donald trump grazia assalto campidoglio capitol hill 6 gennaio 2021 ross william ulbricht

CON TRUMP È TANA LIBERA TUTTI – IL NEOPRESIDENTE AMERICANO CONCEDE LA GRAZIA A ROSS WILLIAM ULBRICHT, IL FONDATORE DI SILK ROAD, IL SITO CONSIDERATO “IL MERCATO NERO DEL WEB”, CONDANNATO ALL'ERGASTOLO. SULLA PIATTAFORMA SI VENDEVANO ILLEGALMENTE FARMACI, ARMI E DOCUMENTI FALSI. E PER PAGARE SI USAVANO I BITCOIN – TRA I PRIMI PROVVEDIMENTI DEL TYCOON C’È STATO IL “PERDONO” PER I 1.600 ASSALITORI DI CAPITOL HILL – L’IMBARAZZO TRA I REPUBBLICANI E LA RABBIA DEI POLIZIOTTI AGGREDITI: "TRADITI DAL NOSTRO PAESE"

1. TRUMP CONCEDE LA GRAZIA AL FONDATORE DI SILK ROAD

POST DI ROSS WILLIAM ULBRICHT LIBERO DOPO LA GRAZIA DI DONALD TRUMP

(ANSA) - WASHINGTON, 21 GEN - Il neopresidente americano Donald Trump concede la grazia a Ross William Ulbricht, il fondatore di 'Silk Road', il sito considerato "il mercato nero del web", condannato all'ergastolo negli Stati Uniti. Ulbricht è stato arrestato dall'Fbi nel 2013 e condannato per traffico di droga, pirateria informatica e riciclaggio di denaro sporco.

 

Su Silk Road venivano venduti illegalmente farmaci, narcotici, armi e documenti falsi. Per quest'ultimi si usavano i bitcoin. Con la grazie, Trump mantiene la promessa effettuata in campagna elettorale alla comunità dei fan di criptovalute e agli elettori libertari.

 

2. LIBERI TUTTI

Estratto dell’articolo di Alberto Simoni per “La Stampa”

donald trump firma i primi ordini esecutivi alla capitol one arena di washington foto lapresse 69

L'aveva promesso Donald Trump che per «gli ostaggi» e «i prigionieri politici», così chiamava sin dal gennaio del 2022 i detenuti per l'assalto di Capitol Hill, avrebbe avuto un occhio di riguardo. Lunedì sera quell'attenzione si è trasformata in un colpo di penna con cui ha concesso perdoni presidenziali e grazie a circa 1.600 persone che il 6 gennaio del 2021 avevano assaltato o come Enrique Tarrie e Steward Rhodes, leader degli Oath Keepers, erano accusati di essere i registi di una rivolta, cospirazione sediziosa, per demolire il processo democratico Usa.

 

[…]

 

ENRIQUE TARRIO - ASSALTO A CAPITOL HILL

Trump ha siglato un ordine esecutivo in cui perdona 1.270 condannati e ordina al Dipartimento di Giustizia di lasciare cadere circa 300 procedimenti pendenti. L'ordine di rilascio è scattato subito. Anche quattordici persone, quelle come Rhodes e Tarrie con condanne pesanti, 18 anni il primo, 22 il secondo, hanno ricevuto l'ordine di scarcerazione.

 

«Sono stati in cella per tanto tempo, queste persone sono state distrutte», ha detto Trump siglando il decreto. Queste 14 tutte insieme avevano accumulato oltre 100 anni di detenzione.

Ieri sera nel corso di un botta e risposta con i reporter ha difeso nuovamente la sua decisione e citato i «perdoni ai criminali» che ha dato Biden.

 

donald trump firma i primi ordini esecutivi alla capitol one arena di washington foto lapresse 613

Il gesto di Trump va oltre le aspettative, spiazza gli alleati e imbarazza anche qualche collaboratore di governo che negli anni scorsi era stato duro sulla necessità di mostrare rigore. Pochi giorni fa il vicepresidente J.D. Vance e lo Speaker della Camera, Michael Johnson, avevano detto che Trump avrebbe dovuto perdonare solo coloro che non si erano macchiati di crimini violenti.

 

[…]

 

Fra le persone graziate 600 hanno capi di imputazione o condanne gravi per aver assalito agenti di polizia e impedito alle forze dell'ordine di operare durante la rivolta. Ci sono, ad esempio, Julian Khater – che poi si dichiarò colpevole – Devlyn Thompson, e Robert Palmer: tutti attaccarono dei poliziotti a colpi di spranga e legni. Il Dipartimento di Giustizia ha incriminato 1.580 persone legate al 6 gennaio, di cui il 55% per reati minori. Le pene vanno da un minimo di 4 mesi a oltre 22 anni.

 

assalto a capitol hill

La decisione del presidente è stata accolta con diversi malumori anche nel mondo repubblicano. Il senatore della North Carolina Thom Tillis, l'ha definita «una cattiva azione»; Marco Rubio, ormai segretario di Stato e in passato da senatore fra i fautori della linea dura, ha evitato di commentare: «Mi occupo ormai di politica estera».Quelli che parlano sono sia i "perdonati", sia i famigliari delle vittime.

 

Nell'assalto di Capitol Hill morirono cinque persone fra attivisti e agenti. Altri due agenti morirono per infarto nei giorni seguenti l'attacco. Michael Fanone, uno dei poliziotti colpiti dagli aggressori, e diventato uno dei volti di quel giorno dopo aver testimoniato davanti alla Commissione parlamentare sul 6 gennaio, ha detto alla Cnn: «Sono stato tradito dal mio Paese, sono stato tradito da coloro che sostenevano Donald Trump, che abbiate votato per lui perché aveva promesso queste grazie o per qualche altro motivo, sapevate che questo sarebbe successo. Ed eccoci qui».

 

stewart rhodes a capitol hill

«Stasera, sei individui che mi hanno aggredito, mentre facevo il mio lavoro il 6 gennaio, come hanno fatto centinaia di altri ufficiali delle forze dell'ordine, ora saranno liberi». […]

Ross William Ulbricht

Ross William Ulbrichtdonald trump firma i primi ordini esecutivi alla capitol one arena di washington foto lapresse 610Ross William Ulbricht

Ultimi Dagoreport

francesco milleri andrea orcel carlo messina nagel donnet generali caltagirone

DAGOREPORT - COSA FRULLA NELLA TESTA DI FRANCESCO MILLERI, GRAN TIMONIERE DEGLI AFFARI DELLA LITIGIOSA DINASTIA DEL VECCHIO? RISPETTO ALLO SPARTITO CHE LO VEDE DA ANNI AL GUINZAGLIO DI UN CALTAGIRONE SEMPRE PIÙ POSSEDUTO DAL SOGNO ALLUCINATORIO DI CONQUISTARE GENERALI, IL CEO DI DELFIN HA CAMBIATO PAROLE E MUSICA - INTERPELLATO SULL’OPS LANCIATA DA MEDIOBANCA SU BANCA GENERALI, MILLERI HA SORPRESO TUTTI RILASCIANDO ESPLICITI SEGNALI DI APERTURA AL “NEMICO” ALBERTO NAGEL: “ALCUNE COSE LE HA FATTE… LUI STA CERCANDO DI CAMBIARE IL RUOLO DI MEDIOBANCA, C’È DA APPREZZARLO… SE QUESTA È UN’OPERAZIONE CHE PORTA VALORE, ALLORA CI VEDRÀ SICURAMENTE A FAVORE” – UN SEGNALE DI DISPONIBILITÀ, QUELLO DI MILLERI, CHE SI AGGIUNGE AGLI APPLAUSI DELL’ALTRO ALLEATO DI CALTARICCONE, IL CEO DI MPS, FRANCESCO LOVAGLIO - AL PARI DELLA DIVERSITÀ DI INTERESSI BANCARI CHE DIVIDE LEGA E FRATELLI D’ITALIA (SI VEDA L’OPS DI UNICREDIT SU BPM), UNA DIFFORMITÀ DI OBIETTIVI ECONOMICI POTREBBE BENISSIMO STARCI ANCHE TRA GLI EREDI DELLA FAMIGLIA DEL VECCHIO RISPETTO AL PIANO DEI “CALTAGIRONESI’’ DEI PALAZZI ROMANI…

sergio mattarella quirinale

DAGOREPORT - DIRE CHE SERGIO MATTARELLA SIA IRRITATO, È UN EUFEMISMO. E QUESTA VOLTA NON È IMBUFALITO PER I ‘’COLPI DI FEZ’’ DEL GOVERNO MELONI. A FAR SOBBALZARE LA PRESSIONE ARTERIOSA DEL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA SONO STATI I SUOI CONSIGLIERI QUIRINALIZI - QUANDO HA LETTO SUI GIORNALI IL SUO INTERVENTO A LATINA IN OCCASIONE DEL PRIMO MAGGIO, CON LA SEGUENTE FRASE: “TANTE FAMIGLIE NON REGGONO L'AUMENTO DEL COSTO DELLA VITA. SALARI INSUFFICIENTI SONO UNA GRANDE QUESTIONE PER L'ITALIA”, A SERGIONE È PARTITO L’EMBOLO, NON AVENDOLE MAI PRONUNCIATE – PER EVITARE L’ENNESIMO SCONTRO CON IL GOVERNO DUCIONI, MATTARELLA AVEVA SOSTITUITO AL VOLO ALCUNI PASSI. PECCATO CHE IL TESTO DELL’INTERVENTO DIFFUSO ALLA STAMPA NON FOSSE STATO CORRETTO DALLO STAFF DEL COLLE, COMPOSTO DA CONSIGLIERI TUTTI DI AREA DEM CHE NON RICORDANO PIU’ L’IRA DI MATTARELLA PER LA LINEA POLITICA DI ELLY SCHLEIN… - VIDEO

andrea orcel gaetano caltagirone carlo messina francesco milleri philippe 
donnet nagel generali

DAGOREPORT - BUM! ECCO LA RISPOSTA DI CALTAGIRONE ALLA MOSSA DI NAGEL CHE GLI HA DISINNESCATO LA CONQUISTA DI GENERALI - L’EX PALAZZINARO STA STUDIANDO UNA CONTROMOSSA LEGALE APPELLANDOSI AL CONFLITTO DI INTERESSI: È LEGITTIMO CHE SIA IL CDA DI GENERALI, APPENA RINNOVATO CON DIECI CONSIGLIERI (SU TREDICI) IN QUOTA MEDIOBANCA, A DECIDERE SULLA CESSIONE, PROPRIO A PIAZZETTA CUCCIA, DI BANCA GENERALI? - LA PROVA CHE IL SANGUE DI CALTARICCONE SI SIA TRASFORMATO IN BILE È NELL’EDITORIALE SUL “GIORNALE” DEL SUO EX DIPENDENTE AL “MESSAGGERO”, OSVALDO DE PAOLINI – ECCO PERCHÉ ORCEL HA VOTATO A FAVORE DI CALTARICCONE: DONNET L’HA INFINOCCHIATO SU BANCA GENERALI. QUANDO I FONDI AZIONISTI DI GENERALI SI SONO SCHIERATI A FAVORE DEL FRANCESE (DETESTANDO IL DECRETO CAPITALI DI CUI CALTA È STATO GRANDE ISPIRATORE CON FAZZOLARI), NON HA AVUTO PIU' BISOGNO DEL CEO DI UNICREDIT – LA BRUCIANTE SCONFITTA DI ASSOGESTIONI: E' SCESO IL GELO TRA I GRANDI FONDI DI INVESTIMENTO E INTESA SANPAOLO? (MAGARI NON SI SENTONO PIÙ TUTELATI DALLA “BANCA DI SISTEMA” CHE NON SI SCHIERERÀ MAI CONTRO IL GOVERNO MELONI)

giorgia meloni intervista corriere della sera

DAGOREPORT - GRAN PARTE DEL GIORNALISMO ITALICO SI PUÒ RIASSUMERE BENE CON L’IMMORTALE FRASE DELL’IMMAGINIFICO GIGI MARZULLO: “SI FACCIA UNA DOMANDA E SI DIA UNA RISPOSTA” -L’INTERVISTA SUL “CORRIERE DELLA SERA” DI OGGI A GIORGIA MELONI, FIRMATA DA PAOLA DI CARO, ENTRA IMPERIOSAMENTE NELLA TOP PARADE DELLE PIU' IMMAGINIFICHE MARZULLATE - PICCATISSIMA DI ESSERE STATA IGNORATA DAI MEDIA ALL’INDOMANI DELLE ESEQUIE PAPALINE, L’EGO ESPANSO DELL’UNDERDOG DELLA GARBATELLA, DIPLOMATA ALL’ISTITUTO PROFESSIONALE AMERIGO VESPUCCI, È ESPLOSO E HA RICHIESTO AL PRIMO QUOTIDIANO ITALIANO DUE PAGINE DI ‘’RIPARAZIONE’’ DOVE SE LA SUONA E SE LA CANTA - IL SUO EGO ESPANSO NON HA PIÙ PARETI QUANDO SI AUTOINCORONA “MEDIATRICE” TRA TRUMP E L'EUROPA: “QUESTO SÌ ME LO CONCEDO: QUALCHE MERITO PENSO DI POTER DIRE CHE LO AVRÒ AVUTO COMUNQUE...” (CIAO CORE!)

alessandro giuli bruno vespa andrea carandini

DAGOREPORT – CHI MEGLIO DI ANDREA CARANDINI E BRUNO VESPA, GLI INOSSIDABILI DELL’ARCHEOLOGIA E DEL GIORNALISMO, UNA ARCHEOLOGIA LORO STESSI, POTEVANO PRESENTARE UN LIBRO SULL’ANTICO SCRITTO DAL MINISTRO GIULI? – “BRU-NEO” PORTA CON SÉ L’IDEA DI AMOVIBILITÀ DELL’ANTICO MENTRE CARANDINI L’ANTICO L’HA DAVVERO STUDIATO E CERCA ANCORA DI METTERLO A FRUTTO – CON LA SUA PROSTRAZIONE “BACIAPANTOFOLA”, VESPA NELLA PUNTATA DI IERI DI “5 MINUTI” HA INANELLATO DOMANDE FICCANTI COME: “E’ DIFFICILE PER UN UOMO DI DESTRA FARE IL MINISTRO DELLA CULTURA? GIOCA FUORI CASA?”. SIC TRANSIT GLORIA MUNDI – VIDEO