messi mondiale argentina francia

FINALMENTE MESSI! CON UNA DOPPIETTA ALLA FRANCIA, LEO REGALA ALL’ARGENTINA IL TERZO MONDIALE E CONQUISTA L’UNICO TITOLO CHE GLI MANCAVA DOPO I 7 PALLONI D’ORO, LE CHAMPIONS E I CAMPIONATI VINTI IN SERIE TRA BARCELLONA E PSG. MESSI DIVENTA IL PRIMO A SEGNARE NEGLI OTTAVI, QUARTI, SEMIFINALE E FINALE DI UN MONDIALE – PARTITA EPICA DECISA AI RIGORI: L’ARGENTINA AVANTI DI DUE RETI (MESSI E DI MARIA, L’UOMO DELLE FINALI) SI FA RIMONTARE DA UNA DOPPIETTA DI MBAPPE'. POI NEL SECONDO TEMPO SUPPLEMENTARE LA ZAMPATA DELL’EXTRATERRESTRE MESSI A CUI RISPONDE MBAPPE’ CHE REALIZZA LA SUA TRIPLETTA PERSONALE. AI RIGORI LA MANO DI EMILIANO MARTINEZ (E CHISSA’, FORSE ANCHE QUELLA DI DIEGO DA LASSU’) REGALA LA COPPA A MESSI... (LE PAMPAS MEJO DELLE POMPAS)

francia argentina

Finalmente Messi! con una doppietta alla Francia, Leo regala all’Argentina il terzo mondiale e conquista l’unico titolo che gli mancava dopo i 7 palloni d’oro, le Champions e i campionati vinti in serie tra Barcellona e Psg. Messi diventa il primo a segnare negli ottavi, quarti, semifinale e finale di un mondiale. Una partita folle, epica, indimenticabile decisa ai rigori: l’Argentina avanti di due reti (Messi e Di Maria, l’uomo sempre decisivo nelle finali) si fa rimontare da una doppietta di Mbappe'. Poi nel secondo tempo supplementare la zampata dell’extraterrestre Messi a cui risponde “Pele’” Mbappe’ che realizza la sua tripletta personale. Ai rigori la mano di Emiliano martinez (e chissa’, forse anche quella di Diego da lassu’) regala la coppa a Messi

 

ARGENTINA CAMPIONE DEL MONDO

G.B.Olivero per gazzetta.it

Il mondo è di Leo Messi. L’Argentina batte la Francia 7-5 dopo i rigori nella finale più emozionante della storia e vince per la terza volta il Mondiale. La Seleccion ha dominato per 79’: 2-0 all’intervallo con le reti di Messi su rigore e Di Maria. Poi Mbappé, in 93 secondi, ha riportato la Francia in parità con un rigore e un meraviglioso tiro al volo. Nel secondo tempo supplementare ancora Messi ha segnato per l’Argentina e poco prima della fine nuovamente Mbappé (dal dischetto) ha pareggiato. I due fenomeni hanno incantato. E poi, ai rigori, gli errori di Coman e Tchouameni hanno condannato la Francia, mentre l’Argentina non ha sbagliato nemmeno una conclusione.

emiliano martinez

 
Scaloni sceglie la difesa a quattro, preferisce Tagliafico ad Acuna e soprattutto schiera Angel Di Maria dopo tre esclusioni consecutive. Deschamps recupera tutti gli influenzati e quindi si affida alla formazione titolare. La tensione si avverte in modo chiaro, nella prima parte della gara ci sono molti errori tecnici e tanti falli. Al 5’ Mac Allister calcia da fuori, ma il tiro è centrale. Poi una conclusione di De Paul viene deviata in angolo. La Francia fatica a costruire e sembra sorpresa dalla tattica degli avversari che giocano con più fluidità: Messi attira gli avversari sulla destra e poi la palla viene scaricata dalla parte opposta su un intraprendente Di Maria. Mbappé si vede per la prima volta al 14’, ma non riesce a concludere. La svolta arriva al 23’: Di Maria scherza Dembele, entra in area e si fa tamponare dall’avversario. Marciniak fischia il rigore che Messi trasforma spiazzando Lloris. La Francia non reagisce, sembra non avere le idee e la forza per rispondere agli avversari. E al 36’ ecco il raddoppio alla fine di una splendida azione: Molina respinge al volo un brutto lancio di Upamecano, Mac Allister serve Messi che stoppa e di esterno sinistro trova Alvarez, verticalizzazione per Mac Allister che dalla parte opposta trova Di Maria: il Fideo sentenzia Lloris con il piatto sinistro. Deschamps sostituisce il pessimo Dembele e un invisibile Giroud (mai cercato dai compagni) con Kolo Muani e Thuram cercando di dare una scossa che non si vede nemmeno nei sette minuti di recupero, nei quali l’unica cosa da rilevare è il cartellino giallo per Enzo Fernandez. Anche a inizio ripresa in campo c’è solo l’Argentina.

messi maradona

 
Al 4’ volée di De Paul su cross di Di Maria: blocca Lloris. La presenza di Martinez si nota al 7’, quando il portiere deve uscire per intercettare un corner di Griezmann. La produzione offensiva dei francesi è nulla. I sudamericani cominciano a perdere tempo in occasione di qualunque palla inattiva. Rabiot stende De Paul e viene ammonito.
 
Al 14’ Lloris si tuffa per opporsi a un sinistro rasoterra di Alvarez. Anche in posizione da centravanti Mbappé non entra mai in gioco, i compagni non riescono a servirlo, l’Argentina riesce a chiudere tutte le strade verso la propria porta. L’ispiratissimo Di Maria serve Alvarez che con una splendida finta lascia scorrere per Messi, che conclude fuori. Su ogni ripartenza l’Argentina può far male a una Francia irriconoscibile. Scaloni sostituisce Di Maria con Acuna e comincia a coprirsi, forse un po’ troppo presto. Primo guizzo di Mbappé al 26’, ma il suo tiro finisce alto. Deschamps fa un altro doppio cambio: fuori Griezmann e Theo Hernandez, dentro Coman e Camavinga.
 

argentina francia 9

Sembra tutto inutile, ma all’improvviso la partita gira come nessuno avrebbe potuto immaginare. Ingenuità di Otamendi che si fa scavalcare da Kolo Muani e poi lo stende in area. Al 35’ Mbappé trasforma il rigore e fa sperare i tifosi francesi. E un minuto dopo succede l’incredibile: Coman ruba palla a Messi, Mbappé scambia con Thuram e realizza un gol spettacolare con un tiro al volo di destro. Lo stesso Thuram viene ammonito per simulazione poco dopo. Marciniak concede otto minuti di recupero e al 49’ Mbappé arriva al tiro dal limite, ma il pallone viene deviato in angolo. Sugli sviluppi del corner Coman dribbla secco un avversario e serve Rabiot che impegna Martinez.
 
Al 52’ Messi prova a risolverla da solo, ma il tiro, seppur molto forte, è centrale e Lloris lo devia in angolo. Acuna stronca una ripartenza francese con un fallo su Coman e viene ammonito e poi l’arbitro fischia la fine. Si va ai supplementari. Scaloni inserisce Montiel per Molina, l’inerzia della partita si è improvvisamente spostata dalla parte della Francia e il tecnico dell’Argentina cerca di proteggersi meglio. Il quinto cambio di Deschamps è Fofana che prende il posto di Rabiot.
 

argentina francia 8

Marciniak risparmia qualche cartellino agli argentini che soffrono. Scaloni si affida a due “italiani”: Paredes e Lautaro subentrano a De Paul e Alvarez. Al 15’ grande occasione per Lautaro che, dopo un’azione di Messi e Mac Allister, ci mette troppo a tirare e si fa respingere il tiro da Upamecano, poi è Varane ad alzare di testa sopra la traversa su conclusione di Montiel. E nell’unico minuto di recupero Lautaro spreca di sinistro davanti a Lloris tirando fuori. L’Argentina riparte come aveva finito il primo tempo supplementare, cioè tirando: Messi impegna Lloris da fuori. E al 4’ Leo prova a prendersi il Mondiale: serve Lautaro davanti al portiere, Lloris respinge ancora e il 10 di destro insacca il tap-in più importante della sua vita. Deschamps schiera Konate al posto di Varane e chiede ai suoi giocatori l’ultimo sforzo per allungare la sfida ai rigori. Giallo per Paredes che entra durissimo su Camavinga. Scaloni mette Pezzella al posto di Mac Allister, ma pochi secondi dopo Mbappé calcia dal limite, Montiel ci mette il braccio ed è rigore. Al 13’ Kylian trasforma spiazzando Lloris: 3-3. E due minuti dopo un cross di Mbappé non viene toccato da Kolo Muani e per poco non finisce direttamente in porta. Scaloni pensa ai rigori e manda in campo Dybala al posto di Tagliafico, mentre Deschamps sostituisce Kounde con Disasi.

argentina francia 7

 
Al 18’ Martinez salva in modo pazzesco la sua porta su Kolo Muani lanciato solo davanti a lui e sulla ripartenza Lautaro spreca la quarta palla gol della sua serata deviando male un colpo di testa. Finisce 3-3, la coppa sarà assegnata ai rigori. Si calcia sotto ai tifosi dell’Argentina e il primo ad andare sul dischetto è Mbappé: gol. Tocca a Messi: rasoterra lentissimo, gol. Martinez intuisce la conclusione di Coman e para. Dybala rischia con un rasoterra centrale, ma segna: Argentina davanti. Tchouameni calcia fuori, Paredes segna. Kolo Muani insacca sotto la traversa. Montiel ha la palla del Mondiale e il suo rigore condanna la Francia: ha vinto l’Argentina, ha vinto Messi.

 

CASO GIROUD

 

Da www.corrieredellosport.it

Sostituzione clamorosa verso la fine del primo tempo della finale del Mondiale tra Argentina e Francia. Il commissario tecnico dei Bleus Didier Deschamps, vedendo i suoi in balìa degli avversari, ha deciso di rivoluzionare totalmente l'attacco, sostituendo Dembelé e Olivier Giroud al 40', ancora prima della fine del primo tempo.

argentina francia 6

 

L'attaccante del Milan, trascinatore della Francia in questo Mondiale con quattro reti che ne hanno fatto anche il capocannoniere assoluto dei Galletti, è uscito dal campo livido in volto, senza guardare in faccia il ct, facendo un gesto di stizza e dirigendosi subito a testa bassa verso la panchina. Al suo posto Marcus Thuram. Sui social si sta scatenando una bufera nei confronti di Deschamps: in tanti considerano la scelta del ct un'umiliazione non necessaria nei confronti del giocatore.

 

 

DESCHAMPS ZITTISCE LA PANCHINA DELL'ARGENTINA: È BUFERA IN FINALE!

Da www.corrieredellosport.it

MBAPPE IN ARGENTINA FRANCIA

Bufera nella finale dei Mondiali in Qatar tra Argentina e Francia. È quella che si scatena all'81' quando Mbappé riporta i 'Bleus' in parità (da 0-2 a 2-2 grazie alla doppietta dell'ataccante del Psg) scatenando la reazione del suo ct Didier Deschamps, che si volta verso la panchina della 'Seleccion' per zittire platealmente gli avversari.

argentina francia 5argentina francia 3argentina francia 4

KYLIAN MBAPPE FRANCIA ARGENTINA MBAPPE IN ARGENTINA FRANCIA

Ultimi Dagoreport

andrea orcel gaetano caltagirone carlo messina francesco milleri philippe 
donnet nagel generali

DAGOREPORT - LA CAPITALE DEGLI AFFARI A MISURA DUOMO, A CUI IL GOVERNO MELONI HA LANCIATO L’ANATEMA “BASTA CON I BANCHIERI DEL PD”, È IN TREPIDA ATTESA DI COSA DELIBERERÀ UNICREDIT DOMENICA PROSSIMA, A MERCATI CHIUSI - SI RINCORRONO VOCI SULLA POSSIBILITÀ CHE ANDREA ORCEL ANNUNCI L’ADDIO NON SOLO ALL’OPS SU BPM MA ANCHE ALLA SCALATA DI COMMERZBANK, PER PUNTARE TUTTA LA POTENZA DI FUOCO DI UNICREDIT LANCIANDO UN’OPS SU GENERALI - DOPO LE GOLDEN MANGANELLATE PRESE SU BPM, ORCEL AVRÀ DI CERTO COMPRESO CHE SENZA IL SEMAFORO VERDE DI PALAZZO CHIGI UN’OPERAZIONE DI TALE PORTATA NON VA DA NESSUNA PARTE, E UN’ALLEANZA CON I FILO-GOVERNATIVI ALL’INTERNO DI GENERALI COME MILLERI (10%) E CALTAGIRONE (7%) È A DIR POCO FONDAMENTALE PER AVVOLGERLA DI “ITALIANITÀ” - CHISSÀ CHE COSA ARCHITETTERÀ IL CEO DI BANCA INTESA-SANPAOLO, CARLO MESSINA, QUANDO DOMENICA IL SUO COMPETITOR ORCEL ANNUNCERÀ IL SUO RISIKO DI RIVINCITA…

parolin prevost

PAROLIN È ENTRATO PAPA ED È USCITO CARDINALE - IN MOLTI SI SONO SBILANCIATI DANDO PER CERTO CHE IL SEGRETARIO DI STATO DI BERGOGLIO SAREBBE STATO ELETTO AL POSTO DI PAPA FRANCESCO – GLI “AUGURI DOPPI” DI GIOVANNI BATTISTA RE, IL TITOLO FLASH DEL “SOLE 24 ORE” (“PAROLIN IN ARRIVO”) E LE ANALISI PREDITTIVE DI ALCUNI SITI - PERCHÉ I CARDINALI HANNO IMPALLINATO PAROLIN? UN SUO EVENTUALE PAPATO NON SAREBBE STATO TROPPO IN CONTINUITÀ CON BERGOGLIO, VISTO IL PROFILO PIU' MODERATO - HA PESATO IL SUO “SBILANCIAMENTO” VERSO LA CINA? È STATO IL FAUTORE DELL’ACCORDO CON PECHINO SUI VESCOVI...

matteo renzi sergio mattarella elly schlein maurizio landini

DAGOREPORT – IL REFERENDUM ANTI JOBS-ACT PROMOSSO DALLA CGIL DI LANDINI, OLTRE A NON ENTUSIASMARE MATTARELLA, STA SPACCANDO IL PD DI ELLY SCHLEIN - NEL CASO CHE UNA DECINA DI MILIONI DI ITALIANI SI ESPRIMESSERO A FAVORE DELL’ABOLIZIONE DEL JOBS-ACT, PUR NON RIUSCENDO A RAGGIUNGERE IL QUORUM, LANDINI ASSUMEREBBE INEVITABILMENTE UN'INVESTITURA POLITICA DA LEADER DELL'OPPOSIZIONE ANTI-MELONI, EMARGINANDO SIA SCHLEIN CHE CONTE - E COME POTRANNO I RIFORMISTI DEM, I RENZIANI E AZIONE DI CALENDA VALUTARE ANCORA UN PATTO ELETTORALE CON UN PD "LANDINIZZATO", ALLEATO DEL POPULISMO 5STELLE DI CONTE E DE SINISTRISMO AVS DI BONELLI E FRATOIANNI? - A MILANO LA SCISSIONE DEL PD È GIÀ REALTÀ: I RIFORMISTI DEM HANNO APERTO UN CIRCOLO IN CITTÀ INSIEME A ITALIA VIVA E AZIONE. MA BONACCINI DIFENDE ELLY SCHLEIN

sergio mattarella giorgia meloni

DAGOREPORT - L'ARDUO COMPITO DI MATTARELLA: FARE DA ARBITRO ALLA POLITICA ITALIANA IN ASSENZA DI UN’OPPOSIZIONE - IL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA NON VUOLE SOSTITUIRSI A QUEGLI SCAPPATI DI CASA DI SCHLEIN E CONTE, NÉ INTENDE SCONTRARSI CON GIORGIA MELONI. ANZI, IL SUO OBIETTIVO È TENERE IL GOVERNO ITALIANO DALLA PARTE GIUSTA DELLA STORIA: SALDO IN EUROPA E CONTRO LE AUTOCRAZIE – IL PIANO DI SERGIONE PER SPINGERE LA PREMIER VERSO UNA DESTRA POPOLARE E LIBERALE, AGGANCIATA UN'EUROPA GUIDATA DA FRANCIA, GERMANIA E POLONIA E LONTANA DAL TRUMPISMO - LE APERTURE DI ''IO SONO GIORGIA" SUL 25 APRILE E AFD. MA IL SUO PERCORSO VERSO IL CENTRO E' TURBATO DALLL'ESTREMISMO DI SALVINI E DALLO ZOCCOLO DURO DI FDI GUIDATO DA FAZZOLARI...

francesco micheli

DAGOREPORT - IN UNA MILANO ASSEDIATA DAI BARBARI DI ROMA, SI CELEBRA LA FAVOLOSA CAPITALE DEGLI AFFARI CHE FU: IL CAPITALISMO CON IL CUORE A SINISTRA E IL PORTAFOGLIO GONFIO A DESTRA - A 87 ANNI, FRANCESCO MICHELI APRE, SIA PURE CON MANO VELLUTATA E SENZA LASCIARE IMPRONTE VISTOSE, IL CASSETTO DEI RICORDI: “IL CAPITALISTA RILUTTANTE” È IL DIARIO DI BORDO DELL’EX BUCANIERE DELLA FINANZA CHE, SALITO SULL’ALBERO PIÙ ALTO DEL VASCELLO, HA OSSERVATO I FONDALI OSCURI INCONTRATI NEL MARE MAGNUM INSIDIOSO DELL’ECONOMIA, SOMMERSA E SPESSO AFFONDATA - “IO E LEI APPARTENIAMO A ZOO DIVERSI”, FU IL VATICINIO DI CUCCIA – LUI, UNICO TESTIMOME A RACCOGLIERE LO SFOGO DI EUGENIO CEFIS SU QUEL “MATTO” DI CUCCIA CHE NEL GIORNO DELLE SUE CLAMOROSE DIMISSIONI DA MONTEDISON L’AVEVA ACCOLTO CON UN BEFFARDO: “DOTTORE, PENSAVO VOLESSE FARE UN COLPO DI STATO…”