mario strikers battle league football

DAGOGAMES BY FEDERICO ERCOLE - IL FANTACALCETTO DELL’IDRAULICO BAFFUTO E I SUOI COMPAGNI DI FUNGOLANDIA E OLTRE PER SWITCH. MARIO STRIKERS BATTLE FOOTBALL LEAGUE È UN VIDEOGIOCO COMPETITIVO E FAVOLOSO CON LA SUA ESTETICA E LE SUE REGOLE, MA IN FONDO CALCISTICO IN MANIERA QUASI RIGOROSA, LADDOVE IL PALLONE È LA LUCE DELLA RAGIONE NEL DELIRIO SURREALE DELL’AZIONE. NON SOLO PER CHI AMA LO SPORT VIRTUALE, ANCHE PER CHI LO ODIA…. - VIDEO

Federico Ercole per Dagospia

 

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Nei suoi momenti più alti il nuovo videogame di Mario e compagnia fungina ispirato al gioco del calcio ricorda, per corrispondenze visionarie o comiche, la sfida tra scapoli e ammogliati organizzata dal ragioniere Filini in Fantozzi di Luciano Salce, gli iperbolici virtuosismi con il pallone delle partite “anime” di Holly e Benji e persino l’epica di Fuga per la Vittoria di John Huston a causa del suo cast stellare.  Ecco dunque che grazie ad una squisita negazione di realismo, Mario Strikers Battle League Football per Nintendo Switch potrebbe deliziare anche chi non ha mai avuto un’inclinazione per il calcio videoludico e neppure per quello vero, se non addirittura coloro che detestano questo sport.

 

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Non lo trascuri tuttavia l’appassionato, il tifoso o il praticante, perché il nuovo Mario Strikers, ultimo episodio di una serie cominciata su Game Cube nel 2005, possiede una fisica coerente del pallone da non sfigurare con quella di videogiochi del verismo agonistico come Fifa; si tratta solo di accettare di muoversi in un contesto fantastico, con le sue regole e la sua estetica, ma in fondo calcistico in una maniera quasi rigorosa. Il pallone è la luce della ragione nel delirio surreale dell’azione.

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Esilarante soprattutto se giocato in competizione “locale” in gare con gli amici, Mario Strikers Battle League Football è pensato soprattutto per le sfide online, con una complessa struttura di tornei; è invece un videogioco solo divertente se giocato in solitudine  e sconnessi, perché ancora povero di modalità adeguate,  che sembra  tuttavia saranno aggiunte in futuro e gratuitamente con degli aggiornamenti.

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STELLE DEL PALLONE, DI FUNGOLANDIA

Negli altri episodi di Mario Strikers c’è un prestigioso capitano (Mario, Luigi eccetera)che comanda una squadra di calciatori generici estrapolati dalla galassia inventata da Shigeru Miyamoto, come tartarughe o funghetti. Qui invece ci sono dieci stelle di fungolandia e oltre da selezionare da subito per comporre il  proprio piccolo team: Mario e suo fratello Luigi, il loro acerrimo avversario Bowser, il tenero dinosauro Yoshi, la principessa Peach, il gorilla Donkey Kong, le metà oscure Wario e Waluigi, il fungino Toad e Rosalinda la “madre” degli Sfavilotti. Potrebbero sembrare pochi sebbene sia molto il loro carisma amplificato dalla compresenza con le altre star, ma è probabile che in futuro qualche altro personaggio possa essere implementato.

 

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Ogni carattere ha le sue abilità caratteristiche e delle statistiche che possono essere migliorate grazie ai premi vinti dopo ogni partita, o meglio riequilibrate, assegnando punti alla forza, al tiro, alla velocità o al passaggio; se si aggiungono punti alla velocità, gli stessi sono tuttavia sottratti ad un’altra facoltà. Quindi malgrado l’azione in campo sia caotica (in un modo comunque esemplare nella sua rappresentazione) lo è solo in una maniera superficiale, perché il videogame in questione possiede anche una sua profondità strategica e se giocato ricercando il virtuosismo richiede abilità e una certa dose di fortuna, soprattutto per eseguire i pirotecnici “ipertiri” che quando portati a buon fine, dopo innumerevoli peripezie, valgono addirittura due goal.

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FANTACALCIO

Calcio (anzi ricordiamo che si tratta di “calcetto”, considerato il numero degli atleti in campo) rigorosamente fantastico nonostante sia comunque plausibile, quello di Mario Strikers Battle Football League è uno squisito ludibrio fanta-sportivo, almeno fino a quando riesce ad alimentare l’interesse non scadendo nella ripetizione, sebbene nei videogiochi agonistici anche questa possa  essere considerata un pregio, perché motore di allenamento e perfezionamento.

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Ci sono elementi che contaminano e complicano  l’azione con gli effetti di una  sfrenata comicità,  come la possibilità di colpire un membro della propria squadra per usarlo come offesa contro l’avversario o l’utilizzo degli oggetti classici, già presenti in Mario Kart, per penalizzare i “nemici”, perché qui, in questo elogio del fallo iperbolico, tali sono: bucce di banana o gusci di tartarughe.

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Può capitare che si percepisca talvolta una mancanza di reazione, sia in difesa che in attacco, degli elementi della propria squadra, quasi una svogliatezza nell’esecuzione della volontà del giocatore-capitano; ma considerata la qualità, l’essere degli attori in campo, questa potrebbe essere (forse) voluta e calcolata per alimentare l’anarchia di uno Wario, la staticità e l’imprevedibilità rettilesca di Yoshi o l’aristocrazia distaccata di Peach.

 

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Gioco fresco ed estivo malgrado la sua convulsa, colorata, bellissima, disordinata e contorta atletica virtuale che potrebbe risultare faticosa per le dita, Mario Strikers Battle League Football arricchisce ulteriormente il più che vasto parco ludico di Nintendo che cresce con la velocità di un inarrestabile blob di generi e stili. Un videogame che supera il concetto di sport, traghettandolo con la classe e le debolezze di un campione, nella parodia.  

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