state anche cose belle o quasi nel corso degli anni, come lunghi tratti di Clone Wars, Star Wars Rebels, Rogue One, le prime due stagioni di Mandalorian con il delizioso Grogu, Andor e persino il Solo di Ron Howard. Tuttavia ci sono troppe Guerre Stellari e la galassia lontana, lontana sorta dal big-bang creativo di Lucas e soci nel 1977 parrebbe ora sul punto di esplodere in un nulla come la Morte Nera.

 

star wars jedi survivor. 12

Ecco giungere anche un nuovo videogioco per Playstation, Xbox e PC (qui affossato da innumerevoli problemi tecnici, lamenta l’utenza), ovvero Star Wars Jedi Survivor di Respawn, il seguito del riuscito ed appassionante anche quando problematico Jedi Fallen Order del 2019.

 

star wars jedi survivor. 2

Avventura d’azione con qualche minimale deriva nelle meccaniche dei “Souls” perché si salva la posizione in una sorta di zona franca (tipo i falò nella trilogia di From Software) dove ci si ricarica e si ha l’occasione di potenziare le proprie abilità mentre in mondo si ripopola dei nemici sconfitti, Jedi Survivor mantiene e migliora alcune peculiarità del suo predecessore, come un’ispirata costruzione delle ambientazioni di gioco, una trama talvolta suggestiva nel suo dramma, i combattimenti con le spade laser e la forza, lo spettacolo visionario di alcuni segmenti. Se amate ancora questa comunque grande saga della modernità potreste quindi trovarvi la magia della forza, una magia che si esprime con moderazione ma dal fascino innegabile.

star wars jedi survivor. 10

 

DOPO L’ORDINE 66

Jedi Survivor continua le cronache del jedi sopravvissuto Cal Kestis dopo l’infame Ordine 66 di Palpatine, l’operazione che portò allo sterminio quasi definitivo dei “tutori della pace e dell’ordine della galassia” e al sorgere dell’impero, insomma dopo Episodio III La Vendetta dei Sith.

 

star wars jedi survivor. 1

In seguito agli eventi di Fallen Order Cal collabora con la sorgente ribellione e si comincia a giocare in un segmento introduttivo e lineare quanto suggestivo come visione ambientato nelle profondità metropolitane e popolari di Coruscant. Qui è degna di nota una rappresentazione dell’impero e dei loro sgherri priva di ogni romanticizzazione del male, soldati e burocrati spietati che affamano e purgano gli indesiderati, i poveri e gli indifesi.

 

star wars jedi survivor. 13

Dopo ci sposteremo (sempre accompagnati dall’utile robot BD) sul pianeta di Koboh, luogo dai panorami e dalle atmosfere “western” ma non solo e disegnato con un arte che premia il desiderio di scoperta e un’attenta esplorazione, palpitante di misteri e segreti, di pericoli e storie. Viaggeremo anche in altri posti della galassia, senza dubbio interessanti nella loro esibizione di panorami favolosi, ma nessuno di questi possiede la vastità, la ricchezza e la complessità di Koboh, con i suoi fuorilegge-relitto dalla guerra dei cloni, i mostruosi Rancor che giacciono nel sottosuolo, ancestrali misteri jedi celati nell’ignoto.

star wars jedi survivor. 11

 

Il racconto prosegue con qualche sorpresa, carismatiche apparizioni e colpi di scena tragici, contaminandosi con spesso interessanti narrazioni secondarie. Sentire raramente nel tessuto della funzionale colonna sonora citare rari temi di John Williams (soprattutto quello della “forza”) causa qualche brivido di nostalgia e piacere. 

 

SPADE LASER

star wars jedi survivor. 3

Jedi Survivor è un tripudio di armi jedi, si possono infatti utilizzare diversi tipi di spade laser con varia efficacia strategica difensiva e offensiva, oltre che ad avere la possibiltà di modificare impugnatura e tinta delle proprie lame. Si può combattere dunque con la classica spada singola, quella con due lame unite dall’elsa, due spade, lo “spadone” tipo quello di Kylo Ren e addirittura con una spada laser abbinata ad un “blaster” ovvero una pistola.

 

Il combattimento risulta quindi appagante con quell’elettrico ronzare delle lame, e vario, anche se talvolta non così “fluido” o coreografico come dovrebbe essere; talvolta è arduo lottare, se si scelgono le modalità di gioco più complesse. Abbinare l’utilizzo della spada alle diverse possibilità offerte dalla forza gratifica l’appassionato con la suggestione, realizzando antichi desideri come accadde nel primo episodio ma ancora di più, considerata anche la proposta di una maggiore varietà di nemici imperiali, robotici, mostruosi e altro.

star wars jedi survivor. 5

 

Inevitabilmente oscurato non dai Sith ma dalla travolgente forza ludica dell’appena uscito Legend of Zelda Tears of the Kingdom (ma così, nell’ombra, Respawn può lavorare alla risoluzione finora solo parziale dei problemi tecnici del gioco), Star Wars Jedi Survivor merita attenzione e passione, perché è un videogioco tutt’altro che discreto e spesso sorprendente, non solo per l’esegeta di Guerre Stellari.

 

 

 

star wars jedi survivor. 6star wars jedi survivor. 7star wars jedi survivor. 8star wars jedi survivor. 9star wars jedi survivor. 4

Ultimi Dagoreport

ignazio la russa theodore kyriakou pier silvio berlusconi giorgia meloni matteo salvini

DAGOREPORT - LA TRATTATIVA DI ELKANN PER LA VENDITA DEL GRUPPO GEDI AL GRECO THEO KYRIAKOU STA SCOMBUSSOLANDO IL GOVERNO MELONI E DINTORNI - SE LA “GIORGIA DEI DUE MONDI” VEDE DI BUON OCCHIO LA TRANSIZIONE ELLENICA E SALVINI HA BEN GRADITO LA PROSPETTIVA CHE IL GRECO ANTENNATO SISTEMI PER LE FESTE I “COMUNISTI” DI ‘REPUBBLICA’ E ‘STAMPA’, PER FORZA ITALIA C’È STATO IL VEEMENTE INTERVENTO DEL ‘’PRESIDENTE IN PECTORE’’ DEL PARTITO, PIER SILVIO BERLUSCONI, CHE VEDE IN KYRIAKOU UN COMPETITOR PERICOLOSISSIMO, ALFIERE DI QUEL CAPITALISMO DI STAMPO LIBERISTA, PER NULLA “LIBERAL”, CHE PREDICA IL PRIMATO DELL’ECONOMIA SULLA POLITICA - COSI', DIMENTICANDO IL SUO ATTIVISMO IN GERMANIA PER CREARE UN GIGANTE EUROPEO DELLA TV COMMERCIALE, L’EREDE DEL BISCIONE NON HA TROVATO DI MEGLIO CHE RISPOLVERARE LA BANDIERINA DELL’ITALIANITÀ (“CHE UN PEZZO DI STORIA DELL'INFORMAZIONE DEL NOSTRO PAESE VADA IN MANI STRANIERE UN PO' DISPIACE’’) - MA IL COLPO DI SCENA ARRIVA DAL CO-FONDATORE DI FRATELLI D’ITALIA E SECONDA CARICA DELLO STATO, IGNAZIO LA RUSSA, QUANDO SI È DICHIARATO DISPOSTO A FARE DA INTERMEDIARIO TRA I GIORNALISTI “COMUNISTI” DI GEDI E IL GRECO USURPATORE (ULTIMA USCITA DELLA GUERRIGLIA DI ‘GNAZIO IN MODALITÀ ''LA RISSA'' CONTRO LA DITTATURA DELLE SORELLE MELONI...)

2025agnoletti

CAFONAL ''AGNOLETTI & TORTELLONI'' – AL CIRCOLO CANOTTIERI ANIENE, PER IL PARTY DI “JUMP COMUNICAZIONE” DI MARCO AGNOLETTI, EX PORTAVOCE DI RENZI, UNA MARIA ELENA BOSCHI IN MODALITA' PIN-UP SI PRESENTA CON LA SUA NUOVA FIAMMA, L'AVVOCATO ROBERTO VACCARELLA, CHE QUI È DI CASA (SUA SORELLA ELENA È LA COMPAGNA DI MALAGÒ, GRAN VISIR DEL CIRCOLO DELLA “ROMA BENISSIMO”) – UN GRAN MISCHIONE ALLA ROMANA DI DESTRA E SINISTRA E TIPINI INTERMEDI HA BRINDATO AL NATALE, STARRING: LUCIO PRESTA, PEPPE PROVENZANO, ANTONELLA GIULI, FITTIPALDI, ALESSIA MORANI, FAUSTO BRIZZI, PAOLO CORSINI, NELLO MUSUMECI, SIMONA SALA, ALBERTO MATANO, SALVO SOTTILE, MYRTA MERLINO E MARCO TARDELLI, MICHELA DI BIASE, ITALO BOCCHINO, LAURA TECCE CON VESTITUCCIO SBRILLUCCICANTE CHE NON AVREBBE SFIGURATO AL MOULIN ROUGE, GIORGIA CARDINALETTI IN LOVE... 

alfredo mantovano papa leone xiv italia agenti servizi segreti

OGGI ALLE 11 ALFREDO MANTOVANO E I VERTICI DELL’INTELLIGENCE ITALIANA SONO STATI RICEVUTI IN UDIENZA DA PAPA LEONE XIV, A CITTÀ DEL VATICANO – SARANNO PRESENTI I COMPONENTI COPASIR, IL DIRETTORE GENERALE DEL DIPARTIMENTO DELLE INFORMAZIONI PER LA SICUREZZA (DIS), VITTORIO RIZZI, I DIRETTORI DELLE AGENZIE INFORMAZIONI E SICUREZZA ESTERNA (AISE), GIOVANNI CARAVELLI, E INTERNA (AISI), BRUNO VALENSISE. È LA PRIMA VOLTA DI UN PAPA TRA GLI SPIONI (DI CERTO NON E' LA PRIMA VOLTA DI SPIE INTORNO A UN PAPA...) - PREVOST: "MAI USARE INFORMAZIONI PER RICATTARE" (SI VEDE CHE L'INTELLIGENCE NON È IL SUO FORTE)

brunello cucinelli giorgia meloni mario draghi massimiliano di lorenzo giuseppe tornatore nicola piovani

DAGOREPORT - L’AUTO-SANTIFICAZIONE DI BRUNELLO CUCINELLI È COSTATA CARA, NON SOLO AL “SARTO CESAREO” DEL CACHEMIRE, MA ANCHE ALLE CASSE DELLO STATO - IL CICLOPICO DOCU-FILM “IL VISIONARIO GARBATO”, DIRETTO DAL PREMIO OSCAR GIUSEPPE TORNATORE E BATTEZZATO CON TANTO DI PARTY ULTRACAFONAL IN UNO STUDIO DI CINECITTÀ ALLA PRESENZA DI GIORGIA MELONI E MARIO DRAGHI, È COSTATO LA SOMMETTA DI 9.987.725 MILIONI DI EURO. DI QUESTI, I CONTRIBUTI RICEVUTI DAL MINISTERO DELLA CULTURA CON IL MECCANISMO DEL TAX CREDIT RAGGIUNGONO LA CIFRA DI 3.955.090 MILIONI - DA PARTE SUA, PEPPUCCIO TORNATORE AVREBBE INTASCATO 2 MILIONI PER LA REGIA E 500 MILA PER SOGGETTO E SCENEGGIATURA – A PRODURLO, OLTRE A BRUNELLO STESSO, LA MASI FILM DI MASSIMILIANO DI LUDOVICO, CHE IN PASSATO HA LAVORATO SPESSO CON IL PRODUTTORE MARCO PEROTTI, COINVOLTO NEL CASO KAUFMANN (FU LUI A INOLTRARE LA DOMANDA DI TAX CREDIT PER IL FILM “STELLE DELLA NOTTE” DEL FINTO REGISTA-KILLER) - IL MONUMENTO A SE STESSO GIUNGE AL MOMENTO GIUSTO: DUE MESI FA, UN REPORT DI ''MORPHEUS RESEARCH'' ACCUSO' L'AZIENDA DI CUCINELLI DI VIOLARE LE SANZIONI UE ALLA RUSSIA…

volodymyr zelensky donald trump vladimir putin valery zaluzhny

DAGOREPORT - ZELENSKY, FINITO NELLA TENAGLIA PUTIN-TRUMP E SOSTENUTO SOLO PARZIALMENTE DA UNA UNIONE EUROPEA BALCANIZZATA, CERCA LA MOSSA DEL CAVALLO PER SPARIGLIARE LE CARTE E SALVARE IL SALVABILE: PORTARE L’UCRAINA A ELEZIONI NEL GIRO DI 2-3 MESI. SAREBBE UNA VITTORIA DI PUTIN, CHE HA SEMPRE CHIESTO DI RIMUOVERE IL PRESIDENTE (DEFINITO “DROGATO”, “TOSSICOMANE”, “MENDICANTE”). IN CAMBIO “MAD VLAD” DOVREBBE ACCONSENTIRE A UNA TREGUA PER PERMETTERE IL VOTO, SOTTO ATTENTO CONTROLLO DEGLI OSSERVATORI OCSE – IN POLE POSITION L’EX CAPO DI STATO MAGGIORE, VALERY ZALUZHNY. MA SIAMO SICURI CHE UN INTEGERRIMO GENERALE COME LUI SIA DISPOSTO A METTERE LA FACCIA SULLA RESA?