exio eziolino capuano

“HO LASCIATO IL FOGGIA PER LA MORTE DEI TRE TIFOSI. NON C’È STATO MINUTO DI RACCOGLIMENTO, LA GARA NON È STATA RINVIATA. MI SONO SENTITO COLPEVOLE” – EZIOLINO CAPUANO APRE LE VALVOLE: “NON HO MAI ALLENATO IN A O IN B PERCHÉ SONO SEMPRE STATO CONSIDERATO ‘INGESTIBILE’. SONO STATO ATTANAGLIATO DALLA FAMA DI PERSONAGGIO MEDIATICO. GIRANO VIDEO DI 20-25 ANNI FA DI COSE CHE HO FATTO. MA ERO DIVERSO, PIÙ GIOVANE” – IL RAPPORTO CON I TIFOSI E CON I PRESIDENTI, I SOCIAL, L’ESORDIO CON L’EMPOLI (“DISSI DI AVERE 28 ANNI E INVECE NE AVEVO 24”) E IL SUO MODO DI VEDERE IL CALCIO…

eziolino capuano

Estratto dell'articolo di Pasquale Caputi per il “Corriere del Mezzogiorno – Corriere della Sera”

 

[…] Eziolino Capuano, anni 59, professione allenatore. Ha lasciato il Foggia per il dolore umano non risarcibile della morte di tre tifosi. La fotografia di una vita vissuta sempre con la schiena dritta.

 

Cosa é il calcio secondo Ezio Capuano?

«Credo sia vendita di emozioni con commozione. E il mio è un calcio divertente e sentimentale, anche se oggi è un pallone diverso, cambiato con l’evoluzione della vita. I social hanno migliorato forse la quotidianità ma il calcio no. Durante la settimana si dà valore a espressioni di massimo egocentrismo. Si bada ai voti che vengono dati dai giornali, all’assegnazione degli assist. Io non ho Facebook o Instagram. Ho solo whatsapp. Basta e avanza».

 

eziolino capuano

Emozione e commozione contro business.

«Penso alla morte dei tre ragazzi di Foggia. Non c’è stato minuto di raccoglimento, la gara non è stata rinviata perché era programmata sul canale 201 di Sky. Da qui deriva la scelta di rinunciare a un contratto. Ho visto il padre di uno dei ragazzi morti, che ha portato un mazzo di fiori per il figlio sul campo di Potenza. Era un uomo distrutto dentro e non mi sono arreso, ma mi sono sentito colpevole nell’animo essendo padre di figli. Il giorno dopo, anche alla luce di situazioni che non ho condiviso, sono andato via».

 

EZIOLINO CAPUANO 11

[…] Ci vuole coraggio a essere coerenti, fin quasi a essere reputati ingestibili?

«Cosa significa gestibile? Se vuol dire essere offeso nella dignità di uomo, preferisco essere ingestibile a vita. Al contrario, se essere ingestibili è sinonimo di coerenza, meglio essere così. Nel calcio sono tutti yesman. Ma mi trovi un allenatore che in Europa per 35 anni non è mai stato fermo. Eziolino Capuano non ha mai saltato una stagione».

 

[…]

Allena da quando era un ragazzino.

«Ho iniziato a Empoli, poi sono diventato campione d’Italia con l’Heraion, ma l’inizio della carriera tra i grandi è avvenuto con l’Ebolitana. Il giorno prima, con la Beretti, avevamo sconfitto il Napoli per 2-0 e, complice l’esonero del tecnico della prima squadra, mi chiamarono sulla panchina dei grandi. Ricordo che per essere ritenuto più credibile, dissi di avere 28 anni e invece ne avevo 24. Ma la verità è che la personalità o ce l’hai o non ce l’hai».

 

eziolino capuano 4

Perché non ha mai allenato in A o in B?

«Perché sono sempre stato considerato ingestibile. In realtà ho allenato in serie A in Belgio, all’Eupen, salvo entrare in rotta con la società perché preferivo schierare Espinal e non un giocatore pagato molto di più. Sono stato vicino ad allenare l’Empoli in B e la Salernitana mi aveva praticamente preso, con tanto di presentazione del presidente Aliberti. Poi il direttore Longo, qualche settimana dopo, ufficializzò Pioli. Ecco, posso dire una cosa: sono sempre stato scelto dai presidenti e non dai direttori sportivi. E questo è tutto dire».

eziolino capuano 2

 

Che rapporto ha avuto e ha con i presidenti?

«Non ho mai avuto grandi scontri con loro in realtà. Ma il presidente deve fare il presidente, l’allenatore è l’allenatore. In compenso con il 90% dei calciatori ho avuto un rapporto meraviglioso. Vado d’accordo con l’uomo, prima che con il giocatore in senso stretto. Con Capuano devi essere una persona seria, degna di rappresentare un popolo».

 

[…]  Cosa è per lei essere allenatore?

«Un allenatore è come un prete, è una vocazione. Mi sento molto vecchio stampo. Oggi si pensa all’orecchino, al tatuaggio. Guai se vedo fare allenamento con gli orecchini. Un calciatore rappresenta una città e un popolo, deve ricordarsi sempre che un operaio mantiene una famiglia con 1800 euro. Dopo l’allenamento, fino a un certo punto, puoi fare quello che vuoi».

 

EZIOLINO CAPUANO

Il suo rapporto con i tifosi?

«Sono uno del popolo e vivo per il popolo. Ho un rapporto stupendo con i tifosi e gli ultras. E dico con chiarezza una cosa: gli ultras non sono delinquenti. Quella ultras è una mentalità che nel bene e nel male va rispettata. Davanti a 12mila tifosi ai funerali dei ragazzi foggiani c’era tutto il mondo ultras d’Italia. Questi sono grandi ideali».

 

[…] Ci sono delle cose che non rifarebbe nel suo percorso professionale?

«Sono stato attanagliato dalla fama di personaggio mediatico senza che ne fossi contento. Girano video di 20-25 anni fa di cose che, per carità, ho fatto. Ma ero diverso, più giovane. Con l’esperienza di oggi non rifarei gli stessi errori. Anche perché ho imparato che il silenzio fa molto più rumore delle grida. E solo chi non vuole capire non capisce».  […]

eziolino capuano 1EZIOLINO CAPUANOeziolino capuanoeziolino capuanoeziolino capuano 3

Ultimi Dagoreport

giorgia meloni matteo salvini adolfo urso abodi giorgetti tajani giorgio armani

UN PO’ PIU’ DI RISPETTO SE LO MERITAVA GIORGIO ARMANI DA PARTE DEL GOVERNO – SOLO IL MINISTRO DELL’UNIVERSITA’, ANNA MARIA BERNINI, HA RESO OMAGGIO ALL’ITALIANO PIU’ CONOSCIUTO AL MONDO RECANDOSI ALLA CAMERA ARDENTE DOVE, TRA SABATO E DOMENICA, SONO SFILATE BEN 16 MILA PERSONE - EPPURE MILANO E’ A DUE PASSI DA MONZA, DOVE IERI ERA PRESENTE AL GP, OLTRE AL VICEPREMIER MATTEO SALVINI, IL MINISTRO DELLO SPORT ANDREA ABODI, SMEMORATO DEL PROFONDO LEGAME DELLO STILISTA CON BASKET, CALCIO, TENNIS E SCI - A 54 KM DA MILANO, CERNOBBIO HA OSPITATO NEL WEEKEND TAJANI, PICHETTO FRATIN, PIANTEDOSI, CALDERONE E SOPRATTUTTO ADOLFO URSO, MINISTRO DEL MADE IN ITALY, DI CUI ARMANI E’ L’ICONA PIU’ SPLENDENTE – E IGNAZIO LA RUSSA, SECONDA CARICA DELLO STATO, DOMENICA ERA A LA SPEZIA A PARLARE DI ''PATRIOTI'' AL DI LA’ DI RITUALI POST E DI ARTICOLETTI (MELONI SUL “CORRIERE”), UN OMAGGIO DI PERSONA LO MERITAVA TUTTO DAL GOVERNO DI CENTRODESTRA PERCHE’ ARMANI E’ STATO UN VERO “PATRIOTA”, AVENDO SEMPRE PRESERVATO L’ITALIANITA’ DEL SUO IMPERO RIFIUTANDO LE AVANCES DI CAPITALI STRANIERI…

giorgia meloni mantovano alfredo giovanbattista fazzolari gian marco chiocci rossi

DAGOREPORT - CHI AVEVA UN OBIETTIVO INTERESSE DI BRUCIARE IL DESIDERIO DI GIORGIA MELONI, PIÙ VOLTE CONFIDATO AI SUOI PIÙ STRETTI COLLABORATORI, DI ARRUOLARE L’INGOMBRANTE GIAN MARCO CHIOCCI COME PORTAVOCE? - IN BARBA ALLA DIFFIDENZA DEI VARI SCURTI, FAZZOLARI E MANTOVANO, FU L’UNDERDOG DE’ NOANTRI A IMPORRE FORTISSIMAMENTE (“DI LUI MI FIDO”) COME DIRETTORE DEL TG1 L’INTRAPRENDENTE CHIOCCI, DOTATO DI UNA RETE RELAZIONALE RADICATA IN TUTTE LE DIREZIONI, DAL MONDO DELLA SINISTRA ALL’INTELLIGENCE DI DESTRA - BEN CONOSCENDO IL CARATTERINO DELL’EX DIRETTORE DE “IL TEMPO” E ADNKRONOS, BEN LONTANO DALLA DISPONIBILITÀ AD ACCETTARE ORDINI E DINIEGHI, OCCORREVA CORRERE AI RIPARI PRIMA CHE LA SGARBATELLA PROCEDESSE ALL’INFELICE NOMINA, FACENDO CIRCOLARE LA VOCE DEL SUO TRASLOCO DALLA DIREZIONE DEL TG1 A BRACCIO MEDIATICO DELLA PREMIER - NEL CASO, SEMPRE PIÙ LONTANO, DI VEDERE CHIOCCI A PALAZZO CHIGI, ALLORA VORRÀ DIRE CHE L’EQUILIBRIO DI POTERI ALL’INTERNO DELLA FIAMMA MAGICA È FINITO DAVVERO IN FRANTUMI...

marcello viola alberto nagel giorgia meloni francesco gaetano caltagirone luigi lovaglio mps mediobanca piazza affari

DAGOREPORT - MEDIOSBANCA! I GIOCHI ANCORA NON SONO FATTI. E LE PREMESSE PER UN FUTURO DISASTRO SONO GIÀ TUTTE SUL TAVOLO - AL DI LÀ DELLE DECISIONI CHE PRENDERÀ LA PROCURA DI MILANO SUL PRESUNTO “CONCERTO” DEL QUARTETTO CALTA-GIORGETTI-LOVAGLIO-MILLERI NELLA PRIVATIZZAZIONE DEL 15% DI MPS, IL PROGETTO TANTO AUSPICATO DA GIORGIA MELONI DI DARE VITA A UN TERZO POLO BANCARIO, INTEGRANDO MPS, BPM E MEDIOBANCA, SI È INCAGLIATO DI BRUTTO: LO VUOLE SOLO FRATELLI D’ITALIA MENTRE FORZA ITALIA SE NE FREGA E LA LEGA E' CONTRO, SAPENDO BENISSIMO CHE L’OBIETTIVO VERO DEL RISIKONE BANCARIO È QUEL 13% DI GENERALI, IN PANCIA A MEDIOBANCA, NECESSARIO PER LA CONQUISTA CALTAGIRONESCA DEL LEONE DI TRIESTE - AL GELO SCESO DA TEMPO TRA CALTA E CASTAGNA (BPM) SI AGGIUNGE IL CONFLITTO DI CALTA CON LOVAGLIO (MPS) CHE RISCHIA DI ESSERE FATTO FUORI PER ‘’INSUBORDINAZIONE’’ - ANCHE LA ROSA DEI PAPABILI PER I NUOVI VERTICI DI MEDIOBANCA PERDE PETALI: MICILLO HA RIFIUTATO E VITTORIO GRILLI NON È INTERESSATO - LA BOCCIATURA DELL’OPERAZIONE DI FITCH, CHE VALUTA MPS CON UN RATING PIÙ BASSO RISPETTO A MEDIOBANCA - LAST BUT NOT LEAST: È SENZA FINE LO SCONTRO TRA GLI 8 EREDI DEL VECCHIO E IL CEO MILLERI, PARTNER DEVOTO DI CALTARICCONE…