DAGOGAMES BY FEDERICO ERCOLE - “EMIO L'UOMO CHE SORRIDE” È IL RITORNO SU SWITCH DELLA SERIE “FAMICOM DETECTIVE CLUB” DOPO 35 ANNI DAL SECONDO EPISODIO - UN ROMANZO GIALLO INTERATTIVO SCRITTO E ILLUSTRATO CON GRANDE TALENTO, UN’INDAGINE VIRTUALE CHE COINVOLGE FINO ALLA SUA ULTIMA “PAGINA”. NON C’È POSSIBILITÀ DI GAME OVER, QUINDI SI POTREBBE PENSARE CHE NON CI SIA SFIDA ALCUNA. MA NON È COSÌ, SI TRATTA DI UNA SFIDA INTIMA CON L’AUTORE, COME AVVIENE IN TANTA LETTERATURA GIALLA… - VIDEO

Federico Ercole per Dagospia

 

emio l’uomo che sorride 3

Si dipana lenta e fluviale la narrazione per immagini, parole e minimale interazione ludica di Emio L’uomo che Sorride, il ritorno di una serie intitolata Famicom Detective Club nata nel 1988 ed esauritasi l’anno dopo con un secondo episodio, tanto che quest’estate risultò più che sorprendente l’annuncio di un terzo. Invece eccolo su Nintendo Switch questo racconto macabro, assai più giallo che horror.

 

emio l’uomo che sorride 12

Un videogioco che trascorre come un libro illustrato, una cosiddetta “visual novel” non troppo convenzionale e persino mossa, malgrado la sua indolenza misteriosa e le sue illuminanti lungaggini. Scritto con estremo talento da Yoshio Sakamoto -già autore dei primi due antichi episodi nonché “game director” di alcuni capolavori della storia di Nintendo come diversi episodi di Metroid- Emio potrebbe affascinare, con le sue tinte cupe e a tratti interrotte con stile da un umorismo mai scervellato, più i lettori che i giocatori, almeno coloro che non amano già la fissità letteraria ma sempre emozionale di questo tipo di videogame.

emio l’uomo che sorride 2

 

Esperito al buio, con gli auricolari e la Switch in portabilità, l’illusione di avere davanti un libro è assai forte, sebbene ogni dialogo sia doppiato e sottotitolato anche in italiano.  Non c’è possibilità di Game Over e si possono commettere errori di valutazione che comunque il gioco correggerà; quindi si potrebbe pensare che non ci sia sfida alcuna. Ma non è così, si tratta infatti di una sfida intima con l’autore, come avviene in tanta letteratura gialla: riuscire ad anticipare le sue intuizioni narrative, interpretare gli indizi e immaginare chi sia il colpevole prima che questo venga infine rivelato; ed è una cosa bella e giocosa.

emio l’uomo che sorride 10

 

MORTO CON SACCHETTO GHIGNANTE IN TESTA

La versione giapponese di una di quelle cittadine americane inventate da Stephen King. Comincia tutto con un cielo da ammirare, azzurro e con qualche rara nuvola. Ma la morte non tarda, ed ecco che il cadavere di un ragazzo di quindici anni viene trovato nei pressi di una remota e sordida stazione idrica. Lo studente delle medie è stato strangolato e sulla testa dello sventurato è stato calato un orribile sacchetto di carta sul quale è disegnato un bieco, sguaiato sorriso. Eccoci dunque ad indagare nei panni dei diciannovenne protagonista (lo si chiama come vi pare) e talvolta in quelli della coetanea Ayumi Tachibana, entrambi assistenti detective della Agenzia Investigativa Utsugi.

 

emio l’uomo che sorride 1

Nel corso di questa storia così corale e ricca di sottotrame e personaggi carismatici, avremo a che fare con alcuni omicidi simili avvenuti diciotto anni prima, con strane sparizioni e morti misteriose e soprattutto con la leggenda metropolitana di Emio, l’uomo ridente che si presenta davanti ad adolescenti che piangono per ucciderli e coprirgli il volto con il suddetto sacchetto che anche egli indossa, affinché questi possano “ridere per sempre”. 

emio l’uomo che sorride 9

 

Si tratta di un mosaico del brivido e del mistero composto con arte e da ricomporre con curiosità e passione; forse potrebbero risultare ostiche le prime decine di minuti, finché non ci si abitua a questa ritmica blanda ma crescente e stimolante. Una novella da giocare (perché comunque si gioca anche guardando, scegliendo, decidendo, riflettendo, ricordando) che palpita di parole e immagini nella quale conosceremo “persone” che non si dimenticano, come quelle di un grande scritto, persone che talvolta si sospettano, si disprezzano o si amano.

 

emio l’uomo che sorride 8

La tetra ma dolce investigatrice della polizia Junko Kuze e il suo buffo collega Daisuke Kamihara, il professore dall’etica quasi mistica sull’insegnamento Tsubasa Fukuyama e la dolente sua allieva innamorata e traumatizzata Megumi Morimoto, la barista Shoko e l’ispettore Kamada... Ma ci sono tanti altri personaggi che sebbene siano secondari risultano influenti nella trama, mai trasandati nella loro scrittura e invenzione.

 

DIALETTICA GIALLA

emio l’uomo che sorride 7

In Emio soprattutto si domanda, si valuta con l’osservazione e si riflette. I dialoghi sono prolissi ma avvincenti anche quando si parla di melanzane con un’anziana signora in una casa di riposo,  e sono sempre fondamentali per proseguire nelle indagini e quindi nel racconto; sebbene il loro esito non sia mutevole sono comunque determinati dalle scelte del giocatore, altrimenti ci si blocca in uno strano e imbarazzante silenzio. Ci si può fermare a pensare e ad osservare gli oggetti o l’interlocutore per avviare altre opzioni dialettiche. Talvolta Emio meraviglia con immagini dal disegno davvero prezioso, con una lentezza straordinaria per intensità che consente allo sguardo di fermarsi in una contemplazione che è sia estetica che riflessiva.

 

emio l’uomo che sorride 6

Rilassante e mai frenetico nella quotidianità della sua routine investigativa, generatore comunque di suspense e di brivido, Emio L’Uomo che Sorride riesce a conciliare una sporadica comicità al dramma senza che questi si annullino in un pasticcio di toni e lo fa con uno stile talvolta eccezionale, trattando con profondità temi complessi e tragici e risultando in un romanzo popolare che sarà difficile abbandonare senza giungere alla sua ultima “pagina”. L’ennesima cosa non trascurabile sulla vetusta ma ancora gloriosa Nintendo Switch durante il suo grandioso crepuscolo.

emio l’uomo che sorride 5emio l’uomo che sorride 4

 

emio l’uomo che sorride 11

Ultimi Dagoreport

giorgia meloni guido crosetto

IL "FRATELLASTRO" CROSETTO FA BALLARE GLI OTOLITI DI GIORGIA MELONI: “SE GLI STATI EUROPEI NON RINUNCIANO ALLA LORO SOVRANITÀ IN ALCUNI SETTORI, SONO MORTI. SULLA DIFESA DOBBIAMO METTERE ASSIEME I 27 PAESI UE IN UN SOLO PROGETTO COMUNE” – LA POSIZIONE DEL MINISTRO DELLA DIFESA È ALL’OPPOSTO DI QUELLA SOVRANISTA DELLA DUCETTA, CHE PIÙ VOLTE IN PASSATO HA REMATO CONTRO IL PROGETTO DI UN ESERCITO UNICO EUROPEO: “SAREBBE UNA INUTILE DUPLICAZIONE. IL SISTEMA DI DIFESA OCCIDENTALE È BASATO SULLA NATO, E NELLA NATO CI SONO ESERCITI NAZIONALI CHE COOPERANO TRA DI LORO. IO VOGLIO PIUTTOSTO UNA COLONNA EUROPEA DELLA NATO” – CHISSA' CHI ALLA FINE DIRA' L'ULTIMA PAROLA... - VIDEO

mauro gambetti papa leone mazza baseball san pietro pipi sagrato

DAGOREPORT: IL PISCIO NON VA LISCIO – PAPA LEONE XIV E’ FURIOSO DOPO IL SACRILEGIO COMPIUTO DALL’UOMO CHE HA FATTO PIPI’ SULL’ALTARE DELLA BASILICA DI SAN PIETRO – IL PONTEFICE HA ORDINATO UN RITO RIPARATORIO “URGENTE” E, SOPRATTUTTO, HA FATTO IL CULO AL CARDINALE GAMBETTI, ARCIPRETE DELLA BASILICA VATICANA, CON UN CONFRONTO “TEMPESTOSO”: E’ IL TERZO GRAVE EPISODIO IN POCO PIU’ DI DUE ANNI AVVENUTO NELLA CHIESA PIU’ IMPORTANTE DEL MONDO – NEL MIRINO FINISCONO ANCHE GLI UOMINI DELLA GENDARMERIA VATICANA, INCAPACI DI INTERVENIRE TEMPESTIVAMENTE E DI PREVENIRE GESTI SACRILEGHI DELLO SVALVOLATO DI TURNO – VIDEO!

spionaggio paragon spyware giorgia meloni fazzolari mantovano giorgetti orcel francesco gaetano caltagirone flavio cattaneo

DAGOREPORT - E TRE! DALLO SPIONAGGIO DI ATTIVISTI E DI GIORNALISTI, SIAMO PASSATI A TRE PROTAGONISTI DEL MONDO DEGLI AFFARI E DELLA FINANZA: CALTAGIRONE, ORCEL, CATTANEO - SE “STAMPA” E “REPUBBLICA” NON LI FANNO SMETTERE, VEDRETE CHE OGNI MATTINA SBUCHERÀ UN NUOVO E CLAMOROSO NOME AVVISATO DI AVERE UN BEL SPYWARE NEL TELEFONINO - COME NEL CASO DEGLI ACCESSI ABUSIVI ALLA PROCURA ANTIMAFIA (FINITI IN CHISSÀ QUALCHE SCANTINATO), I MANDANTI DELLO SPIONAGGIO NON POSSONO ESSERE TROPPO LONTANI DALL’AREA DEL SISTEMA DEL POTERE, IN QUANTO PARAGON FORNISCE I SUOI SERVIZI DI SPYWARE SOLO AD AUTORITÀ ISTITUZIONALI - A QUESTO PUNTO, IL CASO È CORNUTO: O SI SONO TUTTI SPIATI DA SOLI OPPURE IL GOVERNO MELONI DEVE CHIARIRE IN PARLAMENTO SE CI SONO APPARATI “FUORILEGGE”. PERCHÉ QUANDO IL POTERE ENTRA NEI CELLULARI DEI CITTADINI, NON C’È PIÙ DEMOCRAZIA…

matteo salvini roberto vannacci giorgia meloni massimiliano fedriga luca zaia

DAGOREPORT – GIORGIA MELONI HA GLI OCCHI PUNTATI SULLA TOSCANA! NELLA REGIONE ROSSA SARÀ CONFERMATO EUGENIO GIANI, MA ALLA DUCETTA INTERESSA SOLO REGISTRARE IL RISULTATO DELLA LEGA VANNACCIZZATA – SE IL GENERALE, CHE HA RIEMPITO LE LISTE DI SUOI FEDELISSIMI E SI È SPESO IN PRIMA PERSONA, OTTENESSE UN RISULTATO IMPORTANTE, LA SUA PRESA SULLA LEGA SAREBBE DEFINITIVA CON RIPERCUSSIONI SULLA COALIZIONE DI GOVERNO – INOLTRE ZAIA-FEDRIGA-FONTANA SONO PRONTI A UNA “SCISSIONE CONTROLLATA” DEL CARROCCIO, CREANDO DUE PARTITI FEDERATI SUL MODELLO DELLA CDU/CSU TEDESCA - PER LA MELONI SAREBBE UNA BELLA GATTA DA PELARE: SALVINI E VANNACCI POTREBBERO RUBARLE VOTI A DESTRA, E I GOVERNATORI IMPEDIRLE LA PRESA DI POTERE AL NORD...

matteo salvini luca zaia giorgia meloni orazio schillaci

FLASH! – L’”HUFFPOST” RIPORTA CHE SALVINI VUOL CONVINCERE LUCA ZAIA A PORTARE IL SUO 40% DI VOTI IN VENETO MA SENZA CHE IL SUO NOME BRILLI SUL SIMBOLO – PER ACCETTARE IL CANDIDATO LEGHISTA STEFANI, LA MELONA INSAZIABILE, PAUROSA CHE L’EX GOVERNATORE VENETO PORTI VIA TROPPI VOTI A FDI, L’HA POSTO COME CONDIZIONE A SALVINI – PER FAR INGOIARE IL ROSPONE, OCCORRE PERÒ CHE ZAIA OTTENGA UN INCARICO DI PESO NEL GOVERNO. IL MAGGIORE INDIZIATO A LASCIARGLI LA POLTRONA SAREBBE ORAZIO SCHILLACI, MINISTRO TECNICO IN QUOTA FDI, ENTRATO IN COLLISIONE CON I TANTI NO-VAX DELLA FIAMMA - AVVISATE QUEI GENI DI PALAZZO CHIGI CHE ZAIA SUI VACCINI LA PENSA ESATTAMENTE COME SCHILLACI…