de laurentiis koulibaly

1. SCONCERTI: “L' ERRORE LO COMMETTE KOULIBALY QUANDO APPLAUDE L'ARBITRO CHE LO AMMONISCE. IL DIFENSORE REAGISCE PERCHÉ COLPITO NELL' ONORE DI ESSERE STATO SUPERATO DA POLITANO IN VELOCITÀ E MAGARI ANCHE PERCHÉ INNERVOSITO DAI CORI RAZZISTI” - “IL NAPOLISTA”: “LA PARTITA ANDAVA SOSPESA PER I BUU MA IL NAPOLI NON HA RETTO LA GUERRA DI NERVI CHE LO STESSO DE LAURENTIIS HA CONTRIBUITO AD APRIRE CON LE SUE DICHIARAZIONI SU MAZZOLENI” (“E’ SEMPRE STATO NON IMPARZIALE CON NOI”) - VIDEO

 

 

Da www.corrieredellosport.it

koulibaly

Koulibaly si affida ai social per esprimere il suo pensiero dopo l'espulsione e gli ululati razzisti subiti a San Siro: "Mi dispiace per la sconfitta e soprattutto per avere lasciato i miei fratelli! Però sono orgoglioso del colore della mia pelle. Di essere francese, senegalese, napoletano: uomo".

 

 

2. IL ROSSO A KOULIBALY

Mario Sconcerti per il Corriere della Sera

 

La Juve guadagna punti anche quando non vince. L' errore grande stavolta lo compie Koulibaly quando applaude l' arbitro che lo ammonisce. È quasi un errore freudiano: Koulibaly reagisce perché colpito nell' onore di essere stato superato da Politano in velocità, sul piano fisico, cioè il suo campo. E magari anche perché innervosito dai cori razzisti. In dieci, senza il suo uomo migliore e il suo ultimo confine, il Napoli finisce per perdere una partita buona e accademica, tra avversari bravi, mai irresistibili. Finisce così il primo Boxing Day italiano, curiosità natalizia dovuta alle televisioni le quali si sono industriate nel dire che tutto ha funzionato benissimo, quindi si può fare anche in Italia. Certo che si può fare, chi lo impedisce?

 

koulibaly ancelotti

Va capito solo se è più gradevole giocare tre volte nella settimana delle feste per tenersi a gennaio 20 giorni di niente, o è preferibile una settimana di sosta per tenersi libere le feste. Sono problemi esistenziali, lo capisco, ma siccome riguardano la gente, i clienti, viene da chiedersi perché a tutti è stato chiesto un parere tranne che a loro. Dolce e Gabbana per un errore di marketing in Cina hanno speso un miliardo e mezzo in scuse. Da noi si spendono 70 mila euro per far seguire giornalisti e propri impiegati sospettati di scambiarsi notizie (vedi causa Fassone-Milan). Il tifoso è diventato fruitore, centro motore di tutta l' industria, paga biglietti e abbonamenti televisivi, compra magliette e sciarpe, è suo tutto il denaro ma non conta ancora niente, non ha diritto a una spiegazione. Per esempio: chi ha dato via Zaniolo? La Juve è stanca, ma lo era anche l' Atalanta. La partita è tornata regolare quando è entrato l' unico giocatore che non si stanca mai. È tempo però di tirare un po' il fiato. La Juve si è data molto via in questi ultimi due mesi.

 

inter napoli

Ha bruciato Bernardeschi, perduto Emre Can e Khedira, smaltita la squalifica di Douglas Costa, ha ancora Cancelo fuori (ma De Sciglio è tornato ragazzo), ha trasformato Dybala, non è stata solo gloria gratuita, ma anche sofferta e molto guidata. A suo favore, e in parte anche di Napoli e Inter, c' è stato fino a oggi un campionato modesto nelle linee intermedie, non a caso il risultato più frequente è il pareggio.

 

Siamo quasi tutti molto simili, un po' grigi e un po' moltiplicati dai soldi del quarto posto. Gioca meglio l' Inter, infatti ha di nuovo perso corsa. Ma ha davvero un grande centravanti, quello vero, quello «vecchio», il solito.

 

 

 

3. IL NAPOLI SULL'ORLO DI UNA CRISI DI NERVI

Massimiliano Gallo per www.ilnapolista.it

 

inter napoli

Il Napoli perde la testa e la partita. All’80esimo di Inter-Napoli scopriamo incredibilmente e inaspettatamente una squadra sull’orlo di una crisi di nervi. Koulibaly ferma Politano con una mano sulla spalla. È ammonizione, non è ammonizione? Mazzoleni lo ammonisce. Poco importa. Koulibaly era diffidato ma tra tre giorni c’è il Bologna non il Real Madrid. Koulibaly, lo spiega Ancelotti nel post-partita, era profondamente innervosito dagli ennesimi buu di San Siro. Buu che c’erano stati anche nel primo tempo. Tre sono state le richieste di sospensione della partita da parte del Napoli. Fatto sta che Koulibaly applaude Mazzoleni per l’ammonizione e viene espulso. Un’espulsione ingenua e decisamente inevitabile. Che pregiudica una prestazione sontuosa e anche la partita.

 

 

de laurentiis

Ovviamente c’è la questione cori razzisti. Ancelotti l’ha spiegata bene nel post-partita. Con la calma dei forti. Le tre richieste di sospensione alla procura federale. «Non sappiamo dopo quante volte si sospende la partita. Vuol dire che la prossima volta ci fermeremo noi. Koulibaly non ha mai queste reazioni, era nervoso e ha reagito così». Sicuramente non è stata una reazione da Koulibaly. Ci sono valide attenuanti, ma guardare sempre le attenuanti non sempre è un bene. Ci sono le attenuanti e ci sono le nostre responsabilità. Meglio sarebbe stato controllare i nervi e denunciare la mancata sospensione della partita da parte dell’arbitro.

 

Siamo tornati allo scudetto perso in albergo

Partita che il Napoli a quel punto, eravamo all’80esimo, stava controllando agevolmente. Dopo un primo tempo di sofferenza, con il Napoli schiacciato nella propria metà campo, gli azzurri – come spesso avviene – sono cresciuti nella ripresa. A dieci minuti dalla fine, però, siamo rimasti ingenuamente in dieci. E l’abbiamo pagata. Con il gol di Lautaro Martinez al 92esimo. Un minuto prima, il Napoli ha avuto anche l’occasione per segnare, al termine di un’ottima azione in ripartenza con tiro di Insigne respinto da Handanovic, tiro a botta sicura di Zielinski e salvataggio sulla linea di Asamoah. Palla rimessa in gioco dall’Inter e gol. Poi il Napoli è rimasto addirittura in nove con Insigne che ha abboccato a una provocazione di Keita.

inter napoli 1-0

 

 

È una partita difficile da commentare. Il Napoli non ha retto la guerra di nervi che lo stesso De Laurentiis ieri ha contribuito ad aprire con le sue dichiarazioni sull’arbitraggio di Mazzoleni. In più, nel pomeriggio ci sono state le allusioni di Allegri a Sky. Francamente, almeno per chi scrive, c’è poco da dire dell’arbitraggio di Mazzoleni. Che ha sbagliato a non fermare la gara per i buu razzisti a Koulibaly. Lo speaker ha avvisato il pubblico del rischio sospensione. Ma fino all’80esimo la partita è stata corretta. L’applauso di Koulibaly rivela un nervosismo fino a quel momento insospettabile. E riporta il Napoli indietro di sette mesi, allo scudetto perso in albergo, all’arbitraggio di Orsato in Inter-Juventus.

 

AURELIO DE LAURENTIIS

Una guerra che non siamo capaci di combattere

Non sappiamo quanto siano state soppesate le dichiarazioni di ieri da parte di De Laurentiis. Fatto sta che, se era una dichiarazione di guerra di nervi, il Napoli ha dimostrato di non saper combattere questa guerra. Tra l’altro in una partita che fino all’80esimo era stata correttissima. Almeno in campo, non sugli spalti. Francamente non abbiamo capito il senso delle frasi di De Laurentiis che hanno finito per caricare eccessivamente la squadra dal punto di vista nervoso. Non se ne sentiva alcun bisogno.

 

 

 

 

ancelotti de laurentiis

Il Napoli aveva l’opportunità di portarsi a meno sei dalla Juventus e invece, a dieci minuti dalla fine ha compromesso partita e anche le prossime due. Koulibaly, a questo punto, salterà non solo il Bologna ma anche la Lazio. E probabilmente con lui anche Insigne.

 

La partita

La partita passa in secondo piano. Così come l’esperimento di Callejon terzino. Esperimento durato venti minuti per l’infortunio di Hamsik che spinge Ancelotti a sostituirlo con Maksimovic per spostare Callejon più avanti. Meret in porta e Milik centravanti. Pronti via, Icardi prova a sorprendere Meret con un tiro direttamente dal fischio d’inizio. L’Inter preme, fa un bun pressing, e alla fine del primo tempo è Koulibaly a salvare sulla linea su Icardi. Koulibaly giganteggia in area di rigore, sbroglia molte situazioni, è sicuramente il migliore in campo fino all’80esimo. Come tante squadre che affrontano il Napoli, anche l’Inter col passare dei minuti paga il pressing forsennato.

ancelotti de laurentiis

 

Nella ripresa, il Napoli cresce. Non si rende mai pericoloso, tranne che al 90esimo con Zielinski, ma l’Inter non si affaccia quasi mai dalle parti di Meret. È una partita che il Napoli ha buttato via. Si potrà discutere quanto volete della decisione di Mazzoleni di non sospendere il match, ma il Napoli si è improvvisamente scoperto non attrezzato, ancora una volta impreparato. Era una partita da condurre in porto. E dopo, al termine, al fischio finale, si portavano avanti le nostre tesi. Così abbiamo offerto una prova di scarsa tenuta psicologica. Che francamente non ci saremmo aspettati. Sia pure in un San Siro infestato da buu razzisti.

 

 

 

koulibalykoulibaly

 

koulibalykoulibaly

Ultimi Dagoreport

giorgia meloni balla ad atreju

GIORGIA, ER MEJO TACCO DI ATREJU! - ZOMPETTANDO COME UN MISIRIZZI, IL PREMIER CAMALEONTE HA MESSO IN SCENA CIO' CHE SA FARE BENISSIMO: IL BAGAGLINO DI CORBELLERIE (''QUESTO È IL LUOGO IN CUI NIETZSCHE E MARX SI DANNO LA MANO'') E DI SFOTTO' SU ELLY SCHLEIN: "IL CAMPO LARGO L'ABBIAMO RIUNITO NOI... CON IL SUO NANNIMORETTIANO 'MI SI NOTA DI PIÙ SE VENGO O STO IN DISPARTE O SE NON VENGO PER NIENTE' HA FATTO PARLARE DI NOI" -UBRIACA DI SE' E DEI LECCAPIEDI OSPITI DI ATREJU, HA SCODELLATO DUE ORE DI PARACULISSIMA DEMAGOGIA: NULLA HA DETTO SU LAVORO, TASSE, SANITA', ECC - IDEM CON PATATE SULLA GUERRA RUSSIA-UCRAINA, SUL CONFLITTO STATI UNITI-EUROPA, SUL RUOLO DEL GOVERNO SU DIFESA E IL RIARMO EUROPEO - IN COMPENSO, HA STARNAZZATO DI VITTORIE DEL GOVERNO MA  GUARDANDOSI BENE DI CITARE MINISTRI O ALLEATI; SI E' INFERVORATA PER IL PARTITO MA NON RICORDA CHE L’HA FONDATO CON CROSETTO E LA RUSSA ('GNAZIO E' STATO DEL TUTTO OSCURATO AD ATREJU) - "GIORGIA! GIORGIA!", GRIDA LA FOLLA - OK, L'ABBIAMO CAPITO: C’È UNA PERSONA SOLA AL COMANDO. URGE UN BALCONE PER LA NUOVA MARCHESA DEL GRILLO - DAGOREPORT+VIDEO 

elly schlein pina picierno stefano bonaccini giorgio gori lorenzo guerini giuseppe conte pd

NAZARENO, ABBIAMO (PIU’ DI) UN PROBLEMA - L’ASSEMBLEA PD DI DOMANI RISCHIA DI TRASFORMARSI IN UN BOOMERANG PER SCHLEIN: I DELEGATI DISERTANO, A RIDOSSO DI NATALE, NESSUNO SPENDE SOLDI E TEMPO PER VENIRE NELLA CAPITALE AD ASCOLTARE UNA RELAZIONE SENZA DIBATTITO – LA MOSSA DEI PRETORIANI DI ELLY PER SCONGIURARE LA SALA VUOTA ED EVITARE IL CONFRONTO IMPIETOSO CON MELONI CHE CONTEMPORANEAMENTE FARA’ IL PIENO A ATREJU – SORGI: “BONACCINI ENTRERA’ IN MAGGIORANZA MA SE I RIFORMISTI NON DOVESSERO RICEVERE RASSICURAZIONI SULLE LISTE ELETTORALI, IL RISCHIO DI UNA EVENTUALE SCISSIONE, SI FAREBBE PIÙ CONCRETO…”

ignazio la russa theodore kyriakou pier silvio berlusconi giorgia meloni matteo salvini

DAGOREPORT - LA TRATTATIVA DI ELKANN PER LA VENDITA DEL GRUPPO GEDI AL GRECO THEO KYRIAKOU STA SCOMBUSSOLANDO IL GOVERNO MELONI E DINTORNI - SE LA “GIORGIA DEI DUE MONDI” VEDE DI BUON OCCHIO LA TRANSIZIONE ELLENICA E SALVINI HA BEN GRADITO LA PROSPETTIVA CHE IL GRECO ANTENNATO SISTEMI PER LE FESTE I “COMUNISTI” DI ‘REPUBBLICA’ E ‘STAMPA’, PER FORZA ITALIA C’È STATO IL VEEMENTE INTERVENTO DEL ‘’PRESIDENTE IN PECTORE’’ DEL PARTITO, PIER SILVIO BERLUSCONI, CHE VEDE IN KYRIAKOU UN COMPETITOR PERICOLOSISSIMO, ALFIERE DI QUEL CAPITALISMO DI STAMPO LIBERISTA, PER NULLA “LIBERAL”, CHE PREDICA IL PRIMATO DELL’ECONOMIA SULLA POLITICA - COSI', DIMENTICANDO IL SUO ATTIVISMO IN GERMANIA PER CREARE UN GIGANTE EUROPEO DELLA TV COMMERCIALE, L’EREDE DEL BISCIONE NON HA TROVATO DI MEGLIO CHE RISPOLVERARE LA BANDIERINA DELL’ITALIANITÀ (“CHE UN PEZZO DI STORIA DELL'INFORMAZIONE DEL NOSTRO PAESE VADA IN MANI STRANIERE UN PO' DISPIACE’’) - MA IL COLPO DI SCENA ARRIVA DAL CO-FONDATORE DI FRATELLI D’ITALIA E SECONDA CARICA DELLO STATO, IGNAZIO LA RUSSA, QUANDO SI È DICHIARATO DISPOSTO A FARE DA INTERMEDIARIO TRA I GIORNALISTI “COMUNISTI” DI GEDI E IL GRECO USURPATORE (ULTIMA USCITA DELLA GUERRIGLIA DI ‘GNAZIO IN MODALITÀ ''LA RISSA'' CONTRO LA DITTATURA DELLE SORELLE MELONI...)

2025agnoletti

CAFONAL ''AGNOLETTI & TORTELLONI'' – AL CIRCOLO CANOTTIERI ANIENE, PER IL PARTY DI “JUMP COMUNICAZIONE” DI MARCO AGNOLETTI, EX PORTAVOCE DI RENZI, E "SOCIAL COM" DI LUCA FERLAINO, UNA MARIA ELENA BOSCHI IN MODALITA' PIN-UP SI PRESENTA CON LA SUA NUOVA FIAMMA, L'AVVOCATO ROBERTO VACCARELLA, CHE QUI È DI CASA (SUA SORELLA ELENA È LA COMPAGNA DI MALAGÒ, GRAN VISIR DEL CIRCOLO DELLA “ROMA BENISSIMO”) – UN GRAN MISCHIONE ALLA ROMANA DI DESTRA E SINISTRA E TIPINI INTERMEDI HA BRINDATO AL NATALE, STARRING: LUCIO PRESTA, PEPPE PROVENZANO, ANTONELLA GIULI, FITTIPALDI, ALESSIA MORANI, FAUSTO BRIZZI, PAOLO CORSINI, NELLO MUSUMECI, SIMONA SALA, ALBERTO MATANO, SALVO SOTTILE, MYRTA MERLINO E MARCO TARDELLI, MICHELA DI BIASE, ITALO BOCCHINO, LAURA TECCE CON VESTITUCCIO SBRILLUCCICANTE CHE NON AVREBBE SFIGURATO AL MOULIN ROUGE, GIORGIA CARDINALETTI IN LOVE... 

alfredo mantovano papa leone xiv italia agenti servizi segreti

OGGI ALLE 11 ALFREDO MANTOVANO E I VERTICI DELL’INTELLIGENCE ITALIANA SONO STATI RICEVUTI IN UDIENZA DA PAPA LEONE XIV, A CITTÀ DEL VATICANO – SARANNO PRESENTI I COMPONENTI COPASIR, IL DIRETTORE GENERALE DEL DIPARTIMENTO DELLE INFORMAZIONI PER LA SICUREZZA (DIS), VITTORIO RIZZI, I DIRETTORI DELLE AGENZIE INFORMAZIONI E SICUREZZA ESTERNA (AISE), GIOVANNI CARAVELLI, E INTERNA (AISI), BRUNO VALENSISE. È LA PRIMA VOLTA DI UN PAPA TRA GLI SPIONI (DI CERTO NON E' LA PRIMA VOLTA DI SPIE INTORNO A UN PAPA...) - PREVOST: "MAI USARE INFORMAZIONI PER RICATTARE" (SI VEDE CHE L'INTELLIGENCE NON È IL SUO FORTE)