manuia

CAFONALINO – DA DUCCIO TROMBADORI A FRANCO NERO, LA SAUDADE DEL "MANUIA" ALL’AUDITORIUM. LA STORIA, I DIVI, LE NOTTI DEL LOCALE DI TRASTEVERE – QUELLA VOLTA CHE SI ESIBI’ CHET BAKER – IL RICORDO DEL MUSICISTA BRASILIANO JIM PORTO: “SUONAMMO INSIEME IN UNA JAM, E LUI SI PROPOSE COME OSPITE. NON SVENNI PER PURO MIRACOLO, O FORSE PERCHÉ ERO PREOCCUPATO DELL' ONORARIO. ANDAVA IN GIRO SENZA UNA LIRA, LA SERA MANGIAVA SEMPRE IL RISO ALLE ROSE" - IL LIBRO DI SANDRO MELARANCI, DEUS EX MACHINA DEL "MANUIA"

Foto di Luciano Di Bacco per Dagospia

IL LIBRO: MANUIA

marilu corradi jim porto carlo saggy melissa chimenti foto di bacco

 

1971: Sandro Melaranci, truccatore del cinema e grande appassionato di musica, decide di aprire un locale. È poco più che un gioco per lui, un'avventura nata da una serie di curiose coincidenze, e quando varca per la prima volta la porta del suo ristorante, sicuramente non si aspetta che di lì a poco lo faranno anche i più importanti personaggi del jet set internazionale: da Chet Baker a Renato Zero, da Federico Fellini a Roman Polanski...

 

mara keplero foto di bacco

Da piccolo locale nel centro di Roma, il Manuia diventa una vera istituzione, un luogo in cui perdersi e ritrovarsi, allontanarsi dalla confusione e dai flash dei paparazzi, e Sandro, con la sua cordialità, l'ironia e la capacità di non prendersi mai troppo sul serio, ne è il cuore pulsante.

 

 

CHET BAKER AL MANUIA

Articolo di Pietro D’Ottavio per repubblica.it del 17 agosto 1999

 

lucia bornigia foto di bacco

Jim Porto è il più noto dei musicisti brasiliani adottati da Roma. Nell' 83 il cantante e pianista conobbe momenti di gloria con l' album "Rio", che conteneva l' hit "Smettila", all' epoca programmatissimo da tutte le radio. Proprio domani sera Jim Porto torna su un palco della capitale, al Gusto a piazza Augusto Imperatore. Nostalgia di quel periodo? "Come, no. Ho una grande "saudade" di quel momento, in cui costruii la mia base artistica.

 

libro presentato

Quando stavo registrando quel mio disco, conobbi Chet Baker: il grandissimo trombettista jazz venne a suonare al Manuia, il club di Trastevere dove mi esibivo. Suonammo insieme in una jam, e lui si propose come ospite. Non svenni per puro miracolo, o forse perché ero preoccupato dell' onorario... Ma Baker mi disse che non voleva soldi: voleva essere ospitato in una casa a Tratevere, non in un albergo. Gli risposi: "Casa mia è qui a Trastevere, certo, è un po' piccolina...".

 

Rimase per un mese e mezzo, insieme alla sua compagna Diana, una sassofonista statunitense. Poi, un giorno, mi disse: questa settimana registriamo le parti che mi riguardano. E in pochi giorni mi regalò i suoi suoni incredibili. Chet amava Trastevere e Campo de' Fiori, dove ogni giorno andava a passeggiare. Trastevere gli ricordava il village newyorkese, con tutti quei locali che proprio in quel periodo aprivano i battenti. La mattina, a casa mia, prendeva una spremuta d' arancia, la sera mangiava sempre il riso alle rose del Manuia. Andava in giro senza una lira in tasca, ma gli bastava andare alla Siae per prendere degli anticipi vertiginosi".

franco nero sandro melaranci e le maribell foto di bacco

 

Quando arrivò a Roma? "Arrivai nel ' 78, mi chiamò Sandro Melaranci (che tra l' altro ora vive in Brasile, sposato con una diplomatica brasiliana).

 

Lui aveva il Manuia, questo vivacissimo club nel cuore di Trastevere, che poi chiuse. Il contratto era di 3 mesi: ma restai per 8 anni, e suonai anche con Roberto Gatto, Djavan, Richie Heavens, Michele Ascolese e tutti i musicisti di Venditti, Cocciante".

 

sandro melaranci foto di bacco

Anche il legame con il Brasile è però molto forte. Lei ha anche registrato le sigle di tre importanti serie di novelas: "Pedra sobre pedra", "O outro", "Plumas e paete". "In Brasile torno ogni anno: la saudade è molto forte. E quest' anno sarò al Capodanno a Rio". Che concerto farà al Gusto? "Tornerò alla mia vecchia bossanova-jazz, proprio come ai tempi del Manuia.

 

melissa chimenti marilu corradi foto di bacco

Ma oggi la mia musica accoglie funk e afro-fusion, un suono che farà da ossatura al nuovo album che inciderò per il Brasile e in Italia uscirà a febbraio. Ed è lo stesso genere di musica che mando in onda nella trasmisione che conduco con Ivo Caliendo di Radio Centro Suono, "Terraco" alle 22.30 di lunedì, mercoledì.

franco nero foto di bacco (1)sandro melaranci ettore viola foto di baccoroberto ruggero foto di baccofranco nero sandro melaranci foto di baccofranco nero foto di bacco (2)franco nero lolli melaranci foto di baccoelisabetta viaggi franco nero sandro melaranci foto di baccoelisabetta viaggi foto di baccoeugenia munari sandro melaranci foto di baccoalfonso stani foto di baccoroberto ruggero lolli e sandro melaranci foto di bacco (2)roberto ruggero lolli e sandro melaranci foto di bacco (1)duccio trombadori foto di baccoandrea cardella ripa di meana elisabetta viaggi alfonso stani foto di baccoandrea cardella ripa di meana alfonso stani foto di baccoantonio de luca foto di baccoandrea cardella ripa di meana foto di baccoangelo caligaris umberto carani marcello campeggio foto di baccocarlo saggy jim porto foto di baccocarlo saggy foto di baccoconny caracciolo lucia bornigia lolli melaranci foto di baccofranco nero laura delli colli foto di baccofoto di gruppo con franco nero foto di baccofranco nero sandro melaranci foto di bacco (2)riccardo modesti foto di baccoriccardo modesti carlo saggy foto di baccoottavia fusco franco nero foto di baccogabriella guglielmo alfonso stani foto di baccole maribell foto di bacco (1)laura delli colli foto di baccojean do piaui e sandro melaranci foto di baccojim porto saluta lon lon foto di baccolaura delli colli lolli e sandro melaranci foto di baccole maribell foto di bacco (2)le maribell foto di bacco (3)le maribell si fanno un selfie foto di baccolon lon ying li franco nero foto di baccoottavia fusco foto di baccoying li e lon lon foto di bacco

Ultimi Dagoreport

donald trump volodymyr zelensky vladimir putin servizi segreti gru fsb cia

DAGOREPORT - L’OSCENO PIANO DI PACE SCODELLATO DA TRUMP, CHE EQUIVALE A UNA CAPITOLAZIONE DELL’UCRAINA, ANDAVA CUCINATO BENE PER FARLO INGOIARE A ZELENSKY - E, GUARDA LA COINCIDENZA!, ALLA VIGILIA DELL’ANNUNCIO DEL PIANO TRUMPIANO SONO ESPLOSI GLI SCANDALI DI CORRUZIONE A KIEV, CHE VEDONO SEDUTO SU UN CESSO D’ORO TIMUR MINDICH, L’EX SOCIO DI ZELENSKY CHE LO LANCIÒ COME COMICO - PER OTTENERE ZELENSKY DIMEZZATO BASTAVA POCO: È STATO SUFFICIENTE APRIRE UN CASSETTO E DARE ALLA STAMPA IL GRAN LAVORIO DEI SERVIZI SEGRETI CHE “ATTENZIONANO” LE TRANSIZIONI DI DENARO CHE DA USA E EUROPA VENGONO DEPOSITATI AL GOVERNO DI KIEV PER FRONTEGGIARE LA GUERRA IN CORSO…

andrea orcel unicredit giorgiia meloni giovanbattista fazzolari giancarlo giorgetti francesco gaetano caltagirone lovaglio milleri

DAGOREPORT - SUL RISIKO BANCARIO, DI RIFFA O DI RAFFA, L’ARMATA BRANCA-MELONI HA FATTO L’ENNESIMA FIGURA DI MERDA - DI SICURO, NON POTRÀ PIÙ FAR RIDERE I POLLI BLATERANDO CHE UNICREDIT È UNA BANCA STRANIERA, QUINDI L’OPA SU BANCO BPM VA STOPPATA PERCHÉ È UNA MINACCIA PER LA ‘’SICUREZZA NAZIONALE’’ - PROSSIMAMENTE IL CEO DI UNICREDIT, ANDREA ORCEL, AVRÀ MANI LIBERE PER SCEGLIERE QUALE BANCA PAPPARSI, MENTRE NEI PROSSIMI DUE MESI I GENI DI ‘’PA-FAZZO” CHIGI AVRANNO I NEURONI MOLTO IMPEGNATI PER RISPONDERE CON UNA MODIFICA DELLA LEGGE (CHISSÀ SE AVRÀ EFFETTO RETROATTIVO) ALLA PROCEDURA D'INFRAZIONE DI BRUXELLES - SE POI ORCEL SARÀ COSTRETTO DAL GOVERNO DI BERLINO A VENDERE LA SUA PARTECIPAZIONE IN COMMERZBANK, UNA VOLTA INTASCATO IL RICCO BOTTINO, LE OPZIONI SULLA SUA SCRIVANIA PER EVENTUALI ACQUISIZIONI SAREBBERO SENZA FRONTIERE. E NULLA VIETEREBBE A UNICREDIT DI LANCIARE UNA RICCA OPA SU MPS DI LOVAGLIO-CALTAGIRONE-MEF, OBIETTIVO GENERALI: SAREBBE LA MASSIMA RIVINCITA DI ORCEL SUL GOVERNO SMANDRAPPATO DEL GOLDEN POWER…

beatrice venezi secolo d italia libero verita italo bochino fenice venezia

DAGOREPORT - DI PIÙ STUPEFACENTE DELLA DESTRA CI SONO SOLO I SUOI GIORNALI MALDESTRI. SULLA VICENDA VENEZI A VENEZIA, PRODUCONO PIÙ BUFALE CHE NELL’INTERA CAMPANIA - SI SORRIDE SULLA RINASCITA DEL TEATRO LA FENICE CON “LIBERO” E “LA VERITÀ” MA LA RISATA (PIU’ PERNACCHIO) ARRIVA COL “SECOLO D’ITALIA”: “BUONA LA PRIMA: 7 MINUTI DI APPLAUSI PER VENEZI”. PECCATO CHE NON DIRIGESSE AFFATTO LEI, LA “BACCHETTA NERA”, MA IVOR BOLTON, COME C’È SCRITTO PERFINO NEL PEZZO. INCREDIBILE MA VERO. PERÒ LÌ SOTTO C’È LA GERENZA DEL GIORNALE, DOVE SI SCOPRE CHE NE È DIRETTORE EDITORIALE TALE BOCCHINO ITALO. E ALLORA TUTTO SI SPIEGA

giuseppe conte rocco casalino marco travaglio roberto fic o todde paola taverna elly schlein

DAGOREPORT - DOVE STA ANDANDO A PARARE QUELL’AZZECCAGARBUGLI DI GIUSEPPE CONTE? ALL’INTERNO DEL M5S SI CONTRAPPONGONO DUE POSIZIONI: LA LINEA MOVIMENTISTA ED EUROSCETTICA SQUADERNATA DAGLI EDITORIALI DI MARCO TRAVAGLIO, CONVINTO COM'È CHE IL "CAMPOLARGO" SIA UNA DISGRAZIA PEGGIORE DELL'ARMATA BRANCA-MELONI; CHE HA UNA CERTA PRESA SULLA BASE DEGLI ELETTORI EX GRILLINI - DALL’ALTRA, LA LINEA DI TAVERNA, FICO, PATUANELLI E TODDE, IN SINTONIA CON LA BASE PARLAMENTARE DEI CINQUE STELLE, FAVOREVOLE A UN ACCORDO PROGRAMMATICO DI GOVERNO CON IL PD, ANCHE AL DI LÀ DEL FATTO CHE CONTE SIA, VIA PRIMARIE, IL CANDIDATO PREMIER DELLA COALIZIONE DI CENTROSINISTRA (GOVERNARE SIGNIFICA CONQUISTARE POTERE, POSTI E PREBENDE) – PERCHÉ CONTE ZIGZAGHEGGIA BARCAMENANDOSI CON SUPERCAZZOLE PRIMA DI STRINGERE UN APERTO ACCORDO PROGRAMMATICO COL PD? - COME MAI TA-ROCCO CASALINO, L’APPRENDISTA STREGONE RASPUTINIANO CHE HA CONFEZIONATO PER ANNI LE MASCHERE DEL CAMALEONTISMO DI “CONTE PREMIER”, HA MOLLATO ''LA POCHETTE DAL VOLTO UMANO'' PER FONDARE UN GIORNALE ONLINE?

giorgia meloni maurizio belpietro francesco saverio garofani sergio mattarella

DAGOREPORT - IL “PIANO DEL QUIRINALE PER FERMARE MELONI” NON ESISTE: LO “SCOOP” DELLA “VERITÀ” È STATO CONFEZIONATO CON L’OBIETTIVO DI PRENDERE DI MIRA SERGIO MATTARELLA, COME MASSIMA RAPPRESENTANZA DI QUEL "DEEP STATE" CHE I CAMERATI DI PALAZZO CHIGI HANNO SUL GOZZO – LA STATISTA DELLA SGARBATELLA SOGNA L’EGEMONIA ISTITUZIONALE: BOCCIATO IL PREMIERATO, VUOLE CAMBIARE CON LA FORZA IL SISTEMA MODIFICANDO LA LEGGE ELETTORALE E INSERENDO IL NOME DEL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO SULLA SCHEDA (COSI' DA BYPASSARE DI FATTO I POTERI DI NOMINA DEL PREMIER CHE SPETTANO AL COLLE) - MA NON TUTTO FILA LISCIO: LEGA E FORZA ITALIA SI OPPONGONO PERCHE' NON VOGLIONO ESSERE CANNIBALIZZATI DA FDI E IN CAMPANIA E PUGLIA SI PROSPETTA UNA BATOSTA PER IL CENTRODESTRA - DA QUESTO DERIVA QUEL NERVOSISMO, CON VITTIMISMO PARACULO ANNESSO, CHE HA SPINTO GIORGIA MELONI A CAVALCARE IL “COMPLOTTO DEL COLLE” – E SE FDI, PER BOCCA DI BIGNAMI E MALAN, NON AVESSE RINCULATO, DAL QUIRINALE SAREBBE PARTITO UN SILURO A TESTATA MULTIPLA...