franceschini trione venezia biennale

BIENNALE DELLE MIE TRAME – PER TRIONE LE CRITICHE DI DAGOSPIA SONO ‘’VOLGARI E INACCETTABILI’’. E ALESSANDRA MAMMI’ REPLICA: “INACCETTABILE” E’ SOLO LA PROCEDURA DEL MINISTERO PER LA SUA DESIGNAZIONE A DIRETTORE DEL PADIGLIONE ITALIANO’’

1. VINCENZO TRIONE RISPONDE A DAGOSPIA DOPO LE POLEMICHE SUL SUO PADIGLIONE ITALIA

http://www.artslife.com/2014/11/14/vincenzo-trione-risponde-a-dagospia/#sthash.TNh8KJPs.dpuf

 

Dopo la bufera di polemiche scatenatesi nei giorni scorsi su Dagospia e Artribune ArtsLife intervista Vincenzo Trione.

Nell’intervista esclusiva ci racconta l’idea del suo Padiglione e risponde alle critiche per la nomina a curatore del Padiglione Italia della prossima Biennale di Venezia.

 

Vincenzo Trione te la aspettavi questa nomina a curatore del “Padiglione Italia” nella Biennale in arrivo?

VINCENZO 
TRIONE 
VINCENZO TRIONE

Assolutamente no. Quando ho avuto anche l’invito a partecipare alla selezione non ci credevo per nulla.

 

Come rispondi agli attacchi lanciati da Alessandra Mammì su Dagospia che scrive “Trione esperienza museale nessuna. Profilo internazionale scarsino. Link con il mondo dell’arte globale ce ne risultano pochi.”

 

Onestamente mi sembra un gioco molto scontato e una polemica a cui rispondo che dal punto di vista internazionale ho diretto la Biennale di Valencia e sotto di me c’erano Aaron Betsky, Robert Storr e Bob Wilson che erano curatori di sezioni mentre io ero curatore generale.

 

VINCENZO 
TRIONE 
VINCENZO TRIONE

Detto questo, mi sembra tutto molto molto piccolo e soprattutto (ahimé) molto italiano. Ma scusate un curatore di un padiglione italiano secondo voi deve conoscer bene l’arte italiana o quella cinese? Sulla direzione generale della Biennale avrei ben capito simili obiezioni. Sulla curatela del “Padiglione Italia” credo siano gratuite e semplici occasioni di polemiche senza senso.

 

Vorrei inoltre sottolineare che la collaborazione al Corriere della Sera mi offre la possibilità di un osservatorio privilegiato sul presente dell’arte contemporanea italiana e non solo.

 

Mammi Mammi

Dagospia scrive che <non si comprende come “All the world’s future” di Enwezor si sposi con il progetto di Vincenzo Trione dal titolo “Codice Italia” e dalla mission di “ragionare sull’identità italiana di riscoprire il Codice Italia… con maestri ormai storicizzati degli anni Settanta e artisti oggi ventenni…”>. Tu che dici?

 

Anche questo mi pare assai grottesco perché senza conoscere i veri contenuti già si immaginano incompatibilità. Dico solo che come il progetto generale si ispira ad “Angelus Novus” anche il mio nasce sempre da un’idea di Walter Benjamin sul concetto di immagine dialettica.

 

DARIO FRANCESCHINIDARIO FRANCESCHINI

Quindi ci sono delle innegabili ed evidenti contiguità. E’ incomprensibile che ci sia questo attacco pregiudiziale a una squadra senza, non dico nemmeno averla visto in campo, ma senza neppur conoscere i nomi dei players convocati.

 

Qual è la tua opinione sul lungo e tortuoso editoriale di Massimiliano Tonelli ? Non ti sembra un po’ troppo ondivago…?

 

Ma no, Massimiliano è certamente uno che vuole fare polemica e alimentare discussioni. Il suo mi è sembrato un gioco da equilibrista. Mi pare comunque non siano mai stati volgari. Mentre Dagospia mi è sembrato volgare e inaccettabile. Per questa ragione non ho alcune intenzione di replicare.

 

Valentina Bonomo e Ludovico Pratesi - Copyright PizziValentina Bonomo e Ludovico Pratesi - Copyright Pizzi

Nei commenti a fondo articolo, sempre Tonelli scrive: “viene nostalgia per quando il Padiglione Italia non c’era: l’Italia si limiti a organizzare la Biennale lasciando perdere il proprio padiglione.” Che ne pensi?

 

E’ sempre parte della provocazione. La Biennale veneziana è come il Festival di Sanremo. Ogni due anni le polemiche son sempre le stesse. Tra poco qualcuno dirà ripristiniamo “Aperto”?

 

Hai dichiarato che hai con de Chirico “un debito che mi accompagna, è un po’ il mio nume”. Nel tuo Padiglione aleggerà la sua figura??

 

sgarbi, biennale, curatore del padiglione italiasgarbi, biennale, curatore del padiglione italia

No per carità. E chiaro che ho un debito intellettuale verso un autore cui ho dedicato quindici anni di studi ma nel “Padiglione Italia” non ci sarà nessun de Chirico. Aleggerà un po’ la sua filosofia come bisogno di radicare ogni sperimentazione in una memoria storica. Questo sì. A proposito, qualcuno è convinto che il curatore di “Padiglione Italia” debba conoscere solo l’attualità. Io credo che oltre a quella non faccia per nulla male se conosce pure la storia.

 

Hai già spiegato in sintesi quale sarà la tua linea guida per la realizzazione del “Padiglione Italia”. Puoi entrare un po’ più nei particolari?

 

Guarda non con i nomi. Sicuramente posso dirti che nella selezione che ho fatto ci saranno due o tre maestri insieme a una dozzina di nomi. Ci sarà anche una sorpresa, su cui preferisco non anticipare niente. Desidero ripristinare lo scouting nell’atmosfera della Biennale, un po’ come lo è stato con “Aperto”.

 

Ci saranno lavori realizzati appositamente per la Biennale?

 

Tutti. Sono rigidissimo. Tutte le opere saranno inedite e rigorosamente pensate per il nostro Padiglione.

 

Hai un budget “risicato” almeno in confronto ai passati curatori del Padiglione Italia e hai a disposizione sei mesi visto che quest’anno la Biennale inizia i primi di maggio. Riuscirai ad organizzare un buon Padiglione italia?

 

Assolutamente si. Non ho dubbi. A chi mi critica vorrei ricordare la mostra “Post classici” organizzata negli spazi monumentali del Foro romano e del Palatino a Roma in meno di sei mesi. La Soprintendenza dei Beni Archeologici di Roma è certamente una macchina più infernale di quella attiva alla Biennale veneziana. Sono tranquillo.

 

enwezor ar x enwezor ar x

Ludovico Pratesi commentando l’articolo di Tonelli ha scritto: “Trione non è che l’ennesima riprova del disinteresse della stessa classe politica”…

 

Pratesi, chi?

 

Nella rosa dei nomi sei l’unico non direttore di museo, l’unico che sia solo professore universitario e critico scelto. Sicuramente un punto a favore e di notevole indipendenza critica rispetto alle vecchie logiche. Vittorio Sgarbi ha lodato la tua nomina (“Franceschini non poteva fare una scelta migliore, è preparato e autonomo”).

 

Mi fa piacere. A chi obietta qualcosa dico che le scelte saranno del tutto indipendenti da pressioni di gallerie. Gli artisti li sceglierò io. E nel bene o nel male saranno tutte scelte mie.

 

Quando pensi di rendere pubblica la lista degli artisti che stai selezionando? Ad Adn Kronos hai comunicato che lo farai entro un mese..

 

Non è possibile. Ho in testa quasi tutta la squadra con cui lavorare e la lista degli artisti. Ma non posso comunicare nomi prima degli inizi di febbraio. Devo seguire le indicazioni ricevute dalla Biennale di Venezia.

 

Grazie Vincenzo, buon lavoro

 

2. ART SPIA - ALESSANDRA MAMMI’ REPLICA A TRIONE

Gentile signor Trione,

E noi saremmo ‘’volgari e inaccettabili’’?

Per Dagospia “inaccettabile” è la procedura del Ministero nel designare il direttore del Padiglione Italiano.

okwui enwezorl x okwui enwezorl x

 

Riepiloghiamo i fatti :

Il ministero ha indetto un bando. Ha invocato trasparenza. Ha invitato dei professionisti con un forte curriculum a partecipare. Ha inviato una lettera nella quale si chiedeva aderenza al tema indicato dal direttore della Biennale Okwui Enwezor e in cui con protocollo, data e firma del Direttore Generale ad Interim per il Paesaggio le Belle Arti e l'Architettura Contemporanea Maria Grazia Bellisario era testualmente scritto:

 

“Poichè il Padiglione Italiano deve porsi come momento di riflessione sull'arte nazionale, alla luce di più ampie dinamiche, è necessario che si proponga un progetto che individui all'interno dell'arte del nostro paese, gli aspetti che dimostrino una speciale sensibilità ai rapporti fra le diverse culture che compongono il mosaico dell'attuale assetto geo-politico del pianeta

 

Poi, a sorpresa, non solo nostra ha indicato Lei.

 

Che a quella lettera di invito aveva risposto con un titolo “Codice Italia” e una missione “Ragionare sull’identità italiana, di riscoprire quello che definirei il Codice Italia... la ricerca sarà quella di individuare un punto di vista puntuale ed identitario, uno stile dell’arte italiana”. Sono parole Sue.

 

LA BIENNALE DI VENEZIA BY GIONI LA BIENNALE DI VENEZIA BY GIONI

E non è né volgare né inaccettabile ripetere che Lei non aveva il curriculum più forte, né l'esperienza internazionale più vasta. E non si stupisca se non convince il fatto che contro la direzione di un museo Lei sbandieri «la collaborazione al Corriere della Sera che mi offre la possibilità di un osservatorio privilegiato sul presente dell’arte contemporanea italiana e non solo.»

 

Semmai avrebbe dovuto aggiungere la sua nomina al "Comitato tecnico-scientifico per la qualità architettonica e urbana e per l'arte contemporanea" del Ministero ripristinato in giugno dallo stesso ministro Franceschini che ora lo ha nominato a Venezia.

 

BIENNALE VENEZIABIENNALE VENEZIA

Perché Lei, dunque? Chi lo ha deciso? Quale commissione ha analizzato i progetti? Come si è giunti a tanta conclusione? C'è stata una votazione? Oppure il ministro ha scelto da solo nella sua cameretta?

 

E se Franceschini ha deciso da solo perchè invece di montare tutta questa architettura, non farlo a chiamata diretta visto che ne aveva facoltà?

 

E se si invoca la trasparenza, perchè non farci conoscere anche i progetti degli altri candidati, visto che il Suo, fin dal titolo “Codice Italia”, così aderente al tema globale e politico scelto da Enwezor non ci appare?

biennale di venezia logobiennale di venezia logo

 

In quanto alla “volgarità” signor Trione, non è tanto elegante neanche Lei quando afferma “ho diretto la Biennale di Valencia e sotto di me c’erano Aaron Betsky, Robert Storr e Bob Wilson che erano curatori di sezioni, mentre io ero curatore generale”

 

 Bestsky, Storr e Bob Wilson ‘’sotto’’ di lei ? Signor Trione..... ma ci faccia il piacere!

 

 

 

 

Ultimi Dagoreport

2025mellone

CAFONAL! - DIMENTICATE I GRANDI MATTATORI, ANGELO MELLONE È CAPACE DI SPETALARE FIORELLO IN 15 SECONDI - ATTORE, CANTANTE, SCRITTORE, POETA, SHOWMAN MA SOPRATTUTTO GRAN CAPO DELL'INTRATTENIMENTO DAYTIME DELLA RAI, IL BEL TENEBROSO DI TELE-MELONI, IN ATTESA DI VOLARE A SAN VITO LO CAPO (TRAPANI), PRESIDENTE DI GIURIA DELL'IRRINUNCIABILE CAMPIONATO DEL MONDO DI COUS COUS, ANZICHÉ SBATTERSI COME UN MOULINEX PER METTER SU TRASMISSIONI DECENTI PER RICONQUISTARE LA SUPREMAZIA DELLA RAI SU MEDIASET, LO RITROVIAMO COL SUO OUTFIT DA CHANSONNIER MAUDIT, ESIBIRE IL SUO STRAZIANTE RECITAR CANTANDO AL “JAZZ&IMAGE LIVE COLOSSEO FESTIVAL 2025” AL PARCO DEL CELIO, ACCOLTO DA UN FOLTO PARTERRE DI INVITATI CON L’APPLAUSO INCORPORATO (MATANO, CERNO, DESARIO, RONCONE, STRABIOLI, GINO CASTALDO, DARIO SALVATORI E TANTE RAI-GIRLS CAPITANATE DALLE PANTERONE-MILF, ANNA FALCHI ED ELEONORA DANIELE) - DEL RESTO, DITEMI VOI COME SI FA A FREGARSENE DELL’INVITO DEL DIRIGENTE RESPONSABILE DI UNA PLETORA DI PROGRAMMI, RISPONDENDO AL TARANTOLATO TARANTINO: “GRAZIE, MA NEMMENO SOTTO ANESTESIA”? - VIDEO

gaza giorgia meloni donald trumpm benjamin netanyahu

QUANTO A LUNGO PUÒ ANDARE AVANTI IL TRASFORMISMO CHIAGNE E FOTTI DI GIORGIA MELONI DECLINATO IN SALSA ISRAELO-PALESTINESE? - L’ITALIA HA DATO IL SUO VOTO FAVOREVOLE AL RICONOSCIMENTO DI "DUE POPOLI, DUE STATI" ALL'ASSEMBLEA DELL'ONU DEL 22 SETTEMBRE - MA, FRA UNA SETTIMANA, SU INIZIATIVA DI FRANCIA E ARABIA SAUDITA, IL CONSIGLIO DELL'ONU E' CHIAMATO A VOTARE IL RICONOSCIMENTO DELLO STATO PALESTINESE: CHE FARA' LA "GIORGIA DEI DUE MONDI"? - FRANCIA, AUSTRALIA, BELGIO, CANADA, FINLANDIA, MALTA, PORTOGALLO E REGNO UNITO ENTRERANNO A FAR PARTE DEI 147 STATI DEI 193 MEMBRI DELL’ONU CHE RICONOSCONO LA PALESTINA - DIMENTICANDO PER UN MOMENTO LE STRAGI DI GAZA, LA PREMIER VOTERA' CONTRO O SI ASTERRA' PER COMPIACERE TRUMP E L’AMICO NETANYAHU? TROVERA' IL CORAGGIO DI UNIRSI AL RESTO DEL MONDO, VATICANO COMPRESO? AH, SAPERLO...

giorgia meloni vox ursula von der leyen santiago abascal

DAGOREPORT - SE I MEDIA DI CASA NOSTRA, DEL VIDEO-MESSAGGIO DI GIORGIA MELONI ALL'EVENTO MADRILENO DI VOX, HANNO RIPRESO SOLO LA PARTE DEL DISCORSO RIGUARDANTE L’ASSASSINIO DI CHARLIE KIRK, SFACCIATAMENTE STRUMENTALIZZATO COME MARTIRE DELL’ODIO E DELLA VIOLENZA DELLA SINISTRA, I CAPOCCIONI DI BRUXELLES HANNO SBARRATO GLI OCCHI PER UN ALTRO MOTIVO - CHE CI FACEVA LA MELONI, EX PRESIDENTE DEL GRUPPO DEI CONSERVATORI EUROPEI ALL’EVENTO “EUROPA VIVA 2025” DI VOX, IL PARTITO DI ESTREMA DESTRA SPAGNOLO CHE DAL 2023 È STATO ARRUOLATO DA “PATRIOTI PER L’EUROPA”, L’EUROGRUPPO ANTI-UE CREATO DAL DUCETTO UNGHERESE E FILO-PUTINIANO, VIKTOR ORBAN, DI CUI FA PARTE ANCHE LA LEGA DI SALVINI? - ALLA FACCIA DEL CAMALEONTISMO DELLA “GIORGIA DEI DUE MONDI”, BASCULANTE TRA UN VIAGGETTO E UN ABBRACCIO CON I DEMOCRISTIANI TEDESCHI URSULA VON DER LEYEN E FEDRICH MERZ, A CATALIZZARE L’IRRITAZIONE DEI VERTICI DELL’UNIONE È STATO IL TEMA DELL'EVENTO DI VOX CHE, TRA DIBATTITI SU IMMIGRAZIONE ILLEGALE, LAVORO, CASA E SICUREZZA, SPUTAVA IN FACCIA AI POTERI FORTI DI BRUXELLES - LA MANIFESTAZIONE DI VOX HA DIMOSTRATO, PER L’ENNESIMA VOLTA, L’ISTRIONICA PERSONALITÀ DI COMUNICATRICE DELLA PREMIER ALLA FIAMMA. TALENTO LATITANTE TRA I NUMEROSI GALLI DEL  CENTROSINISTRA... - VIDEO

FLASH! – MENTRE SVANISCE LA MILANO DEI ‘’POTERI FORTI’’ E DEI “SALOTTI BUONI”, FINITI SOTTO IL TALLONE DEI “BARBARI ROMANI”, SI ALZA LA VOCE DEL 92ENNE GIOVANNI BAZOLI - IL GRANDE VECCHIO, CHE INSIEME A GUZZETTI HA RIDISEGNATO IL SISTEMA BANCARIO, HA CONSEGNATO ALLA FELTRINELLI LA SUA AUTOBIOGRAFIA (LA FIGLIA CHIARA, NONCHÉ COMPAGNA DEL SINDACO DI MILANO BEPPE SALA, LAVORA ALLA FONDAZIONE FELTRINELLI) – IL LIBRO PARTE DALLA GUERRA AI NAZIFASCISMO E LA PASSIONE PER ALESSANDRO MANZONI, CONTINUA CON LA CELEBRAZIONE DI NINO ANDREATTA, LE VICENDE DEL BANCO AMBROSIANO, FINO ALLA CREAZIONE DI INTESA SANPAOLO…

giorgia meloni kirk renzi salvini tajani

DAGOREPORT - LA STRATEGIA DELLA DISTRAZIONE DI GIORGIA MELONI: PER LA DESTRA DE’ NOANTRI, IL DELITTO KIRK NON È UNA STORIA AMERICANA DEFLAGRATA ALL’INTERNO DEL MONDO DEI “MAGA” TRUMPIANI. NO, È ROBA DA BRIGATE ROSSE IN VIAGGIO PREMIO NEGLI USA - ECCO: IL CADAVERE DI UN ATTIVISTA DI UN PAESE DOVE LE ARMI LE COMPRI DAL TABACCAIO È GIUNTO AL MOMENTO GIUSTO PER ESSERE SFACCIATAMENTE STRUMENTALIZZATO AD ARTE DALLA PROPAGANDA DI PALAZZO CHIGI, COPRENDO CON DICHIARAZIONI FUORI DI SENNO LE PROPRIE DIFFICOLTÀ - CHE LA DESTRA DI GOVERNO SIA IN PIENA CAMPAGNA ELETTORALE, INQUIETA (EUFEMISMO) PER L’ESITO DELLE REGIONALI D’AUTUNNO, IL CUI VOTO SARÀ DIRIMENTE IN VISTA DELLE POLITICHE 2027, ALLE PRESE CON UN PAESE CHE SENZA LA FORTUNA DEI 200 MILIARDI DEL PNRR SAREBBE IN RECESSIONE COME LA FRANCIA E LA GERMANIA, NE È CONSAPEVOLE LO STESSO ESECUTIVO, IN PIENO AFFANNO PER TROVARE LE RISORSE NECESSARIE ALLA FINANZIARIA DI FINE D’ANNO - RENZI: “LA PREMIER SEMINA ZIZZANIA E CREA TENSIONE PER EVITARE DI PARLARE DI STIPENDI E SICUREZZA. MA SOPRATTUTTO PER EVITARE CHE NASCA UN VERO MOVIMENTO A DESTRA. OCCHIO: SE VANNACCI FA COME FARAGE, LA MELONI VA A CASA. LA POLITICA È PIÙ SEMPLICE DI QUELLO CHE SI CREDA. GIORGIA MELONI ALIMENTA LA PAURA PERCHÉ LEI HA PAURA…” - VIDEO