covid sintomi

AVETE PRESO IL COVID E VI SENTITE “IMMUNI”? – SAPPIATE CHE VI POTETE RICONTAGIARE TRANQUILLAMENTE A 90 GIORNI DALLA PRIMA DIAGNOSI: SECONDO L’ULTIMO MONITORAGGIO NELL’ULTIMA SETTIMANA LA PERCENTUALE DI REINFEZIONI SUL TOTALE DEI CASI SEGNALATI RISULTA PARI A 5,8%, IN AUMENTO RISPETTO ALLA SETTIMANA PRECEDENTE – COLPA DELLA FORMIDABILE CONTAGIOSITÀ DEL VIRUS E DAL MODO IN CUI RIESCE A MUTARE: TUTTI I FATTORI CHE INFLUISCONO SULLA POSSIBITÀ DI PRENDERE IL COVID PIÙ VOLTE

Silvia Turin per www.corriere.it

 

contagiati fuori sede

Prendere due (o più volte) il Covid è raro ma possibile: a livello statistico le reinfezioni ufficiali sono monitorate dall’Istituto Superiore di Sanità (Iss) che considera automaticamente «reinfezioni» i casi di persone tornate positive a 90 giorni dalla prima diagnosi. Secondo l’ultimo monitoraggio, pubblicato venerdì in Italia, la percentuale di reinfezioni sul totale dei casi segnalati risulta pari a 5,8%, in aumento rispetto alla settimana precedente (il cui valore era 5%).

contagi covid non avvengono aria aperta

 

Le varianti presenti in Italia

La formidabile contagiosità di Omicron è una delle variabili da cui dipende il rischio di reinfezioni (la fondamentale). Le altre riguardano: quale vaccino si sia fatto, quale booster, da quanto tempo, con quale variante ci si sia infettati la prima volta, come reagisce l’organismo. In particolare, ogni variante di preoccupazione segnalata finora ha aumentato la sua capacità intrinseca di contagiare e, quindi, di sfuggire a immunità precedenti.

 

contagio in famiglia 2

Secondo l’ultima indagine italiana (riferita al 3 maggio) BA.2 rappresenta il 93,83% tra le varianti Omicron e sono state rilevate 12 sequenze riconducibili a BA.4 e 6 sequenze riconducibili a BA.5, pari allo 0,47% e 0,41% del totale delle sequenze Omicron, rispettivamente. L’Organizzazione mondiale della Sanità (Oms) ha affermato che l’infezione con Omicron BA.1 fornisce una forte protezione contro l’infezione da BA.2, tuttavia sono stati documentati casi di reinfezione recente anche tra BA.2 e BA.1.

 

«Diciamo che questo virus ci dimostra la sua capacità evolutiva che è quella di incrementare la sua contagiosità — spiega Fabrizio Pregliasco, virologo della Statale di Milano —. La sua instabilità gli sta permettendo di evolvere in nuove varianti che facilitano la capacità di saper “scappare” sia dall’immunità conferita dalla malattia, sia da quella data dalla vaccinazione».

contagio in famiglia 8

 

Questa capacità di SARS-CoV-2 di reinfettare è sempre aumentata, finora, con l’arrivo delle nuove varianti?

«Sì, perché c’è una differenza consistente espressa ogni volta (da Alfa a Delta a Omicron) nelle caratteristiche dell’antigene, in particolare della Spike: questo è un po’ l’elemento che ci preoccupa, è la stessa cosa che viviamo negli antigeni dell’influenza: ogni anno aggiorniamo il vaccino e una quota di persone che hanno subito l’infezione nel passato ritornano a essere suscettibili. C’è quindi la necessità di rinforzare le difese immunitarie con richiami vaccinali aggiornati».

contagio in famiglia 1

 

La perdita di immunità che porta alla reinfezione dipende sia dal tempo che passa dall’ultimo contatto con il virus, sia dallo status vaccinale (o di guarito) di ciascuno?

«Certo, e la modifica dell’antigene del virus ci fa perdere la capacità di rispondere in modo adeguato».

 

Mentre l’influenza si può prendere al peggio una volta all’anno, il Covid attualmente si può prendere anche ogni tre mesi, è vero?

«Sì, questa è la conseguenza del vantaggio evolutivo del virus di cui abbiamo parlato. In questa fase è legata anche alla grande quota di infetti che circolano: con l’influenza abbiamo raggiunto un equilibrio, la quota di suscettibili non è molto elevata».

 

contagio in casa 1

Qual è l’identikit della persona che si deve aspettare una reinfezione, che caratteristiche può avere?

«Non c’è certezza: non sono solo i più fragili, è chi ha occasioni di esposizione più frequenti e più a rischio, ma non vedo altre caratteristiche intrinseche predittive di una probabilità maggiore di ammalarsi di nuovo».

 

La probabilità personale, però, dipende anche da alcuni fattori esterni come la vaccinazione?

«Sicuramente chi non è vaccinato rischia di più, o chi ha fatto il vaccino da molto tempo, o chi non si è mai ammalato di Covid. Il soggetto più “resistente” è l’infettato-vaccinato, poi ci sono alcune caratteristiche genetiche personali ancora oggi non completamente conosciute (e questo lo vediamo per tante malattie, come l’epatite C e l’Hiv), legate alla capacità della risposta cosiddetta cellulare, che fanno la differenza individuale».

lavarsi le mani

 

Anche reinfettandosi, il rischio di avere conseguenze serie è molto diminuito?

«Il vantaggio evolutivo del virus è quello di andare verso la maggior contagiosità e non verso la maggior letalità. È esagerato, però, dire che il virus si è “raffreddorizzato”: alcuni dati ci dicono che si e ridotto di 1/3 rispetto alla patogenicità precedente di varianti come Delta, ma il minor impatto sulla gravità della malattia è legato soprattutto alla diffusione della vaccinazione».

 

Si sta parlando tanto di aggiornare il vaccino in vista dell’autunno, risolverebbe il problema della perdita di efficacia dei vaccini dopo qualche mese?

contagio in casa 1

«No, purtroppo sarà come con l’influenza, cioè dovremmo considerare la necessità di richiami vaccinali periodici (speriamo su base annuale, anche in termini di praticità). Mi immagino una campagna vaccinale sostanzialmente sovrapponibile a quella dell’influenza e una convivenza col virus che ci dovrà portare ad avere un atteggiamento “ragionevole” nel valutare i comportamenti da prendere, con un’arma fondamentale in più che sono i farmaci antivirali».

 

Qual è il consiglio vista la situazione?

«Alle persone a rischio consiglio l’utilizzo di mascherine FFP2 e ancora attenzione ai contatti; per i soggetti non a rischio di valutare la frequentazione con eventuali soggetti fragili per non essere diffusori della malattia. La risposta generica banale, ma importante, è quella di continuare ad avere un po’ di attenzione nelle situazioni di assembramento e soprattutto di responsabilità nella gestione della propria eventuale positività».

 

Per la quarta dose?

disinfettarsi le mani

«In questo momento la quarta dose è importante per i fragili, perché, anche se il vaccino non è aggiornatissimo, quello che ci interessa è attivare le cellule T della memoria, che, grazie a questa esposizione, rendono più facile l’innesco della risposta immunitaria nel prossimo futuro».

proteggere gli anziani

Ultimi Dagoreport

ignazio la russa matteo salvini giorgia meloni maurizio lupi

DAGOREPORT: HOMO HOMINI “LUPI” - DIVENTATO UN BRAVO SOLDATINO DELLA FIAMMA, PER LA SERIE "IN POLITICA NON SI SA MAI...", IL MODERATISSIMO CIELLINO MAURIZIO LUPI SI BARCAMENA TRA I FRATELLI LA RUSSA E I FRATELLI D'ITALIA - ALLE LUSINGHE DI CANDIDARLO NEL 2027 A SINDACO DI MILANO DI 'GNAZIO, ORA AGGIUNGONO LE COCCOLE DELLA DUCETTA CHE SI E' SCAPICOLLATA ALL’ASSEMBLEA DEL NANO-PARTITO FONDATO DAL SOSIA DELLA FIGLIA DI FANTOZZI - ESSI': SE PASSA LA NUOVA LEGGE ELETTORALE, CON SOGLIA DEL 40%, ANCHE L’1% DI “NOI MODERATI” POTREBBE SERVIRE ALLA MELONA PER DE-SALVINIZZARE LA MAGGIORANZA... - VIDEO

antonio tajani pier silvio berlusconi marina roberto occhiuto deborah bergamini pietro labriola alessandro cattaneo

DAGOREPORT – QUALCOSA DI GROSSO SI STA MUOVENDO IN FORZA ITALIA: STUFA DI ESSERE PRESA PER I FONDELLI DAL PARACULISMO POLITICO DI TAJANI E DEI SUOI COMPARI SETTANTENNI GASPARRI E BARELLI, MARINA BERLUSCONI DA' IL VIA LIBERA AL CAMBIO DI LEADERSHIP IN FORZA ITALIA: IL PRESCELTO E' ROBERTO OCCHIUTO, REDUCE DA UNA TRIONFALE RICONFERMA ALLA PRESIDENZA DELLA REGIONE CALABRIA - IL PROSSIMO 17 DICEMBRE IL 56ENNE GOVERNATORE LANCERÀ LA SUA CORRENTONA NAZIONALE IN UN LUOGO SIMBOLO DEL BERLUSCONISMO, PALAZZO GRAZIOLI, CONTORNATO DAI FEDELISSIMI DELLA CAVALIERA DI ARCORE, i "NORDISTI" DEBORAH BERGAMINI E ALESSANDRO CATTANEO - CHE C'AZZECCA ALL'EVENTO DI OCCHIUTO, LA PRESENZA DELL'AD DI TIM, PIETRO LABRIOLA? C'ENTRA LO SMANTELLAMENTO DEL SERVIZIO CLIENTI "TELECONTACT" DI TIM...

antonio angelucci tommaso cerno alessandro sallusti

FLASH – UCCI UCCI, QUANTI SCAZZI NEL “GIORNALE” DEGLI ANGELUCCI! NON SI PLACA L’IRA DELLA REDAZIONE CONTRO L’EDITORE E I POCHI COLLEGHI CHE VENERDÌ SI SONO ZERBINATI ALL'AZIENDA, LAVORANDO NONOSTANTE LO SCIOPERO CONTRO IL MANCATO RINNOVO DEL CONTRATTO NAZIONALE E PER CHIEDERE ADEGUAMENTI DEGLI STIPENDI (ANCHE I LORO). DOPO LO SCAMBIO DI MAIL INFUOCATE TRA CDR E PROPRIETÀ, C’È UN CLIMA DA GUERRA CIVILE. L’ULTIMO CADEAU DI ALESSANDRO SALLUSTI, IN USCITA COATTA (OGGI È IL SUO ULTIMO GIORNO A CAPO DEL QUOTIDIANO). AL NUOVO DIRETTORE, TOMMASO CERNO, CONVIENE PRESENTARSI CON L'ELMETTO DOMANI MATTINA...

elly schlein giuseppe conte giorgia meloni rocco casalino

DAGOREPORT - QUESTA VOLTA, ROCCO CASALINO HA RAGIONE: ELLY SCHLEIN SULLA QUESTIONE ATREJU “HA SBAGLIATO TUTTO” - LA GRUPPETTARA DEL NAZARENO, CHIEDENDO UN FACCIA A FACCIA CON GIORGIA MELONI, HA DIMOSTRATO DI ESSERE ANCORA UNA VOLTA UN’ABUSIVA DELLA POLITICA. HA SERVITO SUL PIATTO D’ARGENTO ALLA DUCETTA L’OCCASIONE DI FREGARLA, INVITANDO ANCHE GIUSEPPE CONTE PER UN “THREESOME” IN CUI LA PREMIER AVREBBE SPADRONEGGIATO – IN UN CONFRONTO A TRE, CON ELLY E PEPPINIELLO CHE SI SFANCULANO SULLA POLITICA INTERNAZIONALE, DAL RIARMO ALL’UCRAINA, E FANNO A GARA A CHI SPARA LA “PUTINATA” O LA “GAZATA” PIÙ GROSSA, LA DUCETTA AVREBBE VINTO A MANI BASSE – QUEL FURBACCHIONE DI CONTE NON SI TIRA INDIETRO: NONOSTANTE LA DEM SI SIA SFILATA, LUI CONFERMA LA SUA PRESENZA AL DIBATTITO: "MI DISPIACE DEL FORFAIT DI ELLY, PER ME È IMPORTANTE CHE CI SIA UN CONFRONTO E POTEVAMO FARLO ANCHE INSIEME. POTEVAMO INCALZARE LA PREMIER..."

alessandro giuli beatrice venezi gianmarco mazzi

DAGOREPORT - A CHE PUNTO SIAMO CON IL CASO VENEZI? IL GOVERNO, CIOÈ IL SOTTOSEGRETARIO ALLA CULTURA GIANMARCO MAZZI, HA SCELTO LA STRATEGIA DEL LOGORAMENTO: NESSUN PASSO INDIETRO, “BEATROCE” IN ARRIVO ALLA FENICE DI VENEZIA NEI TEMPI PREVISTI, MENTRE I LAVORATORI VENGONO MASSACRATI CON DISPETTI E TAGLI ALLO STIPENDIO. MA IL FRONTE DEI RESISTENTI DISPONE DI UN’ARMA MOLTO FORTE: IL CONCERTO DI CAPODANNO, CHE SENZA L’ORCHESTRA DELLA FENICE NON SI PUÒ FARE. E QUI STA IL PUNTO. PERCHÉ IL PROBLEMA NON È SOLO CHE VENEZI ARRIVI SUL PODIO DELLA FENICE SENZA AVERE UN CURRICULUM ADEGUATO, MA COSA SUCCEDERÀ SE E QUANDO CI SALIRÀ, NELL’OTTOBRE 2026 - CI SONO DUE VARIABILI: UNA È ALESSANDRO GIULI, CHE POTREBBE RICORDARSI DI ESSERE IL MINISTRO DELLA CULTURA. L’ALTRA È LA LEGA. ZAIA SI È SEMPRE DISINTERESSATO DELLA FENICE, MA ADESSO TUTTO È CAMBIATO E IL NUOVO GOVERNATORE, ALBERTO STEFANI, SEMBRA PIÙ ATTENTO ALLA CULTURA. IL PROSSIMO ANNO, INOLTRE, SI VOTA IN LAGUNA E IL COMUNE È CONTENDIBILISSIMO (LÌ LO SFIDANTE DI SINISTRA GIOVANNI MANILDO HA PRESO UNO 0,46% PIÙ DI STEFANI)