
“IL CONTISMO ALLO STATO PURO E’ VINCERE DISTRUGGENDOSI” – IL “CORRIERE DELLA SERA”: “CON LO SCUDETTO CONQUISTATO A NAPOLI, ANTONIO CONTE CONFERMA I SUOI RECORD, DIMOSTRA ANCORA UNA VOLTA CHE VINCERE È UN’OSSESSIONE. QUELLA CHE TE LO FA AMARE OPPURE ODIARE MA CHE DI FATTO LO PORTA NEL REGNO DEGLI ALLENATORI PIÙ FORTI D’EUROPA. CI ARRIVA IN SALITA, COL SUDORE, CON LA LOTTA PUNTO A PUNTO, L’AMBIENTE OSTILE. DOPO IL PAREGGIO CON IL PARMA SI SONO CREATE LE CONDIZIONI CHE A LUI PIACCIONO DI PIÙ. ORMAI LO SANNO TUTTI, NELLA PRESSIONE, NEL RUMORE DEI NEMICI, CONTE È A PROPRIO AGIO” - VIDEO
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— Lega Serie A (@SerieA_EN) May 23, 2025
Estratto dell’articolo di Monica Scozzafava per il “Corriere della Sera”
La corsa verso i giocatori («I miei fantastici soldati»), l’urlo, l’adrenalina in circolo, l’abbraccio fortissimo con Napoli: è scudetto al Maradona quando mancano dieci minuti alle undici della sera. Il prodigio è avvenuto, Conte lo ha benedetto dall’alto: «Il mio capolavoro? La mia impresa più difficile: insieme ai ragazzi abbiamo fatto qualcosa di clamoroso. Se resterò? Io e il presidente siamo dei vincenti, ma diversi: intanto festeggiamo insieme...».
[…] Il comandante arriva e vince al primo anno, in Italia è il quinto titolo della sua storia da allenatore. Dunque, scudetto a Napoli in una sera di metà primavera, in cui Antonio ha il favore del pronostico e la pressione di dover vincere per forza. Condizione ideale per lui, che deve essere sotto stress per dare il meglio. […] Il Maradona che urla il suo nome lo fa commuovere. Si svela, Conte: è emozionato.
Napoli lo ha incoronato, il tricolore al primo anno dopo una stagione, la scorsa, finita al decimo posto va oltre tutto, immaginazione e previsioni. […] Conferma i suoi record, dimostra ancora una volta che vincere è un’ossessione. Quella che te lo fa amare oppure odiare ma che di fatto lo porta nel regno degli allenatori più forti d’Europa. Ci arriva in salita, col sudore, con la lotta punto a punto, l’ambiente ostile.
AURELIO DE LAURENTIIS E ANTONIO CONTE DOPO LA VITTORIA DEL QUARTO SCUDETTO DEL NAPOLI
D’altra parte è questo il contismo allo stato puro: vincere distruggendosi. Dopo il pareggio con il Parma si sono create le condizioni che a lui piacciono di più. Ormai lo sanno tutti, nella pressione, nel rumore dei nemici, è a proprio agio. Per 22 giornate il Napoli è stato in testa alla classifica, paradossalmente ha cominciato a perder punti (fra gennaio e febbraio) quando l’Italia del calcio iniziava a convincersi che sarebbe stato scudetto. Quindi la rimonta, il sorpasso, inserendosi là dove gli avversari sbagliavano, la nuova caduta. L’ordine di scuderia nello spogliatoio e anche fuori: «Chi vince fa la storia, gli altri possono soltanto leggerla». […]