cafonalino jago

CAFONALINO - SE VOLETE VEDERE, PER UNA VOLTA, UNA MOSTRA SENZA BABBIONI E CAFONI TRA I PIEDI MA AFFOLLATISSIMA DI RAGAZZI E PISCHELLE, ANDATE A PALAZZO BONAPARTE A ROMA, DOVE FINO AL 3 LUGLIO C'È LA MOSTRA DI JAGO (IL CIOCIARISSIMO JACOPO CARDILLO) - EPICO SCULTORE TRASFORMATO DAI SOCIAL IN ROCKSTAR E PER QUESTO SNOBBATISSIMO DALLA CRITICA PARRUCCONA - FOTO

Foto di Luciano Di Bacco per Dagospia

Da www.artemagazine.it

 

scultura di jago (9)

Jago, al secolo Jacopo Cardillo, classe 1987, è protagonista di una mostra a Roma ospitata a Palazzo Bonaparte fino al prossimo 3 luglio 2022. 

 

Scultore talentuoso e al tempo stesso dotato di grande capacità comunicativa, attraverso la sua arte Jago arriva direttamente al cuore del pubblico, in particolare quello più giovane.

 

Dirette streaming, foto e video raccontano il processo inventivo di ogni sua opera e il percorso condiviso consente una diretta partecipazione dei suoi follower al singolo passaggio esecutivo.

 

Jago – afferma Vittorio Sgarbi – “esiste perché esiste la sua opera, il suo modo di comunicare che non si limita, nel rispetto di una tradizione secolare occidentale e più specificatamente italiana che da un punto di vista tecnico vorrebbe continuare ad evidentiam, alla sola cosa scolpita (non fa solo sculture, ma sono indubbiamente le sculture il centro della sua opera), ma lo estende allo scolpire come atto di primaria, vitalistica dimensione per metterlo in relazione con tutto ciò che può essere correlato produttivamente ad esso, dallo spettacolo all’economia, in questo senso con spirito molto più in linea con i tempi globalizzanti che ci vedono oggi coinvolti”.

 

jago foto di bacco (5)

“Jago – continua Sgarbi – esiste, soprattutto, perché questo suo modo aggiornato, globale di fare arte mettendo assieme antico e moderno riflette un sentire non solo espressivo, ma più generale rispetto al mondo attuale che viene condiviso da un pubblico internazionale di estimatori dalla portata inconsueta, da popstar in confronto a quello di cui gode la stragrande maggioranza degli artisti contemporanei e, cosa ancora più rara, con un numero notevolissimo di giovani e di non competenti al suo interno.

 

jago foto di bacco (14)

È per me una ragione d’orgoglio averlo premiato poco più che ventenne, e poi presentato alla Biennale di Venezia nel 2011 su segnalazione della veggente Maria Teresa Benedetti”.

 

Ed è proprio Maria Teresa Benedetti a curare l’esposizione romana che connota gli elementi chiave di un lavoro continuamente in fieri, capace di costante arricchimento.

 

jago incontra alcuni studenti foto di bacco (1)

Nelle sue opere, utilizza anche elementi tragici in un costante gioco di rimandi, con una visione sempre tesa alle tematiche del presente, suscitando provocatoriamente negli spettatori riflessioni sullo status dei nostri tempi.

 

pubblico (1)

A Palazzo Bonaparte viene documentata per la prima volta tutta la sua produzione fino ad oggi, dai sassi di fiume scolpiti (da Memoria di Sé a Excalibur), fino alle sculture monumentali di più recente realizzazione (come Figlio Velato e Pietà), passando per creazioni meno recenti ma più direttamente mediatiche quali il ritratto di Papa Benedetto XVI (Habemus Hominem).

 

pubblico (4)

“…La mia scultura è lingua viva. – Dice l’artista – Utilizzare una lingua non significa copiarla. Mi riconosco in un linguaggio e lo adotto: sento l’esigenza di realizzare un collegamento con quello che vedo, senza spirito di emulazione. Sono me stesso.”

 

scultura di jago (1)

Palazzo Bonaparte si trasformerà inoltre in uno studio d’artista: durante i mesi di mostra Jago lavorerà alla sua prossima imponente scultura all’interno della sede espositiva.

 

pubblico (3)

Saranno anche organizzate visite straordinarie alla mostra, guidate dallo stesso Jago. L’esposizione JAGO. The Exhibition è prodotta e organizzata da Arthemisia con la collaborazione di Jago Art Studio.

 

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