achille lauro cristina zamboni nicola de marinis

STI RAPPER SO’ TUTTI MAMMONI – COME FEDEZ, ANCHE ACHILLE LAURO FA GESTIRE LE SUE AZIENDE ALLA MADRE, CRISTINA ZAMBONI, AMMINISTRATRICE UNICA DI DUE DELLE TRE SOCIETÀ DELLA “GALASSIA” CHE FA CAPO ALLA “DE MARINIS SRL” – IL PADRE DI LAURO, NICOLA DE MARINIS, MAGISTRATO DELLA CORTE DI CASSAZIONE, DI SUO HA GARANTITO PER UN MUTUO CON CUI IL GIUDICE DI X FACTOR HA COMPRATO LA PRIMA CASA – I CONTI NON BRILLANO: LA HOLDING HA PERSO 236MILA EURO IN UN ANNO. ACHILLE LAURO SPERA CHE LA SVOLTA ARRIVI CON “X-FACTOR”

Estratto dell’articolo di Fosca Bincher per www.open.online

 

ACHILLE LAURO CON LA MADRE CRISTINA ZAMBON

Una mano gliel’ha data mamma, e un aiutino pure papà che figura come garante per un mutuo casa. Ma la vera speranza è nella svolta che può arrivare dall’edizione in corso di X Factor dove Achille Lauro è in giuria grazie a un’edizione che sta tornando a funzionare come un tempo. Perché alle spalle c’è un anno fra i più neri nella storia del cantante, con la sua holding De Marinis srl che ha perso 236.550 euro e i diritti su canzoni e show che non tiravano più come in passato.

 

[…] Achille Lauro, il cui vero nome è Lauro De Marinis, ha messo insieme un piccolo gruppo di società controllato dalla De Marinis srl, che nell’ultimo bilancio ha dimezzato pure il fatturato scendendo a 1,1 milioni di euro rispetto ai 2,5 milioni dell’anno precedente (quando aveva comunque perso soldi, ma limitando i danni a un rosso di 11.524 euro).

 

NICOLA DE MARINIS PADRE DI ACHILLE LAURO

La holding a sua volta controlla altre due società: la Dmre srl (ricavi anche qui scesi da 318.917 a 205.789 euro però con un utile di 43.,439 euro) e la De Marinis publishing per cui le cose non sono andate meglio: fatturato sceso da 261.645 a 98.312 euro e perdita di 45.267 euro invece del piccolo utile di 21.806 euro dell’anno precedente. Anno nero dunque per Lauro.

 

[…] Alla vigilia del Natale 2023 il cantante comprendendo la situazione non rosea del suo piccolo impero ha deciso di patrimonializzare meglio la sua holding lanciando un aumento di capitale con cui ha conferito la società personale De Marinis Lauro con cui aveva iniziato a fatturare i diritti musicali e video.

 

GIUDICI X FACTOR – MANUEL AGNELLI ACHILLE LAURO JAKE LA FURIA PAOLA IEZZI

Anche qui i conti erano ballerini, e dipendevano soprattutto dalle apparizioni di Lauro al Festival di Sanremo. Una perizia però ha stabilito che i ricavi medi della società personale erano 132.734 euro l’anno e la società è stata valutata 265.710 euro. All’aumento di capitale da 40 a 100 mila euro con sovrapprezzo di 205.710 euro non ha esercitato la sua opzione la mamma di Lauro, Cristina Zambon, che così ha visto diluire la sua quota dal 5 al 2 per cento. La mamma è comunque amministratrice unica delle due altre società controllate, replicando uno schema assai comune nelle imprese dei nuovi talenti dello show business, come si è visto nei casi di Fedez e di Chiara Ferragni.

 

achille lauro

[…] D’altra parte, un po’ dei risparmi derivanti dai suoi successi musicali Lauro li ha investiti sia personalmente che attraverso le sue società nel mattone. Prima ha comprato in due tempi una casa da 118 mq e poi la cantina di pertinenza dall’Enpam (ente di previdenza dei medici) a Roma nel quartiere di Prati fiscali grazie a un mutuo trentennale da 220 mila euro concesso dalla Banca di credito cooperativo di Roma con la garanzia offerta dal padre Nicola De Marinis, magistrato della Corte di Cassazione nella sezione Lavoro. Il mutuo è stato estinto a metà 2021 grazie alla rivendita della casa.

 

A Milano invece Achille Lauro ha acquistato una casa da 8,5 vani […] grazie a un mutuo trentennale di 500 mila euro concesso da Mps. Con la Banca di credito cooperativo di Roma poi ha sottoscritto nel 2023 un finanziamento fondiario da 700 mila euro al tasso non proprio bassissimo del 5,20% legato a 5 appartamenti milanesi […]

ACHILLE LAURO AGLI SKY INCLUSION DAYSACHILLE LAURO AGLI SKY INCLUSION DAYSachille lauro chiara ferragni fedezachille lauro (2)

Ultimi Dagoreport

giorgia meloni ursula von der leyen donald trump dazi matteo salvini

DAGOREPORT – LA LETTERINA DELL’AL CAFONE DELLA CASA BIANCA È UNA PISTOLA PUNTATA ALLA TEMPIA DEI LEADER EUROPEI, CUI È RIMASTA UNA SOLA VIA DI USCITA, QUELLA COSIDDETTA “OMEOPATICA”: RISPONDERE AL MALE CON IL MALE. LINEA DURA, DURISSIMA, ALTRIMENTI, ALLE LEGNATE DI TRUMP, DOMANI, ALL’APERTURA DELLE BORSE, SI AGGIUNGERANNO I CALCI IN CULO DEI MERCATI. LA CINA HA DIMOSTRATO CHE, QUANDO RISPONDI CON LA FORZA, TRUMP FA MARCIA INDIETRO - SE LA “GIORGIA DEI DUE MONDI” ORMAI È RIMASTA L’UNICA A IMPLORARE, SCODINZOLANTE, “IL DIALOGO” COL DAZISTA IN CHIEF, NEMMENO LE CIFRE CATASTROFICHE SULLE RIPERCUSSIONI DELLE TARIFFE USA SULLE  AZIENDE ITALIANE, TANTO CARE ALLA LEGA, HA FERMATO I DEMENZIALI APPLAUSI ALLA LETTERA-RAPINA DA PARTE DI MATTEO SALVINI – ASCOLTATE JOSEPH STIGLITZ, PREMIO NOBEL PER L’ECONOMIA: “TRUMP NON AGISCE SECONDO ALCUN PRINCIPIO ECONOMICO, NON CONOSCE LO STATO DI DIRITTO, È SEMPLICEMENTE UN BULLO CHE USA IL POTERE ECONOMICO COME UNICA LEVA. SE POTESSE, USEREBBE QUELLO MILITARE’’

steve witkoff marco rubio sergei lavrov

RUBIO, IL TAJANI STARS AND STRIPES – IL SEGRETARIO DI STATO AMERICANO NON TOCCA PALLA E SOFFRE IL POTERE DI STEVE WITKOFF, INVIATO DI TRUMP IN MEDIO ORIENTE CHE SE LA COMANDA ANCHE IN UCRAINA. IL MINISTRO DEGLI ESTERI USA PROVA A USCIRE DALL’ANGOLO PARLANDO DI “NUOVA IDEA” DELLA RUSSIA SUI NEGOZIATI IN UCRAINA. MA IL MINISTRO DEGLI ESTERI DI PUTIN, LAVROV, SUBITO VEDE IL BLUFF: “CONFERMIAMO LA NOSTRA POSIZIONE” – TRUMP AVEVA OFFERTO DI TUTTO A WITKOFF, MA L’IMMOBILIARISTA NON HA VOLUTO RUOLI UFFICIALI NELL’AMMINISTRAZIONE. E TE CREDO: HA UN CONFLITTO DI INTERESSE GRANDE QUANTO UN GRATTACIELO...

diletta leotta ilary blasi stefano sala pier silvio berlusconi

FLASH – IL BRUTALE AFFONDO DI PIER SILVIO BERLUSCONI SU ILARY BLASI E DILETTA LEOTTA (“I LORO REALITY TRA I PIÙ BRUTTI MAI VISTI”), COSÌ COME IL SILURAMENTO DI MYRTA MERLINO, NASCE DAI DATI HORROR SULLA PUBBLICITÀ MOSTRATI A “PIER DUDI” DA STEFANO SALA, AD DI PUBLITALIA (LA CONCESSIONARIA DI MEDIASET): UNA DISAMINA SPIETATA CHE HA PORTATO ALLA “DISBOSCATA” DI TRASMISSIONI DEBOLI. UN METODO DA TAGLIATORE DI TESTE BEN DIVERSO DA QUELLO DI BABBO SILVIO, PIÙ INDULGENTE VERSO I SUOI DIPENDENTI – A DARE UNA MANO A MEDIASET NON È LA SCURE DI BERLUSCONI JR, MA LA RAI: NON SI ERA MAI VISTA UNA CONTROPROGRAMMAZIONE PIÙ SCARSA DI QUELLA CHE VIALE MAZZINI, IN VERSIONE TELE-MELONI, HA OFFERTO IN QUESTI TRE ANNI…

giorgia meloni elly schlein luca zaia vincenzo de luca eugenio giani elly schlein elezioni regionali

PER UNA VOLTA, VA ASCOLTATA GIORGIA MELONI, CHE DA MESI RIPETE AI SUOI: LE REGIONALI NON VANNO PRESE SOTTOGAMBA PERCHÉ SARANNO UN TEST STRADECISIVO PER LA MAGGIORANZA – UNA SPIA CHE IL VENTO NON SPIRI A FAVORE DELLE MAGNIFICHE SORTI DELL’ARMATA BRANCA-MELONI È IL TENTATIVO DI ANTICIPARE AL 20 SETTEMBRE IL VOTO NELLE MARCHE, DOVE IL DESTRORSO ACQUAROLI RISCHIA DI TORNARE A PASCOLARE (IL PIDDINO MATTEO RICCI È IN LEGGERO VANTAGGIO) – IL FANTASMA DI LUCA ZAIA IN VENETO E LE ROGNE DI ELLY SCHLEIN: JE RODE AMMETTERE CHE I CANDIDATI DEL PD VINCENTI SIANO TUTTI DOTATI DI UN SANO PEDIGREE RIFORMISTA E CATTO-DEM. E IN CAMPANIA RISCHIA LO SCHIAFFONE: SI È IMPUNTATA SU ROBERTO FICO, IMPIPANDOSENE DI VINCENZO DE LUCA, E SOLO UNA CHIAMATA DEL SAGGIO GAETANO MANFREDI LE HA FATTO CAPIRE CHE SENZA LO “SCERIFFO” DI SALERNO NON SI VINCE…

marina pier silvio berlusconi giorgia meloni

NULLA SARÀ COME PRIMA: PIER SILVIO BERLUSCONI, VESTITO DI NUOVO, CASSA IL SUO PASSATO DI RAMPOLLO BALBETTANTE E LANCIA IL SUO PREDELLINO – IN UN COLPO SOLO, CON IL COMIZIO DURANTE LA PRESENTAZIONE DEI PALINSESTI, HA DEMOLITO LA TIMIDA SORELLA MARINA, E MANDATO IN TILT GLI OTOLITI DI GIORGIA MELONI, MINACCIANDO LA DISCESA IN CAMPO. SE SCENDE IN CAMPO LUI, ALTRO CHE 8%: FORZA ITALIA POTREBBE RISALIRE (E MOLTO) NEI SONDAGGI (IL BRAND BERLUSCONI TIRA SEMPRE) – NELLA MILANO CHE CONTA IN MOLTI ORA SCOMMETTONO SUL PASSO INDIETRO DI MARINA DALLA GESTIONE “IN REMOTO” DI FORZA ITALIA: D'ALTRONDE, LA PRIMOGENITA SI È MOSTRATA SEMPRE PIÙ SPESSO INDECISA SULLE DECISIONI DA PRENDERE: DA QUANTO TEMPO STA COGITANDO SUL NOME DI UN SOSTITUTO DI TAJANI?