1- IERI SERA, SU UN BARCONE DEL TEVERE, IL SINISTRO “RELOADED” PIERO SANSONETTI HA SCODELLATO “OUTLET”, LA RIVISTA TRIMESTRALE ALLEGATA AL SUO SETTIMANALE “GLI ALTRI” 2- UN MISCHIONE DI OSPITI CHE VEDEVA LA VISPA PAOLA CONCIA FARE LE CORNA, RITANNA ARMENI, LANFRANCO PACE, CINZIA LEONE, ANDREA COLOMBO, FULVIO ABBATE, PIGI BATTISTA, RICCARDO BARENGHI, PAOLO BONACELLI, IDA DOMINIJANNI E FRANCO DI MARE 3- HIGHLIGHTS DELLA SERATA: L’ELEFANTINO SUDATO AL FIANCO DELLA SETTANTUNENNE ANSELMA DELL’OLIO CHE HA SFODERATO NEW HAIRCUT, MINIGONNA IN JEANS E DEI FANTASTICI GAMBALETTI ARCOBALENO DA HIPSTER DI BROOKLYN, E MARA VENIER CHE SI È SCATENATA IN PISTA, SFIANCANDO IL SUO PARTNER DI BALLO AURELIO MANCUSO

Foto di Mario Pizzi da Zagarolo

1- SANSONETTI INAUGURA L' "OUTLET"
Ieri sera, su un barcone del Tevere all'altezza dell'Ara Pacis, Piero Sansonetti ha presentato "Outlet", la rivista trimestrale che sarà allegata al suo settimanale "Gli Altri". Tra gli ospiti, Paola Concia, Ritanna Armeni, Lanfranco Pace, Cinzia Leone, Andrea Colombo, Fulvio Abbate, Pigi Battista, Riccardo Barenghi, Paolo Bonacelli, Ida Dominijanni e Franco Di Mare.

Highlights della serata: Giuliano Ferrara al fianco di una Anselma Dell'Olio che ha sfoderato dei fantastici gambaletti arcobaleno da hipster di Brooklyn, e Mara Venier che si è scatenata in pista, sfiancando il suo partner di ballo Aurelio Mancuso.


2- APRE L'OUTLET DEGLI ALTRI
Katia Ippaso per http://www.outletrivista.it/

Apre l'Outlet degli "Altri". Dal 25 maggio in edicola (con il settimanale di Piero Sansonetti) la rivista diretta da Massimo Ilardi. "Outlet" il nome della testata. "Per una critica dell'ideologia italiana" il tema specifico del primo numero, che farà da sottotitolo ai successivi.

Assecondando la necessità di un lavoro fuori dal tempo ordinario, la rivista (trimestrale) nasce con l'obiettivo di rendere transitabile, praticabile, comunicante, una messa a fuoco dei vizi e delle sclerosi del pensiero unico travestito da guerra ideologica.

Un "Outlet" dell'immaginario nostrano, quindi, che traffichi tra i materiali di scarto del grande magazzino chiamato Italia, là dove, nascoste, sotterranee, svendute, inascoltate, germinano le idee e le forme del desiderio più insospettabili, e da cui non ci sembra possibile prescindere, se si vuole costruire una nuova piattaforma del pensiero critico e politico.

«Perché l'abbiamo chiamata "Outlet"? Perché il centro commerciale è fin dalla sua nascita il luogo dove si sperimentano le prime forme di libertà. Lo è oggi per i giovani quando ancora adolescenti verificano la potenza del desiderio che allenta vincoli e identità. Lo è stato per le donne fin dall'Ottocento quando, rompendo le rigide regole della famiglia borghese che le volevano rinchiuse nei salotti ovattati delle loro case, sciamavano nelle caotiche e scintillanti sale dei primi grandi magazzini.

Qui, in questi concentrati di metropoli, quelle regole venivano presto dimenticate: a dettare i tempi di vita non era più la famiglia ma le merci da scegliere, da possedere, da consumare, da impersonare, magari solo da vedere» scrive Massimo Ilardi nell'editoriale del primo numero.

Mentre Piero Sansonetti sottolinea il coraggio dell'impresa editoriale: « "Outlet" nasce come sfida incosciente alla precedente sfida incosciente che è stata gli "Altri". Abbiamo partorito gli "Altri", ormai tre anni fa - mentre tutti i giornali italiani, e in particolare i settimanali, tracollavano - per una ragione semplicissima: avevamo impellenti cose da dire e nessuno, intorno a noi, le diceva. Potevamo tacere? No, è chiaro, avevamo bisogno di un giornale e l'unico modo per averlo era crearlo».

Nel primo numero articoli di Rino Genovese, Massimo Canevacci, Andrea Colombo, Marco Bascetta, Fabio Tarzia, Alberto Abruzzese, Lanfranco Caminiti, Paolo Di Paolo, Giorgio Cappozzo, Fabrizio Violante, Emiliano Ilardi, Laura Eduati, Mario Gamba, Luciano Lanna, Angela Azzaro, Francesco Macarone Palmieri, Miro Renzaglia, Viviana Gravano, Massimiliano Di Franca. Immagini di Paola Di Bello, con una sezione fotografica dedicata ad Emilio Isgrò.

Le "aperture" della prima sezione esaminano l'ideologia connessa ad alcuni temi specifici: società, famiglia, lavoro, emergenza, crisi... La seconda parte, "ricadute", contiene articoli sull'immaginario e le diverse sfere applicative dell'ideologia italiana: stampa, letteratura, web, cinema.

La terza indica alcuni nostri "posizionamenti": la questione di genere nelle sue derive moraliste, la destrutturazione dei luoghi comuni sull'uomo di destra e l'uomo di sinistra, le culture giovanili degli anni Duemila. Negli intermezzi, per prendere anche un po' respiro dalla forma saggio, ospitiamo una lunga intervista e un reportage.

Infine, una appendice di documenti che invita a rileggere in forma critica alcuni autori su cui sono state costruite in Italia impalcature di egemonia culturale o, viceversa, sono stati sferrati attacchi ideologici che li hanno messi al bando.

 

 

SALA SELMA DELL OLIO RICCARDO BARENGHI RICCARDO BARENGHI E P G BATTISTA PIERO SANSONETTI PIERO SANSONETTI E RICCARDO BARENGHI JENA MARA VENIER E AURELIO MANCUSO BALLANO IDA DOMINIJANNIGIANNI DEI MARA VENIER FRANCESCO MAIMONE RITANNA ARMENI GIULIANO FERRARA E PAOLO BONACELLI

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