fabio caressa mangia tartaruga

NON SI SA SE A CARESSA STA PIU’ SULLO STOMACO CASSANO O IL BRODO DI TARTARUGA – IL VIDEO DELLA VOMITATA STRACULT A “PECHINO EXPRESS” DOVE IL TELECRONISTA E’ IN GARA CON LA FIGLIA ELEONORA – “SONO STATO MALE PER IL CIBO, ALCUNE COSE ERANO IMMANGIABILI” – IL CALCIO NEL SEDERE DI MARADONA E IL CASO SATTA: “DIRE CHE LE DONNE DISTRAGGONO GLI UOMINI È UN VECCHIO RETAGGIO DEGLI ANNI 50 ED È UNA FRASE OFFENSIVA. SONO INDIGNATO PER QUELLO CHE È STATO SCRITTO DI MELISSA SATTA DOPO L’ADDIO A BERRETTINI, LA CONOSCO BENE E..."-VIDEO

Valerio Palmieri per "Chi"

 

fabio caressa pechino express

Fabio Caressa è il più virale fra i boomer. Lo era già per le sue telecronache, per le sue esultanze, per il suo «abbracciamoci forte e vogliamoci tanto bene» dopo la vittoria dell’Italia ai Mondiali nel 2006. Ma è bastata la prima puntata di Pechino Express e una tartaruga da mangiare che non andava “né su, né giù”, perché il giornalista di Sky diventasse uno dei nuovi idoli dei social che commentano il programma.

 

A Pechino Express - La rotta del Dragone, che si svolge fra Vietnam, Laos e Sri Lanka, Caressa gareggia in coppia con la figlia, Eleonora, nata dal matrimonio con la “regina delle ricette”, Benedetta Parodi. La ragazza fatica a non ridere vedendo il padre, colonna

della famiglia, così nervoso quando è in difficoltà, mentre, quando è tranquillo, dispensa perle di saggezza e curiosità sui luoghi del gioco, che ha studiato come una guida turistica. Fabio è competitivo, fumantino, Eleonora è più pacata, ma anche lei vuole vincere. E il legame fra padre e figlia ha conquistato tutti.

 

Domanda. Quali barriere avete abbattuto a Pechino Express?

fabio caressa e la figlia eleonora

Fabio. «Il nostro legame è diventato più confidenziale. Diciamo che, quando fai un viaggio così, il rapporto deve essere paritario, non puoi soltanto proteggere tua figlia, ma devi aiutarla e farti aiutare. E poi ci sono momenti nei quali puoi parlare anche della vita, oltre che della quotidianità della gara. Perché vedi un altro mondo, un altro modo di intendere l’esistenza».

 

Eleonora. «È un viaggio che mi ha fatto conoscere nuovi aspetti di mio padre, lui è una figura che mantiene i lati emotivi riservati, ma qui è stato impossibile, perché si affrontano varie difficoltà. Ho visto il suo lato sensibile».

 

D. Fabio è uno che in tv si scalda, è così anche nella vita?

Fabio. «A Pechino sono stato a nudo, anche peggio se possibile, lo avete visto».

Eleonora. «Lui è Ariete, io Bilancia, lui si accende facilmente, io cerco di calmarlo».

 

(...)

fabio caressa 3 pechino express

D. Vi siete dovuti arrangiare con il cibo, eravate abituati troppo bene con i menu di Benedetta Parodi?

Fabio. «Sono stato male per il cibo anche perché si fatica molto, non ero nella condizione di fare nuove scoperte, ma alcune cose erano immangiabili. Di certo sono abituato troppo bene a casa».

 

Eleonora. «Io penso che la cucina di mia mamma mi abbia dato un’arma in più, perché mi ha insegnato a non essere schizzinosa: mi ha fatto mangiare qualsiasi cosa e ora assaggio tutto, anche la tartaruga».

 

D. Fabio si è laureato in Scienze Politiche e ha iniziato la sua carriera scrivendo sulla rivista Cioè, come se l’è cavata con i problemi dell’adolescenza?

fabio caressa 1 pechino express

Fabio. «Mi vanto di conoscere questa generazione, avendo cominciato presto a essere sui social. La cosa che è stata confermata da questo viaggio, dove c’erano altri giovani, è che sono sottovalutati. I ragazzi di oggi sono aperti al mondo, portati ad aiutare gli altri, maturi. E sanno anche più cose, la Rete ti connette ad altre culture. Sento sempre parlare male dei ragazzi perché siamo un Paese vecchio, fatto di vecchi che vogliono soffocare i giovani. I ragazzi sanno mettere sul piatto della bilancia il lavoro e la vita, sanno che il loro tempo è prezioso e vogliono che venga dato un valore. Lo considerano una moneta di scambio».

 

fabio caressa skymobile??julehering 017

Eleonora. «Con papà parliamo molto di attualità, a tavola è interessante perché, anche se abbiamo idee simili, a lui piace provocare, fare l’avvocato del diavolo, e questo mi ha aiutato a sviluppare un pensiero critico».

 

D. Perché la sua generazione si è allontanata dalla politica?

Fabio. «Come ha detto Giovanni Toti, il governatore della Liguria, in un’intervista al Corriere della Sera, c’è un tale odio sociale e clima di sospetto verso la politica che anche le persone della società civile che potrebbero impegnarsi se ne tengono lontane perché pensano che non ne valga la pena».

 

D. Lei ha 19 anni e studia Scienze della comunicazione, che vorrebbe fare da grande?

Eleonora. «Mi piacerebbe lavorare in tv, mi affascina, soprattutto il dietro le quinte. Quando ero piccola e mia mamma preparava le ricette davanti alle telecamere, mi nascondevo sotto il tavolo per guadarla».

 

 

(...)

D. In casa parlate di calcio?

Fabio. «Zero. Soltanto con mio figlio, con le ragazze parlo di musica e del mondo che ci circonda».

 

D. Ha chiamato suo figlio Diego in onore di Maradona, ma è vero che, una volta, le ha dato un calcio nel sedere?

beppe bergomi fabio caressa

Fabio. «Sì, era in occasione dei Mondiali di calcio del 1990, in Italia, e io collaboravo alla realizzazione del documentario commissionato dalla Fifa per raccontare l’evento. Prima della finale avevamo avuto accesso all’allenamento dell’Argentina, ma Maradona si oppose, perché non era stato concesso l’ingresso ai media argentini. Provai a convincerlo, gli dissi che stavamo facendo soltanto delle riprese, ma lui mi mandò via e mi diede un calcio nel sedere, piano. Poi si è fatto perdonare con altri calci, quelli al pallone».

 

D. Visto che noi parliamo di gossip e lei di sport, le chiedo: il gossip distrae gli sportivi?

Fabio. «Uno sportivo vive l’amore come qualunque altro professionista. Dire che le donne distraggono gli uomini è un vecchio retaggio degli Anni 50 ed è una frase offensiva. Sono indignato per quello che è stato scritto di Melissa Satta dopo l’addio a Matteo Berrettini, è una ragazza che conosco bene e trovo vergognoso il modo in cui è stata trattata nei vari commenti. Gli sportivi sono giovani ed è giusto che abbiano i loro amori come chiunque, saranno bravi loro a tenere insieme le due parti».

 

 

fabio caressa e melissa satta

Ultimi Dagoreport

elly e alessandro onorato, goffredo bettini e dario franceschini, matteo renzi , ernesto maria ruffini schlein giuseppe conte

DAGOREPORT - ‘’AAA CERCASI UN CENTRO DI GRAVITÀ PERMANENTE’’. IN VISTA DELLE ELEZIONI 2027, ANCHE LA DUCETTA DEL NAZARENO, ELLY SCHLEIN, HA CAPITO CHE NON BASTA UN’ALLEANZA CON CONTE E FRATOIANNI PER RIMANDARE NELLE GROTTE DI COLLE OPPIO IL GOVERNO MELONI. PER SPERARE DI VINCERE, OCCORRE DAR VITA A UN NUOVO ULIVO PRODIANO CAPACE DI FEDERARE LE VARIE ANIME DEI CENTROSINISTRATI, AL PARI DELLA DESTRA DOVE SI SFANCULANO DA MANE A SERA MA ALLA FINE IL COLLANTE DEL POTERE È PIÙ FORTE DELLA LORO EGOLATRIA – IL PRIMO A METTERSI IN MOTO È STATO MATTEO RENZI CHE, DA ABILISSIMO MANOVRATORE QUAL È, SI È TRASFORMATO IN UN ARIETE MEDIATICO DELL’OPPOSIZIONE – ALLA DISPERATA RICERCA DEL CENTRO PERDUTO, DOPO SALA E RUFFINI, OGGI SCENDE IN CAMPO ALESSANDRO ONORATO, ASSESSORE AL TURISMO DEL CAMPIDOGLIO, CHE MIRA A FEDERARE UNA RETE RIFORMISTA FORMATA DALLE PRINCIPALI REALTÀ CIVICHE DI CENTROSINISTRA PRESENTI IN ITALIA PER TOGLIERE L'ESKIMO A "FALCE E MART-ELLY''...

donald trump benjamin netanyahu iran israele stati uniti khamenei fordow

DAGOREPORT – COME MAI TRUMP HA PERSO LA PAZIENZA, IMPRECANDO IN DIRETTA TV, SULLE "VIOLAZIONI" DELLA TREGUA IN MEDIO ORIENTE DA PARTE DI NETANYAHU? "NON SANNO COSA CAZZO STANNO FACENDO. DOBBIAMO FAR CALMARE ISRAELE, PERCHÉ STAMATTINA SONO ANDATI IN MISSIONE"? - È EVIDENTE IL FATTO CHE IL “CESSATE IL FUOCO” CON L’IRAN NON RIENTRAVA NEI PIANI DI BIBI NETANYAHU. ANZI, IL PREMIER ISRAELIANO PUNTAVA A PORTARE A TERMINE GLI OBIETTIVI DELL’OPERAZIONE “RISING LION” (DOVE SONO FINITI 400 CHILOGRAMMI DI URANIO?), MA È STATO COSTRETTO AD ACCETTARLO DA UN TRUMP IN VENA DI PREMIO NOBEL PER LA PACE. D’ALTRO CANTO, ANCHE A TEHERAN LA TREGUA TRUMPIANA NON È STATA PRESA BENE DALL’ALA OLTRANZISTA DEI PASDARAN… – VIDEO

elly schlein gaetano manfredi giorgio gori stefano bonaccini pina picierno vincenzo de luca matteo ricci

DAGOREPORT - MENTRE ASSISTIAMO A UNO SPAVENTOSO SVALVOLAMENTO GLOBALE, IN ITALIA C’È CHI SI CHIEDE: ‘’COME SI FA A MANDARE A CASA LA SPERICOLATA ELLY SCHLEIN?’’ - ANCHE SE HA UN IMPATTO MEDIATICO PIÙ TRISTE DI UN PIATTO DI VERDURE LESSE, LA FANCIULLA COL NASO AD APRISCATOLE HA DIMOSTRATO ALTE CAPACITÀ DI TESSERE STRATEGIE DI POTERE, PRONTA A FAR FUORI IL DISSENSO DELL’ALA CATTO-DEM DEL PD - SE IL CENTRO RIFORMISTA HA LA MAGGIORANZA DEGLI ISCRITTI DEL PD, HA PERMESSO DI AVERE UN RISULTATO IMPORTANTE ALLE EUROPEE E FA VINCERE CON I SUOI CANDIDATI LE PROSSIME REGIONALI, PERCHÉ NON TIRA FUORI UN LEADER ALTERNATIVO AL SINISTRISMO FALCE & MART-ELLY? -  LIQUIDATO BONACCINI, ORMAI APPIATTITO SULLA SCHLEIN, SCARTATO DECARO PRIVO DEL CORAGGIO PER SPICCARE IL VOLO, SULLA RAMPA DI LANCIO CI SONO IL SINDACO DI NAPOLI, GAETANO MANFREDI, MA SOPRATTUTTO GIORGIO GORI. L’EUROPARLAMENTARE ED EX SINDACO DI BERGAMO È IN POSSESSO DEL FISICO DEL RUOLO PER BUCARE LO SCHERMO E IL MELONISMO PAROLAIO. A PARTE LE GELOSIE INTERNE DEI RIFORMISTI, LA BASE, CON LA GRUPPETTARA ELLY AL COMANDO, OGGI È TALMENTE RADICALIZZATA CHE RIUSCIRÀ AD INGOIARE UN EX MANAGER DI MEDIASET SULLA PRIMA POLTRONA DEL NAZARENO?

alessandro giuli

DAGOREPORT - MA COME SCEGLIE I COMPONENTI DELLE COMMISSIONI L’INFOSFERICO MINISTRO DELLA CULTURA, ALESSANDRO GIULI? I DIRETTORI DI CINQUE MUSEI STATALI (MUSEI REALI DI TORINO, GALLERIA DELL’ACCADEMIA E BARGELLO DI FIRENZE, COLOSSEO, MUSEO NAZIONALE ROMANO E MUSEO ARCHEOLOGICO DI NAPOLI) SARANNO SELEZIONATI DA UNA COMMISSIONE FORMATA DALLA STRAGRANDE MAGGIORANZA DA GIURISTI - PEGGIO CI SI SENTE SE SI PENSA CHE I TRE CANDIDATI PER CIASCUN MUSEO SCELTI DA QUESTA COMMISSIONE GIURISPRUDENZIALE SARANNO POI SOTTOPOSTI AL VAGLIO FINALE DEL LAUREANDO MINISTRO…

FLASH! – SE URBANO CAIRO NON CONFERMA MENTANA ALLA DIREZIONE DEL TGLA7 ENTRO IL PROSSIMO 30 GIUGNO, CHICCO ALZA I TACCHI E SE NE VA – IL CONTRATTO SCADE A FINE 2026 MA A LUGLIO C’E’ LA PRESENTAZIONE DEI PALINSESTI – PARE CHE QUESTA VOLTA NON CI SIA DI MEZZO IL DIO QUATTRINO, BENSI’ QUESTIONI DI LINEA POLITICA (GIA' NEL 2004 MENTANA FU PRATICAMENTE “CACCIATO” DAL TG5 DOPO UN VIOLENTISSIMO SCAZZO CON SILVIO BERLUSCONI E I SUOI “DESIDERATA”, E FU SOSTITUITO DAL SUO VICE MIMUN…)

meloni macron merz starmer trump iran usa attacco bombardamento

DAGOREPORT – GIORGIA MELONI STA SCOPRENDO CHE VUOL DIRE ESSERE PRESIDENTE DEL CONSIGLIO DI UN PAESE CHE NON HA MAI CONTATO UN TUBO: PRIMA DI PROCEDERE AL BOMBARDAMENTO DEI SITI IRANIANI, TRUMP HA CHIAMATO IL PREMIER BRITANNICO, KEIR STARMER, E POI, AD ATTACCO IN CORSO, HA TELEFONATO AL TEDESCO MERZ. MACRON È ATTIVISSIMO COME MEDIATORE CON I PAESI ARABI: FRANCIA, REGNO UNITO E GERMANIA FANNO ASSE NEL GRUPPO "E3", CHE TIENE IL PALLINO DEI NEGOZIATI CON L'IRAN  – L’AFFONDO DI RENZI: “LA POLITICA ESTERA ITALIANA NON ESISTE, MELONI E TAJANI NON TOCCANO PALLA”. HA RAGIONE, MA VA FATTA UN’INTEGRAZIONE: L’ITALIA È IRRILEVANTE SULLO SCACCHIERE GLOBALE, INDIPENDENTEMENTE DA CHI GOVERNA...