elon musk jeffrey epstein ghislaine maxwell donald trump

TRUMP RISCHIA DI PERDERE LA FACCIA SUL CASO EPSTEIN – ELON MUSK PRENDE IN GIRO IL TYCOON PER LA SUA RITROSIA A PUBBLICARE I DOCUMENTI SUL FINANZIERE PEDOFILO, MORTO NEL 2019 (DURANTE IL PRIMO MANDATO DI “THE DONALD”): “WOW, INCREDIBILE CHE SI SIA SUICIDATO E CHE GHISLAINE SIA IN PRIGIONE PER UNA ‘BUFALA’. TRUMP DOVREBBE SEMPLICIMENTE PUBBLICARE I FILE E INDICARE QUALE PARTE È UNA BUFALA” – I DUBBI SU GHISLAINE MAXWELL, L’APE REGINA DI EPSTEIN CONDANNATA A 20 ANNI DI CARCERE: LEI SA TUTTO, E SE INIZIA A PARLARE, SO’ DOLORI (LA FAMIGLIA SPERA IN UNA GRAZIA PRESIDENZIALE)

elon musk riceve la chiave della casa bianca da donald trump

MUSK DERIDE TRUMP, EPSTEIN MORTO E MAXWELL IN CELLA PER BUFALA?

(ANSA) - Elon Musk ha deriso l'affermazione di Donald Trump secondo cui i documenti relativi all'indagine federale su Jeffrey Epstein sono "una bufala".

 

"Wow, incredibile che Epstein si sia 'suicidato' e che Ghislaine sia in una prigione federale per una bufala", ha scritto il patron di Tesla sulla sua piattaforma X in risposta al tentativo del presidente di eludere le domande su finanziere pedofilo suicida e la sua complice Ghislaine Maxwell, mettendo in dubbio l'autenticità dei documenti che il suo dipartimento di Giustizia si è rifiutato di pubblicare.

DONALD TRUMP - JEFFREY EPSTEIN

 

"Dovrebbe semplicemente pubblicare i file e indicare quale parte è una bufala", ha aggiunto Musk. Ieri Trump si è scagliato contro i suoi stessi sostenitori, definendoli "ingenui" e "pappamolle" per aver messo in dubbio la trasparenza di un'inchiesta governativa su Epstein. Il tycoon ha anche definito "stupidi" i repubblicani che credono che ci sia ancora molto da rivelare sul caso.

 

TUTTI I SEGRETI DI GHISLAINE, L’UNICA IN CARCERE

Estratto dell’articolo di Paola De Carolis per il “Corriere della Sera”

 

ghislaine maxwell e donald trump

«Sa tutto». Ghislaine Maxwell, ex compagna di Jeffrey Epstein, a lungo suo braccio destro, giudicata colpevole di traffico e abusi sessuali di minori e condannata nel 2021 a 20 anni di reclusione negli Stati Uniti, è colei che per Epstein procurava ragazzine e giovani donne iniziandole alla prostituzione.

 

Gestiva le proprietà del miliardario, organizzava gli spostamenti da una dimora all’altra, teneva i dettagli di chi partecipava a ricevimenti e feste varie. Possibile che abbia segreti da raccontare?

 

A 63 anni, è detenuta a Tallahassee in Florida, a mille miglia di distanza dagli agi di un’infanzia trascorsa nella campagna inglese dell’Oxfordshire, figlia preferita di un padre severo e violento, Robert Maxwell, magnate dei media morto nel 1991 dopo aver sottratto dai fondi pensione dei dipendenti dei tabloid del gruppo Mirror 460 milioni di sterline (circa 530 milioni di euro, che 34 anni fa erano una somma infinita).

 

donald trump circondato da audaci signorine epstein party a mar a lago

Immagini recenti la ritraggono con addosso la tuta grigia della prigione, senza più l’eleganza, l’allure e i modi aristocratici che l’avevano portata in gioventù a stringere amicizie importanti con il principe Andrea, con i Clinton, i coniugi Trump e, all’epoca dell’università, Boris Johnson, suo compagno di studi al Balliol College di Oxford.

 

[…] Maxwell non parla, ma dietro il suo silenzio sembrano nascondersi giochi di potere, se negli Usa una parte del movimento Maga chiede che possa raccontare la sua versione dei fatti al Congresso.

 

POST DI ELON MUSK SU DONALD TRUMP E JEFFREY EPSTEIN

La famiglia di lei non ha mai smesso di battersi per assicurarle condizioni migliori, un appello — sinora negato — o un trasferimento in Gran Bretagna. Il fratello Ian sostiene che […] Ghislaine sia diventata un «capro espiatorio». «È l’unica persona che è stata punita per questa vicenda», precisa. Gli ex collaboratori e le vittime le attribuiscono un ruolo centrale nel giro di pedofilia, traffico di minori ed abusi sessuali che ruotava attorno ad Epstein.

 

«Tutto passava da lei», aveva detto Virginia Giuffre, vittima, morta suicida pochi mesi fa.

Ian, invece, dà ragione all’Fbi. «Non c’è mai stato un registro con i nomi dei clienti di Epstein», precisa. Ghislaine glielo ha detto diverse volte. Privatamente emerge però che la famiglia spera che Trump possa graziare Maxwell con un perdono presidenziale: ecco allora che il silenzio assume un altro peso.

 

melania e donald trump con ghislaine maxwell

La famiglia di Ghislaine Maxwell si appella a Trump nella battaglia per i file di Epstein

Traduzione di un estratto dell’articolo di Matt Lavietes per https://www.nbcnews.com/

 

Nel mezzo di un acceso scontro a Capitol Hill sulla questione se l’amministrazione Trump debba rendere pubblici i documenti relativi a Jeffrey Epstein, la famiglia della collaboratrice condannata del disonorato finanziere afferma che lei “non ha ricevuto un processo equo”.

 

Ghislaine Maxwell, 63 anni, è stata condannata a 20 anni di carcere nel 2022 per aver reclutato e preparato adolescenti affinché Epstein potesse abusarne sessualmente, diversi anni dopo la sua morte in carcere mentre era in attesa di processo per accuse federali di traffico sessuale. È detenuta in un carcere federale in Florida e ha presentato un ricorso alla Corte Suprema per annullare la sua condanna del 2021.

 

“Il suo team legale continua a combattere il suo caso nei tribunali e presenterà a breve una replica all’opposizione del governo presso la Corte Suprema degli Stati Uniti”, hanno dichiarato i fratelli di Maxwell […]

 

elon musk e donald trump nello studio ovale

La difesa della famiglia nei confronti di Maxwell arriva nel mezzo di un recente e politicamente acceso dibattito sulla pubblicazione dei documenti relativi al caso Epstein.

 

L’avvocato di Maxwell, David Oscar Markus, ha dichiarato nel comunicato che sarebbe “sorpreso se il presidente Trump sapesse che i suoi avvocati stanno chiedendo alla Corte Suprema di permettere al governo di rompere un accordo”, riferendosi a un’intesa del 2007 con i procuratori federali in Florida.

 

PAM BONDI VERY YOUNG

“È il massimo esperto di accordi — e sono sicuro che sarebbe d’accordo sul fatto che quando gli Stati Uniti danno la loro parola, dovrebbero mantenerla”, ha aggiunto Markus. “Con tutte le discussioni su chi viene perseguito e chi no, è particolarmente ingiusto che Ghislaine Maxwell resti in prigione in base a una promessa che il governo degli Stati Uniti ha fatto e poi ha infranto.”

 

La famiglia, che ha dichiarato di “concordare profondamente” con l’affermazione di Markus, ha aggiunto che il team legale di Maxwell potrebbe presentare un ricorso per habeas corpus presso il Tribunale Distrettuale degli Stati Uniti per il Distretto Meridionale di New York, il quale — se accolto — permetterebbe a Maxwell di comparire davanti a un giudice per stabilire se la sua detenzione sia legale.

 

[…]

 

JEFFREY EPSTEIN- DONALD TRUMP

Maxwell, che si è dichiarata non colpevole di tutte le accuse, ha presentato ricorso alla Corte Suprema lo scorso aprile per annullare la sua condanna. Il suo team legale ha sostenuto che l’accordo di non incriminazione e la patteggiamento di Epstein con l’Ufficio del Procuratore degli Stati Uniti per il Distretto Meridionale della Florida nel 2008 proteggevano Maxwell da future incriminazioni.

 

“Nonostante l’esistenza di un accordo di non incriminazione che prometteva in termini chiari che gli Stati Uniti non avrebbero perseguito nessun co-cospiratore di Jeffrey Epstein, gli Stati Uniti hanno in effetti perseguito Ghislaine Maxwell come co-cospiratrice di Jeffrey Epstein”, hanno scritto gli avvocati nel ricorso.

 

I tribunali inferiori hanno respinto gli argomenti degli avvocati di Maxwell, e lunedì il Dipartimento di Giustizia ha esortato la Corte Suprema a fare lo stesso.

 

ghislaine maxwell, naomi campbell, donald e melania trump

Il Dipartimento di Giustizia ha sostenuto che l’accordo di non incriminazione in Florida non protegge Maxwell né altri co-cospiratori da procedimenti giudiziari in altre giurisdizioni del Paese. Maxwell è stata perseguita per accuse differenti da funzionari federali a Manhattan.

 

“La clausola relativa ai co-cospiratori dell’accordo di non incriminazione, che ‘concorda inoltre’ di rinunciare a certi procedimenti contro i co-cospiratori, non può ragionevolmente essere interpretata come avente una portata ‘globale’ più ampia rispetto alle accuse statali e federali basate in Florida che Epstein ha risolto per sé stesso”, si legge nella memoria. “Sarebbe estremamente strano se l’accordo avesse lasciato Epstein stesso aperto a un procedimento federale in un altro distretto — come poi è accaduto — proteggendo al contempo i suoi co-cospiratori da incriminazioni ovunque.”

elon musk e donald trump nello studio ovale

 

L’accordo della Florida rientrava in una giurisdizione diversa e riguardava accuse differenti rispetto a quelle che Epstein ha poi affrontato a New York. […]

ghislaine maxwell con donald trump e melaniaghislaine maxwell con jeffrey epstein, melania e donald trump

Ultimi Dagoreport

la scala opera attilio fontana ignazio la russa daniela santanche santanchè matteo salvini

A PROPOSITO DI… QUANTO PIACE LA MATRICIANA ROMANA - IL FORFAIT DELLE ISTITUZIONI ALLA PRIMA DELLA SCALA, IVI COMPRESO LA SECONDA CARICA DELLO STATO, IL SICULO-MILANESE IGNAZIO LA RUSSA, HA SPINTO IL GOVERNATORE DEL PIRELLONE LOMBARDO, ATTILIO FONTANA, INDOSSATI I PANNI DI NOVELLO ALBERTO DA GIUSSANO A DICHIARARE: “ANCHE SE TUTTI APPREZZIAMO LA MATRICIANA, IL NORD DÀ FASTIDIO” – DÀ COSÌ FASTIDIO CHE NEL GOVERNO DELLA “PULZELLA” DELLA GARBATELLA, SIEDONO BEN 6 MINISTRI “LUMBARD” SU 24. E BEN 5 SONO DELLA LEGA – A RISPONDERE A FONTANA, CI HA PENSATO IL RODOMONTE DEL CARROCCIO, SALVINI: “TRA UNA MATRICIANA E UNA CARBONARA TROVI I SOLDI PER SISTEMARE LE CASE POPOLARI”…

pam bondi

DAGOREPORT - COME MAI L’INFORMAZIONE ITALICA SI È TOTALMENTE DISINTERESSATA DELLO SBARCO A ROMA DEL MINISTRO DELLA GIUSTIZIA, LA FOSFORESCENTE SESSANTENNE PAM BONDI, ARRIVATA CON TANTO DI AEREO DI STATO IL 10 DICEMBRE? - EPPURE LA FEDELISSIMA DI TRUMP NON SI È TENUTA NASCOSTA: HA ALLOGGIATO ALL’HOTEL ST. REGIS, SI E’ ATTOVAGLIATA AL BOLOGNESE DI PIAZZA DEL POPOLO, HA INCONTRATO AL MINISTERO DELLA GIUSTIZIA DI VIA ARENULA CARLETTO NORDIO, HA AVUTO L'INESPRIMIBILE GIOIA DI CONOSCERE IL VICEPREMIER MATTEO SALVINI A UN RICEVIMENTO DELL'AMBASCIATORE USA IN ITALIA, TILMAN J. FERTITTA. E, FORSE, LA BEN DOTATA DALLA NATURA PAMELONA HA PURE INCOCCIATO IL MINISTRO PIANTEDOSI - MA DELLA “VACANZA ROMANA” DELL'ITALOAMERICANA CARISSIMA A TRUMP, NON SI REGISTRA MANCO UNA RIGA SUI GIORNALONI DE' NOANTRI - VABBE', A NATALE BISOGNA ESSERE BUONI: MAGARI ERANO TUTTI TROPPO IMPEGNATI A SEGUIRE LA FESTILENZA DI ATREJU DEI FRATELLINI DI GIORGIA…

john elkann theodore kyriakou leonardo maria del vecchio

DAGOREPORT - L’OSTACOLO PIÙ TOSTO DELLA TRATTATIVA IN CORSO TRA IL MAGNATE GRECO KIRIAKOU E JOHN ELKANN NON E' L'ACQUISIZIONE DEL GRUPPO GEDI BENSÌ COME “RISTRUTTURARE” UN ORGANICO DI 1300 DIPENDENTI, TRA TAGLI ALLE REDAZIONI LOCALI, PREPENSIONAMENTI E “SCIVOLI”, DI CUI CIRCA 280 GIORNALISTI FANNO CAPO A “REPUBBLICA” E ALTRI 170 A “LA STAMPA” - LA PARTITA SUL FUTURO DEL QUOTIDIANO TORINESE, ASSET CHE NON RIENTRA NEL PROGETTO DI KYRIAKOU, NON ACCELERA CON LA CORDATA VENETA MESSA SU DA ENRICO MARCHI - NEL CASO LA TRANSIZIONE ELLENICA NAUFRAGASSE, LEONARDINO DEL VECCHIO HA CONFERMATO DI ESSERE PRONTO: “NOI CI SIAMO” - “NOI” CHI? ESSENDO “QUEL RAGAZZO'' (COPY ELKANN), DEL TUTTO A DIGIUNO DI EDITORIA, I SOSPETTI DILAGANO SU CHI SI NASCONDE DIETRO LA CONTRO-OFFERTA CON RILANCIO DELL’AZIONISTA DELL’IMPERO DEL VECCHIO, IL CUI CEO MILLERI È STATO ISCRITTO NEL REGISTRO DEGLI INDAGATI CON CALTAGIRONE E LOVAGLIO, PER LA SCALATA DI MPS SU MEDIOBANCA-GENERALI - E DA TORINO, AVVISANO LE REDAZIONI IN RIVOLTA DI ROMA E TORINO DI STARE ATTENTI: DALLA PADELLA GRECA RISCHIANO DI FINIRE NELLA BRACE DI CHISSÀ CHI...

nietzsche e marx si danno la mano venditti meloni veneziani

VIDEO! “ATREJU E’ IL LUOGO IN CUI NIETZSCHE E MARX SI DAVANO LA MANO, COME DIREBBE ANTONELLO VENDITTI” – GIORGIA MELONI CITA “COMPAGNO DI SCUOLA”, IL BRANO DATATO 1975 DEL CANTAUTORE DI SINISTRA. OVVIAMENTE MARX E NIETZSCHE NON SI DIEDERO MAI LA MANO, NÉ AD ATREJU NÉ ALTROVE. CIÒ È STATO ANCHE IMMAGINATO NELL’ULTIMO LIBRO DI MARCELLO VENEZIANI “NIETZSCHE E MARX SI DAVANO LA MANO”. LO SCRITTORE IPOTIZZA COME MISE EN SCÈNE CHE LA SERA DEL 5 MAGGIO 1882 I DUE SI SIANO TROVATI IN UNA LOCANDA DI NIZZA (DOVE ENTRAMBI PASSARONO). NON SI CAPISCE BENE SE LA MELONI CI ABBIA CREDUTO DAVVERO – VIDEO

giorgia meloni balla ad atreju

GIORGIA, ER MEJO TACCO DI ATREJU! - ZOMPETTANDO COME UN MISIRIZZI, LA MELONI CAMALEONTE HA MESSO IN SCENA CIO' CHE SA FARE BENISSIMO: IL BAGAGLINO DI CORBELLERIE (''QUESTO È IL LUOGO IN CUI NIETZSCHE E MARX SI DANNO LA MANO'') E DI SFOTTO' SU ELLY SCHLEIN: "IL CAMPO LARGO L'ABBIAMO RIUNITO NOI... CON IL SUO NANNIMORETTIANO 'MI SI NOTA DI PIÙ SE VENGO O STO IN DISPARTE O SE NON VENGO PER NIENTE' HA FATTO PARLARE DI NOI" -UBRIACA DI SE' E DEI LECCAPIEDI OSPITI DI ATREJU, HA SCODELLATO DUE ORE DI PARACULISSIMA DEMAGOGIA: NULLA HA DETTO SU LAVORO, TASSE, SANITA', ECC - IDEM CON PATATE SULLA GUERRA RUSSIA-UCRAINA, SUL CONFLITTO STATI UNITI-EUROPA, SUL RUOLO DEL GOVERNO SU DIFESA E IL RIARMO EUROPEO - IN COMPENSO, HA STARNAZZATO DI VITTORIE DEL GOVERNO MA  GUARDANDOSI BENE DI CITARE MINISTRI O ALLEATI; SI E' INFERVORATA PER IL PARTITO MA NON RICORDA CHE L’HA FONDATO CON CROSETTO E LA RUSSA ('GNAZIO E' STATO DEL TUTTO OSCURATO AD ATREJU) - "GIORGIA! GIORGIA!", GRIDA LA FOLLA - OK, L'ABBIAMO CAPITO: C’È UNA PERSONA SOLA AL COMANDO. URGE UN BALCONE PER LA NUOVA MARCHESA DEL GRILLO - DAGOREPORT+VIDEO 

elly schlein pina picierno stefano bonaccini giorgio gori lorenzo guerini giuseppe conte pd

NAZARENO, ABBIAMO (PIU’ DI) UN PROBLEMA - L’ASSEMBLEA PD DI DOMANI RISCHIA DI TRASFORMARSI IN UN BOOMERANG PER SCHLEIN: I DELEGATI DISERTANO, A RIDOSSO DI NATALE, NESSUNO SPENDE SOLDI E TEMPO PER VENIRE NELLA CAPITALE AD ASCOLTARE UNA RELAZIONE SENZA DIBATTITO – LA MOSSA DEI PRETORIANI DI ELLY PER SCONGIURARE LA SALA VUOTA ED EVITARE IL CONFRONTO IMPIETOSO CON MELONI CHE CONTEMPORANEAMENTE FARA’ IL PIENO A ATREJU – SORGI: “BONACCINI ENTRERA’ IN MAGGIORANZA MA SE I RIFORMISTI NON DOVESSERO RICEVERE RASSICURAZIONI SULLE LISTE ELETTORALI, IL RISCHIO DI UNA EVENTUALE SCISSIONE, SI FAREBBE PIÙ CONCRETO…”