
SEEDORF SI VENDICA DEL CAV E STAPPA UN PRODINO - L’OLANDESE VOLATO VIA DAL MILAN CHIEDE UN MAXI-RISARCIMENTO PER L’ESONERO: NEL POOL DI LEGALI ANCHE L’EX MINISTRO PRODIANO TREU
T.M. per "Libero Quotidiano"
Non bastavano le grane giudiziarie. Quelle presenti - l’obbligo dei servizi sociali a Cesano Boscone - e quelle che potrebbero arrivare da Napoli, dove i pm stanno valutando se incriminarlo per il reato di oltraggio alla magistratura. Per Silvio Berlusconi all’orizzonte si profila anche una battaglia legale con Clarence Seedorf.
Proprio lui: l’olandese che il Cavaliere, a metà gennaio, ha voluto fortemente alla guida del Milan per sostituire Massimiliano Allegri, destinatario del benservito dopo la sconfitta con il Sassuolo, nonostante il parere contrario dell’amministratore delegato, Adriano Galliani, e la freddezza della figlia Barbara.
Innamoramento finito prestissimo, visto che il tecnico è stato esonerato, senza neanche il «grazie» d’ordinanza che spetta ai mister sollevati dall’incarico in corso d’opera, alla fine del campionato. Fin qui, tuttavia, niente di strano. Seedorf non è stato il primo, e non sarà l’ultimo, allenatore licenziato. Il guaio, per Berlusconi, è che il Milan - cioè Berlusconi medesimo - e l’olandese si sono lasciati malissimo.
Senza uno straccio di intesa sulle competenze che, contratto alla mano, spetterebbero ancora al tecnico: 2,5 milioni di euro netti per le prossime due stagioni. Al lordo, fanno circa dieci milioni di euro complessivi. Soldi che il Milan vorrebbe risparmiare, magari ricorrendo al licenziamento per giusta causa, come al momento dell’addio fece intendere l’uso di quel participio passato - «esonerato» - invece del più sobrio «sollevato dall’incarico».
E qui entra in ballo la battaglia legale. Perché Seedorf, al momento impegnato in Brasile come commentatore televisivo al Mondiale, non ne vuol sapere di rinunciare al compenso pattuito con Berlusconi al momento di subentrare ad Allegri. Anzi, l’olandese starebbe addirittura pensando di passare al contrattacco, denunciando il club rossonero per il trattamento subito, con tanto di richiesta di risarcimento per i danni, morali e materiali, che avrebbe subito dal Milan.
Secondo la Gazzetta dello Sport, Seedorf si sarebbe affidato ad una task force di legali coi fiocchi: tra questi ci sarebbe anche una vecchia conoscenza, politica, di Berlusconi: il giuslavorista Tiziano Treu. Ossia l’ex ministro del Lavoro - con Lamberto Dini e Romano Prodi - ed ex ministro dei Trasporti - con Massimo D’Alema - nei governi di centrosinistra. Un nome che al Cavaliere fa venire in mente il suo nemico storico, quel «signor Prodi» che per due volte lo sconfisse nelle urne (seppur con strettissimo margine).
Naturale che con un simile pool legale Seedorf, in procinto di tornare in Italia dove sono rimaste moglie e figlie, si prepari ad una lunga battaglia di logoramento con Berlusconi. Quel Berlusconi che in dieci anni di rossonero (da giocatore) lo aveva fatto sentire uno di famiglia.
massimiliano allegrI
ADRIANO GALLIANI
Barbara Berlusconi
E che a gennaio lo aveva convinto a prendere in corsa il Milan, lui che giocava con il Botafogo, con la prospettiva di diventare l’artefice della ricostruzione rossonera. Un progetto andato in fumo dopo pochi mesi di convivenza a causa dell’impronta data da Seedorf alla sua gestione: tutta pugno di ferro e decisionismo quando Berlusconi avrebbe gradito una navigazione tranquilla. E adesso arriva addirittura Treu.