michelangelo bill viola

MICHELANGELO IN VIOLA – RIELLO: ALLA ROYAL ACADEMY DI LONDRA UNA MOSTRA METTE A CONFRONTO LE OPERE DEL BUONARROTI CON QUELLE DI BILL VIOLA – “NON E’ CHE VIOLA SIA IL MICHELANGELO DI OGGI, MA TRA I DUE ESISTE UNA AFFINITÀ DI FONDO: L’OSSESSIONE PER LA MORTE, IL SENTIMENTO DI UNA INESORABILITA’ DEL TEMPO E L’INTERESSE PER LA RINASCITA/RESURREZIONE” – VIDEO

 

 

BILL VIOLA
BILL VIOLA

 

Antonio Riello per Dagospia

 

bill viola e michelangelo: life, death, rebirth 12

Messer Michelangelo Buonarroti assieme a Mister Bill Viola. Alla Royal Academy of Arts. E’ l’esposizione piu’ visitata (e ambiziosa) di Londra. Tiepidamente accolta dalla carta stampata, e’ in questi giorni un frequente argomento di discussione che, nelle conversazioni londinesi, arriva puntualmente dopo il classico: “che cosa hai appena visto di bello in giro?” E, un po’ come per la stramaledetta Brexit, si creano subito due posizioni radicalmente inconciliabili. Insomma, c’e’ chi (decisamente la maggioranza) adora l’abbinamento e chi lo considera inopportuno e strumentale.

 

ANTONIO RIELLO

Bill Viola (da pronunciare sempre V-A-I-O-L-A, all’inglese, e non V-I-O-L-A come ci verrebbe spontaneo fare) e’ nato a New York nel 1951. Pioniere della Video Arte si e’ distinto da sempre come un artista che sa fare un sapiente e consapevole uso della tecnologia, quindi non il solito “fenomeno di turno” dell’ High Tech. Piuttosto invece un artista che si potrebbe definire, in qualche modo, “Classico” e che adopera le installazioni video come fossero dei monumenti rinascimentali. Un discorso, il suo, che sostanzialmente non si cura granche’ delle mode e delle tendenze dell’Arte Contemporanea. E’ infatti in grado di intrattenere una sostanziosa, stabile e virtuosa dialettica visiva con le grandi questioni dell’Umanita’: nascita, sofferenza, morte. La sua opera non ha, in senso stretto, direttamente a che fare con nessuna Religione ma e’ certamente piena, a vari livelli, di sacralita’ (intesa come elemento antropologico). Viola e’ comunque una figura controversa, va ricordato che nel 2014 ha avuto una grande e bella mostra al Grand Palais di Parigi che pero’ non e’ riuscita ad incantare il pubblico francese e non ha raccolto un grandissimo numero di visitatori (alcuni dei lavori gia’ esposti a Parigi sono qui alla RA).

BILL VIOLA/MICHELANGELO ROYAL ACADEMY DI LONDRA

 

Nel 1972, l’artista, in viaggio a Firenze, e’ per la prima volta intensamente affascinato dalla figura di Michelangelo e poi, nel 2006, visitando i disegni michelangioleschi della collezione reale del Castello di Windsor, inizia a pensare e ad immaginare un progetto di mostra che possa incamerare questa sua passione/fonte di ispirazione. 

 

La mostra alla Royal Academy e’ stata curata da Martin Clayton (Direttore della sezione Dipinti e Disegni alla Royal Collection Trust), da Kira Perov (del Bill Viola Studio) e da Andrea Tarsia (Curatore alla Royal Academy of Arts).

 

Di Michelangelo sono esposti quattordici importanti disegni (ben dodici in prestito proprio dalla collezione della Regina) realizzati nel corso di circa trent’anni, molti di essi hanno come tema principale la Crocefissione e la Resurrezione. C’e’ anche un notevole bassorilievo in marmo, il cosiddetto ”Tondo Taddei”, scolpito tra il 1504 e il 1506, che rappresenta la Vergine con Gesu’ Bambino e San Giovannino. Che il genio toscano avesse una profonda spiritualita’ lo sapevamo gia’ tutti. Meno nota, forse, e’ la tormentata personalita’ che scaturisce dai suoi disegni e che suggerisce come il suo immenso talento, accompagnato da una altrettanto grande angoscia, abbia un risvolto in fondo abbastanza laico e, almeno per il nostro punto di vista, anche notevolmente contemporaneo. L’artista prediletto dai Papi aveva insomma un proprio credo abbastanza lontano dai cliché di Santa Romana Chiesa.

BILL VIOLA ROYAL ACADEMY DI LONDRA

 

ANTONIO RIELLO

Ovviamente non e’ che Viola sia il Michelangelo di oggi, ma senza dubbio tra i due esiste una affinita’ di fondo: l’ossessione per la morte (che si sviluppa in entrambi i casi in una ricerca serrata e spietata intorno al rapporto anima/corpo). Comuni anche il sentimento di una inesorabilita’ del Tempo (sempre incombente in moltissime delle loro opere) e l’interesse per la Rinascita/Resurrezione.

 

Nella prima stanza si trova, proiettato su un ampio schermo, “The Messenger” (1996), originariamente realizzato per la Cattedrale di Durham. Un essere misterioso (un angelo ? un demonio ? un essere umano ?) sbuca dall’acqua e vi fa ciclicamente ritorno. L’acqua in movimento e’ l’elemento distintivo e onnipresente della poetica di Viola. Questa insistente suggestione idraulica finisce per simboleggiare a puntino l’esperienza del fluire temporale. Molto potente.

 

BILL VIOLA ROYAL ACADEMY DI LONDRA

Segue “Nantes Tryptych” (1992), probabilmente il lavoro meno interessante dell’intera esposizione. E’ composto da tre video che in parallelo mostrano la nascita, la vita e la morte. In verita’ un po’ troppo didascalico e, in un certo senso, prevedibile. Anche “Serching for Immortality Man” and “Serching for Immortality Woman” (2013), almeno rispetto al resto, sono due lavori un po’ sotto tono.

 

Bellissima invece (e con un tempismo politico perfetto…) l’installazione “The sleep of Reason” (1988): una stanza, un tranquillo interno domestico con oggetti, tra cui un piccolo televisore dove scorrono le immagini in B/N di un signore che dorme apparentemente di gusto. Il sonno del dormiente e’ pero’ sconvolto ogni tanto da sogni/incubi che creano nella stanza una tempesta di suoni orribili e di luci accecanti. Impressionante.

 

“Surrender” (2001) crea una atmosfera molto particolare, anche questa terribile ed inquietante. Tutto si muove minaccioso. Ci si sente ospiti/spettatori di grandi eventi: quelli della vita di tutti noi. Intrigante.

 

Le stanze seguenti sono un crescendo.

BILL VIOLA ROYAL ACADEMY DI LONDRA

 

La grandiosa installazione sinestesica “Five Angels for the Millenium” (2001) inanella tra loro una serie di video che non lasciano ne’ scampo ne’ respiro. Ci si sente quasi frastornati perche’ la nostra mente sembra incapace di gestire cosi’ tanta (non banale) emozione. Fa venire in mente quando Nietzsche, in “Ecce homo”, scrive: “Quanta verita’ e’ in grado di sopportare…. un uomo ?”

 

L’apogeo lo toccano comunque i due video finali. “Fire Woman” (2005) e “Tristan’s Ascensions (2005). Magnifici e quasi ipnotici. La morte, la memoria, il corpo che diventa qualcosa d’altro (oggi si potrebbe dire che si “ricicla”). L’ascensione di Tristano mostra in particolare una trasmutazione, sempre attraverso l’acqua, di un cadavere. Si esce dalla mostra diversi da come si era entrati e anche un po’ “provati” (seppure nel senso migliore del termine).

 

A questo punto, e’ chiaro che chi scrive sta con entusiasmo dalla parte dei sostenitori della mostra e delle sue ottime ragioni. Anche e comunque per la possibilita’ di vedere delle opere di Michelangelo che normalmente non sono accessibili al pubblico.

bill viola e michelangelo: life, death, rebirth 9

 

Ulteriore suggerimento: chi ha qualche ora da spendere a Londra vada a visitare l’interno della celebre Saint Paul’s Cathedral. Nella parte absidale c’e’ una straordinaria installazione permanente di Viola che si chiama “Martyrs” (2014). Quattro cappelle dedicate a Aria, Terra, Fuoco e (ovviamente) Acqua. Un vero peccato non vederle.

 

 

 

 

 

Bill Viola / Michelangelo

Royal Academy of Arts

Burlington House, Piccadilly, Londra W1J 0BD

Fino al 31 Marzo 2019

 

 

 

bill viola e michelangelo: life, death, rebirth 13bill viola e michelangelo: life, death, rebirth 2bill viola e michelangelo: life, death, rebirth 6bill viola e michelangelo: life, death, rebirth 8bill viola e michelangelo: life, death, rebirth 4bill viola e michelangelo: life, death, rebirth 3

 

bill viola e michelangelo: life, death, rebirth 5

 

bill viola e michelangelo: life, death, rebirth 7

Ultimi Dagoreport

donald trump vladimir putin xi jinping

DAGOREPORT - PERCHÉ TRUMP VUOLE ESSERE IL "PACIFICATORE GLOBALE" E CHIUDERE GUERRE IN GIRO PER IL MONDO? NON PER SPIRITO CARITATEVOLE, MA PER GUADAGNARE CONSENSI E VOTI IN VISTA DELLE ELEZIONI DI MIDTERM DEL 2026: IL PRESIDENTE USA NON PUÒ PERMETTERSI DI PERDERE IL CONTROLLO DEL CONGRESSO - SISTEMATA GAZA E PRESO ATTO DELLA INDISPONIBILITÀ DI PUTIN AL COMPROMESSO IN UCRAINA, HA DECISO DI AGGIRARE "MAD VLAD" E CHIEDERE AIUTO A XI JINPING: L'OBIETTIVO È CONVINCERE PECHINO A FARE PRESSIONE SU MOSCA PER DEPORRE LE ARMI. CI RIUSCIRÀ? È DIFFICILE: LA CINA PERDEREBBE UNO DEI SUOI POCHI ALLEATI....

fabio tagliaferri arianna meloni

FLASH! FABIO TAGLIAFERRI, L’AUTONOLEGGIATORE DI FROSINONE  CARO A ARIANNA MELONI, AD DEL ALES, CHE DOVREBBE VALORIZZARE IL PATRIMONIO CULTURALE DEL PAESE, PUBBLICA SU INSTAGRAM UNA FOTO DELLA PARTITA LAZIO-JUVENTUS IN TV E IL COMMENTO: “LE ‘TRASMISSIONI’ BELLE E INTERESSANTI DELLA DOMENICA SERA” – DURANTE IL MATCH, SU RAI3 È ANDATO IN ONDA UN’INCHIESTA DI “REPORT” CHE RIGUARDAVA LA NOMINA DI TAGLIAFERRI ALLA GUIDA DELLA SOCIETÀ IN HOUSE DEL MINISTERO DELLA CULTURA… 

elly schlein pina picierno stefano bonaccini giorgio gori lorenzo guerini giuseppe conte pd

DAGOREPORT – OCCHIO ELLY: TIRA UNA BRUTTA CORRENTE! A MILANO, LA FRONDA RIFORMISTA AFFILA LE LAME: SCARICA QUEL BUONO A NIENTE DI BONACCINI, FINITO APPESO AL NASO AD APRISCATOLE DELLA DUCETTA DEL NAZARENO – LA NUOVA CORRENTE RISPETTA IL TAFAZZISMO ETERNO DEL PD: LA SCELTA DI LORENZO GUERINI A CAPO DEL NUOVO CONTENITORE NON È STATA UNANIME (TRA I CONTRARI, PINA PICIERNO). MENTRE SALE DI TONO GIORGIO GORI, SOSTENUTO ANCHE DA BEPPE SALA – LA RESA DEI CONTI CON LA SINISTRATA ELLY UN ARRIVERÀ DOPO IL VOTO DELLE ULTIME TRE REGIONI, CHE IN CAMPANIA SI ANNUNCIA CRUCIALE DOPO CHE LA SCHLEIN HA CEDUTO A CONTE LA CANDIDATURA DI QUEL SENZAVOTI DI ROBERTO FICO - AD ALLARMARE SCHLEIN SI AGGIUNGE ANCHE UN SONDAGGIO INTERNO SECONDO CUI, IN CASO DI PRIMARIE PER IL CANDIDATO PREMIER, CONTE AVREBBE LA MEGLIO…

affari tuoi la ruota della fortuna pier silvio berlusconi piersilvio gerry scotti stefano de martino giampaolo rossi bruno vespa

DAGOREPORT - ULLALLÀ, CHE CUCCAGNA! “CAROSELLO” HA STRAVINTO. IL POTERE DELLA PUBBLICITÀ, COL SUO RICCO BOTTINO DI SPOT, HA COSTRETTO PIERSILVIO A FAR FUORI DALLA FASCIA DELL’''ACCESS PRIME TIME” UN PROGRAMMA LEGGENDARIO COME “STRISCIA LA NOTIZIA”, SOSTITUENDOLO CON “LA RUOTA DELLA FORTUNA”, CHE OGNI SERA ASFALTA “AFFARI TUOI” – E ORA IL PROBLEMA DI QUELL’ORA DI GIOCHINI E DI RIFFE, DIVENTATA LA FASCIA PIÙ RICCA DELLA PROGRAMMAZIONE, È RIMBALZATO IN RAI - UNO SMACCO ECONOMICO CHE VIENE ADDEBITO NON SOLO AL FATTO CHE GERRY SCOTTI SI ALLUNGHI DI UNA MANCIATA DI MINUTI MA SOPRATTUTTO ALLA PRESENZA, TRA LA FINE DEL TG1 E L’INIZIO DI “AFFARI TUOI”, DEL CALANTE “CINQUE MINUTI” DI VESPA (CHE PER TENERLO SU SONO STATI ELIMINATI GLI SPOT CHE LO DIVIDEVANO DAL TG1: ALTRO DANNO ECONOMICO) - ORA IL COMPITO DI ROSSI PER RIPORRE NELLE TECHE O DA QUALCHE ALTRA PARTE DEL PALINSESTO IL PROGRAMMINO CONDOTTO DALL’OTTUAGENARIO VESPA SI PROSPETTA BEN PIÙ ARDUO, AL LIMITE DELL’IMPOSSIBILE, DI QUELLO DI PIERSILVIO CON IL TOSTO ANTONIO RICCI, ESSENDO COSA NOTA E ACCLARATA DEL RAPPORTO DIRETTO DI VESPA CON LE SORELLE MELONI…