2023cult

LA BELLEZZA NON SALVERÀ IL MONDO, MA NON LO FARÀ NEMMENO L’IDEOLOGIA WOKE – ANTONIO RIELLO: “LA TESI DELLA MOSTRA ‘THE CULT OF BEAUTY’, ALLA WELLCOME COLLECTION DI LONDRA, È CHE IL CULTO DELLA BELLEZZA SAREBBE UNA SPECIE DI ARMA DI OPPRESSIONE/SFRUTTAMENTO VERSO IL RESTO DEL MONDO DA PARTE DELL’OCCIDENTE. GIUSTO PER DIRE, LA SBANDIERATA “CULTURA NON-BINARIA” NELLA MAGGIOR PARTE DEI PAESI OCCIDENTALI VIENE MASSICCIAMENTE PROMOSSA. NON RISULTA CHE NEI “VIRTUOSI E SAGGI” PAESI DEL BRICS, O ALTROVE, ACCADA ALTRETTANTO…”

Antonio Riello per Dagospia

 

riello bello

Ricorrentemente qualche imbonitore della Politica e/o della Cultura tira fuori slogan del tipo: “la bellezza salverà il Mondo” (e altra roba del genere). La parola “bellezza” è utilizzata come un passepartout per sdoganare una banale mancanza di idee, viene insomma sfruttata con estrema disinvoltura per incantare gonzi, follower ed elettori distratti.

 

Il suo uso nell’ambito dell’Arte Contemporanea attualmente suscita per lo più perplessità e diffidenza (meglio non evocarla). Cosa veramente significhi è una faccenda assai delicata: tutti ne hanno una vaga idea, quasi nessuno è in grado di darne una definizione ragionevolmente compiuta; a parte - forse - i filosofi che si occupano di estetica.

 

La WELLCOME COLLECTION (ingresso gratuito) di Londra prova a dire la sua con una ambiziosa esposizione curata da Janice Li. Parliamo di una istituzione culturale (costola di una storica e importante azienda farmaceutica, la Wellcome Ltd) che dispone di mezzi quasi illimitati e che ha come vocazione quella di mettere in sinergica relazione Scienza (Medicina e Chimica Farmaceutica in particolare) e Arte Contemporanea.

 

narcissister 03

THE CULT OF BEAUTY, divisa in tre sezioni (The Ideals of Beauty, The Industry of Beauty, Subverting Beauty), ha tutte le carte in regola per indagare al meglio la complicata e sfuggente questione. E’ una mostra vasta e dotta che offre davvero moltissime cose da vedere, alcune estremamente interessanti.

 

Coinvolge anche alcune questioni molto attuali: la diffusione massiva della chirurgia estetica e delle modificazioni/menomazioni corporee in genere. In Inghilterra, per esempio, da anni c’p una svalvolata setta, appartenente alla sub-cultura del “nullo”, che opera volontariamente la castrazione chirurgica e l’eliminazione dei capezzoli.

 

Tra gli eclettici reperti: l’iconico busto (copia ottocentesca dell’originale egizio) della regina Nefertiti, un magnifico ex-voto dedicato a Nostra Signora la Vergine di Guadalupe, una riproduzione in gesso della Venere dell’Esquilino, antiche statue indiane di Shiva e Vishnù, una versione dell’”Ermafrodito Dormiente”, maschere di bellezza, Barbie giganti, specchi, set cosmetici, profumi, corsetti (stretti-stretti) modelli anatomici in cera, protesi facciali, parrucche, tantissimi libri e stampe e formule magiche. Perfino una serie di baffi finti. E un superlativo bacio di Kate Moss (rossetto rosso su carta, edizione limitatissima).

narcissister 01

 

Per le opere d’Arte (un ottimo lavoro curatoriale) si inizia con una installazione fotografica di Angelica Dass sul colore della pelle riferita alla serie cromatica Pantone. A seguire alcuni lavori di una misteriosa e tosta artista di Brooklyn, Narcissister (appare sempre mascherata, quindi si sa poco della sua vera identità: è di sesso femminile, figlia di padre afro-americano e madre ebreo-sefardita, molto impegnata sul fronte del femminismo).

 

Il suo lavoro più intrigante è del 2023 e consiste in una generosa installazione composta da tutti gli oggetti che si trovavano in casa della madre al momento della sua morte. Ci sono poi dei video molto high-tech di Cecilie Waagner Falkenstrom che mostrano contorte metamorfosi corporee. L’artista cino-americana Jennifer Ling Datchuk lavora con i capelli femminili e in questa occasione presenta una sorta di scala a pioli fatta tutta di chiome (“We Climb”).

 

navena windulin

Una altra artista, (anglo-cinese stavolta) Xu Yang, esibisce uno dei suoi dipinti dal titolo lunghissimo, “Perhaps We are All Fiction in the Eye of the Beholder”, è un lavoro dedicato alle donne nella Storia dell’Arte e in particolare alla pittrice francese Elisabeth Vigee Le Brun (1755-1842).

 

Shirin Fathi, si concentra sui nasi e realizza la serie fotografica ”The Disobedient Nose”. Navena Widulin, tedesca, espone due maschere facciali di una signora di 69 anni, una presa prima del trattamento con il Botox e una dopo.

 

Abbastanza evidente emerge un problema di fondo visitando THE CULT OF BEAUTY: è affetta da un eccesso di ambizione (troppi argomenti trattati un po’ superficialmente). Appare una situazione un po’ caotica che, anziché suggerire qualche punto fermo sul tema, potrebbe ingenerare nel visitatore perfino maggiore confusione.

 

nefertiti

L’altro aspetto, onestamente un poco discutibile, è una visione di fondo decisamente “politica” (quasi tutto il materiale esposto pare abbia lo scopo di comprovare alcune tesi, ovviamente legate agli spasmi masochistici della cosiddetta Woke Culture). Il fatto è che oggi, nel contesto artistico di Londra, è molto difficile ignorare un certo clima ideologico.

 

La mostra inizia non a caso riportando una affermazione della discussa attivista Naomi Wolf. La tesi (semplificando assai) è che insomma il culto - artificiale - della bellezza sarebbe una specie di arma di oppressione/sfruttamento verso il resto del Mondo da parte dell’Occidente (ovviamente sempre maschilista, colonialista, capitalista e senza rispetto verso la fluidità di genere….).

 

In poche parole, gli ideali estetici del corpo sono intesi, in qualche modo, come un complotto per sottomettere stranieri e emarginati di ogni tipo. Giusto per dire, la sbandierata “Cultura Non-Binaria” non solo non è particolarmente osteggiata nella maggior parte dei paesi occidentali ma viene anzi massicciamente promossa proprio dal business, piuttosto inclusivo, della moda e dello spettacolo.

 

welcome collection entrance

Non risulta proprio che nei “virtuosi e saggi” paesi del BRICS, o altrove, accada altrettanto. Segue una (inevitabile in questo tipo di situazione) tirata sulla superiorità della bellezza della pelle nera. Non ce n’era bisogno: perfino il notissimo generale-autore-di-un-libro (di cui sono piene le cronache italiane) credo sia pacificamente d’accordo sull’indiscutibile avvenenza di tantissimi esseri umani di ascendenza africana (tanto per dire, l’attrice Halle Berry, l’attore Denzel Washington o la mitica Naomi Campbell).

 

corsetto

La mostra è più affascinante (e meno scontata) quando indaga gli aspetti antropologici delle pubblicità realizzate per l’industria cosmetica: la mostra illustra efficacemente come la disperata lotta contro le ingiurie del tempo sul corpo umano possa raggiungere livelli parossistici e tragicomici. Anche il rapporto tra aspetto fisico e immagine digitale è ben sviluppato, infatti tre video di grandi dimensioni rendono partecipe il pubblico di come i canoni estetici sono attualmente manipolati e dominati dall’intelligenza artificiale (ed è ancora una faccenda acerba, chissà cosa succederà fra qualche anno).

 

Manca un catalogo che avrebbe potuto essere molto utile per approfondire la tematica. C’è purtroppo solo una modesta guida per il visitatore di poche pagine. Peccato. In compenso il bookshop della Wellcome è molto divertente e fornito, vi si può acquistare il volume di Caroline Vout, “Exposed” che è di qualche aiuto per chiarire le ragioni - buone e cattive - dell’ostinato culto della bellezza.

 

kate moss lips

THE CULT OF BEAUTY

WELLCOME COLLECTION

Euston Road 183, Londra NW1 2BE

Fino al 28 Aprile 2024

ermafroditocult of beauty 03vergine di guadalupe barbie and kencult of beauty 05jennifer ling datchukcult of beauty 12the cult of beauty 02narcissister 02the cult of beauty 01the cult of beauty 09

 

Ultimi Dagoreport

ferragni city life

CHE CRASH! DA CASA FERRAGNI ALL’INSEGNA DI GENERALI, LA CADUTA DELLA MILANO CITY LIFE - LETTERA A DAGOSPIA DI PIERLUIGI PANZA: ‘’SI È PASSATI DALLA MILANO INDUSTRIALE A QUELLA DEI CREDULONI DEL PANDORO, PER FINIRE ALLA CADENTE MILANO FINANZIARIA ORA CHE MPS VUOL PRENDERSI MEDIOBANCA PER PRENDERSI GENERALI - NEL BANDO PER CITY LIFE L’ACCORDO IMPONEVA CHE “IL 50% DELL’AREA FOSSE DESTINATA A VERDE PUBBLICO”. ECCOME NO! RENZO PIANO PRESENTÒ UN PROGETTO METÀ VERDE E METÀ CON UN GRATTACIELO E QUALCHE CASA. LO BOCCIARONO. SI SPALANCARONO COSÌ LE PORTE AD ALTRI ARCHISTAR: LIBESKIND, HADID E ISOZAKI. E COSÌ CITY LIFE È DIVENTATA UN NON-LUOGO, UN DUBAI SHOPPING MALL DIVENUTO UTILE ALLA COLLETTIVITÀ GRAZIE AL COVID, PERCHÉ LÌ CI FACEVANO LE VACCINAZIONI...

mediobanca mediolanum massimo doris nagel

MEDIOSBANCA! – BANCA MEDIOLANUM ANNUNCIA LA VENDITA DELLA SUA QUOTA DEL 3,5% IN MEDIOBANCA A INVESTITORI ISTITUZIONALI. E A NAGEL, ALLE PRESE CON L’OPS DI MPS, VIENE MENO IL PRIMO SOCIO DELL'ACCORDO DI CONSULTAZIONE TRA AZIONISTI – ERA UNA MOSSA PREVISTA DAL MOMENTO CHE L’EVENTUALE FUSIONE MEDIOBANCA-BANCA GENERALI TRASFORMEREBBE IL CORE BUSINESS DI PIAZZETTA CUCCIA NELLA GESTIONE DEL RISPARMIO, ANDANDO A SBATTERE CON L’IDENTICA ATTIVITÀ DELLA BANCA DI DORIS E BERLUSCONI….

mattarella nordio meloni giorgia carlo sergio magistrati toghe giudici

DAGOREPORT - MENTRE ELLY SCHLEIN PENSA DI FARE OPPOSIZIONE VOLANDO A BUDAPEST A SCULACCIARE ORBAN PER I DIRITTI DEI GAY UNGHERESI, GIORGIA MELONI E I SUOI FRATELLI D’ITALIA SI RITROVANO DAVANTI UN SOLO "NEMICO": LA COSTITUZIONE - SE DALLA CORTE DEI CONTI ALLA CASSAZIONE C'E' IL MATTARELLO DI MATTARELLA, LA MUSICA CAMBIA CON LA RIFORMA DELLA GIUSTIZIA DI NORDIO - UNA VOLTA CHE IL PARLAMENTO APPROVERÀ LA “SEPARAZIONE DELLE CARRIERE” DI GIUDICI E PM, S’AVANZA IL RISCHIO CHE LE PROCURE DIPENDERANNO DAL MINISTERO DI GIUSTIZIA - ULTIMA SPES È IL REFERENDUM CONFERMATIVO CHE PER AFFONDARE UNA LEGGE DI REVISIONE COSTITUZIONALE NON  STABILISCE UN QUORUM: È SUFFICIENTE CHE I VOTI FAVOREVOLI SUPERINO QUELLI SFAVOREVOLI - ECCO PERCHE' IL GOVERNO MELONI HA LA COSTITUZIONE SUL GOZZO...

malago meloni abodi fazzolari carraro

DAGOREPORT - CHE LA CULTURA POLITICA DEI FRATELLINI D’ITALIA SIA RIMASTA AL SALTO NEL “CERCHIO DI FUOCO” DEL SABATO FASCISTA, È STATO LAMPANTE NELLA VICENDA DEL CONI - QUANDO, ALLA VIGILIA DELL’ELEZIONE DEL SUO CANDIDATO LUCIANO BUONFIGLIO ALLA PRESIDENZA DEL CONI, QUEL DEMOCRISTIANO IN MODALITÀ GIANNI LETTA DI GIOVANNINO MALAGÒ SI È FATTO INTERVISTARE DA “LA STAMPA” ANNUNCIANDO DI ESSERE UN “PATRIOTA” CHE “FA IL TIFO PER IL GOVERNO MELONI”, HA INVIATO AI MUSCOLARI CAMERATI DISDEGNOSI DELLE REGOLE DELLA POLITICA (DIALOGO, TRATTATIVA, COMPROMESSO) IL SEGUENTE MESSAGGIO: ORMAI È TARDI PER FAZZOLARI DI INCAZZARSI CON ABODI; DA TEMPO VI HO DETTO CHE AVETE SBAGLIATO CAVALLO QUANDO AVEVATE A DISPOSIZIONE UNO CHE È “PATRIOTA” E “TIFA MELONI”, CHE HA ALLE SPALLE IL SANTO PATRONO DEGLI INTRIGHI E COMBINE, ALIAS GIANNI LETTA, E DOPO DODICI ANNI ALLA GUIDA DEL CONI CONOSCE LA ROMANELLA POLITICA COME LA SUA FERRARI…(SALUTAME 'A SORETA!)

giorgia meloni matteo salvini difesa riarmo europeo

DAGOREPORT - SALVATE IL SOLDATO SALVINI! DA QUI ALLE REGIONALI D’AUTUNNO, SARANNO GIORNI DA INCUBO PER IL PIÙ TRUMPUTINIANO DEL BELPAESE - I DELIRI DEL “BIMBOMINKIA” (COPYRIGHT FAZZOLARI) SU UE, NATO, UCRAINA SONO UN OSTACOLO PER IL RIPOSIZIONAMENTO DELLA DUCETTA VERSO L'EURO-CENTRISMO VON DER LEYEN-MERZ, DESTINAZIONE PPE – AL VERTICE DELL’AJA, LA “GIORGIA DEI DUE MONDI” HA INIZIATO INTANTO A SPUTTANARLO AGLI OCCHI DI TRUMP: SALVINI È COSÌ TRUMPIANO CHE È CONTRARIO AL RIARMO E PROFONDAMENTE OSTILE AI DAZI... - MA SE DA AJA E BRUXELLES, SI SCENDE POI A ROMA, LA MUSICA CAMBIA. CON UNA LEGA SPACCATA TRA GOVERNATORI E VANNACCI, SALVINI E' UN'ANATRA ZOPPA. MA UN ANIMALE FERITO È UN ANIMALE PERICOLOSO, CAPACE DI GETTARE ALLE ORTICHE IL SUO GOVERNATORE ZAIA E TENERE STRETTO A SE' PER ALTRI DUE ANNI IL POTERE IN LOMBARDIA - IL BIG BANG TRA I DUELLANTI È RINVIATO ALL’ESITO DELLE REGIONALI (E CALENDA SI SCALDA PER SALIRE SUL CARRO DELLA FIAMMA...)

FARE SESSO A 40 GRADI (ALL’OMBRA): COSA SUCCEDE AL NOSTRO CUORE? - IL SALVA-VITA DEL PROF. COSIMO COMITO: “IN CONDIZIONI NORMALI E CON LA GIUSTA TEMPERATURA, UN RAPPORTO SESSUALE EQUIVALE A FARE 2-3 PIANI DI SCALE A PASSO SVELTO. LO STESSO RAPPORTO IN UN AMBIENTE CALDO-AFOSO, LO SFORZO EQUIVALE A FARE 4-5 PIANI DI SCALE A PASSO SVELTO. IN TAL CASO, GLI UOMINI CHE HANNO PIÙ DI 50 ANNI COME FANNO SCIENTIFICAMENTE AD ESCLUDERE LA POSSIBILITÀ DI AVERE UN INFARTO O UN ICTUS AL POSTO DELL’ORGASMO? (ATTENZIONE ALL’”AIUTINO”)…”