DAGOGAMES BY FEDERICO ERCOLE - "SLITTERHEAD" È IL NUOVO CAPOLAVORO BRUTTO MA BELLO DI KEIICHIRO TOYAMA, L’INVENTORE DI "SILENT HILL". UN HORROR VIOLENTISSIMO CHE BRILLA MALSANO DI UN’ARTE PROPRIA. UN VIDEOGIOCO SUL VIDEOGIOCO CHE INDUCE A CHIEDERCI PERCHÉ UCCIDIAMO E CI FACCIAMO UCCIDERE IN UN AMBIENTE VIRTUALE… - VIDEO

slitterhead 11

Federico Ercole per Dagospia

 

Videogiocando si possiedono corpi e non importa che siano solo numerici, inerti contenitori di pixel da indemoniare con la nostra volontà affinché si muovano soprattutto per uccidere altre coscienze artificiali o possedute anche esse da un’ anima proveniente dalla rete. Invadendo questi corpi numerici non solo siamo vettori di una ludica necessità omicida, ma loro carnefici nella ripetizione suicida del Game Over.

 

slitterhead 12

Così Slitterhead di Bokeh Game Studio, la nuova opera di Keiichiro Toyama (inventore di Silent Hill, Forbidden Siren e Gravity Rush) è una profonda allegoria dell’attività videoludica, poiché nel ruolo spirituale di un’entità scorporata costringe chi gioca a possedere un corpo dopo l’altro per sconfiggere bizzarri mostri, con il tragico esito di causare spesso la morte di quel malcapitato vascello per poi abbandonare il cadavere  e controllare un altro “vivente”. Un videogioco sul videogioco, sulle sue contraddizioni, la sua grandezza e i suoi dolori che attraverso l’orrore di un horror serie Z ci muove a riflessioni amare sul perché si continua a uccidere e a farsi uccidere in un ambito virtuale.

 

slitterhead 2

Dispiace che malgrado le sue premesse Slitterhead tenda a crollare come un Atlante sconfitto sotto il peso delle sue ambizioni, annichilito da un capitale produttivo insufficiente a realizzare appieno il suo valore implicito. Tuttavia si tratta di un’opera che sebbene possa irritare con il suo sistema di combattimento spesso impreciso e farraginoso, ad annoiare con le sue ripetizioni e con una grafica che appare obsoleta anche se brillante di una sua sconcia, diroccata poesia, possiede un fascino contorto che latita in tante altre grandi produzioni e che va oltre la sua allegoria violenta quanto illuminante. La bellissima bruttezza di una canzone punk suonata da una band di strafatti o del cinema sporco quanto grandioso di Frank Henenlotter o del primo Brian Yuzna.

slitterhead 13

 

Slitterhead per Playstation, Xbox e PC, è un contenitore di idee e visioni il cui valore è cosa postuma, brillerà forse in futuro quando oltre alle (comunque pertinenti) critiche sui suoi difetti evidenziate da tanta stampa specialistica emergerà quella sua sgraziata, mal riuscita ma brillante magnificenza. Inoltre la colonna sonora è di Akira Yamaoka, compositore storico di Silent Hill, compreso il recente rifacimento del secondo episodio, e si tratta di una partitura esemplare.

slitterhead 10

 

BENVENUTI A KOWLOON

Splitterhead si svolge a Kowloon, Hong Kong, proprio prima della sua demolizione, quindi attorno all’inizio degli anni ’90, quando i suoi labirintici vicoli e le sue case popolari erano sul punto di essere abbattuti e sostituiti dai grattacieli. Anche il troppo poco ricordato Stranglehold di John Woo ci mostrava il crepuscolo di quest’area metropolitana palpitante non solo di vita criminale e prostituzione ma di una vitalità popolare.

slitterhead 1

 

Il gioco comincia con un notevole filmato introduttivo che ci fa levitare per Kowloon, la sua congestione e la sua frenesia fino a quando il piano sequenza si interrompe mostrandoci un cadavere dilaniato, dall’orbita vuota. E qui ecco che l’inquadratura cambia ancora, diventando la soggettiva impossibile di un occhio che non c’è più, un momento della visione straordinario! D’altronde Toyama già in Forbidden Siren indusse a giocare con lo sguardo e i punti di vista, dando la possibilità di vedere ciò che guardavano i mostri, fino alla conseguenza estrema di farci mirare inermi la “nostra morte” dagli occhi del carnefice. Toyama è un teorico dello spazio e della visione nel videogioco.

 

slitterhead 4

Impersoniamo un’entità immemore, cosciente solo che creature abominevoli dalle forme ittiche e di insetti stanno invadendo Kowloon penetrando nel corpo delle loro vittime, una volta divorato il loro cervello. Così ci si muove da un corpo all’altro, navigando gli spazi in maniera nuova e appassionante, sebbene dolorosa, perché appunto gli ospiti inconsapevoli muoiono sia durante i combattimenti,  nei quali lo slittamento continuo da una persona all’altra ricorda il terzo Parasite Eve uscito per PSP, oppure solo per necessità, come quando si fa cadere un poveraccio dalla cima di un edificio per seguire un obiettivo e lo si abbandona prima che torni in se stesso e si sfracelli al suolo.

 

slitterhead 5

Troveremo poi degli umani “unici” da possedere che non possono morire, protagonisti di un gioco che si fa vieppiù corale: un’attrice alle prime armi, una prostituta, un medico, una cuoca, un ragazzino, un senza tetto... Con questi, dopo ogni missione, si possono intrattenere interessanti e appaganti conversazioni quasi lynchane. Costoro possono anche essere potenziati.

Le missioni sono spesso simili e ci riportano sovente in luoghi già visitati, perché l’entità può andare anche indietro nel tempo per alterare gli eventi.

 

slitterhead 7

Ci sono missioni di indagine, di inseguimento sfrenato, di lotta e di segretezza con una modalità “stealth” che funziona soprattutto quando ci obbliga a cercare altri corpi da possedere. Quando la noia sta per sopraggiungere, ecco comunque un colpo di scena, un preziosismo Della regia, un dialogo sorprendente. Così risulta assai difficile abbandonare Slitterhead.

slitterhead 6

 

SESSO E SANGUE

Slitterhead è un gioco molto violento ed esplicito, anche nella rappresentazione del sesso e nei dialoghi a questo riferiti: durante una memorabile e disperata deriva in un bordello, origliando, si può sentire una prostituta rifiutare un rapporto anale, ad esempio, o vederne una con le brache calate seduta sul cesso di uno squallidissimo bagno dove ronzano le mosche e giacciono sul suo sozzo pavimento fogli arrotolati di carta igienica usata.

slitterhead 9

 

 C’è del voyeurismo in tutto questo, ma non compiacimento, solo l’illustrazione della miseria, l’osservazione di esistenze che si consumano nel carcere senza speranza di evasione dell’avvilimento. Slitterhead è un gioco politico oltre che teorico, sul popolo abusato, sugli ultimi.

slitterhead 8

 

L’ultima opera di Toyama è un capolavoro grottesco e fallimentare, ma comunque un’opera d’arte che non deve essere valutata solo con gli strumenti di una critica videoludica che potrebbe smarrire gli indizi della sua unicità, le vie contorte che celano la sua oscena e traballante bellezza.

 

slitterhead 3

Ultimi Dagoreport

salvini rixi meloni bignami gavio

DAGOREPORT - I FRATELLINI D’ITALIA CI SONO O CI FANNO? SULLA QUESTIONE PEDAGGI, CI FANNO: FINGONO DI CASCARE DAL PERO DI FRONTE ALL’EMENDAMENTO LEGHISTA CHE AUMENTA IL COSTO DELLE AUTOSTRADE, MA SAPEVANO TUTTO DALL’INIZIO. QUELLO DEL CARROCCIO È STATO UN BALLON D’ESSAI PER VEDERE COSA SAREBBE SUCCESSO. MA DI FRONTE ALL’INDIGNAZIONE DI CONSUMATORI E OPPOSIZIONE LA MELONI HA ORDINATO LA RETROMARCIA – ORA IL CETRIOLONE PASSA AI CONCESSIONARI: CHE DIRANNO I VARI TOTO, BLACKSTONE, MACQUARIE E GAVIO DI FRONTE AL FORTE DIMAGRIMENTO DEI LORO DIVIDENDI? – I PIANI ECONOMICI FINANZIARI BLOCCATI E I MOLTI INCROCI DI GAVIO CON IL GOVERNO: HA APPENA VENDUTO 250MILA AZIONI DI MEDIOBANCA, FACENDO UN FAVORE, INDIRETTO A “CALTA” E ALLA SCALATA AL POTERE FINANZIARIO MILANESE PROPIZIATA DALLA FIAMMA MAGICA…

trump zelensky meloni putin

DAGOREPORT - DONALD TRUMP È STATO CHIARO CON ZELENSKY: SE CEDE LE QUATTRO REGIONI OCCUPATE DAI RUSSI, OLTRE LA CRIMEA, A PUTIN, USERÀ IL SUO SÌ PER MINACCIARE MOSCA. SE “MAD VLAD” NON ACCETTA DI CHIUDERE SUBITO IL CONFLITTO, ARMERÀ FINO AI DENTI KIEV – IL TYCOON PUTINIZZATO FINGE DISTANZA DALLO ZAR DEL CREMLINO: "VUOLE ANDARE FINO IN FONDO, CONTINUARE A UCCIDERE, NON VA BENE...". MA È SCHIACCIATO SULLE PRETESE DI MOSCA: HA PROMESSO A PUTIN CHE L’UCRAINA INDIRÀ ELEZIONI UN ATTIMO DOPO IL CESSATE IL FUOCO – LA RISATA DA VACCARO DEL CALIGOLA DI MAR-A-LAGO DI FRONTE ALLA CONFERENZA PER LA RICOSTRUZIONE BY GIORGIA MELONI: MA COSA VUOI RICOSTRUIRE SE C’È ANCORA LA GUERRA?

antonio tajani giorgia meloni neri nero bambini immigrati migranti matteo salvini

DAGOREPORT – AH, TAJANI DELLE MERAVIGLIE! RICICCIARE PER L'ENNESIMA VOLTA LO IUS SCHOLAE E, DOPO UN BATTAGLIERO RUGGITO, RINCULARE SUBITO A CUCCIA (''NON E' LA PRIORITA'"), E' STATO UN FAVORE FATTO A GIORGIA MELONI, DETERMINATA A SEMINARE ZIZZANIA TRA LE FILE LEGHISTE SPACCATE DA VANNACCI, PER CUI UNA PROPOSTA DI LEGGE PER LA CITTADINANZA AI RAGAZZI CHE COMPLETANO GLI STUDI IN ITALIA, E' PEGGIO DI UNA BESTEMMIA SULL'ALTARE - IL MINISTRO DEGLI ESTERI (SI FA PER DIRE: SUGLI AFFARI INTERNAZIONALI DECIDE TUTTO LA STATISTA DELLA GARBATELLA), UNA VOLTA APPOGGIATO IL BIANCO TOVAGLIOLO SUL BRACCIO, SI E' PRESTATO COSI' A SPARARE UN AVVISO A MATTEO SALVINI: SI PREGA DI NON TIRARE TROPPO LA CORDA, GRAZIE!

volodymyr zelensky donald trump vladimir putin

DAGOREPORT – OGGI DONALD TRUMP CHIAMERÀ VOLODYMYR ZELENSKY E GLI PRESENTERÀ “L’OFFERTA” DI PUTIN: “MAD VLAD” VUOLE IL RICONOSCIMENTO DELLE ZONE ATTUALMENTE OCCUPATE DAI SUOI SOLDATI (OLTRE ALLA CRIMEA, CHE CONSIDERA RUSSA DAL 2014). IL PIANO DEL TYCOON È CONVINCERE L’EX COMICO UCRAINO A DARE L’OK, E POI TORNARE DA PUTIN E FINIRE LA GUERRA. CON UNA SOTTESA MINACCIA: SE, NONOSTANTE LE REGIONI ANNESSE, MOSCA CONTINUASSE IL CONFLITTO, A QUEL PUNTO GLI USA SAREBBERO PRONTI A RIEMPIRE DI ARMI KIEV PER FARE IL CULO A STELLE E STRISCE ALLO ZAR DEL CREMLINO - MA QUANTO CI SI PUO' ANCORA FIDARE DELLE PROMESSE DI TRUMP, VISTE LE CAZZATE CHE HA SPARATO FINORA?