claressa shields

UNA CLARESSA IN UN PUGNO - DALL’INFERNO DI FLINT ALL’ORO OLIMPICO, LA STORIA DI CLARESSA SHIELDS, LA PUGILE PIU’ FORTE AL MONDO - IL LIBRO FOTOGRAFICO DI ZACKARY CANEPARI RACCONTA DI LEI E DELLA SORELLA, DI CHI FORSE CE LA FA E DI CHI INVECE DI SICURO NO - HOLLYWOOD E’ INTERESSATA ALLA STORIA DELLA NUOVA MILLION DOLLAR BABY

CLARESSA SHIELDSCLARESSA SHIELDS

Emanuela Audisio per la Repubblica

Foto di Zackary Canepari

 

Lei viene da lì. da Flint, Michigan. Da una città che non è nulla e che non promette nulla. Ricordate il documentario di Moore: Roger& Me? Nessuno fa strada a Flint. Si muore prima: violenza, droga, caso. Non c‘è una ragione per finire male. È così e basta. A Flint si spara, si spaccia, non si spera. L’acqua è avvelenata, il lavoro non c’è, le case sono in rovina. Però c’è Claressa Shields. Lei a pezzi non ci va, vi ci manda. Ha ventun anni, è nera, è la pugile più forte del mondo, categoria pesi medi, la prima con due ori olimpici consecutivi, Londra 2012, Rio 2016.

 

Claressa non doveva farcela: fame, madre tossica, padre in galera, nessuna fissa dimora, stupri e molestie subite. Condannata e pestata dalla vita, come tutti a Flint. Ma a undici anni Claressa ha trovato una palestra e un coach, Jason Crutchfield. Unica ragazza tra ragazzi. Il suo ring si è allargato, c’erano regole e disciplina, per non far evaporare la rabbia.

 

C’era un modo per dare pugni, per scrollarsi il dolore, la lettera scarlatta che hai tatuata sulla pelle, nessuno nello sport è reietto. È stata una scoperta importante che l’ha portata in cima al mondo. Il soprannome di Claressa è “T-Rex” perché da bambina era scheletrica e con le braccia corte. Ma feroce come un dinosauro. E Rex si chiama il libro di fotografie di Zackary Canepari per Contrasto (ha girato anche un documentario).

Claressa ha una sorella, Briana, di diciotto mesi più giovane, e un fratellino, Peanut.

 

Il libro non è sulla boxe, sulla povertà, su Flint, sulle città e sull’umanità depressa, sulla mamma che dorme con molti uomini e sbatte alle tre di notte le bambine fuori casa, su chi vive in macchina, su chi scambia i buoni pasto per la droga, su posti sconosciuti.

CLARESSA SHIELDSCLARESSA SHIELDS

 

Ma su una parte del mondo che noi pensiamo di conoscere, su due sorelle illuminate diversamente, su chi forse ce la fa e su chi invece di sicuro no, sulla facile equazione buona-cattiva, su chi riesce a volare e su chi precipita, ma se sei circondata da burroni come fai a non cadere?

 

Claressa ha trovato una palestra, Briana no. Claressa ha ascoltato il racconto di suo padre che parlava di Muhammad Ali e di sua figlia Laila, anche lei pugile, Briana ha dato retta alle sirene della sniffata. Quando la situazione a casa peggiorava, Claressa andava a stare da Jason, l’allenatore.

 

Briana invece girava per strada, niente più scuola, solo risse e aggressioni. Quando Claressa era a Londra per i Giochi Olimpici, Briana era in riformatorio. Ogni sorella porta l’altra dentro: Claressa voleva fuggire da Flint, Briana era impantanata. Una si costruiva ali, l’altra se le bruciava.

 

Canepari ha seguito per più di quattro anni l’adolescenza di Claressa che per sé, Briana, il fratellino e la famiglia voleva altro: una città dove all’incrocio non ti sparano per sbaglio, dove anche la memoria urla che ti perderai, perché quello è un buco da cui nessuno risale.

 

Claressa e Briana si vogliono bene, ma questo non ha impedito le scazzottate e i sensi di colpa di Claressa per aver fatto un occhio nero alla sorella. L’oro di Londra doveva migliorare la vita, ma era solo un’illusione. Nella quotidianità era un oro di latta, senza valore. Lei con quella medaglia, bendata nella mano, ci andava a letto, anche se di giorno la nascondeva a casa del coach per non farsela rubare.

 

Claressa immaginava l’arrivo di sponsor, soldi, celebrità. Ma a Flint queste cose restano al largo, non hanno diritto di cittadinanza. Così lei ritornava sui banchi di scuola, e il suo allenatore Jason a lavorare come installatore di fili elettrici. Flint t’inchioda: sei un rifiuto, puzzerai per sempre.

CLARESSA SHIELDSCLARESSA SHIELDS

 

Dice Canepari: « È quello che mi interessava far vedere. Quello che tutti hanno sotto gli occhi, ma non guardano. Quello che è difficile da capire: come fai a sopravvivere se tutto attorno a te è povero: la morale, la sanità, la scuola, l’economia, se l’acqua che esce dai rubinetti è inquinata, se i tuoi amici vengono assassinati?

 

Claressa è forte, strepitosa, a diciassette anni è diventata la più giovane e prima campionessa olimpica di boxe americana, è riuscita a trovare un’arma con cui difendersi e avanzare nella vita. Ma gli altri, le altre, sua sorella? Io ho votato Obama, con lui un piccolo cambiamento c’è stato, ma forse la speranza era più grande e radicale».

 

Claressa fino a cinque anni non ha parlato. Afasica. Per le violenze, perché staccare la presa dal mondo a volte è una forma di autodifesa, perché non farsi sentire è un modo di dire che non esisti e che quelle cose non le stanno facendo a te. E un paio di anni fa ha adottato una bimba, che si chiama quasi come lei, Klaressa, figlia di sua cugina, che ne aveva già due di figli e non ne voleva più. In più aiuta sua sorella Briana, che ha avuto un bimbo, Bradford, da un tipo che è finito in prigione.

 

CLARESSA BRIANA SHIELDSCLARESSA BRIANA SHIELDS

Claressa con i soldi della boxe ha preso in affitto un posto a mille dollari al mese dove si è trasferita con Rell, il suo fidanzato, anche lui il pugile, e con sorella e fratello, sempre più problematici. Ma le cose non hanno funzionato, troppi litigi, troppi sbandamenti. Così le strade si sono divise. Briana con il figlio è tornata dalla madre, ma le violenze nel quartiere non sono diminuite, e la loro casa è quasi bruciata.

 

Così Briana si è di nuovo trasferita, ne ha già cambiati tre di posti, e ancora continua a vagabondare. Claressa invece ha lasciato Flint, la sua palestra, Jason, e con la sua Pontiac se n’è andata prima a Colorado Springs, dove c’è il centro olimpico americano, poi a Rio, dove ha rivinto, e poi verso la Florida dove vuole iniziare la sua vita da pugile professionista. Il suo idolo è Serena Williams. Non rinnega Flint.

 

«Combatto per me, per la mia famiglia, per il mio futuro, per la mia città». Ma ora che Hollywood è interessata a lei, alla nuova Million dollar baby, ora che arrivano gli sponsor, vuole costruirsi un’altra immagine. Più di successo, meno disgraziata. Questa parte nel libro, che si ferma a Londra 2012. Una delle ultime foto è un pezzo di plastica messo al posto di una finestra, distrutta da una sparatoria, e qualcuno, forse Peanut, il fratellino, che guarda fuori. Tutto è appannato, come il futuro. Claressa è uscita da Flint, Briana ci è affogata. Certi mari non hanno schiume.

CLARESSA SHIELDSCLARESSA SHIELDS

 

Ultimi Dagoreport

donald trump tulsi gabbard vladimir putin

DAGOREPORT - A CHE SERVONO LE AGENZIE DI SPIONAGGIO A TRUMP E PUTIN? - ANZICHÉ PROTEGGERE LA SICUREZZA DELLO STATO, ANTICIPANDO RISCHI E CRISI, OGGI LA MISSIONE DI CIA E FBI IN AMERICA E DI FSB, SVR, GRU IN RUSSIA, È DI REPRIMERE IL DISSENSO CONFERMANDO IL POTERE - CIRO SBAILÒ: ‘’PER LA PRIMA VOLTA, IL VERTICE POLITICO NON SI LIMITA A INDIRIZZARE: PUNTA A SVUOTARE LA FUNZIONE DELL’INTELLIGENCE, RIDUCENDOLA A UNA MACCHINA DI STABILIZZAZIONE POLITICA AD USO PERSONALE...’’

ali larijani khamenei vladimir putin xi jinping

A TEHERAN QUALCOSA STA CAMBIANDO – SI NOTANO CURIOSI MOVIMENTI NEL SISTEMA DI POTERE IRANIANO: MENTRE RICOMPAIONO VECCHI VOLPONI COME ALI LARIJANI, STA NASCENDO UN NUOVO CENTRO DECISIONALE NON UFFICIALE, A GUIDARE LE MOSSE PIÙ DELICATE DEL REGIME. I PASDARAN PERDONO QUOTA (LA LORO STRATEGIA È FALLITA DI FRONTE ALL’ANNIENTAMENTO DI HEZBOLLAH, HAMAS E ASSAD), AVANZA UN “CONSIGLIO OMBRA” DI TRANSIZIONE, CON IL CONSENSO DI KHAMENEI – “L’ASSE DEL MALE” CON RUSSIA E CINA PROSPERA: TEHERAN HA BISOGNO DELLE ARMI DI PUTIN E DEI SOLDI DI XI JINPING. ALLA FACCIA DI TRUMP, CHE VOLEVA RIAPRIRE IL NEGOZIATO SUL NUCLEARE…

matteo salvini luca zaia giorgia meloni

DAGOREPORT – COSA SI SONO DETTI GIORGIA MELONI E LUCA ZAIA NELL'INCONTRO A PALAZZO CHIGI, TRE SETTIMANE FA? - TOLTA SUBITO DI MEZZO L'IDEA (DI SALVINI) DI UN POSTO DI MINISTRO, LA DUCETTA HA PROVATO A CONVINCERE IL “DOGE” A PRESENTARE UNA SUA LISTA ALLE REGIONALI IN VENETO MA APPOGGIANDO IL CANDIDATO DEL CENTRODESTRA (ANCORA DA INDIVIDUARE) - MA TRA UNA CHIACCHIERA E L'ALTRA, MELONI HA FATTO CAPIRE CHE CONSIDERA ZAIA IL MIGLIOR LEADER POSSIBILE DELLA LEGA, AL POSTO DI UN SALVINI OSTAGGIO DELLE MATTANE DI VANNACCI – UN CAMBIO DI VERTICE NEL CARROCCIO EVOCATO NELLA SPERANZA CHE IL GOVERNATORE ABBOCCHI ALL’AMO...

elly schlein giorgia meloni beppe sala ignazio la russa maurizio lupi marcello viola

DAGOREPORT - NESSUNO VUOLE LE DIMISSIONI DI BEPPE SALA: DA SINISTRA A DESTRA, NESSUN PARTITO HA PRONTO UN CANDIDATO E TRA POCHI MESI A MILANO COMINCIANO LE OLIMPIADI MILANO-CORTINA – MA SALA VUOLE MANIFESTARE ALL'OPINIONE PUBBLICA UNO SCATTO DI DIGNITÀ, UN GRIDO DI ONESTÀ, UNA REAZIONE D'ORGOGLIO CHE NON LO FACCIA SEMBRARE  ''LU CIUCCIO 'MIEZZO A LI SUONI'' - L’UNICO A CHIEDERE IL PASSO INDIETRO DEL SINDACO È IGNAZIO LA RUSSA, CHE INVECE UN CANDIDATO CE L’HA ECCOME: MAURIZIO LUPI. METTENDO SOTTO LA SUA ALA IL PARTITO DI LUPI, "NOI MODERATI", ‘GNAZIO SOGNA IL FILOTTO: CONQUISTARE SUBITO IL COMUNE DI MILANO E NEL 2028 LA REGIONE LOMBARDIA – MOLTO DELL’INCHIESTA SULL’URBANISTICA DIPENDERÀ DALLA DECISIONE DEL GIP, PREVISTA PER MERCOLEDI': SE IL GIUDICE NON ACCOGLIERÀ LE RICHIESTE DEI PM (CARCERE O DOMICILIARI PER GLI INDAGATI), LA BUFERA PERDERÀ FORZA. VICEVERSA…

ravello greta garbo humphrey bogart truman capote

DAGOREPORT: RAVELLO NIGHTS! LE TROMBATE ETERO DI GRETA GARBO, LE VACANZE LESBO DI VIRGINIA WOOLF, RICHARD WAGNER CHE S'INVENTA IL “PARSIFAL'', D.H. LAWRENCE CHE BUTTA GIU’ L'INCANDESCENTE “L’AMANTE DI LADY CHATTERLEY’’, I BAGORDI DI GORE VIDAL, JACKIE KENNEDY E GIANNI AGNELLI - UN DELIRIO ASSOLUTO CHE TOCCO’ IL CLIMAX NEL 1953 DURANTE LE RIPRESE DE “IL TESORO D’AFRICA” DI JOHN HUSTON, SCENEGGIATO DA TRUMAN CAPOTE, CON GINA LOLLOBRIGIDA E HUMPHREY BOGART (CHE IN UN CRASH D’AUTO PERSE I DENTI E VENNE DOPPIATO DA PETER SELLERS). SE ROBERT CAPA (SCORTATO DA INGRID BERGMAN) SCATTAVA LE FOTO SUL SET, A FARE CIAK CI PENSAVA STEPHEN SONDHEIM, FUTURO RE DI BROADWAY – L’EFFEMMINATO CAPOTE CHE SI RIVELÒ UN BULLDOG BATTENDO A BRACCIO DI FERRO IL “DURO” BOGART - HUSTON E BOGEY, SBRONZI DI GIORNO E UBRIACHI FRADICI LA NOTTE, SALVATI DAL CIUCCIO-TAXI DEL RISTORANTE ‘’CUMPÀ COSIMO’’ - QUANDO CAPOTE BECCÒ IL RE D’EGITTO FARUK CHE BALLAVA ALLE 6 DEL MATTINO L’HULA-HULA NELLA CAMERA DA LETTO DI BOGART… - VIDEO + FILM

marina pier silvio berlusconi giorgia meloni antonio tajani quirinale alfredo mantovano

DAGOREPORT - NON CI SARÀ ALCUNA ROTTURA TRA MARINA E PIER SILVIO: NONOSTANTE LA NETTA CONTRARIETÀ ALLA DISCESA IN POLITICA DEL FRATELLINO, SE DECIDESSE, UN GIORNO, DI PRENDERE LE REDINI DI FORZA ITALIA, LEI LO SOSTERRÀ. E L’INCONTRO CON LA CAVALIERA, SOLLECITATO DA UN ANTONIO TAJANI IN STATO DI CHOC PER LE LEGNATE RICEVUTE DA UN PIER SILVIO CARICATO A PALLETTONI, È SALTATO – LA MOLLA CHE FA VENIRE VOGLIA DI EMULARE LE GESTA DI PAPI E DI ‘’LICENZIARE’’ IL VERTICE DI FORZA ITALIA È SALTATA QUANDO IL PRINCIPE DEL BISCIONE HA SCOPERTO IL SEGRETO DI PULCINELLA: TAJANI SOGNA DI DIVENTARE PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA NEL 2029, INTORTATO DA GIORGIA MELONI CHE HA PROMESSO I VOTI DI FRATELLI D’ITALIA. UN SOGNO DESTINATO A SVANIRE QUANDO L’EX MONARCHICO SI RITROVERÀ COME CANDIDATO AL QUIRINALE UN ALTRO NOME CHE CIRCOLA NEI PALAZZI DEL POTERE ROMANO, QUELLO DI ALFREDO MANTOVANO…