formula 1 riciclaggio

FORMULA RICICLAGGIO - CONTRATTI DI SPONSORIZZAZIONE GONFIATI E FONDI NERI: ECCO COME IL CIRCUS DELLA FORMULA 1 VENIVA UTILIZZATO PER RICICLARE DENARO - DEPOSITATE LE MOTIVAZIONI DELLA SENTENZA CHE HA PORTATO A 4 CONDANNE NELL'AMBITO DELL'INCHIESTA 'AUTODROMO' DEL TRIBUNALE DI MONZA - TRA LE FINTE SPONSORIZZAZIONI ANCHE QUELLE CHE HANNO RIGUARDATO L'EX FERRARISTA FISICHELLA E L'EX PLURICAMPIONE DEL MONDO SULLE DUE RUOTE MAX BIAGGI

MANUELA D'ALESSANDRO per www.agi.it

 

 

formula 1 riciclaggio

Dietro le pubblicità sui caschi di molti piloti della Formula Uno ma anche delle formule minori e del motomondiale, si nascondevano centinaia di contratti di sponsorizzazione gonfiati al centro di un'indagine di 24 procure italiane in corso da una decina di anni che conta già un'ottantina di indagati.

 

Il 7 luglio scorso sono arrivate a Monza le prime quattro condanne nei confronti di presunti componenti dell'associazione a delinquere che avrebbe creato 80 milioni di fondi neri utilizzando il Circus per ripulire denaro in mezzo mondo. Dalle 135 pagine di motivazioni della sentenza depositate nei giorni scorsi e che l'Agi ha potuto leggere, emergono nomi, cifre e interrogatori della gigantesca inchiesta ribattezzata 'Autodromo' che punta a svelare il lato oscuro di uno degli spettacoli più amati dagli sportivi.

 

 

L'uomo che parlava ai piloti

gp monza formula uno 1

C'è una figura ritenuta centrale dall'accusa a cui il Tribunale di Monza ha inflitto la pena più alta, sette anni e quattro mesi col rito abbreviato (la Procura aveva chiesto 20 anni). Alberto Bernardoni, 60 anni, svizzero, viene definito dal gup Emanuela Corbetta "la mente" del gruppo criminale e il "deus ex machina da parte dei coimputati" che parlano addirittura di 'sistema Bernardoni'.

 

Un meccanismo, che si sarebbe protratto almeno fino ai primi mesi del 2018, fondato su una miriade di società, anche offshore, e in particolare su tre società di diritto inglese (Ara Services, Ad Evolution e Proflexi Services) "prive di reale consistenza economica ed avente la funzione di stipulare contratti per la sponsorizzazione o per altre tipologie di servizi con i soggetti italiani aderenti alla frode".

formula 1

 

Scatole vuote, o quasi, che, stando alla Procura, "emettevano fatture per operazioni totalmente o parzialmente inesistenti nei confronti di società italiane partecipanti alla frode con oggetto contratti di sponsorship". Alcuni testimoni e indagati indicano Bernardoni come l'uomo che si rivolgeva ai piloti per promettergli guadagni illeciti. "Il pilota Audi Marco Erminio Bonanomi, alla presenza del suo difensore - si legge nelle motivazioni - lo ha indicato come colui che gli aveva proposto la possibilità di guadagni da sottrarsi al fisco italiano, utilizzando quale società contraente Ad Evolution".

 

Anche Amato Ferrari, ex pilota e ora amministratore del team Af Corse che partecipa a prestigiosi campionati internazionali tra cui il mondiale Endurance, "nell'interrogatorio del 21 aprile 2017 ha indicato in Bernardoni colui che l'aveva introdotto nel sistema delle sponsorizzazioni, prospettandogli contestualmente di ottenere guadagni personali in nero". Piloti di nome ma anche non conosciuti al grande pubblico sarebbero stati contattati dagli uomini del 'sistema' e, riferiscono fonti vicine all'inchiesta, in molti casi avrebbero detto sì alla possibilità di incassare soldi sporchi.

formula 1

 

'Biamax', 'Fisko' e gli altri

Tra le finte sponsorizzazioni anche quelle che hanno riguardato due 'velocissimi' delle corse: l'ex ferrarista Giancarlo Fisichella e l'ex più volte campione del mondo sulle due ruote Max Biaggi. Stando a quanto accertato dai giudici, i loro nomi erano stati oggetto di contratti stipulati con alcune delle società creatrici di fondi neri per lo sfruttamento dell'immagine e, in particolare, per l'utilizzo dei loghi 'Biamax' e 'Fisiko'. I costi effettivi della sponsorizzazione (in alcuni casi risultate addirittura inesistenti) erano di gran lunga inferiori rispetto a quanto fatturato. Sentito dai pm, "Fisichella ha disconosciuto il contratto firmato con Ad Evolution, negando di essere mai stato retribuito per alcuna sponsorizzazione".

 

jean todt

Stesso schema ipotizzato anche per la pubblicità di alcuni marchi pubblicizzati nell'ambito del campionato di Formula 1 dal pilota Jarno Trulli e dal campione brasiliano Felipe Massa. Nelle motivazioni vengono riportati stralci dell'interrogatorio del 25 agosto 2015 a Nicolas Emmanuel Todt (figlio di Jean, ex amministratore delegato della Ferrari), manager di Massa e di altri piloti di Formula 1.

nicolas todt

 

"Sentito come testimone, ha negato di avere mai avuto rapporti diretti con Ad Evolution, società che avrebbe stipulato i contratti di sponsorizzazione nell'interessa di Massa con Autoclima srl, spiegando di avere avuto come unico interlocutore l'originale coimputato Salvatore Falvo".  Quest'ultimo, il cui ruolo è stato quello "cercare i clienti per i 'servizi' offerti dall'organizzazione", ha patteggiato la pena nel luglio scorso.

 

inchiesta monza autodromo

Agli inquirenti Todt "ha anche precisato come Massa fosse contrattualmente legato alla scuderia Marussia - Grand Prix Racing Limited, per un corrispettivo annuo pari a 40mila euro comprensivo dello sfruttamento dell'immagine, somma a ben vedere di gran lunga inferiore a quella asseritamente corrisposta dalla cliente Autoclima (600mila euro per l'anno 2008)".

 

BIAGGI FISICHELLA 1

Secondo la Guardia di Finanza, sarebbero stati gonfiati anche i contratti per la pubblicità nel biennio 2012 - 2013 del marchio d'abbigliamento Gaudì sui caschi dello sfortunato pilota francese Jules Bianchi, scomparso nel 2015, e di quello tedesco Timo Glock, entrambi impegnati nella Formula 1. A questo proposito, viene sottolineata dal giudice la testimonianza del presidente di Marussia - Manor Grand Prix Racong Limited, Lowdon Graeme: "Non abbiamo assolutamente incassato gli importi che vengono riportati sul contratto (stipulato dalla scuderia con una società delle Isole Vergini, ndr) che mi esibite, confermo che il team ha ricevuto solo l'importo di 60mila euro all'anno. Non conosco la Proflexi".         

 

 

MAX BIAGGI FISICHELLA

Ultimi Dagoreport

john elkann donald trump

DAGOREPORT – ITALIA, BYE BYE! JOHN ELKANN NON NE PUÒ PIÙ DI QUESTO DIGRAZIATO PAESE CHE LO UMILIA SBATTENDOLO PER 10 MESI AI "SERVIZI SOCIALI", COME UN BERLUSCA QUALSIASI, E STUDIA LA FUGA NEGLI STATI UNITI - PRIMA DI SPICCARE IL VOLO TRA LE BRACCIA DEL SUO NUOVO IDOLO, DONALD TRUMP, YAKI DEVE LIBERARSI DELLA “ZAVORRA” TRICOLORE: CANCELLATA LA FIAT, TRASFORMATA IN UN GRUPPO FRANCESE CON SEDE IN OLANDA, GLI RESTANO DUE GIORNALI, LA FERRARI E LA JUVENTUS – PER “LA STAMPA”, ENRICO MARCHI È PRONTO A SUBENTRARE (MA PRIMA VUOLE SPULCIARE I CONTI); PER “REPUBBLICA”, IL GRECO KYRIAKOU È INTERESSATO SOLO ALLE REDDITIZIE RADIO, E NON AL GIORNALE MANGIASOLDI E POLITICAMENTE IMPOSSIBILE DA GOVERNARE) - DOPO IL NO DI CARLO FELTRINELLI, SAREBBERO AL LAVORO PER DAR VITA A UNA CORDATA DI INVESTITORI MARIO ORFEO E MAURIZIO MOLINARI – SE IL CAVALLINO RAMPANTE NON SI TOCCA (MA LA SUA INETTA PRESIDENZA HA SGONFIATO LE RUOTE), PER LA JUVENTUS, ALTRA VITTIMA DELLA SUA INCOMPETENZA, CI SONO DUE OPZIONI IN BALLO…

silvia salis giorgia meloni elly schlein matteo renzi

DAGOREPORT - IN ITALIA, DOPO TANTI OMETTI TORVI O INVASI DI VANITÀ, SI CERCANO DONNE FORTI. DONNE COL PENSIERO. DONNE CHE VINCONO. E, NATURALMENTE, DONNE IN GRADO DI COMANDARE, CAPACI DI TENER TESTA A QUELLA LADY MACBETH DELLA GARBATELLA CHE DA TRE ANNI SPADRONEGGIA L’IMMAGINARIO DEL 30% DEGLI ELETTORI, ALIAS GIORGIA MELONI - IERI SERA ABBIAMO ASSISTITO ATTENTAMENTE ALLA OSPITATA DI SILVIA SALIS A “OTTO E MEZZO”, L’EX LANCIATRICE DI MARTELLO CHE DALLA LEOPOLDA RENZIANA E DAL CONI DELL’ERA MALAGÒ HA SPICCATO IL VOLO NELL’OLIMPO DELLA POLITICA, SINDACO DI GENOVA E SUBITO IN POLE COME LEADER CHE SBARACCHERÀ ELLY SCHEIN E METTERÀ A CUCCIA LA CRUDELIA DE MON DI COLLE OPPIO - DOPO MEZZ’ORA, PUR SOLLECITATA DA GRUBER E GIANNINI, CI SIAMO RITROVATI, ANZICHÉ DAVANTI A UN FUTURO LEADER, DAVANTI A UNA DONNA CHE DAREBBE IL PREMIO NOBEL PER LA LETTERATURA ALL'AUTORE DE "IL MANUALE DELLA PERFETTA GINNASTICATA" - ECCITANTE COME UN BOLLETTINO METEO E LA PUBBLICITÀ DI TECHNO-GYM, MELONI PUO' DORMIRE SONNI TRANQUILLI - VIDEO

italo bocchino giorgia arianna meloni

DAGOREPORT – PER QUANTO SI SBATTA COME UN MOULINEX IMPAZZITO, ITALO BOCCHINO NON RIESCE A FARSI AMARE DALLA FIAMMA MAGICA DI GIORGIA MELONI: LUI SI PRODIGA NELL'OSPITATE TELEVISIVE CON LODI E PEANA ALLA STATISTA DELLA SGARBATELLA, MA È TUTTO INUTILE: TROPPO CHIACCHIERATO E CON UN GIRO DI AMICIZIE DISCUTIBILI, L'EX DELFINO DI FINI NON ENTRA A ''PA-FAZZO CHIGI'' – LE SUE DICHIARAZIONI SIBILLINE SUL CASO GHIGLIA NON L’HANNO AIUTATO: HA SPECIFICATO, NON A CASO, CHE IL SUO INCONTRO CON  IL COMPONENTE DEL GARANTE DELLA PRIVACY ALLA SEDE DI FDI È DURATO “VENTI MINUTI AL MASSIMO”, METTENDO IN DIFFICOLTÀ ARIANNA MELONI – SE È TANTO "IMPRESENTABILE", PERCHÉ NON LO CACCIANO DA DIRETTORE EDITORIALE DEL "SECOLO D'ITALIA"? SAREBBE UN GIOCO DA RAGAZZI ESTROMETTERLO. MA QUANTI SEGRETI CONOSCE L’EX SANCHO PANZA DI FINI, APPASSIONATO DI INTELLIGENCE E VICINO A LOBBISTI CONSIDERATI IMPRESENTABILI DALLA FIAMMA MAGICA DELLA MELONA? - VIDEO

giovambattista fazzolari roberto carlo mele

FLASH – I DAGO-LETTORI HANNO FATTO IL LORO DOVERE: HANNO SCOPERTO L'IDENTITÀ DELL’UOMO CHE DUE GIORNI FA ERA ATTOVAGLIATO CON GIOVAMBATTISTA FAZZOLARI DA “VITTI”, A PIAZZA SAN LORENZO IN LUCINA. SI TRATTEREBBE DI ROBERTO CARLO MELE, ESPONENTE DI SPICCO DI FRATELLI D’ITALIA (FIGURA NELL'ESECUTIVO DEL PARTITO COME SEGRETARIO AMMINISTRATIVO). COME “FAZZO”, DEVE AMARE MOLTO LA RISERVATEZZA, VISTO CHE ONLINE NON SI TROVANO SUE FOTO – ANCHE “L’UOMO PIÙ INTELLIGENTE” CHE CONOSCE GIORGIA MELONI (PENSA GLI ALTRI), SEMPRE RESTIO AI SALOTTI, HA FATTO IL SUO INGRESSO UFFICIALE NELLA ROMANELLA POLITICA DEL “FAMOSE DU’ SPAGHI”…

giorgia meloni donald trump al sisi

FLASH! - LA BOCCIATURA DEL PONTE SULLO STRETTO DA PARTE DELLA CORTE DEI CONTI HA FATTO SALTARE I NERVI NON SOLO A SALVINI MA SOPRATTUTTO ALLA MELONI – LA PREMIER, CHE SI ERA SPESA MOLTO IN EUROPA PER LA REALIZZAZIONE DEL PONTE, SI È TALMENTE INCAZZATA (“E’ L’ENNESIMO ATTO DI INVASIONE DE GIUDICI SULLE SCELTE DEL GOVERNO”) CHE HA CANCELLATO IL VIAGGIO AL CAIRO DI SABATO PER L’INAUGURAZIONE DEL MUSEO GEM - ALLA NOTIZIA CHE AL POSTO DELLA STATISTA, SBARCA IL FARAONE GIULI, ANCHE AL SISI NON L’HA PRESA PER NIENTE BENE…