anziani e videogame

MOLLA IL BASTONE, PRENDI IL JOYSTICK - DALLA GERMANIA AL GIAPPONE, AUMENTANO GLI ANZIANI DIPENDENTI DAI VIDEOGIOCHI CHE ENTRANO ANCHE NELLE CASE DI RIPOSO, GRAZIE AD UNA CONSOLE CHIAMATA “MEMORYBOX” - E’ STATA REALIZZATA AD AMBURGO E PERMETTERÀ DI GIOCARE A PING PONG E A BOWLING, VEDENDO LA PROPRIA IMMAGINE RIPRODOTTA SU UNO SCHERMO…

Tiziana Lapelosa per “Libero quotidiano”

 

ANZIANI E VIDEOGAME

Vecchi sì, ma tutt' altro che vogliosi di godersi il meritato riposo con la pensione assicurata a fine mese, con le mani in mano. Anzi. Al pari dei nipotini, che non alzano la testa dai telefonini e si perdono tra un gioco e l'altro sul computer, pure loro si scoprono pazzi per i videogiochi. E la società si adegua. Partendo dal Giappone, il Paese con la popolazione più vecchia al mondo (nel 2019 il 30% è risultato avere una età superiore ai 65 anni), che in fatto di videogiochi non è secondo a nessuno, al punto da avere, nella capitale Tokyo, un intero quartiere, Akihabara, che è il punto di riferimento per gli amanti dei videogame.

 

Ma è un po' più lontano, nella città di Kobe a poco più di 500 chilometri dalla "mamma" dei fumetti, che è stato inaugurato un centro anziani "videoludico". Centro ISR Esports, si chiama, e agli ospiti si insegna a districarsi, appunto, tra sfide e tastiere, talvolta affiancati da giovani che, in questo caso, sono degli esperti nonostante la giovane età. I ragazzi preparano i "nonni" anche ad affrontare concorsi e gare. Insomma, dei veri e propri "esports", giocatori che alla passione tecnologica uniscono la competitività. In Svezia, ad esempio, c'è un bel gruppetto di ultrasettantenni che delle gare ha fatto una vera e propria missione.

 

ANZIANI E VIDEOGAME

Giappone e Svezia non sono soli. In Germania il videogioco è una vera e propria terapia che presto sarà diffusa in un centinaio di case di cura grazie ad una console per anziani (Memorybox) realizzata ad Amburgo: si potrà giocare a ping pong e a bowling, per esempio, vedendo la propria immagine riprodotta su uno schermo.

 

I movimenti che ne derivano, viene assicurato, fanno bene alla mente e al corpo, favorendo l'esercizio fisico e il divertimento. Se a questo si aggiunge una sana competizione tra vecchietti, il rallentamento dell'invecchiamento cognitivo è assicurato. Almeno così c'è scritto in uno studio dell'Università dell'Iowa, per il quale è stata testata e monitorata la capacità cognitiva di un gruppo di 681 over 50. Si calcola inoltre che in Usa il 44% delle persone con i capelli bianchi giochi una media di cinque ore a settimana, con una spesa, nel solo 2019, pari a 3,5 miliardi di dollari.

 

ANZIANI E VIDEOGAME

Nulla, se si tiene conto che l'utilizzo responsabile dei videogiochi, come riporta il sito esquire.com, aiuta anche a trattare i disturbi mentali, grazie all'incremento della funzionalità di aree danneggiate da patologie come schizofrenia, disturbi dell'umore, e da patologie neurodegenerative.

 

Testimoni dei benefici di giocare con il computer è una coppia di influencer di Berlino di 81 e 76 anni, che sul canale You Tube, Senioren Zocken, testano i giochi appena messi sul mercato contando su quasi 500mila iscritti. E in Italia? Da noi, per mettere da parte i cattivi pensieri e mantenere allenato il cervello, si continua a giocare a carte. Ma sempre più anziani iniziano ad utilizzare quelle virtuali e ad affacciarsi sui giochi tecnologici.  

ANZIANI E VIDEOGAME

 

 

Ultimi Dagoreport

salvini rixi meloni bignami gavio

DAGOREPORT - I FRATELLINI D’ITALIA CI SONO O CI FANNO? SULLA QUESTIONE PEDAGGI, CI FANNO: FINGONO DI CASCARE DAL PERO DI FRONTE ALL’EMENDAMENTO LEGHISTA CHE AUMENTA IL COSTO DELLE AUTOSTRADE, MA SAPEVANO TUTTO DALL’INIZIO. QUELLO DEL CARROCCIO È STATO UN BALLON D’ESSAI PER VEDERE COSA SAREBBE SUCCESSO. MA DI FRONTE ALL’INDIGNAZIONE DI CONSUMATORI E OPPOSIZIONE LA MELONI HA ORDINATO LA RETROMARCIA – ORA IL CETRIOLONE PASSA AI CONCESSIONARI: CHE DIRANNO I VARI TOTO, BLACKSTONE, MACQUARIE E GAVIO DI FRONTE AL FORTE DIMAGRIMENTO DEI LORO DIVIDENDI? – I PIANI ECONOMICI FINANZIARI BLOCCATI E I MOLTI INCROCI DI GAVIO CON IL GOVERNO: HA APPENA VENDUTO 250MILA AZIONI DI MEDIOBANCA, FACENDO UN FAVORE, INDIRETTO A “CALTA” E ALLA SCALATA AL POTERE FINANZIARIO MILANESE PROPIZIATA DALLA FIAMMA MAGICA…

trump zelensky meloni putin

DAGOREPORT - DONALD TRUMP È STATO CHIARO CON ZELENSKY: SE CEDE LE QUATTRO REGIONI OCCUPATE DAI RUSSI, OLTRE LA CRIMEA, A PUTIN, USERÀ IL SUO SÌ PER MINACCIARE MOSCA. SE “MAD VLAD” NON ACCETTA DI CHIUDERE SUBITO IL CONFLITTO, ARMERÀ FINO AI DENTI KIEV – IL TYCOON PUTINIZZATO FINGE DISTANZA DALLO ZAR DEL CREMLINO: "VUOLE ANDARE FINO IN FONDO, CONTINUARE A UCCIDERE, NON VA BENE...". MA È SCHIACCIATO SULLE PRETESE DI MOSCA: HA PROMESSO A PUTIN CHE L’UCRAINA INDIRÀ ELEZIONI UN ATTIMO DOPO IL CESSATE IL FUOCO – LA RISATA DA VACCARO DEL CALIGOLA DI MAR-A-LAGO DI FRONTE ALLA CONFERENZA PER LA RICOSTRUZIONE BY GIORGIA MELONI: MA COSA VUOI RICOSTRUIRE SE C’È ANCORA LA GUERRA?

antonio tajani giorgia meloni neri nero bambini immigrati migranti matteo salvini

DAGOREPORT – AH, TAJANI DELLE MERAVIGLIE! RICICCIARE PER L'ENNESIMA VOLTA LO IUS SCHOLAE E, DOPO UN BATTAGLIERO RUGGITO, RINCULARE SUBITO A CUCCIA (''NON E' LA PRIORITA'"), E' STATO UN FAVORE FATTO A GIORGIA MELONI, DETERMINATA A SEMINARE ZIZZANIA TRA LE FILE LEGHISTE SPACCATE DA VANNACCI, PER CUI UNA PROPOSTA DI LEGGE PER LA CITTADINANZA AI RAGAZZI CHE COMPLETANO GLI STUDI IN ITALIA, E' PEGGIO DI UNA BESTEMMIA SULL'ALTARE - IL MINISTRO DEGLI ESTERI (SI FA PER DIRE: SUGLI AFFARI INTERNAZIONALI DECIDE TUTTO LA STATISTA DELLA GARBATELLA), UNA VOLTA APPOGGIATO IL BIANCO TOVAGLIOLO SUL BRACCIO, SI E' PRESTATO COSI' A SPARARE UN AVVISO A MATTEO SALVINI: SI PREGA DI NON TIRARE TROPPO LA CORDA, GRAZIE!

volodymyr zelensky donald trump vladimir putin

DAGOREPORT – OGGI DONALD TRUMP CHIAMERÀ VOLODYMYR ZELENSKY E GLI PRESENTERÀ “L’OFFERTA” DI PUTIN: “MAD VLAD” VUOLE IL RICONOSCIMENTO DELLE ZONE ATTUALMENTE OCCUPATE DAI SUOI SOLDATI (OLTRE ALLA CRIMEA, CHE CONSIDERA RUSSA DAL 2014). IL PIANO DEL TYCOON È CONVINCERE L’EX COMICO UCRAINO A DARE L’OK, E POI TORNARE DA PUTIN E FINIRE LA GUERRA. CON UNA SOTTESA MINACCIA: SE, NONOSTANTE LE REGIONI ANNESSE, MOSCA CONTINUASSE IL CONFLITTO, A QUEL PUNTO GLI USA SAREBBERO PRONTI A RIEMPIRE DI ARMI KIEV PER FARE IL CULO A STELLE E STRISCE ALLO ZAR DEL CREMLINO - MA QUANTO CI SI PUO' ANCORA FIDARE DELLE PROMESSE DI TRUMP, VISTE LE CAZZATE CHE HA SPARATO FINORA?