lorena cesarini paola egonu

“IL MONOLOGO SUL RAZZISMO A SANREMO? MI CHIEDO FINO A QUANDO SI DOVRÀ PASSARE DA QUESTE BAGGIANATE” – PAOLETTA EGONU,  STAR DELL’ITALVOLLEY CAMPIONE D’EUROPA SCHIACCIA FORTE SU LORENA CESARINI: "MI DISPIACE PER LEI, INGENUAMENTE FELICISSIMA PURTROPPO. SPERO CHE…” - "LO SPORT FEMMINILE È ANCORA PIENO DI PREGIUDIZI E DI STEREOTIPI. A UNA COMPAGNA HANNO DETTO: SEI UN SALSICCIOTTO. COSÌ SI FANNO DANNI" – POI RIVELA DI NON ESSERE INNAMORATA: "TROPPA PALLAVOLO..."

Giulia Zonca per la Stampa

 

paola egonu

In questi giorni di Cinque Cerchi Paola Egonu non pensa ai suoi, a quelli che ha portato con tanto orgoglio alla cerimonia di apertura dei Giochi estivi di Tokyo. Li guarda comparire in tv, sbucare dalle foto, ma le sembrano molto distanti e comunque la portano in un mondo fatto di desideri dove ora non vuole stare: «È un bellissimo ricordo che adesso non funziona. Preferisco pensare a cose brutte, così sto con i piedi per terra e non mi dicono che mi credo più di quello sono».

 

Le Olimpiadi richiamano brutti ricordi?

«Può darsi. Quel rientro non è stato facile da smaltire».

Eliminate ai quarti e criticate perché «distratte dai social». A una squadra maschile lo avrebbero detto?

 

«Non esiste, non lo farebbero mai perché lo sport femminile è ancora poco considerato. Valgono i risultati, certo, ma l'approccio è pieno di pregiudizi e di stereotipi. Prendete il campionato di volley in Italia, nella mia squadra, Conegliano, credo che oggi ci sia più gioco che nella maggioranza delle partite maschili dove tirano forte e basta».

 

LORENA CESARINI NUDA IN SUBURRA

Le giocatrici di volley sono ancora considerate miss?

«Meno, si migliora. Lentamente. Anche se l'idea di quella alta, con le misure ideali resiste, come se una squadra si facesse con il casting».

 

Ha mai ricevuto commenti sul fisico che le hanno dato fastidio?

«Per fortuna no, ma ho purtroppo una collezione di pessimi comportamenti. Club Italia, da ragazzine, non ricordo l'età, minorenni e uno dello staff dice a una compagna: "Non ci respiri in quella maglietta, sembri un salsicciotto". Mi è rimasto impresso, con una frase così fai dei danni».

 

Sarebbe giusto chiedere ai tecnici di andare a scuola di sensibilità? L'Australia, tra mille problemi, ha iniziato un addestramento specifico.

lorena cesarini

«Basterebbe che parlassero di quello che sanno, nel mio caso, pallavolo. Stop. Non sono nutrizionisti, non sono psicologi, non si devono permettere di uscire dal loro campo».

 

La ginnasta Simone Biles, a Tokyo, ha messo l'accento sulla salute delle atlete e degli atleti. Si riparte con i Giochi invernali e il commento della Nbc alla caduta di Mikaela Schiffrin, due ori per gli Usa nel 2018, è: «Che delusione, che errore. Una macchia che resta».

«E chi si stupisce? Veniamo considerate macchine, va bene solo fino a che sei superdonna. Se cadi, per forza hai sbagliato atteggiamento o non ci hai messo abbastanza o hai pensato ai fatti tuoi. Invece per realizzare quando fare un passo indietro per il rispetto del proprio corpo ci vuole tanto coraggio».

 

A lei è capitato?

lorena cesarini 4

«Agli inizi. A ogni errore ti senti dire: "che opportunità sprecata". Ridicolo, le carriere non sono fatte di percorsi netti».

 

Ha visto Sanremo?

«Pochissimo, però l'ho seguito sui social».

 

Le sarà arrivato il monologo dell'attrice Lorena Cesarini: "Credevo di essere italiana, ho scoperto di essere nera".

«Polemiche inutili. Mi chiedo fino a che si dovrà passare da queste baggianate. Mi dispiace per lei, giustamente felicissima per essere lì, ingenuamente felicissima purtroppo. Ho provato anche io quelle sensazioni, spero si arrivi a una generazione che ne sia libera».

lorena cesarini 3

 

Perché non ora?

«La gente parla. Io so che non devo dare importanza a certe voci eppure, magari per un attimo, ci penso e fa male».

 

Bene parlare di razzismo sul palco di Sanremo o meglio non lasciare spazio a chi non capisce?

«Se se ne parla è subito troppo, se non lo si fa diventa silenzio. Pure su questo alla fine pare si sbaglia e basta. Bisogna provarci, con onestà».

 

Lei come fa?

«Mi dico: Paola contano le persone con cui andresti in guerra. Delle altre fregatene».

Con chi andrebbe in guerra?

«Non brucio i nomi»

 

Ci va spesso in guerra?

«Di continuo, troppo. Ci sono posizioni che vanno difese».

L'ultima volta quando?

 «Pochi giorni fa, evito di dire il motivo: se pubblicizzo certe battaglie perdono di efficacia».

 

lorena cesarini - scena di sesso in suburra

Allora mi racconti una battaglia ormai sepolta.

«Per fortuna me le dimentico, se me le portassi dietro mi schiaccerebbero». Con chi si confronta quando quelle voci fastidiose entrano nel sua vita? «Con la mia famiglia, mio padre, mia madre, mia sorella. È da quando sono giovanissima che sto lontano da loro, ma ormai mi sono abituata al rapporto a distanza».

 

Ora le distanze potrebbero cambiare, si dice che sia pronta ad andare a giocare all'estero.

«Adesso tutto è aperto».

 

In passato la Turchia le ha offerto contratti pesanti e ha rifiutato. Oggi la tentano? «Rispetto all'anno scorso mi sento pronta per un'altra avventura. Al momento però resto concentrata su Conegliano».

il selfie di paola egonu dopo la vittoria dell'italvolley

Per la prima volta dopo tanto tempo il campionato di volley è aperto. Stanche voi o migliori gli altri?

«Gli avversari sono diversi e Conegliano deve ritrovare i propri equilibri». Vi hanno definite «ingiocabili» perché non c'era gara. Come si mantengono le motivazioni dopo aver vinto tutto? «Io ho sempre voglia di essere la migliore, di dimostrare quanto valgo».

 

Pensa che ci sia ancora qualcuno che non l'ha capito?

«Spero di no, ma so che nello sport non è più si vince o si perde. È si vince o si massacra, come hanno fatto con noi alle ultime Olimpiadi. Con il manganello. Poi abbiamo vinto gli Europei e tutti fieri di noi. Eh no, con me non funziona così».

paola egonu

Che cosa sogna oggi Paola Egonu?

«Di vivere in un mondo dove la gente si fa i cavoli propri». Lei però è un personaggio pubblico, la curiosità ci sta. «Non quella morbosa, mi sento spiata, come se aspettassero la cazzata per puntare il dito».

 

È innamorata?

«No. Troppa pallavolo, mi ci dedico con ogni fibra».

Troppo bisogno di dimostrare?

«Sto facendo quello di cui ho bisogno. Compreso i fatti miei».

 

paola egonu 19egonu 19paola egonu 29PAOLA EGONUPAOLA EGONUpaola egonuPAOLA EGONUPAOLA EGONUpaola egonu

Ultimi Dagoreport

friedrich merz donald trump starmer macron meloni von der leyen jd vance

DAGOREPORT - L’INCONTRO DI GIORGIA MELONI CON VANCE E VON DER LEYEN È STATO SOLO ''ACCIDENTALE'': È STATO POSSIBILE IN VIRTU' DELL’INSEDIAMENTO DI PAPA LEONE XIV (NON È STATA LA DUCETTA A CONVOCARE I LEADER, BENSI' SANTA ROMANA CHIESA) – LA "COMPASSIONE" DI TRUMP, CHE HA COINVOLTO LAST MINUTE "COSETTA" MELONI NELLA CHIAMATA CON MACRON, STARMER E MERZ – LE FAKE NEWS DI PALAZZO CHIGI PROPALATE DALLA STAMPA E MEDIA DI DESTRA COL SUPPORTO DEL “CORRIERE DELLA SERA”:  ALL’ORIZZONTE NON C’È MAI STATO ALCUN INVIO DI TRUPPE EUROPEE AL FIANCO DI KIEV CONTRO MOSCA. SOLO DOPO LA FIRMA DI UNA TREGUA, GRAN BRETAGNA E FRANCIA SONO A FAVORE DI UN INVIO DI TRUPPE, MA UNICAMENTE AL FINE DELLA SALVAGUARDIA DEI CONFINI UCRAINI, E COL FONDAMENTALE SUPPORTO INTELLIGENCE DELLA CIA - ALTRA MINCHIATA DELLA PROPAGANDA ALLA FIAMMA: NON E' MAI ESISTITA LA VOLONTÀ DI ESCLUDERE L’ITALIA DAL GRUPPO DEI ''VOLENTEROSI''. È LA "GIORGIA DEI DUE MONDI" STESSA A ESSERSI CHIAMATA FUORI, IN PREDA ALL'AMBIZIONE SBAGLIATA DI DIVENTARE LA "PONTIERA'' TRA STATI UNITI ED EUROPA, E PER EVITARE GUAI IN CASA CON IL SUO NEMICO PIU' INTIMO, MATTEO SALVINI...

giuliano amato

AMOR CH’A NULLO AMATO – IL RITRATTONE BY PIROSO DEL DOTTOR SOTTILE: “UN TIPO COERENTE E TUTTO D’UN PEZZO, UN HOMBRE VERTICAL? O UN SUPER-VISSUTO ALLA VASCO ROSSI, ABILE A PASSARE INDENNE TRA LE TURBOLENZE DELLA PRIMA REPUBBLICA, UOMO-OMBRA DI CRAXI, MA ANCHE DELLA SECONDA?” – ALCUNI PASSAGGI STORICI DA PRECISARE: AMATO NON SI CANDIDÒ NEL 2001 A CAUSA DI ALCUNI SONDAGGI-PATACCA SVENTOLATIGLI DA VELTRONI, CHE DAVANO RUTELLI IN VANTAGGIO SU BERLUSCONI – A FERMARE LA CORSA AL QUIRINALE DEL 1999 FU MASSIMO D’ALEMA, CHE LO SCARICÒ PER IL “NEUTRO” CIAMPI  - IL MANCATO VIAGGIO AD HAMMAMET E IL RAPPORTO CON GIANNI DE GENNARO...

ernesto galli della loggia giorgia meloni

DAGOREPORT - FAZZOLARI E' PER CASO IL NUOVO DIRETTORE DEL "CORRIERE"? - IN UNA PRIMA PAGINA CHE NASCONDE LE MENZOGNE DI GIORGIA MELONI, SPUTTANATA DA MACRON, BRILLA UN EDITORIALE VERGOGNOSO DI GALLI DELLA LOGGIA CHE SI DOMANDA: "SE LA GERMANIA (DI AFD) HA DAVVERO FATTO I CONTI CON IL SUO PASSATO NAZISTA. IN ITALIA, INVECE, UN PARTITO CHE PURE HA LE SUE LONTANE ORIGINI NEL FASCISMO GOVERNA DA TRE ANNI IN UN MODO CHE SOLO I COMICI (DUNQUE PER FAR RIDERE…) GIUDICANO UNA MINACCIA PER LA DEMOCRAZIA" - L’EX MAOISTA, POI TERZISTA, QUINDI BERLUSCONIANO, 5STELLE, INFINE MELONIANO  DEVE STUDIARE UN PO’, INVECE DI CAMBIARE PARTITO A OGNI CAMBIO DI GOVERNO. NEL DOPOGUERRA IN GERMANIA, GLI EX NAZISTI RIENTRARONO NEL CONTESTO SOCIALE E OTTENNERO POSTI DI POTERE NELLE INDUSTRIE PIÙ AVANZATE FINO ALLA CONTESTAZIONE DEL '68, SIMBOLEGGIATA DALLO SCHIAFFONE RIFILATO DALLA STUDENTESSA BEATE KLARSFELD AL CANCELLIERE (EX NAZISTA) KURT KIESINGER – IN ITALIA LA DESTRA ALLA FIAMMA DI FINI FU SDOGANATA DAL GOVERNO BERLUSCONI, DOVE IL MINISTRO DELLA GIOVENTU' ERA GIORGIA MELONI. COSA CHE IL GALLI OMETTE ESSENDO ORA COLLABORATORE DEL GOVERNO DUCIONI PER IL SETTORE SCUOLA...

andrea orcel unicredit

DAGOREPORT - IL RISIKO DELLE AMBIZIONI SBAGLIATE - COME PER IL GOVERNO MELONI, ANCHE ANDREA ORCEL NON IMMAGINAVA CHE LA STRADA PER LA GLORIA FOSSE TUTTA IN SALITA - IL RAFFORZAMENTO IMMAGINATO DI UNICREDIT, PER ORA, È TUTTO IN ARIA: IL MURO DI GOLDEN POWER DELLA LEGA HA RESO MOLTO IMPROBABILE LA CONQUISTA DI BANCO BPM; BERLINO RITIENE “INACCETTABILE” LA SCALATA ‘’NON AMICHEVOLE” DI UNICREDIT ALLA SECONDA BANCA TEDESCA COMMERZBANK; LE MOSSE DI NAGEL E DONNET GLI DANNO FILO DA TORCERE; CREDIT AGRICOLE, CHE HA UN CONTRATTO IN SCADENZA PER LA GESTIONE DEL RISPARMIO CHE RACCOGLIE UNICREDIT, HA UN ACCORDO CON BPM, DI CUI E' PRIMO AZIONISTA. E IL CDA DI UNICREDIT NON È PIÙ QUELLA FALANGE UNITA DIETRO AL SUO AZZIMATO CONDOTTIERO. COME USCIRE DAL CUL-DE-SAC? AH, SAPERLO…

orcel giorgetti

DAGOREPORT – GIORGETTI SI CONFERMA UN SUPPLÌ CON LE UNGHIE: ALL’INCONTRO CON I RAPPRESENTANTI DI UNICREDIT PER LA MODIFICA DEL DECRETO GOLDEN POWER CHE BLINDA L'OPS SU BPM, BANCA CARA ALLA LEGA, CHI HA INCARICATO IL MINISTRO DI CAZZAGO? STEFANO DI STEFANO, DIRETTORE GENERALE DELLE PARTECIPAZIONI DEL MEF, MA ANCHE COMPONENTE DEL CDA DI MPS. INSOMMA, LA PERSONA GIUSTA AL POSTO GIUSTO... – CALTA C’È: LA GIRAVOLTA DEL CEO DI MPS, LUIGI LOVAGLIO, SULL'OPERAZIONE MEDIOBANCA-BANCA GENERALI…