Salvatore Taverna per \"Il Messaggero\"
Foto di Umberto Pizzi da Zagarolo
Preti, cardinali, santi, arlecchini e spadaccini scherzano e lanciano coriandoli. Qualcuno si diverte a sporcare le maschere lanciando sapone da barba. Altri infilano nel collo polverine che inducano il poveretto colpito a grattarsi per tutta la notte. Non mancano maleducati con manganelli di plastica: circondano la vittima e giù colpi su colpi. Così si festeggia nella notte folle dell\'ultimo giorno di carnevale. Intanto a Palazzo Ferrajoli, piazza Colonna, la nobiltà romana, invitatissima, si gode una serata elegante e chic.
a mary go traund group - Copyright PizziAll\'interno, nei saloni antichi, ballo con l\'orchestra da camera Musica in maschera. Ricreato il clima cinquecentesco con nobili costumi e abiti di un tempo ormai lontanissimo. La festa? L\'ha voluta l\'assessore alla Cultura del Comune di Roma Umberto Croppi con la collaborazione dell\'Associazione dimore storiche del Lazio, presieduta dal duca Moroello Diaz della Vittoria. Al timone, sì, manager di questa nuit, le sorelle Maria Sole & Federica De Blasi, la mora e la fulva. Non manca la raccolta fondi a favore della Federazione nazionale clown dottori.
All\'esterno gorilla dai muscoli di ferro cercano di bloccare i soliti imbucati speciali. Ma quelli non mollano l\'osso! Piagnucolano e sperano nella clemenza degli angeli custodi. Vogliono entrare per gustarsi con lo sguardo principessine e contessine. Voce dal fondo: «Ma quando mai! Unico scopo è spazzolare il buffet». Mica tutti sono affamati! C\'è chi ama presenziare fingendo di essere il conte Tizio & il duca Caio. Alla fine grazie alla bontà del padrone di casa il marchese Giuseppe Ferrajoli qualcuno ottiene il lasciapassare: «Ho aperto le porte solo agli imbucati che indossano maschere poetiche e romantiche». E gli altri? «Disco rosso».
alemanno e ferrajoli giuseppe - Copyright PizziA un certo punto il marchese, però, va in crisi: alla porta si presenta tale Luana bella donna con serpente. «Sono amica di Ferrajoli», cinguetta lei. La sicurezza tentenna, prende tempo, aspetta. Farrajoli non si tira indietro, entra in scena e dice alla sensuale signorina: «Va bene, ma il serpente lo lasci al suo assistente». Momenti movimentati. Alla fine Luana fa l\'ingresso trionfale tra il mondo di sangue blu. Ma il rettile torna a casa: pericolo scampato, il marchese riprende fiato e il pallore scompare dal viso.
A divertire le bellezze in abiti del Cinquecento ci pensano i medici-clown, quelle anime buone che intrattengono i bambini malati in alcuni ospedali, i pittori che cercano di ricreare, in diretta, gli antichi splendori culturali, alcune modelle e le meravigliose danzatrici. Ingresso trionfale del sindaco Gianni Alemanno con la moglie Isabella Rauti.
anita d\'asaro e federico fazzuoli - Copyright PizziPerché la festa a Palazzo Ferrajoli? «Perché anticamente dai balconi si poteva gustare la gara, su via del Corso, dei cavalli senza cavaliere», incalza il marchese che riceve gli ospiti in smoking. E a una certa ora apre le porte della sua dimora privata per gli ambasciatori e le alte cariche del Comune. E qui ricomincia il corteggiamento: tutti gli invitati vogliono entrare. Ma non è possibile: e allora altre guardie del corpo in azione per bloccare coloro che desiderano conquistare la zona privata.
Da segnalare al gran ballo in maschera: i principi Raimondo Orsini, Ludovico Rospigliosi, Guglielmo Giovanelli Marconi con mamma Elettra, i conti Domenico Savini, Alessandro e Maurizio Marini Dettina, il duca Raimondo Visconti di Modrone, Raphael Leonetti con la sua Monique, l\'attrice Gioia Scola, il presidente della Commissione Cultura del Comune Federico Mollicone e voilà, chi si rivede, ecco a voi Francesco Pazienza, avvolto in un mantello nero e tantissimi altri. Brindisi, balli e addio Re Carnevale. Poi tutti a casa in carrozza? No. Sull\'auto personale parcheggiata lontano.