
IL MONDIALE PER CLUB È UN TEATRINO UTILE SOLO A FARE SOLDI – PAOLO CONDÒ: “LA FINALE È IN PROGRAMMA IL 13 LUGLIO, IL CHE SIGNIFICA CHE CHI LA GIOCA SALTERÀ DI NETTO LA PREPARAZIONE. L’ACCESSO ALLA FINAL FOUR VALE UN TESORO CHE POTREBBE GARANTIRE UN ACQUISTO SUPER, O PIÙ PROSAICAMENTE SALVARE UN BILANCIO. IL MILIARDO DI PREMI, GARANTITO IN SOSTANZA DAI SAUDITI, È LA PENTOLA MAGICA DI CUI INFANTINO AVEVA BISOGNO PERCHÉ LA SUA CREATURA AVESSE SUCCESSO” – “PIÙ CHE TRA UN MESE CON LA FINALE, UN BILANCIO SERIO DELL’ESPERIENZA SARÀ POSSIBILE A NATALE, QUANDO AVREMO VISTO I SUOI EFFETTI COLLATERALI SUL FIATO DEI GIOCATORI IN AUTUNNO…”
Il Mondiale per club una pentola d’oro, ma solo a Natale si scoprirà il peso di tanta fatica
Estratto dell’articolo di Paolo Condò per il “Corriere della Sera”
Il Mondiale per club inizia stanotte con una partita di Leo Messi, che gira e rigira continua a essere il nome più sicuro per reggere un cartellone di ambizioni globali. I criteri di ammissione a un torneo inedito possono essere elastici, e così la sua Inter di Miami è stata tirata dentro malgrado la mancanza di titoli: la vera sorpresa è l’occasione perduta di una reunion tra lui e Cristiano Ronaldo, che ha cercato un ingaggio per il torneo senza trovare una soluzione convincente.
La coppia Messi-CR7 avrebbe sbancato a livello mediatico, che è chiaramente il primo obiettivo di Infantino. Forse sono state le due superstar a non voler alzare la posta, visto che per una volta non ci sarebbero state chance di vittoria. […]
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Ma quanto senso ha un pronostico tecnico? La collocazione del torneo lo rende imprevedibile perché il suo trovarsi a metà strada fra due stagioni detterà pensieri diversi ai vari partecipanti.
Il collante, ça va sans dire, sono i soldi, sotto forma di premi che per chi sforerà giugno, ovvero gli ottavi di finale, diventeranno ragguardevoli. Andando a spanne perché i bonus d’ingresso variano da squadra a squadra — figuratevi se il Real Madrid non spuntava la cifra top — i quarti valgono una cinquantina di milioni, le semifinali 70, la finale 100, la vittoria 120.
La finale è in programma il 13 luglio, il che significa che chi la gioca (e poi va finalmente in vacanza) salterà di netto la preparazione — la Premier inizia il 16 agosto — oppure programmerà i suoi giocatori più preziosi per ritrovarli al cento per cento a metà settembre, quando riparte la Champions, e pazienza se ad agosto in campionato qualche punto verrà lasciato per strada.
È chiaro che l’accesso alla final four vale un tesoro che potrebbe garantire un acquisto super, o più prosaicamente salvare un bilancio. Il miliardo di premi, garantito in sostanza dai sauditi, è la pentola magica di cui Infantino aveva bisogno perché la sua creatura avesse successo.
Un torneo a 16 squadre (e non 32) che si fosse concluso a giugno avrebbe probabilmente tenuto assieme le varie istanze, lo show, i soldi, il riposo dei giocatori. Più che tra un mese con la finale, un bilancio serio dell’esperienza sarà possibile a Natale, quando avremo visto i suoi effetti collaterali sul fiato dei giocatori in autunno.
[…] Il Psg entra da favorito, dopo la strepitosa vittoria in Champions: il primo Real Madrid di Xabi Alonso e l’ultimo (probabilmente) Manchester City di Guardiola sono i suoi rivali. Entrambi devono riscattare una stagione senza titoli, come Inter e Juve che però si presentano in assetto sperimentale […]. Naturalmente la curiosità laterale è tutta per Simone Inzaghi alla guida dell’Al Hilal. […]
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