
L'ARTE DI COPIARE – LA KENWOOD HOUSE DI LONDRA METTE A CONFRONTO IL QUADRO “LA SUONATRICE DI CHITARRA”, DI JAN VERMEER, CON UN’OPERA DELLA STESSA MISURA E DELLO STESSO OGGETTO, A LUNGO CONSIDERATA UNA COPIA – ANTONIO RIELLO: “SARÀ POSSIBILE PER LA PRIMA VOLTA - SIA PER GLI ESPERTI CHE PER IL PUBBLICO - VEDERLI FINALMENTE ASSIEME. COME SE FOSSERO DUE FRATELLI - QUASI GEMELLI - TENUTI SEPARATI PER SECOLI” – QUANDO IL FALSARIO HAN VAN MEEGEREN PRODUSSE UN FALSO VERMEER E RIUSCÌ A VENDERLO A HERMANN GOERING IN PERSONA…
Antonio Riello per Dagospia
Jan Vermeer (1632-1675) è un pittore che a lungo è stato avvolto da un'aura di mistero e sublime ammirazione. Di lui si contano - esistenti - solo 37 (forse 38) dipinti. Già questo pone la sua opera sull' "Olimpo della Rarità".
E' stato adorato dai connoisseurs. Marcel Proust definì la sua "Veduta di Delft"(1661): "uno dei più bei quadri del Mondo". Ma soprattutto è un autore copiato e contraffatto.
Celebre il processo al falsario Han van Meegeren che produsse un Vermeer che fu venduto all'occupante nazista (a Hermann Goering in persona, feldmaresciallo del Reich e bulimico accumulatore di opere d'Arte rubate o comperate a prezzo di favore).
Il Signor van Meegeren, accusato di aver tradito il proprio paese collaborando con i nazisti, fu alla fine assolto: aveva semplicemente alienato un falso da lui prodotto e non qualcosa che apparteneva al patrimonio nazionale.
Anzi, a modo suo, era un "resistente": aveva di fatto imbrogliato gli odiati invasori. I suoi materiali e il suo stile erano irriconoscibili rispetto agli originali: un grande maestro (nel suo genere). Il Mercato dell'Arte iniziò comunque a tremare: quante opere "autenticissime" avrebbero potuto essere state così abilmente contraffatte?
Vermeer fu indubbiamente un artista dal tocco particolarmente raffinato: riusciva sempre a mantenere un tono di ineffabile intimità nei suoi soggetti. Fu senza dubbio uno dei pittori di spicco del "Secolo d'Oro" dei Paesi Bassi, quando la borghesia mercantile - in rapida ascesa - diventa vera e propria committenza.
Gli artisti olandesi dipingono per clienti ragionevolmente ricchi la cui fede religiosa (protestante) però richiede rigore e parsimonia: niente ostentazione. Il Lusso è figlio del Diavolo e il Buon Dio favorisce gli affari delle persone che professano la moderazione.
johannes vermeer la ragazza con l orecchino di perla olio su tela 1665 1666 mauritshuis l aia
La quotidianità di questa borghesia, già in qualche modo cosmopolita (i commerci toccavano l'estremo oriente e le Americhe), diventa il campo d'azione principale dell'Arte olandese del '600.
Il grande pubblico lo conosce nel 2003 con il film "Ragazza con l'orecchino di perla" di Peter Webber. In realtà già nel 1985 Peter Greenaway lo aveva cinematograficamente sdoganato con il suo film "Lo Zoo di Venere" (il film era però rimasto abbastanza racchiuso nel giro dei cinefili).
Kenwood House si trova a Hampstead, un elegante e verde quartiere nella parte Nord di Londra. E' una magione che risale al 1769. Era la residenza di Edward Guinness, primo conte di Iveagh, che vi teneva una preziosa collezione di mobili e opere d'arte.
vermeer suonatrice chitarra keenwood house londra
Alla sua morte tutto diventò proprietà del Regno (oggi è dell'English Heritage). I londinesi nei weekend usano i magnifici giardini e il parco della dimora per fare i loro picnic: è abbastanza centrale e comodamente raggiungibile. Il sito è leggermente rialzato e areato: meno inquinamento. E inoltre, rispetto agli altri parchi, non ci sono molti turisti.
Tra i tesori contenuti nel palazzo c'è un prezioso Vermeer, "La Suonatrice di Chitarra" (1671). Il capolavoro ha una storia/provenienza che ne assicura l'autenticità. Tra l'altro l'opera è stata oggetto di un furto nel 1974 (è stata poi rapidamente recuperata).
Negli Stati Uniti, nella John G. Johnson Collection del Museum of Art di Philadelphia, vi è un altro quadro, esattamente stessa misura e stesso soggetto (fatta eccezione per i boccoli della capigliatura della suonatrice che sembra essere passata nel frattempo dal parrucchiere per tagliarli).
vermeer suonatrice chitarra art museum philadelphia
A lungo è stato considerato una copia del quadro di Londra (forse opera di un assistente di Vermeer). Recentemente alcuni storici americani hanno iniziato ad affermare che è una versione originale dello stesso pittore. Si sa per certo che è stato dipinto qualche anno dopo quello di Londra.
Wendy Monkhouse, curatrice della Kenwood House, senza sbilanciarsi troppo, ammette che potrebbero essere entrambi due originali. Uno - quello di Philadelphia - la copia autentica dell'altro.
Dall'inizio di Settembre la Kennwood House ospiterà entrambi i dipinti e sarà possibile per la prima volta - sia per gli esperti che per il pubblico - vederli finalmente assieme. Come se fossero due fratelli - quasi gemelli - tenuti separati per secoli. Una ottima occasione in più per visitare questo luogo davvero grandioso.
La mostra si chiama "Double Vision". Speriamo solo che ad un certo punto non si presenti qualche erede di van Meegeren con delle preoccupanti novità....
Questo testo è 100% NAI (Not Artificial Intelligence)
DOUBLE VISION: VERMEER AT KENWOOD
Kenwood House
Hampstead Ln, Londra NW3 7JR
fino al 11 Gennaio 2026
kennwood house 03
kenwood house gardens
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