CAFONALINO - DA ROMANO PRODI A GIULIANO AMATO, DA GIANNI LETTA A PAOLO MIELI FINO MONICA A MAGGIONI A GIULIANO FERRARA, POTENTONI SULL'ATTENTI ALLA PRESENTAZIONE DEL LIBRO “TROPPI DIRITTI” DEL DIRETTORE DE “IL MATTINO”, ALESSANDRO BARBANO

-

Condividi questo articolo


Foto di Luciano Di Bacco per Dagospia

 

Da http://www.adnkronos.com

libro presentato libro presentato

 

La corsa ai diritti rappresenta uno delle cause del declino italiano. E' la tesi sostenuta da Alessandro Barbano, direttore de 'Il Mattino' di Napoli, nel saggio pubblicato da Mondadori 'Troppi diritti. L'Italia tradita dalla libertà'. Un libro che il giornalista ha presentato venerdì prossimo al Tempio di Adriano di Roma, nel corso di un incontro moderato dalla presidente Rai Monica Maggioni cui hanno partecipato il giudice della Corte costituzionale ed ex premier, Giuliano Amato, il giornalista e fondatore de 'Il Foglio' Giuliano Ferrara, il giornalista e storico Paolo Mieli e l'ex premier Romano Prodi.

 

invitati invitati

"Sotto la coltre di una apparente pretesa collettiva, che copre tutto lo spazio del possibile - spiega Barbano conversando con l'AdnKronos - c'è la coscienza nel nostro Paese che la corsa ai diritti sia la vera causa del declino italiano. Non tanto per un eccesso di quantità di diritti ma perché sono stati sganciati dai doveri".

 

intervento di romano prodi intervento di romano prodi

Quando si parla di libertà, ricorda Barbano, "tutti citano l'articolo 2 della Costituzione che la riconosce". Ma, al tempo stesso, "molti in Italia hanno dimenticato che, nella seconda parte dell'articolo 2 della nostra Costituzione, la Repubblica richiede l'adempimento dei doveri di solidarietà economica, sociale e politica".

 

Questo significa, per il direttore del quotidiano partenopeo, che in una "società democratica il diritto sta in piedi se ad esso corrisponde un dovere. Altrimenti, il diritto diventa una pretesa irrealistica di pochi contro tutti. Esattamente quello che è accaduto in Italia".

giuliano ferrara giuliano ferrara

 

A sostegno della sua tesi, Barbano si sofferma sull'uso della legge 104 che consente di assistere un familiare disabile o malato. Una legge, sostiene, che "riconosce un diritto del lavoratore. Ma quel diritto è assoluto oppure si riconnette a un dovere di solidarietà economica, sociale e politica? Il vero titolare di quel diritto non è il lavoratore ma l'anziano o il parente malfermo. E invece spesso la legge viene considerata una specie di cambiale in bianco da scontare quando conviene. Magari per andare a fare le vacanze nei Caraibi".

maria consiglio visco di marigliano maria consiglio visco di marigliano

 

Insomma, ancora una volta, la possibilità offerta dalla legge "diventa un diritto di pochi in danno di tutti". Quello che Barbano definisce il "dirittismo", investe " l'intera cultura politica e civile del Paese. Che cosa è il debito pubblico se non la pretesa dei padri ai danni dei figli? E' un dirittismo che guarda al presente e non concede alle generazioni future di fare le stesse scelte che hanno fatto i padri offrendo ai giovani un futuro monco".

 

mario ajello mario ajello

Passando alla stretta attualità politica di questi giorni, Barbano si chiede: "Che cosa è l'incapacità di transigere cui stiamo assistendo in questi giorni se non l'idea di gruppi organizzati di essere titolari di un diritto prescindendo dalla capacità di mediazione e di sintesi rispetto a un interesse comune? Il dirittismo ha infiltrato tutte le culture politiche del nostro tempo: il riformismo che non è stato in grado di conciliare protezione sociale e cambiamento. Ha infiltrato anche la cultura moderata e conservatrice caratterizzata dall'egoismo individuale".

 

monica maggioni claudio de vincenti monica maggioni claudio de vincenti

"Il dirittismo, da ultimo -afferma Barbano - ha infiltrato soprattutto le culture antisistema, tanto quelle massimaliste della sinistra quanto quelle populiste, che hanno utilizzato la clava dei diritti per abbattere le élite. In questa furia distruttiva, insieme alle élite si cerca di abbattere la delega del sapere e del potere. Ovvero l'essenza della democrazia promuovendo l'utopia di una società orizzontale".

 

giuliano ferrara (3) giuliano ferrara (3)

Una logica che consente, ad esempio, "che ciascuno si faccia la sua terapia vaccinale leggendo su internet prescindendo dalle gerarchie dei saperi" oppure "il suo partito e il suo movimento promuovendosi dentro la democrazia internettiana e illudendosi di poter sviluppare una maggiore partecipazione democratica ricorrendo a un istituto di democrazia diretta permanente. Ma la democrazia della piazza in realtà coincide con la dittatura sulla piazza, una dittatura di pochi a danno di tutti", conclude il direttore de 'Il Mattino'.

giuliano ferrara romano prodi giuliano ferrara romano prodi giuliano ferrara monica maggioni giuliano ferrara monica maggioni giovanni minoli nicola latorre giovanni minoli nicola latorre giovanni minoli saluta alessandro barbano (1) giovanni minoli saluta alessandro barbano (1) giuliano amato (2) giuliano amato (2) romano prodi giuliano amato monica maggioni romano prodi giuliano amato monica maggioni romano prodi (3) romano prodi (3) giuliano amato (3) giuliano amato (3) romano prodi giuliano amato e monica maggioni romano prodi giuliano amato e monica maggioni romano prodi (2) romano prodi (2) romano prodi giovanni minoli romano prodi giovanni minoli romano prodi alessandro barbano (2) romano prodi alessandro barbano (2) paola vuolo paola vuolo paolo di benedetto paolo di benedetto romano prodi alessandro barbano (1) romano prodi alessandro barbano (1) paolo mieli paolo mieli giovanni minoli saluta alessandro barbano (2) giovanni minoli saluta alessandro barbano (2) romano prodi romano prodi souvenir di piazza di pietra (2) souvenir di piazza di pietra (2) souvenir di piazza di pietra (1) souvenir di piazza di pietra (1) virman cusenza (2) virman cusenza (2) virman cusenza virman cusenza romano prodi con la moglie flavia (2) romano prodi con la moglie flavia (2) romano prodi con la moglie flavia (1) romano prodi con la moglie flavia (1) nicola latorre romano prodi giovanni minoli nicola latorre romano prodi giovanni minoli nicola latorre nicola latorre nicola latorre giovanni minoli nicola latorre giovanni minoli gianni letta lorenzo tagliavanti gianni letta lorenzo tagliavanti monica maggioni paolo mieli monica maggioni paolo mieli gianni letta giuliano amato gianni letta giuliano amato alessandro barbano monica maggioni alessandro barbano monica maggioni flavia prodi flavia prodi alessandro barbano alessandro barbano alessandro barbano nicola latorre alessandro barbano nicola latorre alessandro barbano (2) alessandro barbano (2) alessandro barbano e giovanni minoli alessandro barbano e giovanni minoli annamaria malato annamaria malato claudio de vincenti (2) claudio de vincenti (2) claudio de vincenti nicola latorre saluta romano prodi giovanni minoli claudio de vincenti nicola latorre saluta romano prodi giovanni minoli domenico de masi domenico de masi claudio de vincenti claudio de vincenti flavia prodi (2) flavia prodi (2) fabiano fabiani saluta nicola latorre fabiano fabiani saluta nicola latorre fabiano fabiani e moglie fabiano fabiani e moglie filippo romano con flavia e romano prodi filippo romano con flavia e romano prodi francesco gaetano caltagirone francesco gaetano caltagirone francesco d onofrio francesco d onofrio francesco gaetano caltagirone claudio de vincenti francesco gaetano caltagirone claudio de vincenti monica maggioni paolo mieli alessandro barbano monica maggioni paolo mieli alessandro barbano gianni letta romano prodi gianni letta romano prodi gianni letta saluta paolo mieli e alessandro barbano gianni letta saluta paolo mieli e alessandro barbano gianni letta saluta romano prodi (4) gianni letta saluta romano prodi (4) gianni letta saluta romano prodi (1) gianni letta saluta romano prodi (1) gianni letta saluta romano prodi (3) gianni letta saluta romano prodi (3) giovanni minoli giovanni minoli gianni letta saluta romano prodi (2) gianni letta saluta romano prodi (2) giuliano amato giuliano amato giuliano amato con ferrara giuliano giuliano amato con ferrara giuliano giuliano ferrara (2) giuliano ferrara (2)

 

Condividi questo articolo

ultimi Dagoreport

DAGOREPORT - I GUAI SONO DAVVERO COME LE CILIEGIE: UNA NE TIRA UN’ALTRA. NON BASTAVA ALLA MELONA DI TROVARSI UNA MAGGIORANZA DI GOVERNO CHE FA IMPALLIDIRE I VORTICI DEL TRIANGOLO DELLE BERMUDE: LA RAI INFIAMMA LA LEGA CONTRO FRATELLI D’ITALIA, L’AUTONOMIA SCATENA FORZA ITALIA CONTRO LA LEGA, IL PREMIERATO FA SCHIFO SIA A FORZA ITALIA CHE LEGA, ETC.- ORA GLI SCAZZI DIVAMPANO ANCHE NEL SUO PARTITO - QUEL FUOCO DI PUGLIA DI RAFFAELE FITTO, CHE SOGNA DA TEMPO DI TROVARSI CASA A BRUXELLES E LASCIARSI ALLE SPALLE LE MILLE ROGNE DEL PNRR, È ANDATO SU TUTTE LE FURIE QUANDO OGGI HA LETTO SULLE PAGINE MELONISSIME DE “IL TEMPO” CHE IL SUO NOME POTREBBE SALTARE DALLA CASELLA DI COMMISSARIO EUROPEO (DI SECONDO PIANO). IN POLE C'E' LA TAPPABUCHI ELISABETTA BELLONI - MA “IO SO’ GIORGIA”, ORMAI CERTA CHE DA URSULA VON DER LEYEN OTTERRÀ AL MASSIMO UN COMMISSARIO-STRAPUNTINO ("MEDITERRANEO"), È SEMPRE PIÙ CONVINTA CHE FITTO È L’UNICO CHE PUÒ  PORTARE TERMINE LA SCOMMESSA DEL PNRR. E NELLO STESSO TEMPO EVITEREBBE, CON I DUE ALLEATI SUL PIEDE DI GUERRA, UN PERICOLOSO SUPER-RIMPASTO NEL GOVERNO…

DAGOREPORT - IL SISTEMA, PIÙ SECCO DI UN COLPO DI MANGANELLO, CON IL QUALE LA DUCETTA STA OCCUPANDO TUTTE LE CASELLE DEL POTERE NON S’ERA MAI VISTO, SOTTO NESSUN GOVERNO - UN'ABBUFFATA COMPULSIVA DI INCARICHI PER AMICI E FEDELISSIMI, SPESSO SENZA ALCUNA COMPETENZA, RIVINCITA DI UN'ESTREMA DESTRA SVEZZATA A PANE, LIVORE E IRRILEVANZA - LA PRESIDENZA DI FINCANTIERI, SEMPRE IN MANO A MILITARI O AMBASCIATORI, È STATA OFFERTA A BIAGIO MAZZOTTA SOLO PER RIMUOVERLO DALLA RAGIONERIA DELLO STATO - FABRIZIO CURCIO E' STATO SOSTITUITO ALLA PROTEZIONE CIVILE PER FAR POSTO A FABIO CICILIANO, DIRIGENTE MEDICO DELLA POLIZIA DI STATO, CHE GIORGIA MELONI HA MOLTO APPREZZATO NEL SUO RUOLO DI COMMISSARIO STRAORDINARIO PER L’EMERGENZA DI CAIVANO - A SETTEMBRE GIUSEPPE DE MITA, CARO AD ARIANNA E A MEZZAROMA, SARÀ PRONTO AD APPRODARE COME DG A SPORT E SALUTE, LA SOCIETÀ PUBBLICA CASSAFORTE DELLO SPORT 

DAGOREPORT - EIA EIA ALALA’, VENEZIA ECCOLA QUA: "IL POTERE ORACOLARE DEL CINEMA… SETTIMA ARTE O... DECIMA MUSA?" - CON L’AMPOLLOSISSIMA PRESENTAZIONE (CON PAUSE RITARDANTI E ACCELERAZIONI IMPROVVISE, PIÙ DA TURI PANDOLFINI CHE DA TURI FERRO), ABBIAMO FINALMENTE CAPITO PERCHÉ LA MELONA HA SPEDITO PIETRANGELO BUTTAFUOCO ALLA PRESIDENZA DELLA BIENNALE D'ARTE: SODDISFARE IL SUO ERUDITO TROMBONISMO DA MEGALOMANE D’ANNUNZIO SICULO-MUSULMANO - SEMMAI, CI CHIEDIAMO: PERCHÉ L’OTTIMO BARBERA, UNO DEI POCHI DIRETTORI DI SINISTRA CAPACE DI ORGANIZZARE UNA MOSTRA D’ARTE CINEMATOGRAFICA PIENA DI STAR E OTTIMI FILM, SI PIEGA AD ACCETTARE DI REGGERE PER DUE ANNI LA RASSEGNA VENEZIANA PRESIEDUTA DAL FILODRAMMATICO AEDO DELLA FUFFA CULTURALE DI DESTRA? – VIDEO STRACULT!

FLASH! – QUANTI VITTORIO FELTRI CI SONO IN CIRCOLAZIONE? DUE GIORNI FA, SU “IL TEMPO”, FELTRI1 HA ELOGIATO ROBERTO D’AGOSTINO PER IL SUO DOCU-FILM “ROMA SANTA E DANNATA”. PASSANO 48 ORE E SU “IL GIORNALE” SPUNTA IL FELTRI2 CHE, RISPONDENDO A UN LETTORE, ATTACCA DAGO PER LA POSIZIONE CRITICA DI DAGOSPIA VERSO IL GOVERNO MELONI: “SEDICENTE ESPERTI DI ARIA FRITTA”, “CORBELLERIE”, “RICOSTRUZIONI COMICHE”, “SULLA PAGINA SI RIVERSA BILE” – QUALE SARA’ IL FELTRI APOCRIFO: IL PRIMO O IL SECONDO? (MAGARI E’ SOLO UN CASO DI BIPOLARISMO SENILE)…