yonghong li riccardo agostinelli

BORDELLO MILAN - ECCO A CHI POTRÀ ANDARE LA SQUADRA: AL FONDO ELLIOTT, CHE AVANZA 380 MILIONI; AI CINESI DEL MISTERIOSO YONGHONG LI SE TROVA UN SOCIO DI MINORANZA; ALLA BANCA D’AFFARI MERRIL LYNCH, PRONTA A RIPAGARE IL PRESTITO PER IL MILAN MA NON PER LA SCATOLA LUSSEMBURGHESE. OPPURE A UN GRUPPO DI AZIONISTI CAPITANATI DALL’AVVOCATO AGOSTINELLI, PRONTI A…

 

BANK OF AMERICA MERRILL LYNCH

DAGONEWS

 

A Milano non si fa in tempo a esultare per i successi di “Ringhio” Gattuso che tornano le ombre sulla proprietà della squadra. L’ingresso a gamba tesa di Paul Singer su Tim ha ricordato a tutti che a ottobre scade il prestito del fondo Elliott alla società di Yonghong Li. S

 

i tratta di 303 milioni così ripartiti: 180 a Rossoneri Lux, controllante lussemburghese (con un tasso d’interesse pesantuccio: 11,5%) e 123 in carico direttamente al Milan (interesse al 7,7%). Oltre alla restituzione delle somme, Elliott incasserà circa 80 milioni tra interessi e commissioni.

yonghong li

 

Negli ultimi mesi si è affacciato un nuovo giocatore: la banca d’affari Merril Lynch, che sarebbe pronta a subentrare al fondo Elliott, ma avrebbe problemi con la quota di prestito intestata alla società lussemburghese e vorrebbe mettere i soldi solo sul Milan. Non è facile: l’accordo con Elliott prevede che in caso di mancato pagamento (di entrambi i tronconi), il fondo diventi proprietario di tutto il cucuzzaro.

 

Non mancano le vecchie conoscenze: l’avvocato Agostinelli, lo stesso che con Fassone ha portato in Italia i cinesi (sia per l’Inter che per il Milan) starebbe radunando una decina di soggetti – tra imprenditori e fondi d’investimento – ognuno dei quali metterebbe una fiche di 10-15 milioni nella squadra, creando un sistema di azionariato diffuso. Il suo attivismo naturalmente ha irritato Merril Lynch.

paul singer

 

Come si difende Mister Li da tutti questi personaggi che girano intorno alla sua (per modo di dire) società? Promette di portare a Milano 150 milioni di ricavi dal merchandising Milan venduto in Cina. Una cifra che pare improbabile: il Manchester United, tra le squadre più popolari al mondo, porta a casa 20 milioni dal Dragone, ed è grasso che cola: vendere maglie originali nel Paese dei tarocchi è un’impresa complicata…

 

 

2. LA VIA DELLA CINA PER UN NUOVO MILAN MR LI VENDE IL 25%

Luca Pagni per “la Repubblica

 

Ci aveva provato a suo tempo Silvio Berlusconi, scovando il carneade Bee Taechaubol, aspirante a una quota di minoranza ai limiti dell' azzardo: 480 milioni di euro per il 48%. Ma i guai giudiziari dell' advisor ticinese avevano bloccato la trattativa e Mister Bee, via via, si era defilato alla thailandese.

riccardo agostinelli

 

Lo stesso aveva fatto Eric Thohir, ma poi, non trovando nessuno, si era rassegnato a cedere il pacchetto di controllo dell' Inter. Ora perché non potrebbe capitare al cinese Yonghong Li, inguaiato dal debito col fondo americano Elliott?

È il destino comune delle milanesi: a un certo punto il proprietario cerca un socio di minoranza, con cui dividere i costi. Mister Li, non a caso nei giorni scorsi a Milano, si è deciso pure lui al grande passo. Dopo essersi impegnato per quasi 900 mln di euro (i 740 a Fininvest per il 99,9% del Milan, più il mercato estivo), deve trovare un alleato, cui cedere il 20-25% del club.

 

Obiettivo: restituire i soldi presi in prestito da Elliott (303 milioni che diventano 370 tra interessi e spese) entro fine ottobre.

han li esce dallo studio gattai minoli agostinelli

Ma a quanto raccontano nella City milanese, per ora nessuno vuole accollarsi l' onere. Le ragioni sono le stesse dei tentativi falliti di Berlusconi e Thohir: chi è mai disposto a partecipare alle spese ingenti del calcio di primo livello senza comandare? L' Uefa ha convocato il Milan a Nyon tra il 16 e il 20 aprile, per conoscerne nel dettaglio la situazione economica in vista del settlement agreement di maggio con le sanzioni sportive sul fair- play finanziario.

 

Serve chi prenda il posto di Elliott in qualità di creditore e il compito di trovare la soluzione è stato affidato alla banca d' affari Merril Lynch, che si muove in due direzioni. Per i circa 120 mln del debito con Elliott in carico al Milan non mancano i finanziatori, garantiti dai diritti tv e dai futuri incassi e perciò disposti a prestare altri 50 mln per il prossimo mercato. Ma per gli altri 180 di debito, in carico alla Rossoneri Lux di Li, Merrill Lynch fatica a trovare un rifinanziatore, a meno di una complessa operazione, in cui il debito venga suddiviso in tante quote garantite dalle azioni del Milan.

fassone esce dallo studio legale gattai minoli agostinelli

 

Da qui il tentativo di trovare un socio di minoranza. Se non spunterà in fretta, a Li resterà la soluzione alla Thohir: vendere una quota di maggioranza e rimanere soltanto col 30- 40% delle azioni del Milan, in attesa della quotazione in Borsa, per rientrare dall' impegno economico in due tempi.

 

 

 

 

 

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