
INTER-CONTINENTALE - PER 525 MILIONI I CINESI DEL GRUPPO SUNING, GUIDATO DA ZHANG JINDONG, COMPRANO IL 70% DELL’INTER - MORATTI ESCE COMPLETAMENTE DI SCENA, TRA POCO ADDIO ANCHE A THOHIR
1.IL NIENTE PORTATO DALL' INDONESIANO MA ORA CHI SI COMPRA?
Mario Sconcerti per il “Corriere della Sera”
Non stupisce la vendita dell' Inter. Era in stato prefallimentare, in quello stato che i tifosi adorano, vincente (il triplete) e insostenibile economicamente. Stupisce il niente portato da Thohir, mai un' idea, non un investimento, mai una verità. Via anche Moratti, il suo pacchetto azionario era la garanzia di futuro per tutti gli interisti. Scomparso anche quello.
Molte altre squadre europee sono state vendute a grandi stranieri, molte sono andate meglio, altre no. A decidere sono le intenzioni di chi compra, oltre naturalmente ai patrimoni. La regola è semplice: se con il calcio si vogliono fare affari è difficile vincere. Molto più facile se a comprare è chi vuole divertirsi o usa il calcio come evidenziatore personale.
I cinesi che stanno invadendo Milano mi sembrano più affaristi che amanti, ma anche gli affari rendono, sono solo più distanti, meno personali. Mentre nel calcio il coinvolgimento è determinante. Non lavori per accontentare clienti, lavori su problemi di fede.
O ci sta con il cuore anche il padrone, o non comunichi, proprio come Thohir. Per ora c' è un gran senso di vuoto. Scompaiono i bauscia , il calcio dei cummenda , la nebbia di Vecchioni. Sembra impossibile che Milano si sia fatta prendere così alle spalle, che lasci sul campo la sua autonomia quasi con voracità. Finiscono due grandi modi di essere, due vere pedagogie milanesi. Da domani Inter e Milan potranno essere migliori o peggiori, ma saranno comunque una cosa diversa. Detto questo, chi compriamo a centrocampo?
2.INTER MADE IN CINA
Guido De Carolis per il “Corriere della Sera”
Affare fatto: la Cina ha scelto l' Inter. Nel weekend il club nerazzurro diventerà di proprietà del gruppo Suning, guidato da Zhang Jindong presidente e fondatore del colosso di elettrodomestici e costruzioni che fattura più di 15 miliardi di euro. Suning e l' Inter hanno già una bozza d' accordo, sarà firmata nel fine settimana a Nanchino.
È lì, nella città a Nordest della Cina, la sede centrale del gruppo e proprio a Nanchino meno di dieci giorni fa una delegazione di dirigenti dell' Inter, tra cui l' ad Michael Bolingbroke e il direttore generale Giovanni Gardini, è rimasta per cinque giorni per limare le ultime differenze e chiudere una trattativa che va avanti da mesi.
Suning acquisirà il 70% del club pagandolo 525 milioni, all' attuale patron Erick Thohir resterà il 30% e l' indonesiano manterrà per il momento la carica di presidente.
Dopo più di vent' anni, uscirà totalmente dal pianeta nerazzurro Massimo Moratti, cedendo per 157 milioni la sua quota del 29,5%: al netto dei debiti e di altre operazioni finanziarie incasserà 100 milioni liquidi.
Suning ha deciso di accelerare dopo aver avuto il via libera dal governo di Pechino, ma la struttura dell' operazione che porterà alla cessione dell' Inter è piuttosto complessa. Thohir alla fine riuscirà a uscire di scena con una plusvalenza di circa 100 milioni, dopo appena tre anni di gestione dell' Inter, acquistata nel novembre del 2013 da Moratti. Suning ha valutato complessivamente il club 750 milioni, una cifra molto vicina a quella che Silvio Berlusconi sta chiedendo in queste settimane per il Milan.
Suning entrerà prima con un aumento di capitale da 150 milioni per acquisire il 20% della società, si caricherà, per la sua percentuale, degli oltre 460 milioni di debiti e contestualmente indennizzerà Thohir e Moratti. I cinesi hanno voluto accelerare perché non gradivano una triade al comando che avrebbe rallentano non poco la gestione.
Hanno così deciso di prendersi il pacchetto di maggioranza e liquidare Moratti, che sarebbe comunque potuto uscire il 15 novembre.
Per ora Thohir rimane, è chiaro però che anche per l' indonesiano la via dell' addio è già tracciata: i tempi sono da decidere ma a giugno 2017 la rivoluzione potrebbe essere completa. Suning sarà il primo gruppo cinese a entrare in serie A, una novità non da poco per il nostro calcio.
La pioggia di milioni che cadrà sull' Inter non cambierà nell' immediato la vita della squadra: non si potranno stravolgere i parametri del fair play finanziario imposto dall' Uefa. I vincoli però potrebbero essere parzialmente aggirati grazie a una collaborazione tra l' Inter e il Jiangsu, la squadra cinese di proprietà del gruppo Suning che nell' ultimo mercato di gennaio ha speso 100 milioni per acquistare Ramires dal Chelsea e Teixeira dallo Shakhtar Donetsk: i prestiti via Cina potrebbero essere una strada per rinforzare la rosa nerazzurra.
Marco Tronchetti Provera e Massimo Moratti
L' obiettivo è quello di portare in pareggio il bilancio già a giugno 2017. A Thohir, che ha condotto la trattativa supportato da Goldman Sachs, i cinesi hanno riconosciuto valori importanti per una società appena rientrata nelle coppe europee. Con oltre 1.300 punti vendita in Cina, Suning conta di far diventare suoi clienti almeno una parte degli oltre 130 milioni di tifosi che l' Inter vanta in Oriente. Da decidere il futuro di Mancini, anche di quello si parlerà a Nanchino nel weekend che cambierà la storia dell' Inter.