viera da silva

VIEIRA DA SILVA LA "LEGGIADRA COSTRUTTRICE" DI SPAZI – ANTONIO RIELLO E LA MOSTRA SULL’ARTISTA PORTOGHESE ALLA COLLEZIONE PEGGY GUGGENHEIM DI VENEZIA: “LA RIVISITAZIONE ARTISTICA DELLO SPAZIO È (E RIMARRÀ) LA SUA CIFRA PRINCIPALE. IL SUO LAVORO OSCILLA CON AGILITÀ, IN UNA SPECIE DI EQUILIBRIO INSTABILE, TRA ASTRAZIONE E FIGURAZIONE. IN ALCUNE OPERE SI POSSONO COGLIERE DELLE SUGGESTIONI DI STAMPO QUASI SURREALISTA” – “IN TEMPI DOVE I MUSEI TENDONO A FAR RIGIRARE LE OPERE GIÀ IN DEPOSITO, LA COLLEZIONE GUGGENHEIM CONTINUA A VIZIARE I SUOI VISITATORI”

maria helena vieira da silva

 Antonio Riello per Dagospia

 

Sono tempi dove i musei tendono a far rigirare - più o meno abilmente - le opere già in deposito/archivio. Sempre più raramente vengono spesi quattrini per fare mostre ambiziose con opere che arrivano da lontano. "Budget ridotti, Spese tagliate, Mancanza di fondi": questo è il mantra a cui ci stiamo controvoglia abituando.

 

La Collezione Peggy Guggenheim di Venezia continua invece generosamente a viziare i suoi visitatori con mostre che, pur avendo il loro epicentro nella collezione della grande Peggy, raccolgono testimonianze e lavori che spaziano in tutto il Mondo.

 

Il tributo all'artista Maria Helena Vieira da Silva (1908 Lisbona -1992 Parigi) appena inauguratosi, vede infatti in mostra circa settanta opere. Quadri che arrivano dalla fondazione Arpad Szenes-Vieira da Silva di Lisbona, dal Centre Georges Pompidou di Parigi, dalla Tate di Londra, dal Moma di New York e naturalmente dal Guggenheim Museum di New York. Dopo Venezia la mostra si sposterà a Bilbao.

 

antonio riello

L'artista rappresenta un altro rilevante e magnifico caso di Arte al femminile targata Portogallo. Precorre il destino di Paula Rego (1935 Lisbona - 2022 Londra) e Joana Vasconcelos (1971).

 

Come loro farà la spola tra le coordinate culturali lusitane e quelle delle avanguardie delle grandi capitali europee (Parigi e Londra in particolare). La mostra è curata da Flavia Frigeri, una giovane curatrice con una speciale attenzione alle dinamiche di genere nell'Arte Contemporanea, che attualmente lavora per la National Portrait Gallery di Londra (il suo libro "Women Artists", edito da Thames & Hudson, è un punto di riferimento).

 

Maria Helena Vieira da Silva nel 1928 lascia Lisbona e va a studiare in Francia dove entra in contatto con le sperimentazioni cubiste. Frequenta l'Académie de la Grande Chaumièrie a Parigi. Nel 1930 sposa il pittore ungherese Arpad Szenes. Quando i nazisti occupano Parigi l'artista si sposta a Rio de Janeiro. Ritorna in Francia (per restare) dopo la guerra.

 

vieira da silva 11 composition

La rivisitazione artistica dello Spazio è (e rimarrà) la sua cifra principale, per quanto nel corso degli anni possano essere mutate le atmosfere e le tecniche con cui l'artista si confronta. Il suo lavoro in effetti oscilla con agilità, in una specie di equilibrio instabile, tra astrazione e figurazione. In alcune opere si possono cogliere delle suggestioni di stampo quasi surrealista.

 

Ma in fondo è solo un cenno. Geometrie, prospettive e griglie (per quanto in vari modi "ammorbidite") dominano incontrastate. Ci sono anche dei lavori dove si intravede una qualche forma di attenzione per l'Optical Art. Vieira da Silva in sostanza è una "leggiadra costruttrice".

 

la curatrice della mostra flavia frigeri

L'idea della struttura (anche nel senso fisico e materiale del termine) incombe sottilmente in tutta la sua ricerca: l'accoppiata veneziana con l'incipiente Biennale Architettura è assolutamente tempestiva. Bello e utile il catalogo (con contributi di Flavia Frigeri, Giulia Andreani, Lauren Elkin, Jennifer Sliwka) che è stato pubblicato da Marsilio per l'occasione.

 

Questa ri-scoperta non accade per caso alla Collezione Peggy Guggenheim, l'artista in qualche modo era di casa qui. Nel 1937 Hilla Rebay (la prima mitica direttrice del Guggenheim di New York) acquistò infatti una sua opera, "Composition" (1936). Poco dopo, nel 1943, la galleria americana di Peggy inaugurava la mostra "Exhibition by 31 Women" dove c'era un suo quadro (di cui però si sono perse le tracce, non si sa se esiste ancora o se invece è andato distrutto).

 

Insomma, anche se oggi Vieira da Silva è un nome conosciuto più agli storici dell'Arte che al grande pubblico, la sua ricerca ha attratto fin da subito l'attenzione di conoscitori attenti ed esperti. E comunque, popolare o meno che sia, un piccolo cratere sul pianeta Mercurio almeno le è stato dedicato.

 

inaugurazione 02

L'inaugurazione è stato un evento molto (ben) frequentato. Nella città lagunare, una occasione mondana di livello riunisce sempre la stessa gente: i francesi che qui hanno la loro seconda casa (ormai la casta più potente e riverita a Venezia), i resti impoveriti della aristocrazia locale, una piccola nomenklatura di alti burocrati, il popolo - più o meno modaiolo e cosmopolita - dell'Arte. Per quest'ultimo segmento va segnalata la presenza di Anish Kapoor. Lo scultore britannico di origine indiana fa ormai parte integrante del bel mondo veneziano (si è comperato Palazzo Priuli Manfrin, a Cannaregio).

 

 

MARIA HELENA VIEIRA DA SILVA

Anatomia di uno Spazio

Collezione Peggy Guggenheim

Dorsoduro 704 Venezia

fino al 15 Settembre

 

 

peggy guggenheiminaugurazione 03vieira da silva al lavorovieira da silva 01maria helena vieira da silva. anatomia di uno spazio mostra collezione peggy guggenheimla curatrice flavia frigeri e la direttrice ms karole p b vailvieira da silva 07vieira da silva 06anish kapoor e signoravieira da silva 04vieira da silva 10vieira da silva 02photo matteodefina ingresso peggy guggenhei collection

 

Ultimi Dagoreport

giorgia meloni kirk renzi salvini tajani

DAGOREPORT - LA STRATEGIA DELLA DISTRAZIONE DI GIORGIA MELONI: PER LA DESTRA DE’ NOANTRI, IL DELITTO KIRK NON È UNA STORIA AMERICANA DEFLAGRATA ALL’INTERNO DEL MONDO DEI “MAGA” TRUMPIANI. NO, È ROBA DA BRIGATE ROSSE IN VIAGGIO PREMIO NEGLI USA - ECCO: IL CADAVERE DI UN ATTIVISTA DI UN PAESE DOVE LE ARMI LE COMPRI DAL TABACCAIO È GIUNTO AL MOMENTO GIUSTO PER ESSERE SFACCIATAMENTE STRUMENTALIZZATO AD ARTE DALLA PROPAGANDA DI PALAZZO CHIGI, COPRENDO CON DICHIARAZIONI FUORI DI SENNO LE PROPRIE DIFFICOLTÀ - CHE LA DESTRA DI GOVERNO SIA IN PIENA CAMPAGNA ELETTORALE, INQUIETA (EUFEMISMO) PER L’ESITO DELLE REGIONALI D’AUTUNNO, IL CUI VOTO SARÀ DIRIMENTE IN VISTA DELLE POLITICHE 2027, ALLE PRESE CON UN PAESE CHE SENZA LA FORTUNA DEI 200 MILIARDI DEL PNRR SAREBBE IN RECESSIONE COME LA FRANCIA E LA GERMANIA, NE È CONSAPEVOLE LO STESSO ESECUTIVO, IN PIENO AFFANNO PER TROVARE LE RISORSE NECESSARIE ALLA FINANZIARIA DI FINE D’ANNO - RENZI: “LA PREMIER SEMINA ZIZZANIA E CREA TENSIONE PER EVITARE DI PARLARE DI STIPENDI E SICUREZZA. MA SOPRATTUTTO PER EVITARE CHE NASCA UN VERO MOVIMENTO A DESTRA. OCCHIO: SE VANNACCI FA COME FARAGE, LA MELONI VA A CASA. LA POLITICA È PIÙ SEMPLICE DI QUELLO CHE SI CREDA. GIORGIA MELONI ALIMENTA LA PAURA PERCHÉ LEI HA PAURA…” - VIDEO

emanuele orsini romana liuzzo luiss sede

FLASH! – IL PRESIDENTE DI CONFINDUSTRIA, EMANUELE ORSINI, HA COMINCIATO IL "RISANAMENTO" DELL’UNIVERSITÀ "LUISS GUIDO CARLI" ALLONTANANDO DALLA SEDE DELL’ATENEO ROMANO LO SPAZIO OCCUPATO DALLA "FONDAZIONE GUIDO CARLI" GUIDATA DALL’INTRAPRENDENTE ROMANA LIUZZO, A CUI VENIVA VERSATO ANCHE UN CONTRIBUTO DI 350 MILA EURO PER UN EVENTO ALL’ANNO (DAL 2017 AL 2024) - ORA, LE RESTA SOLO UNA STANZETTA NELLA SEDE LUISS DI VIALE ROMANIA CHE SCADRÀ A FINE ANNO – PRIMA DELLA LUISS, LA FONDAZIONE DELLA LIUZZO FU "SFRATTATA" DA UN PALAZZO DELLA BANCA D’ITALA NEL CENTRO DI ROMA...

rai giampaolo rossi gianmarco chiocci giorgia meloni bruno vespa scurti fazzolari

DAGOREPORT - RIUSCIRÀ GIAMPAOLO ROSSI A DIVENTARE IL CENTRO DI GRAVITÀ DELL’INDOMABILE BARACCONE RAI? - IL “FILOSOFO” DEL MELONISMO HA TENUTO DURO PER NON ESSERE FATTO FUORI DAL FUOCO AMICO DEL DUPLEX SERGIO-CHIOCCI. A “SALVARE” IL MITE ROSSI ARRIVÒ IL PRONTO SOCCORSO Di BRUNO VESPA, CON IL SUO CARICO DI MEZZO SECOLO DI VITA VISSUTA NEL FAR WEST DI MAMMA RAI - A RAFFORZARE LA SUA LEADERSHIP, INDEBOLENDO QUELLA DI CHIOCCI, È INTERVENUTA POI LA FIAMMA MAGICA DI PALAZZO CHIGI, “BRUCIANDO” IN PIAZZA IL DESIDERIO DI GIORGIA DI ARRUOLARLO COME PORTAVOCE - L’OPERAZIONE DI ROSSI DI ESSERE IL BARICENTRO IDEOLOGO E PUNTO DI RIFERIMENTO DI TELE-MELONI, SI STA SPOSTANDO SUI TALK-SHOW E L’INTRATTENIMENTO, A PARTIRE DALLA PROBABILE USCITA DI PAOLO DEL BROCCO, DA UNA DOZZINA DI ANNI ALLA GUIDA “AUTONOMA” DELLA CONSOCIATA RAI CINEMA, IN SCADENZA AD APRILE 2026 - IL NOME CHE SCALPITA PER ANDARLO A SOSTITUIRE, È UN AMICO FIDATO DI ROSSI, L’ATTUALE DIRETTORE DEL DAY-TIME, LO SCRITTORE-POETA-CANTANTE-SHOWMAN ANGELO MELLONE - MENTRE A RAI FICTION...

roberto vannacci matteo salvini giorgia meloni

DAGOREPORT - UNO SPETTRO SI AGGIRA MINACCIOSO PER L'ARMATA BRANCA-MELONI: ROBERTINO VANNACCI - L’EX GENERALE DELLA FOLGORE STA TERREMOTANDO NON SOLO LA LEGA (SE LA VANNACCIZZAZIONE CONTINUA, ZAIA ESCE DAL PARTITO) MA STA PREOCCUPANDO ANCHE FRATELLI D’ITALIA - IL RICHIAMO DEL GENERALISSIMO ALLA DECIMA MAS E ALLA PACCOTTIGLIA DEL VENTENNIO MUSSOLINIANO (“IO FASCISTA? NON MI OFFENDO”)  ABBAGLIA LO “ZOCCOLO FASCIO” DELLA FIAMMA, INGANNATO DA TRE ANNI DI POTERE MELONIANO IN CUI LE RADICI POST-MISSINE SONO STATE VIA VIA DEMOCRISTIANAMENTE “PETTINATE”, SE NON DEL TUTTO SOTTERRATE - IL PROGETTO CHE FRULLA NELLA MENTE DI VANNACCI HA COME TRAGUARDO LE POLITICHE DEL 2027, QUANDO IMPORRÀ A SALVINI I SUOI UOMINI IN TUTTE LE CIRCOSCRIZIONI. ALTRIMENTI, CARO MATTEO, SCENDO DAL CARROCCIO E DO VITA AL MIO PARTITO - INTANTO, SI È GIÀ APERTO UN ALTRO FRONTE DEL DUELLO TRA LEGA E FRATELLI D’ITALIA: LA PRESIDENZA DEL PIRELLONE…

berlusconi john elkann

FLASH! – “AHI, SERVA ITALIA, DI DOLORE OSTELLO...”: DA QUALE FANTASTICA IPOCRISIA SPUNTA LA FRASE “MESSA IN PROVA” PER LIQUIDARE IL PATTEGGIAMENTO DI JOHN ELKANN, CONDANNATO A 10 MESI DI LAVORO DAI SALESIANI? - QUANDO TOCCÒ AL REIETTO SILVIO BERLUSCONI DI PATTEGGIARE CON LA GIUSTIZIA, CONDANNATO A UN ANNO DI LAVORO PRESSO UN OSPIZIO DI COLOGNO MONZESE, A NESSUNO VENNE IN MENTE DI TIRARE FUORI LA FRASE “MESSA IN PROVA”, MA TUTTI TRANQUILLAMENTE SCRISSERO: “SERVIZI SOCIALI”…